Un emozione da poco

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Alyosha
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Un emozione da poco

Messaggio da Alyosha » mercoledì 20 aprile 2011, 19:20

http://www.youtube.com/watch?v=odqCkzNRvH8

Passano le giornate in questa confusione che solo fa il silenzio assordante delle cose che non dici. Mi stuzzichi come la donna seducente, come il canto delle sirene, come la maledizione della fossa cui attrai, la rovina dei giorni miei. Pesano le tue labbra come la polvere nella quale mi lasci, come quella sabbia inconsistente che afferri e ti lascia indietro niente. Pesa come quel bambino che ancora piange, le ferite crudeli di quando gli dissero che avrebbe dovuto essere altro, come quando per altro abbandonò i giochi con le bambine, le ferite troppo superficiali, la paura di stare tra maschi. Come un sussurro che dalla gola arriva alla pancia e li si ferma. Come tradito fin nell'intima essenza, denudato, spogliato di ogni arma, come inerme aspetto qui vicino a te. Come fossero le mie parole a graziarti, parole che ritornano vuote che non si riempiono mai, come le colpe che ho avuto e quello che ogni giorno mi ritornano indietro. Coma la goccia che cadde lentamente che neanche la senti, quel rumore perpetuo che dentro l'anima si ripete come quella ferita sempre aperta, gocciolante sulla quale adesso insisti anche tu. Benvenuto tra la fila delle persone che semplicemente non mi hanno voluto più. Con la consapevolezza che ho che uomo o donna che sia mai nessuno è rimasto abbastanza.
Mi chiedi perché sono aggressivo. Perché mi difendo, perché sono infinitamente fragile di fronte a te, perché tutto s'arrende dentro me e semplicemente non c'è la fa. E mentre il mondo continua a far rumore dentro tutto si ferma, si riscalda si agita e si riposa e dalla bocca escono solo parole, ma nessuna somiglia a quelle che vorrei dire.
E mi pizzichi come fossero corde di violino perché sai dove farle suonare, perché ho avuto l'impazienza di denudarmi davanti a te e così mi usi come fossi una bambola, un frutto dolce del tuo capriccio. E prendi e molli e assaggi e posi, ma non mi cerchi e non mi vuoi e infondo pensi che mi somigli. E mentre una storia se ne va e un'altra ricomincia, tra la materia di cotone e fili di paglia che bruciano forti per poi lasciarti più freddo di quello che provavi prima. Tra il calore di una donna che ti stringe per proteggerti dal mio, tra il dubbio della quaglia che salta per restare, le onde che arrivano alla spiaggi e ti lasciano andare. Questo passato che sempre mi ritorna e la voglia che avrei di restare.
Mi chiedo perché continuare a difendermi. Dentro muore tutto dentro si spegne ogni giorno e si riaccende il giorno dopo, dentro brucia e fa eco questo enorme dolore. Volevo potesse essere profondamente diverso e invece resta dannatamente uguale.
Il vento fuori ancora si contrae e contorce dal dolore mentre tutto dentro continua a camminare e io non riesco ancora a volare. Questo mi sento, mentre parlo di tutto eppure taccio. Mentre ti guardo circondato di persone, mentre giochi con le ossa come fossero modelli da sezionare e ti diverti a trattenere e lasciare andare.
A te che il male non ti ferma, che il tempo non inganna, che niente ti consola e che piangi per i tuoi guai e non vedi me.
Un emozione da poco, un graffio al cuore, una tenerezza che non parla e non dice niente di sé.

Felix
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Re: Un emozione da poco

Messaggio da Felix » mercoledì 20 aprile 2011, 19:54

boy-com ha scritto: A te che il male non ti ferma, che il tempo non inganna, che niente ti consola e che piangi per i tuoi guai e non vedi me.
    Boy-com, non riesco ad esprimere con le parole quello che tu mi comunichi con questo tuo scritto...
    Esprimi con intensità un'esperienza di dolore e di amore e in tutto questo ci vedo tanta bellezza. Mi infondi uno struggente senso di nostalgia amorosa, che solo da un abbraccio potrebbe essere colmato. Ma non un abbraccio anonimo, ma solo quello desiderato...

    La parte più bella, sebbene dura e forte, è quella che ho quotato qui...
    Ma ripeto, tutto è troppo bello perchè io possa dirne qualcosa!
    E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
    ...
    E ti vengo a cercare perché sto bene con te.

    Perché sei un essere speciale
    ed io avrò cura di te


    (F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)

    barbara
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    Re: Un emozione da poco

    Messaggio da barbara » giovedì 21 aprile 2011, 9:15

    Alda Merini, Ti ho detto addio

    Ti ho detto addio dopo che ho spesa tutta
    l’amarezza dal grembo e l’ho posata
    presso di te come una voce strana.
    Comprendo adesso che io sono un’ombra
    oltraggiosa magnifica pensosa
    e che tu rarefai le mie pienezze
    come si sfa la terra per rubarvi
    il fortissimo seme della vita.
    Tu mi hai tutta predata vorticoso
    come un vento selvaggio ma di questi
    assai meno pietoso e musicale.
    Perciò io ti riguardo che ti assenti
    mentre anch’io mi dilungo abbandonata
    presso la mia mortale era di pace


    Nel mezzo del dolore , questo dolore così forte, dovresti essere grato Boy-Com, grato alla tua voglia di amare , che è stata più forte , più forte delle ferite che hai ricevuto .
    Avrebbero potuto ucciderla, ci hai mai pensato? Anestetizzarla, svuotarla dal di dentro, consegnarti alla fredda distanza tra te e ogni altro essere umano.
    Accade. Ogni giorno. Invece ne sei uscito così: scorticato . Esposto a ogni emozione da poco. Dicevi tempo fa che non eri in contatto con le tue emozioni.
    Avevi le tue buone ragioni per non riuscirci. Eccome se le avevi.
    E' un viaggio difficile il tuo, ma ,credimi, ne vale la pena.
    Un abbraccio forte
    Barbara

    Alyosha
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    Re: Un emozione da poco

    Messaggio da Alyosha » venerdì 22 aprile 2011, 16:42

    Grazie Barbara per questa risposta è quella che mi hai dato in pvt. Dici sempre cose troppo graziose sul mio conto. Felix perfavore non parlami di abbracci che l'ultimo mi ha fregato proprio così :):):):). Sto scherzando ovviamente e penso che in questo momento preferirei più un abbraccio sincero e fraterno che altro.

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