disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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older4me
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disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da older4me » sabato 5 febbraio 2011, 17:54

Apro questa discussione prendendo come spunto una discussione avuta con un conoscente...

Molte persone mature di una certa età che siano over40-50-60 lamentano il fatto di non trovare un'amico o addirittura l'amore della loro vita, o un semplice amico con cui confidarsi ma fanno davvero qualcosa affinchè questo possa accadere?
Ecco la risposta avuta da questo mio conoscente...

Il problema dei maturi gay è che vivono e restano adolescenti fino ai 40 anni, poi quando inizia il decadimento fisico e iniziano i rifiuti diventano ipercritici nei confronti degli ambienti in cui sguazzavano qualche anno prima. Se la sono tirata fino allo stremo per poi all'improvviso rendersi conto di essere giunti all'età matura senza uno straccio di persona accanto e di conseguenza si accontentano del primo che capita e che gli fa capire che ci sta. Putroppo c'e chi ancora questa cosa non la capisce nemmeno a 50-60 anni continuando a tirarsela come se ne avesse 20 o 30 di età con un fisico e bellezza da Adone che può permettersi di fare il preziosino. Ma i maturi possono anche essere peggio di tutto questo nonostante tutto diventano ipercritici e indifferenti verso i giovani o i loro coetanei, continuano a porre limiti di vent'anni di meno sulla scelta del partner, dicono un sacco di cavolate sui bei tempi andati immemori del fatto che non avevano successo neppure a vent'anni salvo veloci sveltine in dark e in sauna all'ultimo momento e con quello che passava il convento o addirittura gli incontri escort a pagamento, se rimediano qualcosa è soltanto di sfuggita. Dimenticano che a 30 anni erano già considerati maturi come vuole l'ambiente gay a differenza di quello etero meno frustrato dove si divertono anche dai 50 in su.

Io aggiungo:
ma sarà tutto vero questa mancanza di affetto, disagio e solitudine che i maturi
fanno spesso notare con queste loro lamentele?
Per fare questo ho girato un pò di siti e devo dire che ho letto in molti profili "cerco amicizia" "cerco relazione" ma che intanto hanno nel loro profilo foto esplicite di nudo (sesso) di ogni genere e posizione. (A prescindere che un'amicizia cosi come una relazione non va stabilita a tavolino) ma nasce e si evolve con il tempo e con la frequentazione onesta e sincera spontaneamente, quindi credo sia errato elemosinare con un "cerco" un qualcosa che nasce come sentimento reciproco nel cuore delle persone. Ma sarà vero tutto questo bisogno di amicizia? A quanto pare no. Si usa la prola "amicizia" e "relazione" solo per riuscire ad ottenere un pò di piacere e diverimento sessuale, dopodichè non si è più interessati e si passa al prossimo "amico"...
Questa è una cosa che ho notato anche al di fuori dell'ambiente virtuale ossia il mondo reale, ci si incontra si scambia qualche parola di convenevole del tipo (è difficile trovare una persona onesta, è raro trovare una persona simpatica etc etc) per poi riuscire a stare su un letto per poi dopo ascoltare quei famosi silenzi di imbarazzo sul chi primo deve andare via, poi magari ci si incontra per strada casualmente e nemmeno ci si saluta. A questo punto tutte quelle frasi su come è difficile trovare qualcuno non sono altro che strumenti per entrare nelle grazie di qualcuno, anche perchè se come si dichiara è "difficile" trovare qualcuno, quando lo si trova invece non interessa più come magari interessava 10 minuti prima di stare a letto. Quindi da quel che ne ho dedotto anche da mia esperienza i maturi usano solo le parole come amicizia relazione affetto solitudine, solo per impetosire chi in quel momento hanno davanti perchè magari alla loro età meglio battere il ferro finchè è caldo pur di fare sesso occasionale.
Conclusione: come pensano di trovare qualcuno che gli voglia bene realmente quando sono prima loro che escludono il tutto a priori con un piano ben elaborato per poi in seguito lamentarsene e fare lo stesso trucchetto con qualcun altro?

guy21
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da guy21 » sabato 5 febbraio 2011, 18:28

ho letto tutto non c'è che dire è un bel dilemma noi umani ci piace fare autolesionismo! ma credo che esistano molti fattori e molti problemi profondi che fatichiamo a capire e che alcune volte ignoriamo o diamo per scontati!
le persone sono varie e diverse!
uno puoi prevedere fare le previsioni che vuole ma se non si conosce la persona un pò se non la si capisce,non si mette un pò nei suoi panni non si potrà ma capirla completamente!
la solitudine è un brutta bestia io lo dico in primis dato che ho convissuto con questa per anni! qualche volta ti aiuta stare solo, ma il passare di un intervallo di tempo molto ampio tipo anni allora incomincia a distruggerti dentro, incomincia a farti cambiare la visione della realtà, che le cose vanno in un altro modo che in realtà il mondo è peggiore di quanto tu pensassi e così via. e vedi ogni azione ogni cambiamento del mondo come qualcosa di prevedibile, tutto è statico e così via.
allora lì cambi atteggiamento capisci che in fondo la vita è molto banale e senza senso, che bisogna pensare solo per se e non per altri. e alla fine si designa uno scopo terreno senza ulteriori ma o nell'altra vita. io credo che con l'avanzare degli anni e uno diventa vecchio queste forze oscure si fanno sentire sempre di più, il nostro lato oscuro e perverso si risveglia ci dice "eccomi qua sono tornato pensavi davvero di nascondermi, io son parte di te e tu di me, ora i tuoi freni non li hai più nessuna protezione ti porteggerà ora prenderò controllo io su di te e non potrai fermarmi!".
se qualcuno pensa che sto sclerando o che sono giù lo tranquilizzo subito, non è così sto ripensando ai miei anni di solitudine in cui ho avuto cose di questo tipo, sentivo proprio il male dentro di me crescere un odio sconvolgente una rabbia infinita. poi con varie repressioni ho nascosto tutto questo al mio interno in modo che sia dormiente assopito. insomma mi faccio paura da solo.
io conosco il mio lato oscuro e vi assicuro che è meglio lasciarlo lì dove è, perchè se si risveglierebbe non so cosa potrebbe succedere.
e voi vi chiederete ma cosa c'entra tutto questo con il post?
c'entra perchè queste cose che uno fa l'agnellino poi si dimostra per quello che vuole realmente è a causa di questi meccanismi oscuri.
uno per anni sta da solo, si convince che niente ha importanza che l'amore non ha senso viverlo perchè temporaneo e causa di molte sofferenze. allora uno dice bè faccio sesso con chi mi capita a tiro e me ne frego dei miei sentimenti, e dei suoi non provo niente per nessuno e faccio un atto chi mi procura un piacere temporaneo che soddisferò con il prossimo e così via.
poi però uno convinto nelle sue teorie diciamo non capisce che un giorno potrebbe capitarli qualcosa che stravolge le sue teorie e allora lì dopo aver fatto quello che ha fatto capisce che ha sbagliato che quella persona ci teneva veramente e che lui l'ha persa. in quel momento quell'uomo si compiange e si dispera e così via.
si ha molte volte come me una visione statica della realtà, che le cose non cambieranno mai neanche fra 50 anni.
in realtà l'evolversi delle situazioni dei fatti della molteplicità del reale dipende da svariati fattori per cui la realtà così come la conosciamo è imprevebile!

Alyosha
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da Alyosha » sabato 5 febbraio 2011, 19:14

Mi piace molto questo scambio di vedute in effetti. Inutile dire che anch'io un pò di angoscia per il mio futuro ce l'ho. La prospettiva di older infondo mi consola. Certamente quel che dice fa riflettere molto. Il mito dell'eterna giovinezza e l'incapacità di crescere infondo pagano il prezzo della solitudine come giusta conseguenza (anch'io trovo assurdo che una persona che dice di sentirsi solo e cerca amicizie, poi riversi tutte le sue problematiche in rapporti occasionali). Però penso anche che non tutto dipenda da questo, che anche le persone assolutamente serie, hanno difficoltà con l'avanzare dell'età. Questo profondo senzo di solitudine infondo accompagna un po tutti noi da sempre, ma quando si diventa anziani, quando non si è piu indipendenti avere o non aver una famiglia e dei figli può fare la differenza.
guy18:
il nostro lato oscuro e perverso si risveglia ci dice "eccomi qua sono tornato pensavi davvero di nascondermi, io son parte di te e tu di me, ora i tuoi freni non li hai più nessuna protezione ti porteggerà ora prenderò controllo io su di te e non potrai fermarmi!".
se qualcuno pensa che sto sclerando o che sono giù lo tranquilizzo subito, non è così sto ripensando ai miei anni di solitudine in cui ho avuto cose di questo tipo, sentivo proprio il male dentro di me crescere un odio sconvolgente una rabbia infinita. poi con varie repressioni ho nascosto tutto questo al mio interno in modo che sia dormiente assopito. insomma mi faccio paura da solo.
io conosco il mio lato oscuro e vi assicuro che è meglio lasciarlo lì dove è, perchè se si risveglierebbe non so cosa potrebbe succedere.
Io più ti sento parlare di questa cosa e più ho l'assoluta certezza di averla vissuta esattamente uguale uguale. Non è la prima volta che sentendoti parlare mi colpisce questo particolare. Il modo in cui ne parli e come la descrivi, mi fa veramente molta impressione, perché la sottoscriverei esattamente per come l'hai scritta tu. Fino a non poco di un mese fa parlavo di sigilli tolti e vasi scoperchiati e in effetti la vivo proprio come un mostro dormiente che ogni tanto si risveglia. Io se ti dicessi che ho risolto tutto, ti mentirei proprio, ma tra tutto e niente ci sta una bella differenza. Non ti demoralizzare per il futuro, quelli come noi sono quelli che hanno più da dare e con tutti questi alti e bassi vedrai che non ti annoierai mai. Avrai una vita intensa e piena di cose e non ti stancherai mai ne di cambiare, ne di metterti sempre eternamente in gioco:
http://www.youtube.com/watch?v=72Mkzkj5 ... re=related
Quelli come noi si stancano, ma non si arrendono e sono cocciuti come muli e arrivano esattamente dove vogliono:).

barbara
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da barbara » sabato 5 febbraio 2011, 21:44

Caro older-4-time, sollevi una questione molto complessa. La mente "psicologica" di Guy 18 ci ha aiutato a capire come il sesso "sportivo" in molti casi nasconda un aridità affettiva, che si basa sulla paura di un'autentica relazione.
La disperazione a volte si traveste di manipolazione, insensibilità, un uso dell'altro come oggetto.
Ci sono persone che non possono permettere a se stessi di amare ; non ci riescono proprio e mentono per una vita intera a se stessi , recitando la parte di coloro che scelgono di non legarsi a nessuno.
Ma la loro è una scelta obbligata , che ha origini lontane.
I colleghi di Guy 18, ovvero gli psicologi, li chiamano "narcisisti" e considerano questo comportamento il frutto di una patologia.
Se l'altro è un pezzo di carne, senza nome, senza sentimenti, senza storia, allora diventa una cosa. E una cosa non portà mai ferirti o abbandonarti.
Se ti riferisci a questo tipo di persone allora è possibile che dicano agli altri di sentirsi soli credendo di mentire per portarseli a letto , senza nemmeno sapere quanto sia vero ciò che stanno dicendo.
innamorarsi di un nascisista , che non ha la minima intenzione di cambiare, può essere un'esperienza devastante.

guy21
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da guy21 » sabato 5 febbraio 2011, 22:28

barbara ma scusa cosa stai dicendo che sono un narcisista?
e poi gli psicologi non sono miei colleghi!
vorrei tanto ridere per queste battute ma non ci riesco! :D
ringrazio boy-com non pensavo che quel pensiero lo pensavi anche tu davvero!

barbara
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da barbara » sabato 5 febbraio 2011, 22:36

Ma nooooooooo! Cos 'hai capito? Non ho detto che sei un nascisista !!!
Mi riferivo alle persone di cui parla Older. Precisiamo: non basta soffrire per diventare narciisisti. Non ti vedo proprio a trattare gli altri come se fossero degli oggetti. Non ho tutta questa fantasia... :ugeek:

Giusto per chiarire , non credo nemmeno che tutti coloro che fanno l sesso occasionale siano dei narcisisti, ma , avendo letto anche altri post di Older , credo di capire a che tipo di situazioni si riferisce. Il sesso occasionale credo che possa avere molti e diversi significati per la persona che lo sceglie.
Credo che ci sia una differenza anche nel modo in cui lo si fa. Chi è attento all'altra persona preferisce evitare di ingannare una persona innamorata e se gli capiat di farlo si sente in colpa. Un narcisista fatica molto a riconoscere questi sentimenti. Ma ripeto che non è questione di egoismo in questi casi.
E' la conseguenza dell'affetto che gli è mancato in un certo momento della sua vita.
Inoltre è altrettanto ovvio che una persona può rimanere sola a una certa età per i più svariati motivi , che non hanno nulla a che vedere con l'essere narcisista.
Al contrario un narcisista può anche avere una relazione duratura , ma il problema è che gli risulta quasi impossibile vedere il punto di vista dell'altro.
Ha un modo di vivere la relazione che alla lunga logora sia lui che il partner.
Ma, come nelle altre situazioni, può comunque riconoscere le proprie difficoltà ,e affrontandole nel modo giusto, superarle.
Almeno questo è quanto ho letto sull'argomento.

voyager79
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da voyager79 » domenica 6 febbraio 2011, 18:05

Spesso mi piace giocare con le parole e, dopo aver letto il post di older4me, nella mia mente ha iniziato a risuonare un ritornello composto da tre semplici parole: disagio, solitudine, maturità. Ho così deciso di riflettere sul loro significato, provando a ribaltarlo per vedere dove sarei arrivato con i miei (a volte tortuosi) ragionamenti. Ecco di seguito il risultato di questo “gioco” mentale.

DISAGIO
Sfogliando il vocabolario, vedo che si può definire letteralmente come “mancanza di agio”, dove l’agio indica uno “stato di chi gode una certa comodità nel vivere”; dunque, si tratterebbe di una assenza.
Cosa mi fa pensare l’assenza? Due considerazioni.
1) Spesso ci accorgiamo del valore di qualcuno o di qualcosa soltanto nel momento in cui ci vengono a mancare; quindi, “disagio” come occasione per interrogarmi sul valore dell’agio, ovvero di quali cose realmente darebbero maggiore qualità al mio vivere. E se so esattamente cosa mi farebbe vivere bene, ho maggiori probabilità di ottenerla.
2) Una delle caratteristiche umane è quella di andare sempre alla ricerca di quel che non si ha, anzi si potrebbe dire che proprio la ricerca è ciò che mantiene vivo l’uomo; chi possiede già tutto e non avverte alcuna mancanza, molto spesso conduce una vita infelice perché non ha alcuno slancio.
Ecco quindi che il disagio, a partire da condizione esistenziale connotata negativamente, si è rivelato essere una spinta all’azione umana.

SOLITUDINE
Argomento a me caro, spesso la solitudine viene confusa con l’isolamento, sebbene tra i due c’è una netta differenza: se l’isolamento è la paura di restare solo, la solitudine è invece la libertà da tale paura, poiché tramite essa sono costretto a guardare in me stesso per capire chi sono veramente. A volte il fatto di essere solo mi spaventa o mi demoralizza, però è anche vero che si tratta di un “test” fondamentale: se non sono capace di stare con me stesso, come potrei essere capace di stare con qualcuno?
Ecco dunque la solitudine, non più vista come prigionia a cui sono condannato, bensì come luogo mentale in cui sperimentare la libertà di essere senza alcun condizionamento.

MATURO
Sulla maturità anagrafica c’è poco da dire, perché il tempo è democratico, nel senso che passa per tutti senza risparmiare nessun essere umano. Ma esiste anche un’altra maturità, quella che proviene dal modo di vivere le esperienze e soprattutto dagli insegnamenti che se ne traggono.
Quante persone che si lamentano della maturità fisica possono affermare di aver raggiunto anche una maturità emotiva e mentale?
Più che sul concetto di “essere maturo”, a cui inevitabilmente si contrappone quello di “essere giovane” dando luogo a numerosi rimpianti, sarebbe meglio spostare l’attenzione sul “diventare maturo”, inteso come processo di apprendimento dagli eventi quotidiani, sia importanti sia banali, della vita.

Tornando alla domanda che intitola il post di older4me:
SARÀ VERO CHE UN MATURO PROVA DISAGIO PER LA SOLITUDINE?
Alla luce di quanto considerato sopra, io proverei a cambiare la domanda nel seguente modo:
COME UN MATURO PROVA DISAGIO PER LA SOLITUDINE?
Le risposte sono due: può trascorrere il tempo disperandosi per la nuova fase della sua esistenza, oppure, compiendo un grande sforzo interiore necessario al cambio di prospettiva, lo impiega per ricercare nuovi significati e nuovi valori da attribuire alla propria vita.
fiero di essere D.I.V.E.R.S.O.

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older4me
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da older4me » giovedì 10 febbraio 2011, 2:23

osservazione e riflessione molto profonda la tua. mi sono ritrovato in solitudine, la solitudine mi aiuta più a confrontarmi con il mio essere, con il mio carattere,
e condivido il tuo pensiero riguardo alla maturità che solo tramite determinate esperienze l'essere umano può evolversi nella consapevolezza di confrontarsi con le persone ed affrontare le situazioni della vita. trasformando la tua domanda in come un maturo prova disagio per la solitudine? Posso dirti per esperienza che non sempre quel che si vuol far vedere in apparenza rispecchia la realtà. Alcune persone fingono di vivere il disagio per la solitudine perchè se cosi non fosse coltiverebbero le amicizie che si ha l'occasione di incontrare nel corso della vita, e non mostrare di vivere la solitudine solo con discorsi atti a toccare la sensibilità degli altri perchè si pensa che solo in questo modo si può riuscire a stare in intimità con qualcuno. Spesso mi sono imbattuto in questa tipologia di persone ma non c'è mai stato un proseguimento da parte loro nel volere una amicizia per sconfiggere il disagio della solitudine come essi affermavano, nè una telefonata, nè un sms, ne una email, quindi di conseguenza son sempre stato portatore del pensiero che fosse tutta una recita atta a voler un pò di intimità. le cose son due nella prima appagati non era piu necessario il loro bisogno di amicizia avendo secondo loro soddisfatto il loro reale bisogno, nella seconda non era piu necessario il bisogno di colmare la solitudine non avendo appagato il loro piacere fisico. Quindi è tutto relativo al desiderio fisico e non all'appagamento di un animo o cuore in solitudine. Discorrendo con un utente del forum abbiamo provato ad analizzare non solo le persone trattate in questo mio thread, ma anche del mio comportamento e reazione nei confronti di questa tipologia di persone. E' risultato da alcune mie espressioni che ci potesse essere rabbia per questi comportamenti che a mio avviso possono essere irrazionali, ma più che rabbia, credo che ci fosse più un senso di pena e delusione per come ci si sente quando ci si mette a disposizione di una persona ad ascoltarla, dialogarci, e provare a farla sentire meno sola, e invece poi ci si vede presi in giro come dire "basta che fingo che sto male nella mia solitudine così posso ottenere ciò che voglio", e magari vedendo che chi ha saputo ben giocare le carte nella buona fede di una persona si rimane delusi definendosi poi degli idioti per essere stati disponibili nei confronti di chi solo giocava con le parole atte a manipolare un animo buono. Le persone devono mentire per poter fare sesso o semplicemente per costruire un'amicizia? Io credo che se prima di tutto voglio davvero creare un'amicizia lungi da me dal mentire sia per una questione di rispetto per gli altri che poi per me stesso, le persone spesso mentono, per proteggersi, per essere ciò che vorrebbero essere ma non sono, per difendersi, oppure causa esperienze negative relazionali avute in passato ed hanno sofferto, ma a maggior ragione non dovrebbero queste ultime ad essere più oneste con gli altri e con se stesse? Giustamente come mi ha detto l'utente " non bisogna fare di tutta un'erba un fascio", però aggiungo anche che tre indizi fanno una prova, intanto ho sempre notato che questa tipologia di persone in un modo o nell altro tende a comportarsi allo stesso modo. Alla fine chi realmente sente questo disagio di solitudine e questo senso di delusione credo siano persone come me ma come tante altre che magari in buona fede cercano di essere un punto di riferimento per qualcuno e invece si ritrovano più soli di come erano prima.

tatos76
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da tatos76 » venerdì 11 febbraio 2011, 1:42

Da dove inizio? Ah sì...dalla frase che ormai rimbomba nella mia mente da troppo..."mi sento solo, ho creato solitudine intorno a me, possibile che mi sono ridotto così?"

Dovrei fare una lunga disamina dei fatti, però risalgo ai più recenti per riallacciarmi un pò ai discorsi precedenti.

6 anni fa mi sposto dal paesello per lavoro.
Lascio la cerchia di amici (che ormai procedevano a crearsi una vita propria).
Fortunatamente a lavoro trovo un bel clima giovanile e si esce spesso nel wend.
Cambio lavoro, clima giovanile ma non si creano gli stesi presupposti (forse per colpia mia anche, non voglio colpevolizzare nessuno).

In tutto ciò l'ombra "gay" gestita male da troppo tempo e nonostante il forum, prendo la decisione di provare su uno di quei siti dove dietro 'cerco amicizia', spesso, si cela altro.

E ora...mi sento ancora più solo di prima...e per respirare un pò, ogni tanto ritorno qui.

La domanda è: è giusto 'elomosinare' l'attenzione degli altri (mandare sms, contattare su msn, telefonare).
Mi piacerebbe provare un pò di più (perchè ogni tanto capita) quaella sensazione dell'essere cercato.

Ok, sono criptico. Mi spiego diversamente.

Partiamo dal profano. Il sito di incontri. La vita virtuale.
Se non metti la foto, se non sei Big Jim, se non sei risolto (alias accettato e senza paranoie), insomma puoi mettere a caratteri cubitali che non cerchi sesso ma amicizia ma
spesso ti rispondono <<Non sei il mio tipo>>.
ALT! in effetti pure io pensavo che, per 'cercare amicizia', l'aspetto fisico o altro non contasse.
Un pochino ho dovuto ricredermi e forse considerare che anche io dietro quel 'cerco amicizia' nascondo altro, quell'altro che a volte mi ha fatto pensare, beh con un escort farei prima, mi toglierei 'sta fissa del sesso'. (Prendetela con le pinze questa frase, ma è quello che mi balena in mente).
Insomma risultati pochi e con le persone che ho avuto il piacere di stabilire un contatto umano, devo dire che mi hanno aiutato a capire che sono io a pormi male, a scoraggiare anche i ben intezionati perchè 'metto troppi paletti'.
Beh diciamo che la paura nel muovermi in quesi siti non mi manca, anche se poi a volte prevale l'incoscienza o l'esasperazione nel volere cambiare qualcosa nella mia vita.

Arriviamo al sacro. La vita reale.
Gli ex colleghi...beh hanno vita propria (di coppie) e il loro vecchio giro di amicizia.
Gli attuali colleghi (hanno la loro vita di coppia) ed i pochi single vanno all'acchiappo ed ovviamente mi sento fuori luogo con loro.
Gli amici del paese (hanno la loro vita di coppia, ormai anche figli da gestire)...insomma la 'cerchia di amici' è un ricordo di circa sei anni fa, dove ritornare al paese significava ancora uscire in comitiva per andare a mangiare una pizza (per esempio).
Ehm...se non si fosse capito...gli altri si stanno facendo una vita di coppia ed io no ;-)


Sì, l'analisi è un pò da depresso.

Ma cerco di dare una definizione a quello che può signifcare per una persona 'solitudine' e 'cercare amicizia', premesso che quella persona possa avere anche altre problematiche. :oops:

Detto ciò ai posteri l'ardua sentenza.
Per il momento, cerco di tamponare tenendomi impegnato...anche in solitudine.

Ma come mi vedo da maturo?
Maturo ormai ci sono un pochino (sebbene non cresciuto pienamente in tutti gli step che ti portano ad essere veramente maturo), lavori (e quindi ti viene richiesto di essere maturo ed invece ti trovi in situazioni in cui purtroppo ti viene fuori l'insicurezza), ma se penso alla mia maturità come vecchiaia,
mi piacerebbe immaginarla come quella dei miei genitori, che anche anzianotti litigano ancora!

Non voglio dire che due gay maturi non possano invecchiare insieme, ma soltanto che sono ancorato (ahimè) a degli stereotipi.

Ecco che ho scritto l'n-sima lagna! Sorry!
Ho fatto un patto sai. Con le mie emozioni. Le lascio vivere. E loro non mi fanno fuori. (Vasco)

Jek70
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Re: disagio...solitudine...e maturi...sarà vero?

Messaggio da Jek70 » venerdì 11 febbraio 2011, 2:15

Caro Tatos76,
scrivere fa bene, serve a tirare fuori quelle cose che ci opprimono e ci permette di fare un po' di ordine dentro di noi.

Grazie per aver scritto di te qui nel forum.

Coraggio sempre, non demoralizzarti. Ti auguro ti tutto cuore di poter trovare degli amici col quale essere te stesso e non sentiri più fuori posto.

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