boy-com, purtroppo fintanto che la TV (ma anche tutti gli altri Media) continuerà a farci pensare alle donne solo come fossero pezzi di carne da esibizione, sarà difficile uscirne fuori.
Martedì, se ci hai fatto caso, in TV non si faceva che ripetere una strana litania sul rispetto che dobbiamo alle donne eccetera eccetera... Tutto questo continuando a mostrare chiappe e tette e regalando mimose, senza nemmeno conoscere l'origine di questo gesto*.
Io credo che ogni donna si sarebbe dovuta offendere. Principalmente perché sarebbe corretto ricordarsi delle discriminazioni SEMPRE e non un giorno all'anno, e soprattutto perché essere "festeggiati", nell'anniversario di una tragedia, è a dir poco sconfortante.
Almeno qui, nel nostro piccolo, proviamo a non cadere in questo tranello sciocco e degradante.
*La Mimosa:
Nel settembre del 1944 si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, le prime giornate della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.