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Che cosa significa essere gay
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marc090
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Comprendersi meglio

Messaggio da marc090 » domenica 1 maggio 2011, 2:56

Devo essere sincero.. stavo esultando fino a qualche giorno fa per essere riuscito ad accettare il fatto che essere gay non era un problema reale (o meglio, lo era. e anche pesante. finchè io lo rendevo tale) eppure.. ecco qua che mi ritrovo indeciso nuovamente a rifletterci, quasi come se sentissi di non aver risolto veramente tutto, quasi come se mi nascondessi qualcos'altro...

E diciamo che sono sorti ancora più dubbi quando mi son ritrovato ad essere attratto da molte ragazze, ragazze qualunque che vedevo per strada ma che non mi lasciavano assolutamente indifferente...

Non capisco questa dualità. Ho letto anche diversi articoli pubblicati da project, molti dicono e spiegano che essere gay è una cosa che fa parte di noi, che non rimane comunque che da accettare.. e non è tanto quello il problema... quanto, questa strana confusione, il fatto che sussista questa cosa e non so come affrontarla (e definirla per giunta).

Qualcuno ha lo stesso problema? Solo per capire ovviamente
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Alyosha
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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da Alyosha » domenica 1 maggio 2011, 9:50

Marco se posso essere sincero abbandonerei proprio questo tipo di approccio. Purtroppo cercare la nostra omosessualità nell'attrazione fisica è il primo errore che si fa, il primo regalino avvelenato dell'omofobia interiorizzata. Perché purtroppo va a finire che se è li che la cerchi è sempre e solo lì che la trovi e va a finire che quando lo scopri se non sei adeguatamente accompagnato dentro al tua stessa omosessualità, i tuoi rapporti si fanno promiscui e disordinati o che è anche peggio censurati e inibiti al massimo, che è esattamente quello che vorrebbero i nostri amici etero, maschicci rozzi che non vedono alternative tra la vergine e la santa maria, l'asceta e il sodomita.

Durante la transumanza i pastori trasportavano gli animali dall'alto tavoliere all'abbruzzo e se oggi esistono espressioni come "incrapettarsi" qualcuno o "mettere alla pecorina" oppure ancora "quella là è proprio una sgallinata" fidati che la capra e la pecora e la gallina (e non oso pensare cos'altro) qualche cosa centrano. Partendo da questo presupposto quei pastori dovrebbero essere zoosessuali. C'è il mitico Woody Allen che ipotizza pure una storia d'amore tra il pastore e la sua pecora:
http://www.youtube.com/watch?v=RBtbfc1y-rE.
Se un etero pensa di poterla mettere dietro ad un uomo ma restare etero e poi ha il terrore delle pratiche anali perché nel suo cervello sono l'unico discrimine tra lui e quel surrogato di donna che si sta facendo, se la sodomia è stata perseguitata nella nostra società omofoba ma ancor prima MASCHILISTA un motivo ci sarà.
Sono queste secondo me le radici peggiori dell'omofobia, non tanto le accuse e le parolacce, perché a quel livello di consapevolezza ci si difende benissimo a questa stortura subdola dell'omosessualità molto meno. L'idea che un gay abbia una "femminilità" da far emergere e che per questo cerca uomini è cosa talmente ridicola da sostenere che basta ragionare sul fatto che se tutti i gay fossero così sarebbero in pratica due donne in un rapporto e proprio non funziona così. Penso che in un rapporto debba invece emergere la propria natura più profonda e che l'essere uomo o donna non centra nulla in tutta quetsa storia. Insomma questi brutti lasciti di una visione etero dell'omosessuale che vede solo l'esteriorità della cosa e giudica solo quella, sono i più difficili da decifrare perché ce li cuciamo addosso e non li riconosciamo.

Io credo che a questo punto la ragionevolezza dovrebbe cominciare a prevalere. Purtroppo l'attrazione fisica per come l'ho vista in questi miei anni è la prima cosa di cui ci si accorge, ma la componente meno determinate. Sai già che l'uomo ti attrae e tuttavia di questa cosa non ci fai nulla, tant'è che ti continui ad arrovellare su "l'uomo o la donna" e fidati che potresti tranquillamente continuare per anni.
Io immagino che il tuo vero obiettivo nel tentare di capire se sei gay oppure no, non sia tanto il puro diletto nel darti etichette. Immagino sempre che tu stessi cercando un pizzico di serenità con te stesso, la possibilità di fare la pace, la fine di quel disagio, quella frustrazione che senti da sempre sulla pelle e perché no, se sei abbastanza fortuna, anche la possibilità di innamorarti in modo sano e completo di un'altra persona. Adesso dimmi un pò cosa centra tutto questo con la semplice attrazione fisica, credi che se fossi consapevole di essere gay tutto questo ti sarebbe comunque dovuto senza alcuna fatica? Sarebbe come dire che tutti gli etero siccome lo sono e sanno di esserlo, sono per queste stesso motivo realizzati nella loro vita sentimentale e in genere nelle loro relazioni. E invece non è affatto così. Perché la partita della realizzazione del sé, si gioca proprio da un altra parte.
Fatto questo lungo discorso se lo vuoi detto fuori dai denti a me le ragazze lo fanno diventare "duro" da sempre e se ti fai quattro conti tutte ste ragazze non ce le avrei potuto avere altrimenti. Ho decifrato tutto di questa cosa secondo te? Assolutamente no. Però mi interessa poco. Lo sforzo maggiore personalmente che sto facendo è mettermi in contatto con le mie emozioni, con le mie pulsioni più profonde, le mie forme di compatibilità.
Insomma per me non è fondamentale capire cosa si è e cosa realmente piace, quello emergerà da solo e spontaneamente se ci si mette nelle condizioni di essere liberi e spontanei. Bisognerebbe solo rimuovere tutti i limiti esterni e interni che ci impediscono di fare certe cose, anche quando ormai le abbiamo portate a consapevolezza. Bisognerebbe rimuovere tutto ciò che non ci permettere di innamorarci e provare sentimenti forti reali e vissuti sino in fondo. Bisognerebbe mettersi nelle condizioni di lasciare parlare liberamente il nostro corpo, perché ci si innamora con quello. Il corpo parla ci comunica emozioni ci mette in contatto con l'altra persona e le sue di emozioni. Insomma questa personalmente è la cosa più complicate, sopratutto per me, da fare. Il resto delle cose devono venire spontanee e senza nessun tipo di forzature ne in una direzione ne nell'altra secondo me. L'amore è innanzitutto spontaneità e questa specie di test sul corpo dell'altro e sul proprio e quanto di più avvilente e frustrante che possa esistere, per le relazioni e per la persona che imposta così le proprie relazioni.
Concludo dicendoti che se stavi cominciando ad accettare la tua omosessualità e hanno ripreso a piacerti le donne forse non è un caso. Dovresti metterti in ascolto in maniera serena delle cose che desideri. Partendo dal presupposto che se anche fossi etero non è un dramma. Giuro che qua dentro nessuno ti giudicherà per questo, non siamo eterofobi noi :mrgreen:. Quindi rilassati innanzitutto e continua a conoscere la realtà omosessuale per quella che è, male comunque questa cosa non può fare comunque stiano le cose.

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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da lallo » domenica 1 maggio 2011, 11:20

marc, ti consiglio di pensare che in ogni rapporto oltre che l'aspetto sessuale e l'attrazione fisica c'è anche l'aspetto affettivo ed entrambi si compenetrano l'uno nell'altro; questo vale per tutti. ovviamente l'attrazione fisica in un primo momento prevale ed è l'interruttore che comincia a farci pensare più spesso a qualcuno, che ce lo/la fa desiderare, anche in merito ad un eventuale rapporto affetivo. Anche io ho provato attrazione per ragazze in passato, però, ora che riesco ad essere sincero almeno con me stesso, capisco che prevaleva la parte affettiva, meno quella sessuale; adesso, questo comincia ad avere un senso e a farmi capire che nel futuro potrò sentirmi realizzato, sessualmente ed affettivamente, dal rapporto con un ragazzo (probabilmente!). Questo non esclude che un giorno possa nascere un rapporto con una ragazza, come facciamo ad escludere che questo si verifichi, diciamo che lo credo poco probabile ;) Come dice boy-com e come anche altri potranno consigliarti non trincerarti dietro le definizioni che credi più appropriate per te stesso: cerca solo di essere te stesso e sperimentarti, assecondando quelli che sono i tuoi desideri attuali. Forse così potrai stare più sereno, non pensare che si debbano bruciare le tappe (io lo vorrei, ora che sto cominciando a capirmi mi sento come un adolescente alle prime armi che non vede l'ora di fare le prime esperienze, ma sento che non è la cosa giusta :) ), VIVI semplicemente la tua vita.
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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da progettogayforum » domenica 1 maggio 2011, 14:38

Penso che Boy-com e Lallo ti abbiano detto cose molto sagge e condivisibili. Una cosa devi tenere presente: la sessualità non è una questione ideologica ma una questione che coinvolge sia aspetti fisiologici che aspetti psicologici primari e istintivi. In questo senso non ha alcun significato volersi classificare per forza. Quello che conta è essere spontanei e non farsi dominare dall’esigenza di trovare subito una risposta definitiva. Bisogna evitare di sovrapporre alla sessualità meccanismi nevrotici che possono allontanarci dalla spontaneità delle sensazioni. Qualcuno ti avrà detto che bisogna essere etero per forza, io ti posso solo dire che non bisogna essere gay per forza. Non è affatto ovvio per un ragazzo che ha alle spalle un’esperienza etero arrivare a far emergere, se ci sono, i suoi sentimenti gay. Arrivare alla consapevolezza non è una banalità. Non è detto a priori che tu sia gay, questo è possibile, ma a rendertene conto devi essere proprio tu, cercando di favorire la massima spontaneità dei tuoi sentimenti, evitando di caricarli di significati determinanti in un senso o nell’altro. Per un ragazzo che ha avuto solo una sessualità gay le cose sono indubbiamente più facili, ma ciò non toglie che arriverai alla soluzione. Se ti sentirai etero e ne sarai felice la cosa sarà ottima, così se ti sentirai gay e ne sarai felice. Il guaio sarebbe però volersi appiccicare per forza un cartellino che spontaneamente non senti tuo. Non correre alle conclusioni, datti tempo, non fare esperimenti sessuali, nemmeno a livelli di fantasia, perché sono tipici meccanismi nevrotici, prova a stare vicino a ragazzi e a ragazze senza alcuna finalità, a frequentare persone senza metterti alla prova e senza elucubrare sulle tue reazioni, cioè vivi la cosa con la massima leggerezza, non devi dare risposte a nessuno, non hai limiti di tempo, non c’è nessuna prova da superare.

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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da marc090 » domenica 1 maggio 2011, 19:13

cerca solo di essere te stesso e sperimentarti, assecondando quelli che sono i tuoi desideri attuali.
Ecco... questo è il punto missà.. Non ci riesco. Credo proprio di aver il terrore di vedermi accompagnato ad un uomo, di fare la sua conoscenza e che nasca qualcosa di più...(e forse è questo il tasto più dolente) credo che sia veramente questo il problema..

Mi immagino sempre la scena in cui riesco a superare la paura di incontrare un uomo vedendolo nella piazza più bella di dove vivo io... mi immagino che facciamo conoscenza tutti felici, che tutti sereni trascorriamo una bellissima giornata, ma poi, quando si tratta di fare un passo in più, mi immagino tutti i problemi che ne derivano, mi immagino chissà quale sorta di relazione clandestina, chissà quale sorta di assurdità per vivere...

Non so.. Non riesco proprio veramente a decidere, a capire come debba relazionarmi, prima di tutto con me stesso e con questo fatto (che accetto si, ma completamente?)

p.s boy-com potrei chiederti di spiegarmi questo punto? Quando dici "la partita della realizzazione del sé, si gioca proprio da un altra parte." mi piacerebbe capire meglio cosa ne pensi
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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da marc090 » domenica 1 maggio 2011, 19:24

Hum... Sembrerà quantomeno assurdo, ma forse sto arrivando a comprendere quello che volevate dirmi... Come l'appagamento a livello relazionale, a livello di vita vissuta, non c'entri assolutamente niente con la sfera attrattiva e sessuale.. Il fatto in pratica che per sentirsi liberi non c'entri essere attrato dall'uno o l'altro, ma forse solo semplicemente il fatto di poter vivere una certa determinata relazione...

Spiegatemi voi, in caso, se sbaglio

p.s spero di non essere stato troppo criptico per come mi sono espresso
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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da lallo » domenica 1 maggio 2011, 20:20

progettogayforum ha scritto:Non correre alle conclusioni, datti tempo, non fare esperimenti sessuali, nemmeno a livelli di fantasia, perché sono tipici meccanismi nevrotici, prova a stare vicino a ragazzi e a ragazze senza alcuna finalità, a frequentare persone senza metterti alla prova e senza elucubrare sulle tue reazioni, cioè vivi la cosa con la massima leggerezza, non devi dare risposte a nessuno, non hai limiti di tempo, non c’è nessuna prova da superare.
questo è quello che devi cercare di mettere in pratica. è anche il consiglio che viene dato a me da un pò di mesi dall'unica persona con cui ho parlato. Se tu sei di fronte ad una "presunta" omosessualità devi cercare di creare delle situazioni che ti permettano di fare chiarezza, di capire cosa ti piace. Questo non significa buttarsi in chissà quale avventura, tantomeno devi leggere questo in chiave sessuale, perchè non c'entra e non sarebbe sano. Devi trovarti in situazioni normali per tutti: per esempio, se vai in palestra cerca di relazionarti con i ragazzi/e che trovi là, parlaci, stai semplicemente a contatto con loro.Vedrai che questo susciterà in te delle sensazioni che ti potranno aiutare, senza ossessività e senza frenesia, ma in maniera natuale. Ti dico solo che anche io spero di non deludere questo buon proposito ;) in bocca al lupo! :D
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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da Alyosha » domenica 1 maggio 2011, 20:35

Marco per quello che penso io, la piglio sempre alla lontana ma poi arrivo :), l'obiettivo di una relazione è stare bene. In realtà al contrario di quello che spesso mi capita di vedere in giro (gay e pure etero in verità) avere una relazione pare il fine cui tutto tende e non è affatto così. Anzi se uno arriva ad una relazione carico di stress di incertezze di angosce e paure le riverserà inevitabilmente nel rapporto e se l'altro non è maturo abbastanza da sgonfiare tutti queste ansie che l'altro monta, ma al contrario ha anche lui le sue paure le sue angosce (come spesso succede per ovvi motivi in una relazione omosessuale dove ognuno arriva col suo bel carico di problemi) è proprio complicato avere relazioni serene... Se poi arrivi insicuro in un rapporto pure sul fatto se ti piaccia o meno, il carico di ansia secondo me diventa ingestibile. Quindi è proprio sconsigliato sperimentarsi così, secondo me. Se poi capisci definitivamente che sei gay ma queste cose non te le risolvi comunque, è anche peggio perché va a finire che o te ne freghi e continui con la lotteria dei piselli, pesco dal mucchio e cosa piglio piglio, oppure al contrario immagini che sia proprio la tua omosessualità il problema. Le tue relazioni saranno comuqnue insoddisfacenti e resteresti infelice lo stesso. Secono me la nostra stanbilità sono le relazioni che abbiamo e sicuramente quelle sentimentali sono le più complesse, soddisfacenti e determinanti.
Per me ha molto più senso mettersi piano piano nelle condizioni affinché le cose possano succedere, veder quali "problemi" uno deve risolvere, perché comunque resterebbe il fatto che uno ha risolto problemi. Per farti l'esempio più semplice che trovo, se uno ha una famiglia omofoba che mai accetterebbe la cosa, allora la cosa che puoi fare, mentre conosci la realtà gay e perché no ti fai anche qualche amicizia, è guadagnare un indipendenza economica, perché comunque resterà un cosa positiva. Avere qualche amico gay, stare qui in chat a chiaccherare e realizzarsi professionalmente non comporta una decisione gay si o gay no, ma sono cose che ti aiutano a capire cosa sei e a realizzarti. Nel caso tuo non so bene cosa, ma come tutti noi qualcosa che ti limita psicologicamente e materialmente nelle tue scelte ci sarà ed io partirei col rimuovere quelle. Fatto questo verrà chiaro da solo dove sei portato a pelle, perché l'attrazione la sentirai a pelle senza ragionare quello mi piace e quello no. Può sembrare un percorso più contorto del semplice infilare la lingua in bocca ad uno per vedere se ti piace, ma alla lunga ti ripaga di più secondo me. Sia per il tipo di esperienze che fai, che per la calma con cui ci arrivi, oltre che per il fatto che anche dopo, nel caso in cui ti scoprissi gay, la qualità dei rapporti che costruirai sarà un pochetto migliore (o almeno ci partirai con premesse un pò più solide). La vedo un pò così.
Non so se sono stato più chiaro, mi rendo conto che tante volte mi incartoccio un pò nei discorsi.
Ultima modifica di Alyosha il domenica 1 maggio 2011, 20:47, modificato 4 volte in totale.

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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da progettogayforum » domenica 1 maggio 2011, 20:42

Marc090, ho pubblicato stamattina un breve romanzo che mi è stato inviato da una persona che mi ha scritto, penso che potrebbe farti bene leggerlo.

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Re: Comprendersi meglio

Messaggio da marc090 » lunedì 2 maggio 2011, 18:31

Ci stavo riflettendo su ancora.. Credo di aver un problema ben più radicato di quel che credevo io stesso, un problema di accettazione, in modo particolare..

Mi avete dato comunque delle ottime basi per riflettere; forse, inizio a prenderne atto :) Grazie mille a tutti
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