Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Che cosa significa essere gay
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n17
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da n17 » venerdì 6 maggio 2011, 14:06

Nonostante generalmente io sia contro le etichette devo ammettere che a mio parere il discorso di Annabel è sensatissimo.
Essere bisessuali può avere diverse sfumature di preferenze che possono rendere due persone che si definiscono bisessuali molto distanti riguardo a ciò che preferiscono.
Non solo, anche il discorso di prima sul fatto che i gay possano vedere alcuni bisex come gay repressi e altre questione simili centra molto con l'allargamento delle sfumature che può avere il significato di bisessualità.
Annabel correggimi se sbaglio, ma mi sembra che tu quello che vuoi precisare riguardi la sfumatura del concetto di bisessuale. Almeno questo è quello che ho capito :?
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Annabel Lee
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » venerdì 6 maggio 2011, 16:07

n17 ha scritto:Nonostante generalmente io sia contro le etichette devo ammettere che a mio parere il discorso di Annabel è sensatissimo.
Essere bisessuali può avere diverse sfumature di preferenze che possono rendere due persone che si definiscono bisessuali molto distanti riguardo a ciò che preferiscono.
Non solo, anche il discorso di prima sul fatto che i gay possano vedere alcuni bisex come gay repressi e altre questione simili centra molto con l'allargamento delle sfumature che può avere il significato di bisessualità.
Annabel correggimi se sbaglio, ma mi sembra che tu quello che vuoi precisare riguardi la sfumatura del concetto di bisessuale. Almeno questo è quello che ho capito :?
Sì, sul concetto di bisessualità hai capito benissimo, n17 =D
Mi fa piacere, cominciavo a sentirmi stupida xD
progettogayforum ha scritto:Condivido quello che dice Annabel Lee, sono proprio le cose che ho notato ogni volta che ho avuto contatto con persone bisessuali. Se la categorizzazione in gay e etero, per arbitraria che possa essere, ha comunque un senso, quella dei bisex è estremamente più vaga a più sfumata. Tra persone gay i caratteri comini sono molti e le affinità nelle reazioni e nei comportamanti sono molto significative, tra quanti si definiscono bisex non è così. Passaremi la metafora: se i gay fossero rappresentati da un triangolo e gli etero da un cerchio, i bisex potrebbero essere identificati da figure che non sono né triangoli né cerchi. La geometria dl cerchio e quella del triangolo sono ben definite, quelle di altre figure sono estremamente molteplici.
grazie progettogayforum (posso chiamarti project?) per la comprensione ♥
Ammetto di non aver mai conosciuto molte persone bisessuali, ma da quelle poche ho tirato quelle somme. Mi fa piacere che non siano conclusioni affrettate (come ogni tanto temo) =D
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barbara
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da barbara » venerdì 6 maggio 2011, 16:31

Mi chiedo da cosa derivi questa maggiore omogeneità interna alla categoria dei gay o delle lesbiche di cui avete parlato. Mi verrebbe da ipotizzare che possa trattarsi di una reazione all'omofobia . La percezione della propria diversità credo sia molto maggiore in chi non si sente attratto dal sesso opposto rispetto a chi si sente attratto da entrambi i sessi.
Allora mi sembra possibile che il sentirsi oggetto di discriminazione , il sentirsi all'opposto degli eterosessuali porti queste persone a rafforzare la cultura interna alla loro categoria in un modo più radicale di quanto non debbano fare i bisex.
Una persona bisessuale può sempre vivere nell'idea che la sua oscillazione la porti a fare una vita in tutto simile a quella degli etero e questo può creare una maggiore vicinanza al mondo etero.
Credo che se non ci fosse l'omofobia , non ci sarebbe nemmeno tutta questa necessità di usare l'orientamento sessuale come aspetto che definisce se stessi. Gli eterosessuali non si autodefiniscono in base a ciò , perchè non ci pensano proprio e notano più le differenze al proprio interno che non le somiglianze.
Per un eterosessuale è molto più pregnante ad esempio la suddivisione in base all'orientamento politico oppure quella fra uomini e donne.

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Annabel Lee
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » venerdì 6 maggio 2011, 18:20

barbara ha scritto:Mi chiedo da cosa derivi questa maggiore omogeneità interna alla categoria dei gay o delle lesbiche di cui avete parlato. Mi verrebbe da ipotizzare che possa trattarsi di una reazione all'omofobia . La percezione della propria diversità credo sia molto maggiore in chi non si sente attratto dal sesso opposto rispetto a chi si sente attratto da entrambi i sessi.
Allora mi sembra possibile che il sentirsi oggetto di discriminazione , il sentirsi all'opposto degli eterosessuali porti queste persone a rafforzare la cultura interna alla loro categoria in un modo più radicale di quanto non debbano fare i bisex.
Una persona bisessuale può sempre vivere nell'idea che la sua oscillazione la porti a fare una vita in tutto simile a quella degli etero e questo può creare una maggiore vicinanza al mondo etero.
Credo che se non ci fosse l'omofobia , non ci sarebbe nemmeno tutta questa necessità di usare l'orientamento sessuale come aspetto che definisce se stessi. Gli eterosessuali non si autodefiniscono in base a ciò , perchè non ci pensano proprio e notano più le differenze al proprio interno che non le somiglianze.
Per un eterosessuale è molto più pregnante ad esempio la suddivisione in base all'orientamento politico oppure quella fra uomini e donne.
Personalmente, oltre a sperare di avere una vita più agevolata (quindi etero), temo che ciò che davvero mina la creazione di un forte senso di "unità" fra i bisessuali è proprio il fatto che non abbiamo una base comune sentimentale.
Come accennavo prima, le persone di orientamento bisex tendono a non vivere la propria condizione secondo un senso generale del termine "bisessualità" (com'è giusto che sia tra l'altro).

Quando una persona dice che è bisessuale non puoi mai sapere che cosa intenda davvero: comprendi che ama sia uomini che donne, ma non sai in che misura questo si manifesta. Non lo sappiamo nemmeno noi, se questo è d'aiuto porto un esempio pratico: quei pochi CO che ho fatto, alla domanda: "Ti piacciono le donne?" ho sempre risposto: "Non solo, sono bisessuale." ed ometto quasi costantemente che lo sono per il semplice fatto che per me un corpo non ha valore, se non trovo feeling mentale e sentimentale, può essere anche Beyoncé o Leonardo Di Caprio che sistematicamente ti dirò che non m'interessano. Se invece trovo questo feeling (che se fai i conti con la mia selettività capirai che non è affatto semplice) accetto qualsiasi corpo perché è la scatola che contiene ciò che amo. Un po' come se mi mettessero una copertina orribile ad un libro che amo: resta il libro che amo, pure se non mi piace la copertina, e non cambierà certo se la copertina è rossa o bianca. Il contenuto mi piace, punto.

Io sono così, ma non è la regola. C'è chi ha un'affettività gay e una sessualità etero o il contrario, chi è curioso ecc. credo di averli elencati sopra.

Ora, partendo da questi presupposti, come faccio io a capire davvero cosa prova una persona bicuriosa? Mi viene difficile poi capire senza problemi cosa prova qualcuno che divide affettività e sessualità, perché il mio è una visione quasi radicalmente differente.
Questo genericamente non crea attriti, ma nemmeno una base solida e comune come invece il fatto che un uomo che ama un altro uomo tutto può essere oltre che gay, ma sempre gay resta e con un altro gay riesce a trovare una comprensione quasi a tutto tondo.

Per essere uniti servono prerequisiti che fra le persone bisessuali mancano e non è solo una questione di discriminazione (siamo discriminati, come dicevo, da ambo le parti) o di desiderio di finire per trovare la persona giusta del sesso opposto.

Questo, sempre secondo la mia personale visione del mondo e della società, s'intende.
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Nemesis

Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Nemesis » sabato 7 maggio 2011, 18:30

Vorrei capire una cosa, da quando esistono i bisessuali?
Da quando è diventato una moda essere etero con amanti gay o gay repressi che non si accettano?
Mi dispiace Annabel ma non posso trovarmi in accordo con quello che hai postato in questo topic.
La presunta bisessualità che oggi si difende a spada tratta è una definizione socialmente comoda e politicamente corretta per fare contenta una fetta di persone che sa benissimo a che sponda appartiene (generalmente sono tutti eterosessuali) ma preferisce giocare comodamente con persone dello stesso sesso e del sesso opposto, mascherando l’impulso sessuale con la “curiosità” e la “sessualità diversa dall’affettività”.
La confusione fra sessualità e affettività è un processo che si realizza nel pasaggio tra l’infanzia e la pubertà, quando ancora dal punto di vista fisico ed emotivo la persona è in fase di “sperimentazione” e sono proprio gli anni in cui si capisce se si è omosessuali e si comincia il percorso di accettazione. Ovviamente superata la pubertà la confusione termina, a meno che, come spiega l’Università di Padova, non si fa ripiego sulla “errata interpretazione del complesso di Edipo” e sulla bisessualità che è un comportamento “innaturale ed inesistente” (Studio presentato dall’Università di Padova sull’orientamento sessuale nel 1998 e rinnovato nel 2008)
La bisessualità è un comportamento esclusivamente maschile, che viene attuato dai maschi eterosessuali in quanto prevede la presenza attiva nell’atto sessuale sia con uomini che con donne (cosa che ovviamente la donna non può attuare in quanto non può compiere l’atto della penetrazione e quindi la bisessualità non è un comportamento messo in atto dalle donne) e accade per i seguenti motivi:
-non accettazione di un’omosessualità latente che viene repressa nel corso del tempo ma riappare in fugaci rapporti sessuali con uomini;
-desiderio di dominazione sessuale di persone dello stesso sesso che è una risultante di un desiderio di dominazione sociale non appagato;
-desiderio di sessualizzare l’amicizia;
-desiderio di tradire la moglie senza impantanarsi in relazioni serie.
Ovviamente l’uomo etero che si definisce erroneamente bisessuale è regolarmente sposato, con figli, conduce una vita tranquilla (anzi spesso è un esempio per la comunità) ma non parla mai con nessuno della sua abitudine di avere amanti uomini.

Terminato questo excursus sulla bisessualità, posso poi dire che non approvo la tua idea di voler entrare in una categoria, ma per questo potrai leggere la mia opinione sul topic di Cagliostro.
Certo che la tua frase “desiderio di finire per trovare la persona giusta del sesso opposto” è uno specchio di quanto ho riportato sopra e spiega in maniera eccellente il tuo essere bisessuale, o meglio non essere dal momento che la bisessualità non esiste.

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Charming Princess
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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Charming Princess » sabato 7 maggio 2011, 19:26

barbara ha scritto:Mi chiedo da cosa derivi questa maggiore omogeneità interna alla categoria dei gay o delle lesbiche di cui avete parlato. Mi verrebbe da ipotizzare che possa trattarsi di una reazione all'omofobia . La percezione della propria diversità credo sia molto maggiore in chi non si sente attratto dal sesso opposto rispetto a chi si sente attratto da entrambi i sessi.
Allora mi sembra possibile che il sentirsi oggetto di discriminazione , il sentirsi all'opposto degli eterosessuali porti queste persone a rafforzare la cultura interna alla loro categoria in un modo più radicale di quanto non debbano fare i bisex.

Credo che se non ci fosse l'omofobia , non ci sarebbe nemmeno tutta questa necessità di usare l'orientamento sessuale come aspetto che definisce se stessi. Gli eterosessuali non si autodefiniscono in base a ciò , perchè non ci pensano proprio e notano più le differenze al proprio interno che non le somiglianze.
Per un eterosessuale è molto più pregnante ad esempio la suddivisione in base all'orientamento politico oppure quella fra uomini e donne.
Credo che le etichette siano un'abitudine acquisita in virtù di una mentalità finalista; la presenza del genere maschile e di quello femminile, adibita a una complementarità che sottende in primo luogo l'accoppiamento.
E tanti cari saluti alla valorizzazione della componente affettiva; direi che in simili ragionamenti si possa leggere in filigrana la volontà di classificare, come ha sottolineato più volte Cagliostro.
Un insieme di assiomi mascherati da falso atteggiamento scientifico, poichè da che mondo è mondo il pensiero scientifico si muove in tutt'altra direzione.
E da questo insieme di facili postulati si ricava l'intima convinzione - talvolta pretesa - che l'universo sia eterosessuale.
Quindi, Barbara, concordo pienamente con te; l'omofobia è la base dei compartimenti stagni, per bollare l'eterosessualità come normalità (quando proprio va bene bene 'norma') e gettare tutto il resto nel calderone del diverso. Che magari non è sempre anomalia, ma intanto è connotato in molti casi come eccezione; anche se oggigiorno parlerei di categorizzazione nel pieno senso del termine.
Una categorizzazione che tuttavia non tiene in conto delle sfumature affettive, come hai detto anche te, Annabel. E penso, project, che in una certa misura neanche gay e lesbiche si possano ridurre a una botte di ferro.

Quotando nuovamente barbara e sperando di non avervi addormentati/essere suonata OT:
barbara ha scritto:Una persona bisessuale può sempre vivere nell'idea che la sua oscillazione la porti a fare una vita in tutto simile a quella degli etero e questo può creare una maggiore vicinanza al mondo etero.
Dal mio punto di vista non hai tutti i torti. Essere bisessuali è probabilmente, per molti, una condizione più rassicurante dell'omosessualità.
Tuttavia spesso ci si dimentica che i bisessuali sono comunque una minoranza nella comunità LGBT, e per questo non sono esenti da forti pregiudizi neanche da parte di omosessuali. E qui mi accodo ad Annabel, è a dir poco snervante essere oggetto di preconcetti, o addirittura veder negata l'esistenza della propria condizione sessuale, da persone che dovrebbero aver avuto esperienze quanto mai simili.
Annabel Lee ha scritto: Personalmente, oltre a sperare di avere una vita più agevolata (quindi etero), temo che ciò che davvero mina la creazione di un forte senso di "unità" fra i bisessuali è proprio il fatto che non abbiamo una base comune sentimentale.
Come accennavo prima, le persone di orientamento bisex tendono a non vivere la propria condizione secondo un senso generale del termine "bisessualità" (com'è giusto che sia tra l'altro).
Anche qui concordo, come ho detto prima penso che sì,l'omosessualità abbia le sue sfumature, che però in confronto allo sterminato numero di quelle bisessuali (statisticamente parlando) fanno la figura dei colori primari xD
Quanto alla tua speranza di trovare in un partner uomo la persona della tua vita, la comprendo perfettamente. Anche per questo sarebbe meraviglioso poter creare una società in cui non ci sia necessità di aver simili desideri...
Quando una persona dice che è bisessuale non puoi mai sapere che cosa intenda davvero: comprendi che ama sia uomini che donne, ma non sai in che misura questo si manifesta. Non lo sappiamo nemmeno noi, se questo è d'aiuto porto un esempio pratico: quei pochi CO che ho fatto, alla domanda: "Ti piacciono le donne?" ho sempre risposto: "Non solo, sono bisessuale." ed ometto quasi costantemente che lo sono per il semplice fatto che per me un corpo non ha valore, se non trovo feeling mentale e sentimentale, può essere anche Beyoncé o Leonardo Di Caprio che sistematicamente ti dirò che non m'interessano. Se invece trovo questo feeling (che se fai i conti con la mia selettività capirai che non è affatto semplice) accetto qualsiasi corpo perché è la scatola che contiene ciò che amo. Un po' come se mi mettessero una copertina orribile ad un libro che amo: resta il libro che amo, pure se non mi piace la copertina, e non cambierà certo se la copertina è rossa o bianca. Il contenuto mi piace, punto.

Io sono così, ma non è la regola. C'è chi ha un'affettività gay e una sessualità etero o il contrario, chi è curioso ecc. credo di averli elencati sopra.
Vivo la mia sessualità con affine percezione. Sono, al momento, decisamente più sensibile alla bellezza femminile; tuttavia, anche avendo compagnia prevalentemente maschile, in questo momento non sento di poter escludere gli uomini dalla mia vita sessuale.
Per il mio vissuto, quando c'è attrazione affettiva/intellettuale e si sviluppa emotivamente quello che definiamo innamoramento...la componente fisica segue.

Ed è anche il motivo per cui fatico a comprendere eterosessualità e omosessualità. Per adesso mi spiego il tutto come una differenza di sensibilità; sono dell'idea che il genere sia un carattere di grande discrimine nel determinare la persona nel suo insieme, ma sono altrettanto convinta che ciò sia dovuto in larga parte alla società in cui viviamo. Mi spiego, sappiamo davvero in cosa consistano mascolinità e femminilità? Non sono forse pacchetti di qualità associati ai generi, sulla base di differenze fisiologiche che evidentemente i nostri avi hanno sentito il bisogno di accompagnare a ruoli sociali?
Prima di perdermi io per prima, concludo il discorso (scusate per il casino).
Essendo oggigiorno il genere un fattore di grande forza nella definizione di una persona, secondo me è anche possibile che si debba a ciò il peso che vi viene dato - almeno nella componente affettiva della relazione, che scinderei completamente da quella fisica. Come project ha puntualizzato, la definizione di omosessuale implica anche un indirizzamento affettivo, e il solo arrapamento.
Per essere uniti servono prerequisiti che fra le persone bisessuali mancano e non è solo una questione di discriminazione (siamo discriminati, come dicevo, da ambo le parti) o di desiderio di finire per trovare la persona giusta del sesso opposto.
Tanto per cambiare, quoto xD
Sono d'accordo con barbara per quanto concerne la categorizzazione, ma sui pregiudizi a carico dei bisessuali penso che si tratti, come già accennato da altri, di confusione statistica.
(No, il fatto che i numeri arridano non implica che i soggetti siano pronti a saltare addosso col randomize.)
Confusione statistica unita a paura, il timore derivante dall'incapacità di vincolare sessualmente a sè il proprio partner (da parte di eterosessuali e omosessuali).

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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da barbara » sabato 7 maggio 2011, 21:02

Nemesis, ognuno parla per ciò che conosce e quindi ti dirò di situazioni molto diverse da quelle che hai elencato. Conosco persone che non hanno mai avuto amanti , ma che nella vita si sono innamorate di uomini e di donne in momenti diversi dalla loro vita. Conosco ragazzi che credevano di essere gay e si erano accettati in quanto tali e che successivamente si sono ritrovati innamorati di una donna.
Se non vuoi chiamarla bisessualità questa, perché il nome è già occupato dalle fattispecie che hai elencato, a me è indifferente. Possiamo trovare un altro nome, sta di fatto che il fenomeno è in crescita, checché se ne dica, e ridurlo a omosessualità repressa mi sembra alquanto riduttivo.

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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Annabel Lee » domenica 8 maggio 2011, 11:51

Grazie Barbara e Charming Princess, vi quoterei i post interi ma sarebbe poco intelligente xD

Quando mi dicono che sono una persona che vede solo bianco o nero mi auguro che scherzino.
Ora, posso far notare a Nemesis e Cagliostro che siamo partiti per eliminare le categorie e ora siete proprio voi che mi dite di scegliere fra la categoria gay e quella etero? Non so, e le sfumature in mezzo?

Quando ho detto "preferirei trovarmi un compagno del sesso opposto per agevolarmi la vita" (non tagliamo pezzi di frasi a piacere) non era inteso nel senso "so di essere etero, sono qui solo per far casino e sentirmi alternativa". E' secondo me quello che tutti sperano: di avere una vita più semplice in cui non ci sia bisogno di lottare col mondo per amare in santa pace, non è un desiderio unicamente dei bisessuali, anzi, lo trovi in tutti almeno per un periodo della vita.
Ovviamente, la strada più semplice ed oliata è quella della eterosessualità, ma è piuttosto ovvio che se m'innamorerò di una donna non sceglierei un uomo qualsiasi al suo posto. Si tratta di amore, che nel mio caso non vede il corpo. Purtroppo, come tutti, non posso scegliere chi amare, sono umana.

E come condizione umana, scusate, ma m'avete fatto passare una giornataccia ieri: al solo ripensare al velo di sottile discriminazione che copre questa e l'altra discussione mi sentivo male. Comunque, è valso a sostenere la mia tesi principale: siamo discriminati (e quindi esistiamo).

Anzi, vi dirò una cosa: io esisto, sono donna e bisessuale, ho versato lacrime e sangue sull'accettare il fatto che non sono né carne né pesce, non mi sono mai fermata né sul sesso né sull'aspetto fisico. Io sono in pace con me stessa, forse siete voi a dover riguardare un po' chi siete e cosa volete.
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Nemesis

Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Nemesis » domenica 8 maggio 2011, 14:37

Annabel Lee ha scritto: Non so, e le sfumature in mezzo?
Non ho mai detto che esistono sfumature, nella vita esistono scelte.
Annabel Lee ha scritto: Quando ho detto "preferirei trovarmi un compagno del sesso opposto per agevolarmi la vita" (non tagliamo pezzi di frasi a piacere) non era inteso nel senso "so di essere etero, sono qui solo per far casino e sentirmi alternativa". E' secondo me quello che tutti sperano: di avere una vita più semplice in cui non ci sia bisogno di lottare col mondo per amare in santa pace, non è un desiderio unicamente dei bisessuali, anzi, lo trovi in tutti almeno per un periodo della vita.
E' bellissimo: non significa so di essere etero ma voglio una vita più agevolata quindi etero. E nel frattempo magari l'amante donna? Hai fatto un pò di fusion confusion, comportamento che dalle mie parti si chiama ipocrisia perchè prendi in giro le altre persone. Il marito etero per avere il paravento davanti alla gente e l'amante lesbica per farti contenta. Very good, hai le idee molto chiare: almeno questo te lo concedo.
Annabel Lee ha scritto: Anzi, vi dirò una cosa: io esisto, sono donna e bisessuale, ho versato lacrime e sangue sull'accettare il fatto che non sono né carne né pesce
Ipse dixit. Ripassa Aristotele: potrebbe tornarti utile per l'Esame di Stato.
Annabel Lee ha scritto: forse siete voi a dover riguardare un po' chi siete e cosa volete
Parlo a mio nome quando dico che so benissimo chi sono e cosa voglio, non mi sono mai serviti gli altri per capirlo nè per esprimermi meglio nè per proseguire sulla mia strada.

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Re: Curiosità sulla bisessualità e il mondo

Messaggio da Charming Princess » lunedì 9 maggio 2011, 22:23

Annabel Lee ha scritto:Grazie Barbara e Charming Princess, vi quoterei i post interi ma sarebbe poco intelligente xD
Ehm…di che? XD
E come condizione umana, scusate, ma m'avete fatto passare una giornataccia ieri: al solo ripensare al velo di sottile discriminazione che copre questa e l'altra discussione mi sentivo male. Comunque, è valso a sostenere la mia tesi principale: siamo discriminati (e quindi esistiamo).
Onestamente anche a me lascia un po' male la situazione. D'altro canto, i forum nel loro piccolo cambiano il mondo, dopotutto si discute sempre per un confronto costruttivo (almeno, a livello teorico).
Nemesis ha scritto:Non ho mai detto che esistono sfumature, nella vita esistono scelte.
Più che scelte, mi par più calzante parlare di condizioni. Le scelte penso arrivino successivamente a una presa di coscienza; e forse la scelta più dura per i più non è tanto l'intraprendere con aequus animus la "via meno battuta", bensì acquisire l'elasticità mentale necessaria all'impauperire la propria sfera affettiva con i comparti stagni.
E' bellissimo: non significa so di essere etero ma voglio una vita più agevolata quindi etero. E nel frattempo magari l'amante donna? Hai fatto un pò di fusion confusion, comportamento che dalle mie parti si chiama ipocrisia perchè prendi in giro le altre persone. Il marito etero per avere il paravento davanti alla gente e l'amante lesbica per farti contenta. Very good, hai le idee molto chiare: almeno questo te lo concedo.
Mi par proprio che tu abbia travisato le parole di Annabel, e mi sembra di leggere in filigrana uno dei maggiori pregiudizi nutriti verso i bisessuali.
Non si tratta di promiscuità, quanto di intimo desiderio di tranquillità; semplicemente, sperare che la persona per sè sia del sesso opposto per non dover vivere in una situazione piena di limitazioni per un amore, specie nel nostro paese.
Ma ciò non implica reprimere la propria componente omosessuale perseguendo questa speranza; quando è amore è amore, punto e basta, e lì le difficoltà si affrontano insieme e a testa alta. Pace.
Potenzialmente ogni barriera è superabile. Semplicemente, Annabel constatava che secondo lei sarebbe molto grazioso se la vita non fosse una campestre a ostacoli.
Personalmente è qualcosa che comprendo pienamente, ma la vivo leggermente diversamente; forse penso alla cosa con eccessiva spensieratezza, probabilmente perché ho la fortuna di vivere in uno splendido ambiente (con le dovute eccezioni) che mi permette di avere una visione abbastanza ottimista. Il ragionamento sotteso, come appena chiarito da lei stessa,
Annabel Lee ha scritto: non era inteso nel senso "so di essere etero, sono qui solo per far casino e sentirmi alternativa". E' secondo me quello che tutti sperano: di avere una vita più semplice in cui non ci sia bisogno di lottare col mondo per amare in santa pace
.

Mi pare di scorgere, più che altro, un velo di sottile critica alla nostra società. xD

(E detto ciò mi sono sentita un po’ pirla ad interpretare i tuoi post, attendiamo tue rettifiche xD )
Nemesis ha scritto:Parlo a mio nome quando dico che so benissimo chi sono e cosa voglio, non mi sono mai serviti gli altri per capirlo nè per esprimermi meglio nè per proseguire sulla mia strada.
Talvolta ci vuole coraggio anche per mettersi in discussione, come dice quel figone di Stravinsky (nb. il "nostro"), "La forza è sapiente solitudine".
Tant'è che se dovesse venire il momento non avrei problemi ad ammettere che la mia fosse solo una fase di passaggio, ma non avrò velleità di legiferare un fico secco con il ragionamento induttivo. Spero.

Concludo dicendo che mi amareggia un po' l'intransigenza di alcune posizioni, ma alla fine i forum, ripeto, servono per un confronto aperto. :)
Mi permetto solo di osservare che Freud non è stato l'unico a fornirci un modello psicanalitico, e che la cosa meravigliosa è che le sue teorie sono rivoltabili a piacimento come calzini contro l'intera comunità LGBT. xD

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