Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Che cosa significa essere gay
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progettogayforum
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da progettogayforum » martedì 3 maggio 2011, 7:51

Ciao N17,
non è nemmeno un problema di tipo strettamente sessuale. L’attrazione sessuale non è distinta dalla dimensione affettiva, un ragazzo gay si innamora anche a livello affettivo di un altro ragazzo che diventa il centro della sua vita, per un bisex questa dimensione esclusiva anche e soprattutto a livello affettivo non è una cosa facile da realizzare, i rapporti tra un gay e un bisex già in partenza nascono col presupposto che il bisex potrà desiderare altro e avere bisogno di altro e che quindi il rapporto anche e soprattutto a livello affettivo sarà comunque solo una parte della sua vita affettiva-sessuale.
Quanto alla identificazione intendo dire che un ragazzo gay si innamora di un altro ragazzo proprio perché si tratta di un ragazzo, cioè l’identità maschile dell’altro è fondamentale e non solo a livello strettamente sessuale ma anche e soprattutto a livello affettivo e psicologico. Quando sento parlare di sessualità gay in cui domina una identità di ruolo tra due ragazzi, cioè in cui i due ragazzi si identificano o sono spinti a identificarsi con dei ruoli in qualche modo affini ai ruoli di una coppia etero, e questo non solo a livello sessuale ma soprattutto a livello affettivo, sono indotto a pensare che non si tratti realmente di gay o che si tratti di persone fortemente condizionate dall’ambiente etero in cui vivono. Per un bisex, da quello che vedo, l’omosessualità è spesso intrecciata con l’idea dei ruoli proprio perché il modello eterosessuale fa parte realmente della loro sessualità-affettività.

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Annabel Lee
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » martedì 3 maggio 2011, 16:55

Cagliostro ha scritto:Insomma ti piacerebbe avere un’etichetta attaccata addosso per fare cosa?
Così pensi di avere maggior chiarezza e comprensione? Non è appartenere a una categoria che ti da sicurezze o certezze, quelle devono venire da te.
L’apertura mentale non è legata alla sessualità: ci sono persone ottuse e persone open mind, indipendentemente dal fatto di essere bisex, lesbiche, gay o etero.
Ecco se proprio vogliamo parlare dei preconcetti che hai elencato all’apertura del topic, semmai restano sempre le persone omosessuali ad essere oggetto di scherno e discriminazione da parte anche dei bisex. Infatti se tuttora si vuole offendere una persona la frase peggiore è dirgli “sei un frocio, un lurido finocchio, una lesbicona”, non certo “sei un bisex”.
Basta comunque dover banalizzare sempre tutto, ricordiamoci che siamo esseri umani, e come tali dobbiamo dare e pretendere rispetto da tutti. Se una persona ama perché dev’essere criticata, giudicata ed emarginata?
Cagliostro, credo che di categorie in sé questo non sia il topic per parlarne, l'ho accennato perché volevo rispondere, ma essendo un desiderio che non nasce dal nulla, preferirei evitare di parlarne ora.
Che poi scusa, col tuo ragionamento mi sorge spontaneo chiederti perché ti sei iscritto a progetto gay, se non per trovare persone che potessero capirti.

Per quanto riguarda gli insulti, non ho mai detto che gli omosessuali sono ampiamente accettati dalla società, anzi, e lo so bene che le offese sono quelle, mi stavo semplicemente chiedendo per quale assurdo motivo mi sono sentita dire cose simili anche da persone gay che, si suppone, hanno passato esattamente lo stesso trattamento. Il fatto che poi della bisessualità non si parli proprio sembra quasi che non la si consideri sullo stesso livello di eterossessualità ed omosessualità.
Credo che sia lecito farsi domande, se ci sei in mezzo.
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Cagliostro
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Cagliostro » martedì 3 maggio 2011, 17:18

Il termine bisessuale è stato coniato nel 1809 da alcuni botanici, per descrivere le piante provviste di organi riproduttivi sia maschili che femminili. Non è noto quando il termine sia stato applicato al contesto dell'orientamento sessuale. Esistono anche alcuni termini alternativi per descrivere le varie forme di bisessualità ma, molti di essi, sono considerati neologismi non universalmente accettati.

Bisessuale o "Bi-permissivo" (in inglese Bi-permissive) indica qualcuno che non cerca attivamente relazioni sessuali con persone di un sesso specifico, ma che è "aperto", ossia disponibile, a fare nuove esperienze. In questa categoria può essere fatta rientrare l'omosessualità o l'eterosessualità opportunistica, che descrive l'eccezionale disponibilità a rapporti omosessuali o eterosessuali legata alla mancanza contingente di partner disponibili del sesso preferito - il caso più classico restando quello degli ambienti sessualmente segregati. Le persone che rispondono a questa descrizione potrebbero identificarsi come eterosessuali o omosessuali, e potrebbero essere incluse nella Scala Kinsey ai posti 1 o 5, pur avendo normalmente rapporti sessuali con persone di sesso opposto.

Che poi scusa, col tuo ragionamento mi sorge spontaneo chiederti perché ti sei iscritto a progetto gay, se non per trovare persone che potessero capirti.
Trovare persone che possano capirti è una cosa, voler avere a tutti i costi un'etichetta appiccicata addosso per sentirsi parte di un gruppo è un'altra cosa.
Ora sorge a me spontanea la domanda: ti sei iscritta a Progettogay per trovare persone con cui confrontarti o per appartenere ad un gruppo?
Quello che poi ti sei sentita dire te l'hanno detto persone stupide, a prescindere che siano gay o meno.
Comunque visto che senti la necessità di appartenere a un gruppo, accontentati di appartenere alla specie umana, spero ti basti.
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Annabel Lee
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » martedì 3 maggio 2011, 18:46

Cagliostro ha scritto:Trovare persone che possano capirti è una cosa, voler avere a tutti i costi un'etichetta appiccicata addosso per sentirsi parte di un gruppo è un'altra cosa.
Ora sorge a me spontanea la domanda: ti sei iscritta a Progettogay per trovare persone con cui confrontarti o per appartenere ad un gruppo?
Quello che poi ti sei sentita dire te l'hanno detto persone stupide, a prescindere che siano gay o meno.
Comunque visto che senti la necessità di appartenere a un gruppo, accontentati di appartenere alla specie umana, spero ti basti.
Ho idee molto dissimili dalle tue sulle "etichette", il che probabilmente ha portato ad un'incomprensione di fondo: quando parlo di "etichette" talvolta intendo anche solo le categorie che esse rappresentano. Ora, so che questo è il secolo della ribellione contro le imposizioni sociali, ma è pur vero che una categoria è formata da persone che non sono tutte uguali e vengono raccolte per comodità e generalizzare. Se tu vedi le categorie come degli insiemi puoi immaginare che come il punto A appartiene all'insieme "mori" può appartenere a quello "etero" e "chitarrista". Sostanzialmente due chitarristi si capiranno meglio fra di loro piuttosto che un chitarrista e un calciatore, perciò è perfettamente umano andare a ricercare persone appartenenti alla stessa categoria.
Io per etichette intendo i nomi degli insiemi e per categorie gli insiemi, applica il discorso a ciò di cui stiamo parlando ma tieni presente che se uno è gay, è gay e basta: può pur far parte di magari dei sotto-insiemi come i gay-repressi, ma resta gay.
Per i bisessuali la storia è diversa perché in un grande insieme trovi tantissimi sottoinsiemi (quasi etero, quasi gay, pansessuale...) ed è difficilissimo trovare qualcuno di simile, per questo dico che appartenere ad una categoria, quindi trovare un gruppo o una persona che capisca quello che dico con le sfumature che uso, può diventare una vera necessità per molti mentre per altri (io) non sarebbe affatto male poter parlare con una persona sola di quelle cose che devo dividere fra uomini e donne perché a seconda del "con chi" parlo devo stare attenta a "non dire". E non dirmi che per i gay è uguale perché credimi non lo è: non sto parlando di omofobia ma di difficoltà di comunicazione a causa di feeling diverso.

Per quanto riguarda ciò che cerco da progettogay: nulla. Mi sono iscritta perché incuriosità dall'armonia che vi regnava, che non è cosa facile da trovare. Senza contare che scrivendo conoscere più realtà possibili è utile e quello che ho letto finora e le persone con cui ho parlato finora mi hanno sfatato tanti di quei pregiudizi che nemmeno immaginano. Quindi se proprio vuoi trovare un motivo sul perché sono ancora qui quando c'entro poco e niente, eccolo: sono qui per crescere come persona.

Per quanto riguarda l'escursus sulla bisessualità, grazie mille. Spero che le piante carnivore siano bisessuali perché ad essere comparata ad una pianta, almeno voglio che sia intelligente ♥
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Cagliostro
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Cagliostro » mercoledì 4 maggio 2011, 14:37

Annabel Lee ha scritto: Ora, so che questo è il secolo della ribellione contro le imposizioni sociali, ma è pur vero che una categoria è formata da persone che non sono tutte uguali e vengono raccolte per comodità e generalizzare
Appunto, non mi sembra di aver capito male: non solo vuoi un’etichetta ma vuoi anche una categoria di appartenenza del tipo “la classe operaia va in Paradiso”.
Non riesci a sentirti te stessa e accettarti se non fai parte di un gruppo e se non hai una collocazione ben precisa. Le persone non possono formare una categoria perché ogni individuo è un mondo a sé stante, non siamo elementi di insiemistica e la matematica non aiuta a comprendere i rapporti sociali (peraltro anche in matematica esistono elementi non categorizzabili che si chiamano eccezioni: noi siamo eccezioni perché siamo persone).
Le categorie sono un’invenzione moderna per avere il controllo dei singoli individui (proprio attraverso la categorizzazione delle persone si è arrivati all’Olocausto).
Il problema dei bisessuali è che sono tutti “quasi qualcosa” e mai “qualcosa di sicuro”. Non troverai mai nella vita qualcuno di simile a te, ognuno di noi è unico e irripetibile. Puoi trovare posti come questo dove confrontarti ma mai storie uguali, puoi trovare persone che possono capirti e capire le tue sfumature e trovare persone che fanno dell’ottusità una ragione di vita, ma volersi inserire per forza in una categoria risulterebbe limitante e poco gratificante e ti annullerebbe come individuo.
Non ti risentire perché non ti ho attaccata né paragonata ad una pianta, era solo una spiegazione linguistica sul come è nato il termine bisessuale.
Tutti siamo qui per crescere e confrontarci ma non tutti vogliono mettersi addosso delle etichette.
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 4 maggio 2011, 14:56

Ciao Cagliostro,
beh, non so se mi sono messo addosso un’etichetta, forse sì, ma se devo dire la verità un senso ce lo vedo, con i ragazzi del progetto mi sento perfettamente a mio agio, è vero che sono tutti diversi uno dall’altro, ma è anche vero che hanno un mondo in comune e che con loro è possibile capirsi al volo, cosa che in genere con altre persone non è facile per niente, ammesso che sia possibile. Non è un volersi appiccicare per forza un’etichetta ma il fatto che il progetto non sia un generico progetto, ma un progetto gay indubbiamente lo caratterizza. Le persone che sono qui ci sono per discutere e per confrontarsi ma c’è un elemento unificatore forte, in qualche modo, chi più, chi meno, hanno tutti qualcosa a che vedere con l’omosessualità. Quarant’anni fa non avrei tollerato minimamente l’idea di essere considerato gay ma ora la cosa non solo non mi dà fastidio ma la sento profondamente mia (naturalmente a modo mio). Insomma, avviare un progetto come questo non significa avviare una realtà del tutto neutra ma partire da un presupposto, da un terreno comune, ed è per questo che il progetto regge. Non appiccicarsi per forza etichette, certo, ma non avere nemmeno paura di queste cose che alla fine una loro funzione ce l’hanno.

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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Cagliostro » mercoledì 4 maggio 2011, 15:44

progettogayforum ha scritto:Ciao Cagliostro,
beh, non so se mi sono messo addosso un’etichetta, forse sì, ma se devo dire la verità un senso ce lo vedo, con i ragazzi del progetto mi sento perfettamente a mio agio, è vero che sono tutti diversi uno dall’altro, ma è anche vero che hanno un mondo in comune e che con loro è possibile capirsi al volo, cosa che in genere con altre persone non è facile per niente, ammesso che sia possibile. Non è un volersi appiccicare per forza un’etichetta ma il fatto che il progetto non sia un generico progetto, ma un progetto gay indubbiamente lo caratterizza. Le persone che sono qui ci sono per discutere e per confrontarsi ma c’è un elemento unificatore forte, in qualche modo, chi più, chi meno, hanno tutti qualcosa a che vedere con l’omosessualità. Quarant’anni fa non avrei tollerato minimamente l’idea di essere considerato gay ma ora la cosa non solo non mi dà fastidio ma la sento profondamente mia (naturalmente a modo mio). Insomma, avviare un progetto come questo non significa avviare una realtà del tutto neutra ma partire da un presupposto, da un terreno comune, ed è per questo che il progetto regge. Non appiccicarsi per forza etichette, certo, ma non avere nemmeno paura di queste cose che alla fine una loro funzione ce l’hanno.
Ciao Project, sono d'accordo con quello che tu dici ma fino ad un certo punto. Premettendo che stavo rispondendo a quello che diceva Annabelle in merito alla necessità di sentirsi parte di una categoria per essere considerati, non stavo affatto muovendo una critica al forum o all'essere gay, lungi da me l'idea.
Io ritengo che essere categorizzati significa farci ingabbiare, ma questa è una mia opinione.
In merito al forum, siccome c'è una piccola rappresentanza di persone etero e bisex, non si può più definirlo un forum esclusivamente gay ma casomai un forum dedicato in prevalenza all'omosessualità dove tutti gli iscritti possono condividere le loro esperienze.
Accettare di essere gay, almeno per me, non significa appiccicarmi un'etichetta con su scritto "sono gay" nè vivere il mondo solo dal punto di vista gay ma significa essere consapevole della mia sessualità, cercare di vedere il mondo nella sua globalità e avere una mente aperta a 360 gradi.
Comunque grazie per aver espresso e condiviso con me il tuo punto di vista!
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da SenzaPeso » giovedì 5 maggio 2011, 11:19

A me non piace neppure il concetto di bisessuale, ma in genere non mi piace nessun aggettivo che approfondisca il verbo essere perché odio le etichette, ma credo che il discorso si leghi bene all'altro topic sulla categorizzazione e discriminazione

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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » giovedì 5 maggio 2011, 16:32

stavo rispondendo a quello che diceva Annabelle in merito alla necessità di sentirsi parte di una categoria per essere considerati
No, non stavo dicendo questo xD
Non è una questione di essere "considerati", no, ho persone che mi considerano e, anzi, mi amano perfino, nonostante apparteniamo a due mondi estremamente diversi e possediamo caratteri quasi speculari. Io parlo di sentirsi parte di qualcosa di più grande della tua individualità, di trovare un terreno comune che però non annulli la persona.

A livello di bisessualità, perché il tema era questo, è difficile trovare un terreno comune, o almeno questa è la mia piccola esperienza.
Non è scontato quando uno dice "sono bisessuale" cosa si nasconda sotto: può amare più le donne degli uomini o il contrario, oppure può porsi nel mezzo e andare a "periodi" o ancora può innamorarsi a discapito del sesso perché considera il carattere e la testa dell'altro più importante del corpo. Ti possono parlare di affettività e sessualità divise con due sessi diversi, ti possono dire che è solo curiosità. Invece se una persona ti si "presenta" come gay, bene o male sai che ama gli uomini e molto raramente s'innamorerà di una donna, tenderà a ricercare gli uomini e molto spesso ti dirà che "non vede" le donne, se non come potenziali amicizie o forse sotto dei canoni precisi di bellezza artistica.
Come vedi, un terreno comune c'è in questo caso, ma ciò non preclude il fatto che in un gruppo di gay ci siano artisti, letterati, scienziati e geometri, come dimostra progettogay.

In sostanza trovare un'affinità nella bisessualità è più semplice che trovarvi un terreno comune: se consideri un gruppo di bisessuali vedrai crearsi le stesse relazioni che potrebbero venire a crearsi in un gruppo misto di etero e gay: si vive più o meno bene, non mancheranno i contrasti e le amicizie, ma un terreno comune non lo troverai facilmente in entrambi i casi (bisessuali e gay+etero).
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da progettogayforum » venerdì 6 maggio 2011, 12:26

Condivido quello che dice Annabel Lee, sono proprio le cose che ho notato ogni volta che ho avuto contatto con persone bisessuali. Se la categorizzazione in gay e etero, per arbitraria che possa essere, ha comunque un senso, quella dei bisex è estremamente più vaga a più sfumata. Tra persone gay i caratteri comini sono molti e le affinità nelle reazioni e nei comportamanti sono molto significative, tra quanti si definiscono bisex non è così. Passaremi la metafora: se i gay fossero rappresentati da un triangolo e gli etero da un cerchio, i bisex potrebbero essere identificati da figure che non sono né triangoli né cerchi. La geometria dl cerchio e quella del triangolo sono ben definite, quelle di altre figure sono estremamente molteplici.

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