Quando si comincia col sesso.

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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Alyosha
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Quando si comincia col sesso.

Messaggio da Alyosha » giovedì 10 marzo 2011, 21:25

Mi sono tenuto questa storia per me, un pò per senso del pudore, in pò per avere uno spazio che fosse solo mio. Mi pare chiara la cosa non sia finita affatto bene. Non me la sento di raccontarvi quanto mi è successo. Ho riletto la corrispondenza di project. E questa è la prima mail. Quella in cui mi pare non ci siano troppo particolari su di lui. Che comuqnue non ho nessuna intensione di svergognare ne qui ne altrove. E' sttao un crescendo di incomprensioni e non credo mi abbia giovato correre così tanto. Forse quando si parte da così tante problematiche (mie e sue) vale la pena fare le cose con calma e conoscersi prima bene.


Caro Project mi sa che mi tocca disturbarti per l'ultima volta in quest'anno. Mi andava di parlarne con qualcuno e questa cosa nel forum mi sa che proprio non vi va di scriverla. Ho conosciuto da poco un collega, mi stava simpatico, lo trovavo tenero e sensibile. Mi raccantava che aveva problemi a relazionarsi col gruppo di colleghi del reparto e abbiamo un piccolo scambio di battute su facebook. L'ultimo giorno di tirocino, non so perché non so cosa, mi sia accende la lucetta, capisco che è gay. Lo ricontatto su facebook parliamo un po lo metto nelle condizioni di dirmi la sua situazione e dico la mia. Mi racconta la sua esperienza non la ripeto neanche a te per rispetto suo, ma mi ha commosso. Lo immaginavo solo e in preda alla solitudine, quindi preso dalla mia solita spinta "missionaria", gli chiedo di uscire. Non pensando che è gay, non avendo in testa nulla e sopratutto non notando in lui alcun secondo fine rispetto alla possibile relazione tra me e lui. La serata è andata via lenta, ma semplicemente è andata. Siamo rimasti a parlare fino alle sei del mattino. Ho scoperto che in verità era fidanzato da tre anni, storia in crisi. Mi piaceva molto parlare con lui e torno a casa sbalordito. Un rapporto strano. Non ho conosciuto mille ragazzi gay, ma un paio si e quelle erano semplici uscite, come quella che ho fatto con lui del resto. Non ho affatto lo stress di mettermi alla prova. Riscoprirmi gay dopo 9 anni ha riequilibrato i rapporti e i miei stati d'animo e in verità penso vada bene così al momento. Sento di non aver bisogno di ulteriori squilibri almeno per adesso. Comunque è un ragazzo molto dolce di una sensibilità straordinaria poco abituato a stimarsi e che si è subito affezionato a me. Mi ha parlato dei miei occhi. Già la prima uscita ha notato subito che erano molto tristi dietro le mille risate e l'atteggiamento spavaldo. Non sò perché chattando su msn mi ha persino fatto piangere... A me, pietra lavica. Piangere per una chiaccherata senza sapere neanche perché. Insomma per arrivare al dunque ieri sera usciamo assieme. Purtroppo beviamo. Per me non è importante precisarlo, so che ero più disinibito forse, ma cosciente lucido. Parlando mi dice che vorrebbe abbracciarmi. Che aveva notato che nell'abbraccio ero rigido e che rifiutavo i contatti d'affetto. Insomma mi abbraccia e succede il patatrack. Ci baciamo. Siamo rimasti a baciarci per un po abbracciati. Poi raggiungiamo i miei amici. Lui mi dice che vuole continuare a bere. Io non ci arrivo subito, sono ancora troppo etero per arrivare a certe conclusioni. Con le ragazze bevevo per disinibirmi con lui sinceramente non ne sentivo il bisogno. Anche perché Project a dirti la verità non c'avevo in testa niente e non pensavo a niente. Il che per me era bellissimo, perché lo paragonavo al mio primo bacino con una ragazza e all'angoscia che mi aveva messo la cosa. Mi piaceva l'idea di non pensare nulla, di vivermi quel momento per quello che era e che mi dava. Beviamo un altra cosettina. Io bevevo sempre quando stavo con le ragazze, per vari motivi, tra cui anche disinibirmi e permettermi di fare certe cose. Con lui francamente non ne sentivo l'esigenza, però sai com'è tra amici le bevuto si fanno e come. Io forse perché è un ragazzo, forse perché da parte mia almeno non ho capito bene cosa ci sia, non capisco bene la differenza tra una amicizia intensa e profonda e una relazione. Insomma fatto sta che mi rilascia a casa (non abito da so ma ho una casa disabitata dove aveva lasciato qualcosa che doveva riprendere). Insomma ti lascio immaginare come è proseguita la cosa in quella casa. Non ero in imbarazzo, non ero spaventato, non ero a disagio. Purtroppo mi sa che abbiamo corso troppo ed è stato un grave errore. Mi sarebbe anche solo piaciuto stare lì in quel letto abbracciati per un po. Davvero non sento l'esigenza dentro di andare oltre. Già baciarlo era stato un esperienza per me. Era la prima volta che baciavo un uomo. Insomma poveretto vai a vedere da quale ansia da prestazione s'è fatto pigliare. C'ha messo una foga, che non rispecchia per nulla la sua personalità. Non sono un moralista, non mi scandalizzo. L'avrei voluto più calmo e più sereno, perché non c'era nessun motivo e nona aveva proprio nulla da dimostrarmi. Non a me. Un po mi sento in colpa perché so di averlo indotto a giocare una parte che non è la sua. La parte più complicata è che è stata una cosa che non mi è piaciuta per nulla da non rifare assolutamente. E così come al mio solito (a parte il casino di aver baciato uno già fidanzato) riesco a chiudere in un solo giorno un momento unico e uno che proprio non ripeterei. Forse per la prima volta non doveva concentrami su nulla, pensare riflettere evitare. Comunque fatto sta che dopo un po lo fermo. Non mi andava più di continuare. Ad un tratto l'ho vista come una cosa sporca, che non mi piaceva per nulla. Il modo con cui mi prendeva, quello che mi diceva. Non so da dove ha preso certi modi di fare, non corrispondono ai suoi modi di fare nella vita e di certo ai non ai miei. Lui crede che il problema maggiore sia che non ce l'ha fatta. Sarò sincero, non penso che succederà più al momento. Non a quel modo di sicuro. L'ho vista come una cosa sporca è per la prima volta mi sono sentito sporco anch'io (non ho mai visto l'omosessualità come una cosa sporca). E' stato un momento tanto importante comunque. Perché ho capito cosa mi piace e ciò di cui ho bisogno. Voglio affetto, tenerezze, baci abbracci e forse una persona che riesca veramente a mettermi a mio agio a tal punto che posso anche piangere. Ma non voglio altro al momento. Ora fra un po stacco con te e mi metto a parlare con lui. Dice che non ha potuto dormi tutta la notte... Povero. Il fatto è che si è già affezionato oltre misura e la cosa ovviamente mi spaventa (non mi angoscia, ma spaventa si). Non vorrei assolutamente farlo soffrire, vorrei imparasse a guardare la persona bella che è. Vorrei avessimo un rapporto prescindesse da certe cose, perché lo vedo più stabile. Una relazione profonda, ma che non si costringesse nell'alternativa stiamo assieme oppure no... Comunque fatto sta che questo ultimo giorno dell'anno lo segnerò per sempre... Un augurio per il nuovo anno Project

Questa è una mail inviata a Barbara, credo che riassuma molto il senso di come è finita


Barbara grazie per le parole per adesso sto cercando di studiare e mi collego poco. Ho una stanza in un altro appartamento e sto lì per staccare da tutto. Si in effetti sto ragazzo mi ha scaricato. Tra l'altro dopo una settimana che mi stava facendo ammattire ho scoperto che ancora si sente col suo ex. Mi ha di nuovo detto che "non si fa lasciare sto ragazzo", ma in effetti è più facile pensare che non lo voglia fare, monta su un sacco di paradossi, come per esempio giocare la parte dell'uomo ferito, quando invece ha solo avuto paura di fare sul serio. Io per fortuna mia di paradossi ne costruisco abbastanza da solo e li riconosco e non ci casco. Può dire quello che vuol, ma la sostanza è che con me non ci vuole stare e non ha mai provato starci. Mi pare chiaro che non stare con me gli rende la vita più semplice, come pure che mi vuole bene e che per lui è più facile sciogliere questo paradosso se sono io quello che lo tratto male. Io credo che infondo l'amore sia una cosa semplice e se vuoi bene ad una persona resti, altrimenti te ne vai. Non mi aspettavo affatto una cosa semplice, ma sarei stato disposto ad affrontare l'impossibile, mentre lui di fatto per me non vuole fare nulla. Credo che alla base ci sia anche il fatto che resta un ragazzino viziato, ultimo di famiglia e abituato a fare le cose per come dice lui. Non ascolta quello che gli dico, non mi vede neanche ha solo in testa le sue cose e deve essere per forza che questa decisione è dipesa da me, quando proprio non centro nulla. E' triste arrendersi all'idea, ma la verità è che se le persone non decidono di cambiare tu non puoi fare nulla ed è ancora più triste sapere che infondo sta già cercando di cambiare, ma alla base non mi vuole accanto. Scherzando una volta mi ha detto che bisognerebbe essere masochisti per stare con uno come me e credo che questa sia la frase più sincera e che gli riesce più difficile dirmi, ma è quello che infondo pensa. Mi dispiace soltanto aver investito così tanto e ottenere questo. Mi fa rabbia che non mi dica le cose per come stanno e che preferisca montare su tutti questi discorsi senza senso, che ci sia una contraddizione stridente tra quelle che dice di essere e quello che fa. Non so neanche'io cosa avesse in testa quando ha cominciato sta cosa, e probabilmente non aveva in testa nulla. Comunque mi riprenderò alla fine quello che volevo era accettarmi e sapere che se non ero stato felice nella mia vita non era dipeso da me e dalle cose che non avevo saputo essere. Ora so meglio cosa sono e cosa voglio e probabilmente devo ancora capire perché mi affeziono sempre casi così disperati. Ma è la prima volta che tuttavia non faccio marcia indietro. Sto male ma sono sereno perché ho fatto tutto quello che era in mio potere fare. Di sicuro una relazione con lui mentre ancora si sente con l'altro non la comincio neanche. Allontanarsi da lui era l'unica condizione che in realtà gli avevo posto e lo deve fare da solo. Perché la verità è che non corre rischi. L'altro non è dichiarato e se lui cambia cellulare e fa casa e università per un po, quell'altro ha solo da stancarsi quindi il problema è un altro. Di fatto sto solo male, perché questa persona mi aveva assorbito totalmente. Ed era pure un grosso impegno, stare con lui e dovere gestire le cose che via via venivano fuori. Ma l'ho fatto. Certo non può pretendere che uno che si è represso per 11 anni non abbia contraccolpi, ma non ha neanche visto tutti gli sforzi che ho fatto per lui (compreso trovare la forza dirlo a mia madre). Vede solo quello che vuole vedere e non è mai successo che abbia così chiaro il fatto che non c'è nessuna corrispondenza tra quello che succede realmente e quello che sente dentro.
Grazie Barbara mi fa tanto piacere poterne parlare con qualcuno. Sul forum proprio non mi va di mettere sta storia, almeno non adesso.
Ultima modifica di Alyosha il venerdì 11 marzo 2011, 8:01, modificato 1 volta in totale.

Alyosha
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da Alyosha » venerdì 11 marzo 2011, 7:59

Va bene..... io e la particella di sodio nel frattempo ringraziamo :mrgreen:.... Bene vorrà dire che farò la doppia parte in commedia mi scindo un attimino e rispondo a me stesso :geek:.
Credo che dall'errore di partenza non siamo più saputi uscire e che forse l'unico modo per uscirne era interrompere quella relazione. E' chiaro che abbiamo messo due cose diverse in quello che facevamo, che mentre stavamo insieme di fatto stavamo soli, perché ognuno di noi aveva caricato nell'altro le proprie ansie paure e aspettative. E' stato quindi facile che un rapporto così cedesse alla prima folata di vento, perché alla base non c'era nulla di solido. Non ce l'ho affatto col sesso e non è quello il punto. Però mi rendo conto che per il tipo di situazioni che ha, per la sua complessità e per il tipo di situazioni che ho e la mia complessità, sarebeb stato molto meglio se fossimo partiti da amici e intanto avessimo costruito una bella amicizia e un rapporto stabili. Avremmo avuto il tempodi conoscerci meglio e di arrivare piano piano alle cose. Per quello che riguarda me, benché questa fretta mi abbia fatto fare passi da gigante rispetto alla consapevolezza di me, ha destato non poche ombre dormienti e adesso mi rendo conto che non c'era affatto bisogno di avere fretta. Poteva finirmi molto peggio. Per fortuna alla fine quello è e resta un bravo ragazzo. Ma ho visto chiaramente come ha interpretato quella prima notte e avrei potuto trovare qualcuno che di fermarsi proprio non ne aveva intenzione. Con lui di fatto non è successo nulla quella volta, perché appena gli ho detto che non mi andava ha lasciato andare (potrei non essere così fortunato la prossima volta). In verità sono solo dispiaciuto, la vedo come una possibilità mancata di costruire una relazione che avrebbe avuto un senso per me e per lui. Non so se adesso sto più male io o lui che è andato in tilt e si è allontanato da me. Mi dispiace di questo. Nel frattempo ho riflettuto su un'altra cosa. Su cosa volessi veramente da lui quando mi ci sono avvicinato e ho capito che non volevo una storia, perché sapevo di nons entirmi ancora pronto a gestirla. VOlevo ceh la dentro qualcuno sapesse di me, perché cominciava a darmi fastidio l'idea di dover mentire a tutti. Lo scrivevo qua e lo dicevo anche a lui, che mi sentivo in colpa in particolare con un mio collega, tanto affettuoso con me, perché non gli stavo neanche dando la pssibilità di consocermi veramente. Bene ieri in preda al delirio gliel'ho detto. Ero anche in questo caso strasicuro della sua reazione. Però davvero è stato un amore di ragazzo, gli ho mandato un sms e lui mi ha subito richiamato. Gli avevo scritto che ero gay e che non so se domani era il caso di studiare assieme e lui mi ha risposto "Se questa èp la scusa per non venire trovane un'altra!", mi ha anche ringraziato per averglielo detto, perché lo vede come un segno di fiducia nei suoi confronti e la prova del fatto che il rapporto si sta spostando a un livello più profondo, mi ha anche parlato delle sue di paure che tiene nascoste e mi ha fatto fare quattro risate. Oggi non so con che faccia lo vedrò un pò mi imbarazza vederlo devo essere sincero. Comuqnue fatto sta che adessxo mi sento più tranquillo.
Si può e si deve provare ad avere una vita normale. Non migliore non peggiore, ma solo normale. Amicizie sane e solidi punti di riferimento sono tutto nella vita. Questa vita clandestina accanto alla quale scorrer la vita di tutti gli altri, questi codici criptati con i quali si comunicano tra di loro le cose loro proprio non va. Tra le tante cose buone che ha fatto questo primo ragazzo e farmi "vedere" attraverso di lui, questo suo strano mondo gay. Mi raccontava cose. Gente che si lascia che si piglia, codici tutti sballati e cose che a pelle proprio non digeriscono... Si deve e si può pretendere normalità ripeto. Con amicizie normali obiettivi di vita normali e storie normali.
L'ultima cosa sul coming out. Come vedete io che non lo considero la mia priorità sta andando a finire che lo sto dicendo a tutti. E' più una voglia si sentirmi libero nelle relazioni per me fondamentali. Non lo vedo come la soluzione di un problema, ma come l'effetto di un percorso di emancipazione. Resto comunque per il coming out selettivo.

barbara
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da barbara » venerdì 11 marzo 2011, 8:46

Leggendoti mi è venuta in mente una metafora . C'è chi nuota solo dove si tocca e chi in mare aperto. Io non ho mai imparato la seconda cosa, nonostante desiderassi immensamente farlo. Se qualcuno mi dicesse : vieni con me, che nel caso ti salvo io, cosa succederebbe? Potrei lasciarmi convincere e , quando sono in mare aperto, andare nel panico e aggrapparmi all'altro col rischio di farlo annegare.
A quel punto sarebbe giusto che l'altro si arrabbiasse con me, come se l'avessi fatto apposta?
Come dici tu, in questi casi se entrambe le persone nuotano in posti diversi, meglio sarebbe ritrovarsi a riva a chiacchierare. Un giorno forse quel ragazzo imparerà a nuotare in mare aperto , ma non puoi imporgli i tuoi tempi , perché per lui, a differenza di te, c'è in gioco la vita.
Quando vi sarete ripresi, col tempo, sarebbe bello sia per te che per lui che rimaneste amici. In fondo vi siete ritrovati entrambi nella stessa passione per il mare, anche se in modi diversi.
Per adesso so che è dura, per te e immagino ancora di più per lui.
Vorrei dire coraggio a tutti e due. L'amore può essere complicato, ma in fondo è sempre amore.

fragile
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da fragile » venerdì 11 marzo 2011, 12:47

rivedo alcune come che ho passato e forse sono d'accordo con te....hai fatto benissimo ad allonanarlo e boy ti sono vicino....io sono semre piu convinto qualcosa deve partire prima dall'amicizia se no è vuota...

Alyosha
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da Alyosha » venerdì 11 marzo 2011, 15:35

Barbara so dove spingono i tuoi discorsi e sono sincero mi costa un pò di fatica seguirli, sono troppo coinvolto da quanto accaduto per fare la cosa giusta, per questo infondo sono anche arrabiato con me stesso, perché sarebbe satto più costruttivo per entrambi cominciare in modo diverso. Purtroppo mi sono accorto realmente di quello che stava succedendo solo troppo tardi e non ho fatto in tempo a virare. Credevo che siccome io fossi gay da poco e lui da sempre lui avesse le idee chiare più di me su tante cose e un pò mi sono lasciato andare (in effetti avevo bisogno di farlo a prescindere). Non so cosa farò, di certo continueremo a vederci, credo innanzitutto di avere bisogno di recuperare me stesso il resto viene dopo. Non credo francamente sia amore quello che prova, l'amore è un'altra cosa. Errori ne abbiamo fatti entrambi, ma quando ho provato a cambiare registro, quando ho cercato di fare sul serio non sono stato seguito. Potevamo rivedere tutto assieme, anche i tempi. Non gli ho mai fratto fretta di nulla, mi interessava solo prendesse sul serio le sue cose. Questa scelta di fondo non posso farla io per lui, non è una questione di tempi, ma la convinzione che certe cose infondo vadano bene per come stanno. Non posso aiutarlo non sono convinto che funzioni così, le persone si aiutano da sole quando decidono che è arrivato il momento di farlo, tu puoi essere al più uno "strumento" che loro decidono di usare. Poi chi sono io per dire che ha bisogno di aiuto? Se a lui sta bene così io che ho da sindacare? La verità è che forse lo volevo diverso da com'è per poterci stare o peggio che proprio non mi ero accorto di certe sue superficialità.

Fragile: Io in realtà non lo allontanato è lui che mi ha allontanato in effetti. Io ho solo posto le mie condizioni affinché lui restasse. E in effetti gli ho solo chiesto che chiarisse prima la sua situazioine con l'altro ragazzo. E' partito tutto da lì. Avrei potuto dirgli che aspettavo i suoi tempi, ma la verità era che vedendoci la cosa finiva sempra là e io sinceramente cominciare il miuo primo rapporto gay da amante proprio non me la sento. Anche eprché nel frattempo non mi aveva chiarito bene la natura del loro rapporto. Credevo fossero in crisi e che di fatto si fossero lasciati. E invece si continuava a sentire con lui, mentre rifiutava di vedermi (neanche rendendosi conto che non voleva vedermi). Non voglio parlarne male, perché ha i suoi problemi, per a volte i problemi passati diventano una scusa per non affrontare il presente e i problemi attuali. Forse tra me e lui non fosse successo mai nulla avrei potuto essergli amico, mentre lui faceva le sue cose, ma così no. Sto solo male quando penso a lui e in ogni caso è lui che si è tirato indietro.

guy21
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da guy21 » venerdì 11 marzo 2011, 20:10

mi hai fatto tenerezza boy-come e mi ci sono anche ritrovato nel tuo discorso!
devi dire che hai una straordinaria capacità di introspezione e di capire realemente come vanno le cose! devo ammettere sono sbalordito!
magari fossero tutti come te buoni e sinceri! esiste il premio per la sincerità per caso?
comunque spero per te che ce la farai sarai un ragazzo troppo sincero e staordinario sei tutto da ammirare! :D
magari avessi la fortuna di incontrarti ma credo che dovrò ricredermi su questa possibilità!
ciao!

Alyosha
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da Alyosha » sabato 12 marzo 2011, 16:51

Guy devo essere sincero, non è che ho una grande capacità di introspezione è che per adesso sono diciamo così "aiutato" a ragionare nel modo corretto e vedere le cose giuste. E' uno sforzo che devo fare comunque io, ma è come se mi venisserro tracciate meglio le cose. Resto ancora in psicoterapia e mi sta aiutato non poco a sciogliere dentro di me il paradosso di una relazione nata storta e che rischiava di accartorciarsi sul nulla. Di mio sono molto riflessivo come certamente si sarà capito, ma spesso e volentireri mi appallottolavo nei ragionamenti vuoti e giravo in tondo, mentre avevo al sensazione di andare avanti. Sempre le stesse situazioni, sempre le stesse parole, sempre le stesse conclusioni. Ero solo stanco che succedesse e alla fine non ce l'ho fatta più e mi sono deciso a prendere per mano il problema. Che qualcosa che non andava c'era, che era molto più profondo e che non potevo più procedere con soluzioni alla buona. Per il resto ti ringrazio davvero sei sempre tanto caruccio con me. Di mio non riesco proprio a mentire, ma non lo ritengo ne un vizio ne una virtù, proprio non ci riesco. Infine ti ringrazio per le parole sento una stima e sincera e mi fa tanto piacere.
Un abbraccio guy

anymore88
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da anymore88 » domenica 13 marzo 2011, 10:24

Per essere sincero non credo di riuscire a mettermi esattamente nei tuoi panni, peró in questa lunga notte insonne ho letto diversi tuoi post e leggendo mi è sembrato di capire che il tuo modo di ragionare non è molto diverso dal mio. Mi va di darti un consiglio ragionando (a mente fredda) sulla tua situazione.
Probabilmente sono egoista ma penso che se si vuole qualcosa è un peccato non allungare la mano; il mio consiglio è di provare tutto ciò che ti passa per la testa di provare per cambiare la situazione, senza riserve, ma di fissare una data limite. Un giorno sul calendario, una scadenza oltre la quale tu possa decidere che non vale più la pena di provare. In modo da non avere rimpianti per quello che avresti potuto fare nè rimorsi per quello che faresti di troppo. In fondo quello che vuoi (e che vogliono tutti) è un po' di felicità, una persona che ti porta tra rimpianti e/o rimorsi non è in grado di darti quello che cerchi secondo me e un po' di aggressività non fa male in queste cose, o quanto meno aiuta a capire le intenzioni degli altri.

Buona "notte"!

Alyosha
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da Alyosha » domenica 13 marzo 2011, 14:13

Any sinceramente ho fatto tutto il possibile, perché tutto il possibile nella mia situazione non è "fare" delle cose, ma cercare di cpaire il senso delle cose che mi succedono. Mi ha montato non pochi paradossi e non è imporbabile che anch'io abbia fatto lo stesso. Ho corso sin qui e qualcosa certamente non è andato, nei suoi comportamenti, ma anche nei miei. Ecco perché adesso penso di dovermi fermare, perché devo innanzitutto capire la mia parte di errore. Pensare che il problema sia dipeso solo da quello che ha fatto lui è un pò ingenuo e di certo mentre non ha senso cercare di individuare i suoi errorri (servirebbe solo per dare tutta la colpa a lui e deresponsabilizzarmi io), ha più senso cercare di capire dove io ho sbagliato, così se non proprio con lui almeno col prossimo eviterò di rifare lo stesso errore. E intanto c'è certamente quello che ho scritto come prima cosa nel titolo. Andarci piano col sesso e ripeto non per il sesso in sé. Parliamoci chiaro non mi scandalizzo di nulla e non mi tormenta nulla ma proprio nulla di quello che faccio o mi possano fare. Il problema è che arrivare subito a quello significa mettere fretta alle cose. Se ci fossimo andati piano, tutti e due avremmo avuto meglio il tempo di capire cosa volevamo, di consocerci meglio e arrivare nel modo giusto alla cosa. Dico non credo sia il vero problema in sé, credo solo che abbia peggiorato decisamente qualcosa, mettendoci subito e troppo presto di fronte a delle scelte e sopratutto non mettendomi nella giusta predisposizione d'animo per avvicinarmi a lui, alla sua complessità e avvicinarmi a me e alla mia complesità. Questo più o meno credo. E' chiaro, e sarei un ipocrita se lo negassi, che anche da parte mia c'era una certa "curiosità". E comuqnue è stata un esperienza fondamentale, che mi ha permesso di chiarirmi delle cose. Mi dispiace davvero in un epilogo così drammatico. Ma non tutto è a mia disposizione, c'è anche un'altra persona con la sua individualità da rispettare, almeno credo.

anymore88
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Re: Quando si comincia col sesso.

Messaggio da anymore88 » domenica 13 marzo 2011, 23:48

boy-com ha scritto:Quando la mente ragiona a vuoto, si attorciglia, si distrae e si confonde da sola (si depista più o meno volutamente). Quindi spegni tutto per un po, dedicati a qualcosa che ti distragga genuinamente e poi quando ti senti pronto vedrai che la soiluzione emergerà sola.


Nella mail inviata a Project dici "l'ultima volta in quest'anno". Se si trattava della fine 2010 (mi sembra di aver capito che è così) forse è ancora troppo presto per ragionare lucidamente ed in questo caso cercare le tue responsabilità e la/e tua/e parte/i di errore/i mi pare controproducente. Da un lato ti terrebbe la testa impegnata su una matassa che non riusciresti a districare non lasciandoti andare oltre, dall'atro ti potrebbe spingere a mantenere una certa distanza da un'eventuale conoscenza futura per paura di ripetere gli errori fatti (a me capita spesso di scoprire questi miei meccanismi ma non ci vuole una cima per capire che tra tutti gli errori che si possono fare la cosa peggiore è proprio mantenere le distanze. Meglio non imparare nulla piuttosto che imparare cose che poi faticheresti a toglierti dalla testa).


Se invece si tratta di storia più "antica" potrebbe essere sensato cercare di tirarne le somme ma dovresti essere certo di essertela lasciata alle spalle (per me non è facile capire di aver superato qualcosa. L'unica cosa che posso fare è fidarmi delle mie impressioni su me stesso, ma non è certo una "scienza esatta").

Se infine si tratta di storia vecchia e già superata.. beh, pensa che il grosso della lezione è già stato assimilato. Quello che rimane da fare è solo un lavoro di rifinitura e in quanto tale richiede una certa pazienza e non riguarda comunque errori o responsabilità cruciali ma piuttosto i piccoli malintesi o incomprensioni (nulla per cui valga la pena di mettersi in croce comunque).

Ora mi si chiudono gli occhi (finalmente),
buona notte e, per quanto possibile, take it easy!

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