Parlare con qualcuno che sta male

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Volonté Duvall
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Volonté Duvall » giovedì 14 aprile 2011, 18:32

Uno: qualcuno lo troverai. Umiltà e spirito d'osservazIone ti aiuteranno ad avvalorare la mia affermazione.
Due: nel male, ho avuto la fortuna di trovare persone particolari. Persone con loro macchie impossibili da lavare, con esperienze particolari, dei veri esempi per il cuore.
Tu non fare del pregiudizio un'arma difensiva, solo questo, Cagliostro.
Scoprii di essere un Nessuno...di non essere completo.
Proprio come tutti loro, ero venuto al mondo senza un cuore.
Avrebbe fatto qualche differenza?
Se avessi un cuore...allora sarei "qualcuno"?

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guy21
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da guy21 » giovedì 14 aprile 2011, 18:41

bè che dire queste teorie mi affascinano, però credo che queste teorie che riguardano la socialità, l'interazione tra persone ecc.... sia un pò una forzatura in senso come spiegava barbara annulla l'emotività cioè anulla la spontaneità! se io ricevessi le risposte giuste al momento giusto cosa mi servirebbe?
è più utile una persona che mi aiuti nel modo che può e conosce con tutti i suoi limiti o una persona che ha analizzato e studiato un modo preciso per non urtarmi e dirmi cose che potrebbero farmi stare bene ma che sono forzate cioè sono dette solo per far star bene ma non quello che pensa veramente non so se mi son spiegato bene. quando qualcuno sta male ognuno di noi cerca di comportarsi in modo appropiato cerca di aiutare la persona in diffcoltà(se li interessa aiutarla ovviamente) e cerca di capire il problema e di ascoltare, se poi fallisce non può insistere deve cercare di lasciare scorrere e aspettare che il tempo faccia la sua parte almeno io faccio così altre vie non le conosco, forzare le cose non mi piace.
ma non ci vogliono dei geni per capire queste cose, cioè le teorie che parlano questi signori che non conosco e vorrei informarmi meglio si possono capire anche dall'esperienza da un attenta osservazione delle cose, delle interazioni tra le persone ecc.... cosa che faccio praticamente ogni giorno, come ho già detto in passato sono un osservatore e osservo tutto ciò che mi circonda sia dentro che fuori. ovviamente non so attribuire nomi alle cose tipo empatia ecc..
ne avevo già sentito ma non mi ricordavo cosa fosse. io credo che molti di noi abbiano vissuto così tante esperienze comuni e talmente simili che ci capiremmo al volo, credo che possiamo capirci più di chiunque altro.

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Cagliostro
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Cagliostro » giovedì 14 aprile 2011, 18:46

Volonté Duvall ha scritto:Uno: qualcuno lo troverai. Umiltà e spirito d'osservazIone ti aiuteranno ad avvalorare la mia affermazione.
Due: nel male, ho avuto la fortuna di trovare persone particolari. Persone con loro macchie impossibili da lavare, con esperienze particolari, dei veri esempi per il cuore.
Tu non fare del pregiudizio un'arma difensiva, solo questo, Cagliostro.
Cominciamo col dire che io e il pregiudizio siamo ai poli opposti, essendo una persona razionale le mie affermazioni si basano sull'osservazione di esperienze vissute.
In secondo luogo non penso di essere una persona priva di umiltà e di spirito di osservazione, essere sicuri delle proprie affermazioni non significa essere superbi e forse è proprio perchè ho osservato molto bene gli adulti che sono convinto di ciò che scrivo.
Sono contento che tu sia stato così fortunato da aver conosciuto adulti che sono stati dei veri esempi per il cuore: attendo ancora i nomi...
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barbara
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da barbara » giovedì 14 aprile 2011, 19:28

L'esperienza diretta conta più delle teorie anche secondo me. Chi ha avuto dei genitori affettuosi non può avere lo stesso giudizio sugli adulti di chi ha avuto una famiglia assente o addirittura violenta. Ognuno ha la sua verità e non può pretendere che sia identica a quella dell'altro.
Forse la fiducia nasce da questo: saper accettare la verità dell'altro anche quando è così diversa dalla nostra. Non è affatto facile alle volte.

Felix
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Felix » giovedì 14 aprile 2011, 22:36

Mi piace questo topic!!!
Anche se ormai faccio fatica a verbalizzare quello che sento e provo in merito all'argomento. L'arte della comunicazione mi affascina parecchio, ma non le disquisizioni. Questo perchè sono sempre più preso da una visione olistica della persona umana. Per questo la fatica di dire qualcosa in merito si fa sentire più forte: non è in mio potere tenere insieme in un unico discorso tutti gli aspetti che percepisco quando penso all'interazione tra esseri umani. E' qualcosa che sento, dentro me è chiara, diventa un criterio guida nel rapportarmi agli altri, mi rende paziente nell'ascoltare e nello scusare, nel COM-PRENEDERE e nel CUM-PATIRE, ma sfugge quasi completamente nella verbalizzazione teorica.

Le parole poi, credo che siano degli strumenti. La loro potenza ed efficacia si rivela dalla capacità di trasferire in esse l'essere di colui che parla. Se sto male, può capitare che qualcuno usi parole perfette per aiutarmi, ricorra a tutti gli artifici retorici per rendere efficace la comunicazione senza per questo sortire l'effetto sperato perchè in quelle parole non c'è la persona che mi sta parlando. Diversamente, può capitare che una parola espressa in modo grezzo (dove per grezzo intendo la spontaneità del momento) abbia un effetto balsamico sul mio cuore semplicemente perché colui che interloquisce con me ha prima di tutto sintonizzato il suo cuore col mio... In fondo credo sia questa l'empatia.

Con questo non voglio dire che le parole siano strumenti vuoti che si riempiono di contenuto emotivo, ma solo che come in ogni cosa è necessario saper trovare l'equilibrio...

Per rispondere a Cagliostro, mi spiace vedere questo pessimismo nei confronti dell'età adulta, anche se immagino ciò dipenda dall'esperienza maturata sinora. Personalmente cerco di essere uno di quegli adulti che non scordano mai di essere stati bambini e che fanno di tutto per essere per i giovani che incontrano sul loro cammino quelle persone che avrebbero voluto avere accanto nella propria adolescenza.
Non sempre è facile, ma almeno ci provo!!!

E comunque, come ho scritto altrove, l'esperienza ha il suo peso nella vita, ma non ha il potere di determinaci fino a farci perdere la capacità di interpretarla e di agire di conseguenza. Se così non fosse, guardando al mio passato dovrei essere una persona cinica, scostante e deprimente. Fortuanatamente non è così. Anzi, se oggi sono la persona buona che tutti vedono, il merito va anche a quegli adulti che mi hanno aiutato a credere in me quando io non ero disposto a scommettere un centesimo sul mio conto. Crescendo poi, ho anche imparato a rivalutare persone che nella mia infanzia e adolescenza ho odiato con tutto me stesso. Primo fra tutti mio padre! Ora dico che se morisse lui, io me ne andrei con lui...
Ovviamente, quanto ho scritto qui vale come condivisione di un'esperienza, non come rimprovero o paternale. Se mi trovassi a tu per tu con te Cagliostro, dubito che ti farei discorsi del genere, o almeno non in questi toni... (quest'ultima precisazione l'ho fatta visto che in questo topic si parlava di comunicazione efficace!!! :lol: :lol: :lol: )
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Cagliostro » venerdì 15 aprile 2011, 15:02

Felix ha scritto:
Per rispondere a Cagliostro, mi spiace vedere questo pessimismo nei confronti dell'età adulta, anche se immagino ciò dipenda dall'esperienza maturata sinora. Personalmente cerco di essere uno di quegli adulti che non scordano mai di essere stati bambini e che fanno di tutto per essere per i giovani che incontrano sul loro cammino quelle persone che avrebbero voluto avere accanto nella propria adolescenza.
Non sempre è facile, ma almeno ci provo!!!

E comunque, come ho scritto altrove, l'esperienza ha il suo peso nella vita, ma non ha il potere di determinaci fino a farci perdere la capacità di interpretarla e di agire di conseguenza. Se così non fosse, guardando al mio passato dovrei essere una persona cinica, scostante e deprimente. Fortuanatamente non è così. Anzi, se oggi sono la persona buona che tutti vedono, il merito va anche a quegli adulti che mi hanno aiutato a credere in me quando io non ero disposto a scommettere un centesimo sul mio conto. Crescendo poi, ho anche imparato a rivalutare persone che nella mia infanzia e adolescenza ho odiato con tutto me stesso. Primo fra tutti mio padre! Ora dico che se morisse lui, io me ne andrei con lui...
Ovviamente, quanto ho scritto qui vale come condivisione di un'esperienza, non come rimprovero o paternale. Se mi trovassi a tu per tu con te Cagliostro, dubito che ti farei discorsi del genere, o almeno non in questi toni... (quest'ultima precisazione l'ho fatta visto che in questo topic si parlava di comunicazione efficace!!! :lol: :lol: :lol: )
Se vuoi parlare con me per continuare questa discussione, puoi trovarmi nella chat Mib. Entra come Felix così ti riconoscerò. Grazie per quello che hai scritto.
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Cagliostro » venerdì 15 aprile 2011, 15:09

barbara ha scritto:L'esperienza diretta conta più delle teorie anche secondo me. Chi ha avuto dei genitori affettuosi non può avere lo stesso giudizio sugli adulti di chi ha avuto una famiglia assente o addirittura violenta. Ognuno ha la sua verità e non può pretendere che sia identica a quella dell'altro.
Forse la fiducia nasce da questo: saper accettare la verità dell'altro anche quando è così diversa dalla nostra. Non è affatto facile alle volte.
Non sempre una famiglia affettuosa è sinonimo di garanzia. Il mondo fuori è popolato di lupi famelici pronti ad azzannarti al collo. La fiducia nasce non solo dall'accettare la verità dell'altro ma anche dal rispetto dell'altro, dall'ascolto e dalla comprensione, ma una volta incrinata è difficile da recuperare perchè l'ombra rimarrà sempre a disturbare.
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Felix » venerdì 15 aprile 2011, 15:36

Cagliostro ha scritto:Se vuoi parlare con me per continuare questa discussione, puoi trovarmi nella chat Mib. Entra come Felix così ti riconoscerò. Grazie per quello che hai scritto.
Cagliostro, non hai nulla di cui ringraziarmi, almeno io non ne vedo il motivo.
Quanto alla chat, come hai notato, ultimamente è raro che vi entri. Se ti va di chiacchierare però lo faccio volentieri. Penso che stasera potrei esserci.

Ciao
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...
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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da barbara » venerdì 15 aprile 2011, 17:48

Un tema che è uscito nelle vostre risposte è lo strumento che usiamo per comunicare: se sia meglio usare le parole, oppure il corpo, le immagini, ecc
Certe teorie affermano che comunichiamo attraverso diversi canali , ma ognuno di noi ne predilige alcuni rispetto ad altri. L'esempio che faceva Duvall mi ha ricordato che in base a questo concetto capita spesso che nelle relazioni umane le persone esprimano esigenze differenti . Chi dà molta importanza al corpo come mezzo di comunicazione può trovare limitante un dialogo basato solo sulle parole, ma anche viceversa chi sente la necessità di parlare , può trovare limitante il silenzio dell'altro. Tuttavia la fatica che facciamo nel comunicare con chi è differente da noi è segno che siamo costretti ad andare su un terreno che non ci è abituale e dove potremmo trovare qualcosa che ci completa.

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Re: Parlare con qualcuno che sta male

Messaggio da Cagliostro » venerdì 15 aprile 2011, 20:20

Felix ha scritto:
Cagliostro ha scritto:Se vuoi parlare con me per continuare questa discussione, puoi trovarmi nella chat Mib. Entra come Felix così ti riconoscerò. Grazie per quello che hai scritto.
Cagliostro, non hai nulla di cui ringraziarmi, almeno io non ne vedo il motivo.
Quanto alla chat, come hai notato, ultimamente è raro che vi entri. Se ti va di chiacchierare però lo faccio volentieri. Penso che stasera potrei esserci.

Ciao
Guarda questa sera il server Mib non funziona e non c'è possibilità di accedere alla chat.
Se vuoi ci troviamo nella prima chat, quella di esper.
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