MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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progettogayforum
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MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da progettogayforum » lunedì 14 febbraio 2011, 0:22

Caro Project,
se non sono proprio un tuo coetaneo non sono (purtroppo) nemmeno un ragazzo, ho passato di poco la cinquantina, e sono, come sono sempre stato, un uomo solo. Non mi sento a disagio e ormai sono abituato a vivere così, riverso le mie energie in altre cose, nel lavoro poco per la verità, ma soprattutto nello scrivere e nell’ascoltare musica e anche un po’ nel suonarla. Mi sono imbattuto nel forum in modo del tutto casuale, cercavo un teorema di analisi matematica, il teorema di Heine Cantor, che mi serviva di rinfrescare un po’ per una lezione, e sono finito sul tuo forum. Ho letto con una certa curiosità e mi sono posto tante domande. Perché non ho fatto anche io come hai fatto tu? Da che cosa mi sono fatto spaventare? Penso che in una cosa come il tuo forum tu abbia trovato grosse soddisfazioni, ma io non ho mai avuto la faccia di fare niente, non dico un forum o una cosa simile, ma niente che avesse in qualche modo a che vedere con l’omosessualità. È una parte di me che ho proprio seppellito. Ho cercato di non vedere, di non pensare, ho creduto che fosse meglio dedicarmi ad altro, e adesso che cosa mi resta? La giovinezza è finita da un pezzo, ho il mio lavoro che odio perché mi assorbe troppo e mi schiavizza, ma non ho fatto nulla di quello che ho desiderato tanto. Per alcuni anni ho anche pensato che avrei dovuto sposarmi e che così avrei risolto il mio problema, poi ho letto sul tuo forum che ci sono ragazzi giovanissimi che sono stati capaci di fare cose che per me sono state sempre impensabili, loro possono vivere veramente, io in pratica ho solo fatto altro nella vita, dalla mattina alla sera, per anni e anni. In teoria mi dovrei considerare soddisfatto della mia posizione sociale ed economica che è invidiabile ma per raggiungere queste cose io ho veramente rinunciato a vivere, o forse è il contrario, per mettere da parte la mia vita vera, che mi sembrava impossibile, mi sono buttato tutto nel lavoro, ma adesso che mi guardo indietro mi rendo conto che sono solo. Ormai non è nemmeno una questione di sesso, ma avrei tanto bisogno di avere vicino una persona da amare, avrei bisogno di dedicarmi a qualcuno o almeno a qualcosa di serio, ma ancora alla mia età mi sento in imbarazzo. Non riesco ad uscire dal mio ruolo qualunque esso sia, non riesco ad essere me stesso con nessuno, ho bisogno di filtri, di schermi, di modi di esprimermi e di reagire codificati, Mi è venuto in testa tante volte che avrei potuto superare il muro della formalità, ma non ne sono più capace. Poi leggo il tuo forum e mi piglia una malinconia profonda, quanto avrei voluto essere come quei ragazzi! Li ammiro e li invidio, mi sono messo a leggere e mi sono detto che leggere queste cose ha ancora un fascino potente su di me, questi ragazzi sono quello che io non ho saputo essere. Certe volte esco presto di casa la mattina (vivo solo, ovviamente) e torno a casa la sera tardi, quando è già buio e mi viene una malinconia che mi metterei a piangere ma non ha senso perché non c’è nessuno. Vorrei solo avere un amico vero, un amico che non ho mai avuto, anche solo per un saluto al cellulare o su msn, vorrei avere qualcuno che si interessi me come persona, che mi chieda come sto, che mi faccia un sorriso quando ne ho più bisogno. Poi mi dico che quello che vivo adesso è la conseguenza di essere stato egoista per anni e anni, dell’avere pianificato tutto mettendo da parte del tutto i sentimenti. Leggo le storie del forum è penso a quello che non ho mai vissuto e che i ragazzi del forum invece hanno vissuto, loro alla mia età non saranno soli, o forse lo saranno, ma almeno avranno qualcosa di bello da ricordare. Un po’ invidio anche te, Project, è un’invidia sciocca, lo so, però penso che sei fortunato, magari hai vissuto in un mondo di sentimenti veri, magari hai un compagno che ti vuole bene, o forse non è così ma penso che alla fine tu sia soddisfatto della vita che fai. Se solo avessi capito 30 anni fa che cosa vuol dire veramente essere gay! E invece 30 anni fa ho imparato a scappare da queste cose anche se sono la mia vita. Buonanotte Project, adesso sono in un momento di malinconia profonda ma non è negativa, per me è rarissimo arrivare a scrivere di queste cose e sento che parlarne mi fa bene. Pubblica la mail se pensi serva a qualcosa. Buonanotte.

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konigdernacht
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da konigdernacht » lunedì 14 febbraio 2011, 2:19

Farò due commenti, uno molto duro ed uno di invito.

Primo Commento: MEMENTO VIVERE ET ESSE TE IPSUM (ricordati di vivere e di essere te stesso)

Secondo Commento: se chi scrive è interessato, a me piacerebbe scambiare quattro chiacchiere! :D

Auguroni per il futuro! :mrgreen:
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
wir alle gestürzt in ewige Nacht

Felix
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da Felix » lunedì 14 febbraio 2011, 2:31

Stavo per staccare tutto in vista del lettino che seducente mi chiama :roll:
Poi ho visto che Project aveva pubblicato qualcosa da poco e la curiosità ha mandatoa a quel paese il letto!
Ho letto con attenzione questa mail, provando al tempo stesso un profondo senso di comprensione per quest'uomo che scrive in un momento di maliconia. Mi ha fatto tenerezza e per un istante avrei voluto guardarlo negli occhi per fargli sentire che non è solo e che, sebbene abbia raggiunto quota dieci lustri, non è detta l'ultima parola sulla sua vita. Il fatto stesso che ora ha raggiunto questa consapevolezza di sè è un bene. Credo, infatti, che oltre il dolore provato per questa scoperta di sè, ci sia anche un desiderio che non ha smesso di covare nel suo cuore.
Ora proprio questo può essere un punto di partenza.
L'uomo è un grande e affascinante mistero e per certi versi è artefice del suo destino, quasi come fosse un'araba fenice che risorge dalle sue ceneri. Ha cinquant'anni e tanta esperienza umana, unita anche ad una certa posizione economica e sociale...
Tutto questo non è da sottovalutare.
Della sua consapevolezza può farne due cose: lasciarsene schiacciare per spegnere del tutto una vitalità repressa a lungo, oppure reagire e confrontarsi. La prima ipotesi è la più facile (parlo per esperienza): basta continuare a guardare al negativo che si vede nella propria vita. La seconda invece è più difficile, ma anche più affascinante. Un grosso aiuto potrebbe essere l'iscriversi in questo forum per conoscere e confrontarsi con persone che indipendentemente dall'età (ci sono ventenni più vecchi di ultraottantenni!) spesso adottano le stesse strategie di difesa davanti alla propria sfera affettivo-emotiva. In ogni caso anche se così non fosse, il solo vedere che altri vivono situazioni affini permette spesso di sentirsi meno soli...

Mi fermo qui, anche se vorrei poter tramettere un pò di fiducia a questo uomo solo. Vorrei poterlo vedere sorridere. Anche se fosse un sorriso triste, mi andrebbe comunque bene. Un sorriso, quando sincero può diventare l'inizio di un nuovo cammino.
Spero che decida davvero di iscriversi in questo forum.

Ps: per la cronaca aggiungo che quando mi iscrissi in questo forum, mi trovavo in uno stato di solitudine affettiva molto forte e per questo scelsi come nick "Solitario". A parte qualche allegro commento a doppio senso fattomi da qualcuno nella chat, dopo una settimana sentii il bisogno di cambiarlo perchè non mi rispecchiava realmente. Da allora scelsi il mio nick attuale, cioè "Felix".
Cosa voglio dire? Che il confronto con gli altri è il mezzo migliore per capire chi siamo e cosa vogliamo essere. Io personalmente voglio essere quello che guarda più alla parte piena del bicchiere mezzo vuoto!
E spero che questo anonimo uomo che ha scritto a Project possa in qualche modo fare altrettanto!

Purtroppo non riesco a linkare il video della nuova canzone di Jovanotti "ORA"...
Pensavo a quella mentre scrivevo questo post e ora segno qui solo il ritornello:

"Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò.
Ora.
Non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò.
Ora"

A TE ANONIMO SCRITTORE, DEDICO QUESTA CANZONE.
Come al solito Lorenzo con i suoi testi esprime al meglio quello che io dico con tante parole!

Felix
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
...
E ti vengo a cercare perché sto bene con te.

Perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te


(F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)

barbara
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da barbara » lunedì 14 febbraio 2011, 8:36

A cinquant'anni uno avrebbe , per così dire, giocato tutte le sue carte?
Diciamo che forse il difficile è ingranare in una dimensione nuova, convincersi davvero che è possibile alzarsi dalla sedia in platea e salire sul palco.
A volte ci facciamo prendere dalla paura di riuscire a cambiare veramente, perché la nostra solita vita contiene la sicurezza della sua ovvietà.
Se niente ci stupisce, niente può scombinarci le carte. Ma non ci vuole molto in fondo . Registrarsi qui è molto semplice e presentarsi pure. Se ce l'ho fatta io.... :mrgreen:

Alyosha
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da Alyosha » lunedì 14 febbraio 2011, 9:51

Questa è la prima volta che leggo qualcosa che sul tema della vecchia mi consola. Probabilmente chi scrive non se n'è neanche reso conto (ed è bello così), ma credo che questo post possa servire molto a tanti ragazzi, che credono di non aver coraggio e di non saper affrontare la vita, perché magari hanno difficoltà a scuola. In effetti anch'io la penso così anch'io dietro l'apparente debolezza vedo una forza che tante e tante volte nonnsono riuscito a d'avere.
Sono anche contento perché quella descritta dall'amico era la via che stavo cominciando ad intraprendere. Mi sarei presto avviato ad una storia di solitudine in cui magari avrei avuto un posto importante (e adoro pure Cantor :)). Mi piace anche quello che chiede
Vorrei solo avere un amico vero, un amico che non ho mai avuto, anche solo per un saluto al cellulare o su msn, vorrei avere qualcuno che si interessi me come persona, che mi chieda come sto, che mi faccia un sorriso quando ne ho più bisogno. Poi mi dico che quello che vivo adesso è la conseguenza di essere stato egoista per anni e anni, dell’avere pianificato tutto mettendo da parte del tutto i sentimenti.
Sono estremamente convinto che anch'io vorrei questo alla sua età. Non l'amore strugente, quello che stanca per tutta la vita, ma un amico.
Detto ciò c'è chi diceva che si diventa vecchi quando si smette di essere bambini. Sono estramentente convinto che questa persona potrebbe fare tanto e visto che la sera infondo non c'ha molto da fare, potrebbe starsene un pò qua ( fosse anche a spiegarci tutta la amtematica che non sappiamo :)). Insomma secondo me si fa sempre in tempo a cambiare.
Ormai non è nemmeno una questione di sesso, ma avrei tanto bisogno di avere vicino una persona da amare, avrei bisogno di dedicarmi a qualcuno [...]
Perchè non cominci? Sai quanta gente c'è che ha bisogno di aiuto a quetso mondo. Esiste nella vita la mossa egoista e quella altruista, c'è chi sostiene che sia una questione di morale e invece qualcuno dimostro che è una questione di logica e di calcolo, ma tu dovresti saperlo meglio di me.

Blueboy
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da Blueboy » lunedì 14 febbraio 2011, 11:43

Concordo molto soprattutto con la prima parte del commento di Boy-com. La storia di quest'uomo ed i suoi pensieri all'età di cinquant'anni dovrebbero ricordare ad ogni giovane che la sua vita è appena all'alba, e che davanti a sé ha un oceano infinito e vastissimo di possibilità. In effetti, sembra proprio fatto apposta! Il tempo a nostra disposizione, se lo viviamo, è anche molto; ed ogni ragazzo dovrebbe riconoscere dentro di sé la forza e il valore della propria giovinezza.
Ogni età però ha la sua forza, e cinquant'anni non sono tanti come si pensa. Anche se una parte di vita è trascorsa nella solitudine, questo non implica che non ci si possa riprendere! Mentre leggevo la mail mi è venuto in mente un film che è stato molto importante anche per me, "A single man". Se l'autore della lettera legge la mia risposta, glie ne consiglio caldamente la visione. È un film che parla potenzialmente di ognuno di noi; può anche venire da dire "a me non succederebbe mai, io non sono così", ma non è vero: la possibilità di riscoprire - o scoprire per la prima volta - la bellezza della vita è in ognuno di noi. Anche il commento di Barbara mi ha fatto tornare in mente quel film (a proposito del "palco"), e la stessa posizione lavorativa dell'autore della lettera mi ha ricordato molto il suo protagonista. Ad ogni modo, la visione è decisamente consigliata a tutti!
      • Blueboy

FightInside
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Re: MALINCONIE DI UN GAY CINQUANTENNE

Messaggio da FightInside » mercoledì 16 febbraio 2011, 23:22

Io direi rimboccati le maniche e sii positivo... fattelo dire da un ventenne che si è innamorato follemente di un cinquantenne proprio in questo forum e con il quale convive felicemente da più di un anno! ...poi se hai bisogno di amici nel forum puoi trovarne quanti ne vuoi... noi per primi! Un bacione...

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