Una direzione?

Che cosa significa essere gay
Rispondi
Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Una direzione?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 27 aprile 2011, 16:27

a delle volte sbagli qualcosa e dai la colpa ad altro, sfoghi la tua energia dando la colpa ad altro ma continui a sbagliare...invece non si dovrebbe fare così, c'é appunto il dolore per dimostrarti che quella NON è la strada che dovresti seguire per stare bene....
Mi piace molto quello che scrivi N1colas un pò tutto il ragionamento e il modo con cui vedi la cosa. Questa frase mi piace molto in particolare, molte volte uno giudica gli altri come forma di difesa personale, perché non vuole mettere in gioco se stesso. In effetti stare lì a giudicare senza provare a campbiare qualcosa è di fatto un continuare a ripetere sempre gli stessi errori.

zed000
Messaggi: 3
Iscritto il: martedì 8 marzo 2011, 16:16

Re: Una direzione?

Messaggio da zed000 » mercoledì 27 aprile 2011, 16:52

.

Avatar utente
marc090
Amministratore
Messaggi: 888
Iscritto il: sabato 23 aprile 2011, 1:00

Re: Una direzione?

Messaggio da marc090 » giovedì 28 aprile 2011, 15:59

Poi se riesci a stare bene tu allora penso che riesci a fare star bene anche tutti gli altri. Quindi la volontà ce la devi mettere semplicemente per abbattere il dolore. Ma bisogna capire appunto questa luce...ecco penso...
Sono tanto convinto che la strada sia quella, però come ho detto mi mancano dei pezzi.
La verità è che sono arrivato anche io a pensare questo, molte volte... è solo che... quello che ho paura è che un concetto così creii dipendenza... Cercare insomma la luce anche quando forse dovremmo scoprire un pò di quel buio da cui vogliamo allontanarci..

Mah... In ogni caso ti auguro di arrivare ad una soluzione, ci sto pensando anche io, diciamo che è da una vita che ci penso e il fatto di non trovare risposta e quindi di non trovare una regola un metodo adattabile per affrontare la vita non rende sempre le cose semplici.. :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Rispondi