Torrismondo si analizza...

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
Torrismondo
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da Torrismondo » sabato 4 giugno 2011, 9:42

Scusate se rispondo solo ora, ma a casa la connessione è quello che è e posso navigare agevolmente solo dall'università (quando c'è poca gente in aula informatica così non vedono dove sto :lol: ). Intanto vi ringrazio delle risposte e rispondo a mia volta.
barbara ha scritto: L'altra cosa che mi viene a suggerirti è di non affidarti solo al ragionamento per cercare di "analizzare" te stesso. [...] Ci sono altre strade possibili, meno razionali, per conoscere se stessi. [...]
Credo tu abbia ragione, infatti quando non ragiono o scrivo poesie o musica. Devo dire che questa riflessione mi era necessaria per mettere un po' d'ordine, per creare una struttura dentro la quale muoversi. Sicuramente quando mi verrà l'ispirazione riposterò altre mie poesie in aggiunta ai versi che avete già letto.
Ti dico anche però che queste righe (solitudo mi ha detto invece che ha l'articolazione di un saggio scientifico :mrgreen: ) sono nate dopo aver riascoltato una mia improvvisazione musicale... se può esservi una connessione.
barbara ha scritto: Come ha aiutato tua nonna anni fa, forse potrà anche aiutare il Torrismondo di oggi.
Io ho aiutato lei, ma non so quanto possa lei oggi aiutare me... non sta benissimo.
nuovobiettivo ha scritto:Vorrei ritornare sulle difficolta' di relazione con i compaesani di Torrismondo....E' un problema che affligge anche me non solo per la mancanza di argomenti
Comunque coi compaesani io ci starei bene se non mi parlassero.... non so se mi spiego. Dal momento che nulla ci ha mai accomunato e nulla ci accomuna tuttora e poiché c'è sempre stata da parte loro un'invidia tangibile preferirei veramente non avere nemmeno quei minimi rapporti, non so tu.
nuovobiettivo ha scritto: Poi mi ha colpito il credere di disturbare un amico nel semplice gesto amichevole di inviargli un sms!! [...] come Torris vedo tutti quelli che mi circondono realizzati e felici, con le proprie cerchie di amici a cui non mi ritengo "degno" di potervi patercipare!!!
Appunto, ma mi sto chiedendo se questo non sia forse un nostro autoconvincimento.... magari a coloro che conosciamo fa piacere la nostra compagnia, e noi crediamo il contrario quindi ci sottraiamo per primi e diventiamo col nostro comportamento quello che noi temiamo di essere e che non siamo ossia noiosi e indegni (?)

@ Dyrian: la tua risposta merita solo un Manibus date lilia plenis 8-)
konigdernacht ha scritto: [...]
Ritessendo le fila del mio discorso e la tua ultima domanda, secondo me hai paura sicuramente a relazionarti, ma credo sia una paura abbastanza sormontabile. Mi sembra di notare una idealizzazione dei rapporti delle persone con cui magari vuoi relazionarti e della loro sfera personale [...]Inoltre, se entri nella sfera personale di una persona e questa persona vuole la tua entrata, non ti stai aggiungendo in modo sgradito ma ovviamente in modo normale. Se poi lui ha un suo gruppo di amicizie, sarà lui magari un giorno ad invitarti ad uscire col suo gruppo. Ripeto, a mio vedere è la normale vita delle amicizie e relazioni personali di un essere umano :D
Caro NoctisRex concordo sulla prima parte del tuo intervento, :) sulla paura vedi giusto e credo sia proprio per timore che vada male... però comprendo che se non mi butterò mai non arriverò mai a bagnarmi in acqua. Sto provando a lavorare in maniera differente e ho parlato di questo mio "problema" con l'unico amico che sa ch'io sono omosessuale. Intanto ho iniziato a conoscere altri suoi amici... all'università, spero di proseguire...

Grazie ancora, vi siete meritati una traduzione dall'italiano al latino firmata Torrismondo :mrgreen:
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barbara
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da barbara » sabato 4 giugno 2011, 12:50

Quello che poteva aiutare Torrismondo non era tua nonna, ma il fanciullino. Forse la frase non era chiara.
Invece ,caro Torris, questa discussione mi ha offerto lo spunto per una riflessione un po' più generale sulla comunicazione fra persone che hanno livelli di istruzione differenti, interessi, opinioni politiche differenti, ecc.
Preciso che è una riflessione che non faccio su di te, ma proprio in generale.
Il dialogo in treno che hai descritto nel tuo post iniziale dà proprio l'impressione di un dialogo fra sordi, dove sembra che non ci sia nulla da poter condividere.
E' ovvio che ognuno di noi sceglie di frequentare le persone che sente più affini a sé e non è affatto obbligato a intrattenere conversazioni approfondite con coloro per i quali prova avversione o indifferenza.
E' anche vero tuttavia che in molte situazioni di vita è praticamente impossibile scegliere le persone da frequentare. Immagina un domani di trovare un lavoro e di avere un collega proprio come il passeggero del treno. Evitarlo sarebbe impossibile e alla lunga questa distanza comunicativa potrebbe creare tensioni, se non addirittura conflitti .
Credo che ci sia invece la possibilità di avere una buona comunicazione con la maggior parte, se non la quasi totalità, delle persone.
Se partiamo dal presupposto che ognuno di noi non ha livelli differenti di cultura, ma è portatore di una cultura differente , forse possiamo essere un po' più curiosi della cultura dell'altro.
Un idraulico potrebbe non sapere nulla del 90 per cento delle cose che sa un musicista, ma è vero anche che una caldaia per un musicista è un autentico mistero.
Il sapere di un tornitore è differente da quello di un avvocato, ma è comunque un sapere. E se chiedessimo a un tornitore di raccontarci la sua vita in fabbrica, i suoi trucchi del mestiere, a cosa servono i pezzi di metallo che produce, possiamo star tranquilli che ne avrebbe di cose da raccontare, al punto che non ci sarebbe neanche il tempo di parlare di ragazze o altro.
Chi non ha continuato a studiare ha spesso dentro di sé un senso profondo di inferiorità e anche di rimpianto per il mondo da cui è escluso (la scuola non è egualitaria , ma questo è un lungo discorso...) .
Se non hai studiato puoi trovare difficoltà a leggere il giornale, a seguire una trasmissione televisiva di approfondimento, a capire le clausole di un'assicurazione, perché la vita di tutti i giorni é sempre più complessa. Ed è una sensazione di disagio che si acuisce quando entri in contatto con qualcuno che "ha studiato".
Molti dicono proprio così : "quello ha studiato" come se loro non avessero studiato affatto.
Ma se si restituisce a questi ragazzi la percezione di essere depositari di una differente cultura, se si è sinceri nel dire a un idraulico : "Certo che il tuo lavoro è un lavoro di grande responsabilità " (che tra l'altro è vero), se si riconosce il valore dell'esperienza dell'altro, allora tutto cambia.
Qui può aprirsi la possibilità di un rispetto reciproco , perché l'altro non ha più bisogno di andare in cerca di una mia mancanza per difendersi dalla minaccia della mia superiorità intellettuale, visto che ognuno di noi in modo diverso ha qualcosa di importante da dire.
Purtroppo siamo immersi in contesto che fa della competitività il suo principale presupposto. Siamo stati educati a gareggiare, a difenderci, a marcare il nostro territorio, a notare le cose che ci dividono più che quelle che ci uniscono. Ci viene così naturale farlo che dobbiamo fare uno sforzo per ricondurci alla natura umana che è uguale per tutti.
Solo in situazioni straordinarie , un cataclisma, una disgrazia, certe barriere crollano e ciò ci dà la misura di quanto agiscano su di noi certe costruzioni mentali.
Per superarle è necessario che qualcuno si tolga per primo la corazza , smetta di combattere e provi a vedere cosa succede.
Avevo tua età Torris quando qualcuno ,che ha contato molto per me, mi ha trasmesso queste cose. Spero possano essere utili a chi le legge ora come lo sono state per me in tutta la mia vita.

Torrismondo
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da Torrismondo » sabato 4 giugno 2011, 19:38

Ah ok per il pascoliano fanciullino... :D

Vedi barbara, posso concordare con te che ognuno sia portatore di livelli di cultura differente, infatti io adoro confrontarmi con chi ha compiuto studi scientifici perché così posso entrare in un altro modo di pensare e di problematizzare. Io mi trovo bene anche con chi non ha compiuto studi chissà quanto elevati perché NON è ciò che hai studiato che ti garantisce di essere una persona per bene, non è il tuo libretto universitario che attesta chi sei… anzi!
In Conservatorio discuto con gente che ha una formazione tecnica, che di letteratura non sa niente…. ma quello che io non sopporto è quella punta di disprezzo che sento da chi magari sta ancora studiando (il mio compaesano studia ingegneria, non so se mi spiego) verso quelle materie da loro definite “inutili”, ed è lo stesso disprezzo che trasuda quando i compaesani ti dicono “Chi ha studiato tanto ma non è riuscito a fare un sacco di soldi è un cretino”. Siamo sicuri che dobbiamo sempre essere aperti? Sicuri sicuri????
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da barbara » lunedì 6 giugno 2011, 19:29

Sempre no, ovvio. Ma confido nel fatto che non saranno tutti accecati dal vil denaro... Ci si prova...e spesso ci si riesce. Che lavoro farai da grande?

Torrismondo
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da Torrismondo » lunedì 6 giugno 2011, 21:00

Non so barbara che lavoro farò, forse insegnerò lettere e latino, o magari starò in università? Anche lavorare in un archivio non sarebbe male, sto pensando di frequentare dopo l'uni anche la scuola per archivisti.
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da barbara » lunedì 6 giugno 2011, 21:43

L'insegnamento. Allora l'arte della pazienza potrebbe servirti. Pare che ce ne voglia molta. Uno dei motivi per cui non ho mai pensato di poter insegnare... ;)

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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da nuovobiettivo » lunedì 6 giugno 2011, 22:15

Neanche io Torris ci tengo ad avere un rapporto con persone limitate e chiuse nel paesino e nelle proprie ristrettezze mentali pur se condivido ciò che dice Barbara e cioè che ognuno, dall'idraulico all'elettricista, ha le sue esperienze e conoscenze concrete ma altrettanto degne di quelle che ha chi studia, però se sono ristretti mentalmente e ti giudicano diverso e oggetto di derisione ...non vedo spiraglio di dialogo!
Per quanto riguarda il nostro autoconvincimento di essere indegni di stare in mezzo agli altri....lo dobbiamo superare e per farlo bisogna smetterla di sentirci inferiori e "diversi" perchè non siamo ladri o imbellici o altro...ma semplicemente abbiamo gusti sessuali diversi dalla massa! Prima o poi ci convinceremo?? Ho i miei dubbi! :D

Torrismondo
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da Torrismondo » martedì 7 giugno 2011, 10:24

nuovobiettivo ha scritto: Per quanto riguarda il nostro autoconvincimento di essere indegni di stare in mezzo agli altri....lo dobbiamo superare e per farlo bisogna smetterla di sentirci inferiori e "diversi" perchè non siamo ladri o imbellici o altro...ma semplicemente abbiamo gusti sessuali diversi dalla massa! Prima o poi ci convinceremo?? Ho i miei dubbi! :D
Ti dirò, nuovobiettivo, che non so quanto influiscano i miei gusti sessuali su questi miei convincimenti; non credo di dover "imputare" tutto questo al fatto che sono gay. Cioè, voglio dire che, secondo me, avrei il medesimo problema anche se fossi etero.
Forse tu vuoi dire che se potessimo vivere liberamente non ci faremmo tutti questi problemi anche nel campo delle amicizie?

Mi sorge una seconda riflessione: forse non abbiamo (parlo al plurale, ma potrei sbagliarmi per il tuo caso...) trovato ancora amicizie profonde? Magari prima non avevamo né noi né gli altri la maturità adatta per creare unioni salde e durature? :?: :?:
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nuovobiettivo
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da nuovobiettivo » mercoledì 8 giugno 2011, 20:58

Io credo Torris che se fin da piccolo sei costretto a tenerti tutto dentro di te, a nascondere a te stesso e agli altri quello che provi e lo vivi come anormale o cmq come una diversità da seppellire e negare...vuoi o non vuoi ti segna e ti condiziona nei rapporti interpersonali! Certo come dici tu non è tutto da imputare a quello però!!
Amicizie profonde, secondo me, nascono dalla condivisione piena e il nascondere i propri gusti sessuali è un grande ostacolo che l'amico o amica sia etero gay...qualsiasi cosa...all'amico vero si deve dire tutto! L'amico vero però è rarissimo ;)

Dyrian
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Re: Torrismondo si analizza...

Messaggio da Dyrian » sabato 11 giugno 2011, 10:26

:mrgreen:




Ciao torrismondo
Ti ho conosciuto in chat e in maniera sbagliata!
Avulso in fantasticherie veri disturbi comportamenta
li Della personalita ti avevo dato un affiliazione sessu
Ale certamente non. Tua.Ora Ed allora leggendoti hai
Sfatato il mio percepire.Bravo Torrismondo sei e sarai
Una roccaforte e guida nel difficile futuro!Continuero'
A leggerti ma nonnpenso di rispondere in forum sono
Troppo abituato ai nostril ammicchii. Pseudo letterari.
Ciao torris tuo dyrian

Et in Arcadia ego/ dyrian

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