Ho cancellato la mia esperienza non è cio che cerco..

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Insolito
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Ho cancellato la mia esperienza non è cio che cerco..

Messaggio da Insolito » martedì 23 agosto 2011, 21:37

Ho cancellato la mia esperienza non è cio che cerco
Ultima modifica di Insolito il mercoledì 24 agosto 2011, 15:16, modificato 2 volte in totale.

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progettogayforum
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da progettogayforum » martedì 23 agosto 2011, 22:50

Ciao Insolito e prima di tutto benvenuto nel Forum.
In quello che scrivi c’è un’incoerenza di fondo. Per un verso dici di non avere mai desiderato un rapporto sessuale con un ragazzo e anzi di desiderare un rapporto sessuale serio con una ragazza e per l’altro dici che da un po’ di anni giri per siti porno gay per masturbarti. Il discorso non sta in piedi o, meglio, potrebbe anche stare in piedi se quel desiderare o non desiderare fosse un atto esclusivamente volontario. È chiaro che se dai alla omosessualità solo o prevalentemente connotazioni negative non puoi che accettarla solo come qualcosa di episodico che “non è quello che razionalmente credi di volere”, tuttavia l’omosessualità non è una scelta e il desiderio sessuale non ha una connotazione razionale e non è assolutamente frutto di un atto di volontà. Puoi anche con tutte le tue forze cercare di innamorarti di una ragazza, ma se non sei etero non ci riuscirai. Esiste una sfera privatissima, quella della masturbazione, nella quale ciascuno va automaticamente alla ricerca delle fantasie che spontaneamente ritiene più eccitanti. Ti basti un esempio, se un uomo sposato, che ha regolarmente rapporti con la moglie, si masturba con fantasie gay, quell’uomo è gay, potrà cercare di negarlo pure a se steso, ma poi dovrà fare i conti con se stesso e con la propria omosessualità. Quanto poi al pensare in concreto ad avere rapporti sessuali con un altro ragazzo, non credere che sia una cosa così semplice e così ovvia. Molti ragazzi gay pensano per anni che non vivranno mai una vera sessualità gay con un altro ragazzo e elencano moltissime ragioni teoriche per giustificare questa affermazione, ma poi, quando arriva il ragazzo giusto, le remore vengono messe da parte e la sessualità viene vissuta spontaneamente. Il punto centrale della faccenda non sta nel fare o non fare sesso, ma nell’innamorarsi di un altro ragazzo e innamorarsi significa desiderare la presenza di un altro ragazzo, desiderare di stargli sempre vicino, di sentire la sua voce, di vedere il suo sorriso, poi, se ci si vuole bene si arriva anche al sesso, che in un rapporto serio non è la prima cosa ma l’ultima, quella alla quale si arriva con piena consapevolezza che non si sta imitando un film porno ma si sta condividendo la propria intimità con un altro ragazzo. Vorrei dirti di non razionalizzare troppo. Concludo con una frase di James Baldwin “Qui non c’è nulla da decidere ma tutto da accettare!”

Insolito
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da Insolito » mercoledì 24 agosto 2011, 0:33

Ho cancellato la mia esperienza...è normale che in un forum gay avevo qst risposte..al momento non è cio che cerco
Ultima modifica di Insolito il mercoledì 24 agosto 2011, 15:12, modificato 2 volte in totale.

tatos76
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da tatos76 » mercoledì 24 agosto 2011, 1:01

Ciao insolito!

Per alcuni versi mi rivedo in te.

Sei giovane, cerca di affrontare la vita nel modo migliore possibile, non sprecare le occasioni che ti presenta (io alla fine ho fatto così ed ho sprecato gli anni dell'uni più fruttosi, penso).

Le parole di Vasco che sento ultimamente mi rimbombano in testa e te le lascio come promemoria.

Ho fatto un patto sai
Con le mie emozioni
Le lascio vivere
E loro non mi fanno fuori

PS. sì forse tornando dall'Erasums sarai punto e a capo o...forse no, andare all'estero da solo ti mette alla prova e ti apre la mente.E sarà cmq un'esperienza in più!
Ho fatto un patto sai. Con le mie emozioni. Le lascio vivere. E loro non mi fanno fuori. (Vasco)

Machilosa
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da Machilosa » mercoledì 24 agosto 2011, 1:30

Per molti versi mi ritrovo in ciò che hai detto; la mia tendenza a razionalizzare è stata proprio quella che m’ha spinto a rifiutare la mia omosessualità, a trattare la cosa soppesandone costi e benefici come se potessi decidere; mi sono trovato la ragazza, dopo anni di picche, a parte qualche bacetto adolescenziale, a 21 compiuti; l’ho cercata secondo i miei canoni –un po’ demodé— e conquistata; l’ho fatta innamorare, ma da parte mia ho sempre provato solo stima ed affetto per lei, fino a che la situazione non è diventata insostenibile ed ho dovuto lasciarla, complice l’evento inatteso: ho preso una cotta per un ragazzo; uso questo termine perché rende l’idea: a 23 anni ho sperimentato quel genere di cose che solitamente si presentano già durante l’adolescenza: aspettare il messaggino, organizzare le proprie serate in funzione di lui, anche solo per vederlo un attimo, cercare tutti i modi per passare il maggior tempo possibile insieme, guardare le sue foto spasmodicamente, rileggere le mail scambiateci per cercare un qualcosa tra le righe, sentire il batticuore ad ogni sorriso, cercare il contatto con un angolino di gomito o la punta della scarpa, ...
Io ti direi di non preoccuparti del tempo che passa, non ancora, quantomeno. Prima o poi incontrerai sicuramente chi ti fa battere il cuore, quando meno te lo aspetti. E di qualunque genere sarà, capirai sicuramente cosa provi per lui/lei. Io ho passato anni a chiedermi se questa freddezza di fondo era insita nel mio carattere, ma ora ho capito: no, basta solo trovare la persona giusta.
Sono reduce da un periodo Erasmus di 11 mesi e posso dirti che ti cambia il modo di essere e di pensare in maniera indelebile: ti sprona a conoscere nuove persone, ti scioglie e abitua a discutere di qualsiasi cosa con chiunque; ti mette a confronto con mille realtà diverse che relativizzano tantissimo il tuo modo di pensare. Non dubitare, al ritorno non sarai la stessa persona di ora.
Abbi un poco di ottimismo e non preoccuparti di doverti accettare o meno; ci penserai dopo. Per esperienza personale, quando ho compreso chiaramente, per la prima volta, i miei sentimenti, tutto si è svolto in un battibaleno: ho afferrato la situazione come in un lampo, in una visione. Accettarla è un processo un poco più lento, ma una volta ammessa la propria omosessualità a sé stessi è molto più semplice.
In bocca al lupo!

guy21
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da guy21 » mercoledì 24 agosto 2011, 10:22

ciao insolito benvenuto su progetto, spero che qui troverai qualcuno che ti possa aiutare, io sono un pò come te negato nelle relazioni sociali! :D
comunque credo che l'erasmus possa aiutarti e farti vedere qualcosa di nuovo e possa migliorarti e cambiarti. spero che riuscirai a capire te stesso, ciao a presto! :D

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marc090
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da marc090 » mercoledì 24 agosto 2011, 10:34

Grazie mille per la risposta. Hai centrato in pieno il mio carattere:in tutto ciò che ho fatto (alimentato molto dagli studi che sto intrapendendo) sono sempre stato fin troppo RAZIONALE. Ed è qst troppa razionalità che sec me mi sta lacerando dentro. Io sono convinto che il mio vero problema sia principalmente uno: non vivo a fondo le mie emozioni,razionalizzarle troppo,essere fin troppo poco impulsivo.
Gli altri sono già stati fin troppo eloquenti :) Secondo me, come gran parte di coloro che frequentano o hanno frequentato questo forum, hai bisogno di tempo, altro tempo per smettere di porti terribili interrogativi e cominciare a vedere tutta la situazione da un altro punto di vista (e se fosse?).

In particolare, questa frase che hai detto sopra, indica solamente un tipo riflessivo, non negare ciò che sei in nome di chissà quale convenzione, regola o omogeneizzazione che ci viene imposta... gli effetti, si vedono sui problemi che ci poniamo tutti i giorni, a causa di una società strutturata per non pensare troppo ai problemi :)

Ciao e benvenuto :) Oltre che buona fortuna! :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

barry
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da barry » mercoledì 24 agosto 2011, 10:47

ciao Insolito!! mi ritrovo davvero tantissimo in quello che hai scritto!! ho vissuto una situazione abbastanza simile alla tua e ne sono "uscito" da poco tempo...andavo alla ricerca delle più remote motivazioni per cercare di capire chi cavolo ero (la vertigine in testa se è in senso orario sei etero, antiorario sei gay... :shock: )
pensieri su pensieri che si intrecciavano sempre di più...conditi con una buona dose di ansia per gli anni che pian piano passavano....ho provato ad uscire con più di una ragazza e dopo 10 minuti diventavano regolarmente amiche...
Quello che è successo a me è che alla fine ero stremato da queste indecisioni...a quel punto mi son detto ""sai che c'è? mi so' rotto le palle...cmq io sia vado bene"" (un po' di sana presunzione ci vuole ogni tanto! :D ) i dubbi su chi ero rimanevano ma almeno vivevo più serenamente le due opzioni!! questo forum a quel punto mi ha aiutato molto a capire chi fossi!!
ti auguro di riuscire a liberarti al + presto da tutta questa razionalità (anche io ne sono imbevuto!) e dare più spazio a quello che senti...starai molto meglio!!! :)
a presto! :)

Insolito
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da Insolito » mercoledì 24 agosto 2011, 11:22

non è cio che cerco al momento..
Ultima modifica di Insolito il mercoledì 24 agosto 2011, 15:13, modificato 1 volta in totale.

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riverdog
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Re: Capire se stessi..

Messaggio da riverdog » mercoledì 24 agosto 2011, 12:35

Insolito ha scritto:Invece credo che chiunque in qst forum mi possa dire che l'essere Gay non è una scelta,ne dire cosa ti piace di più,ma è un qualcosa di più profondo che tu senti da sempre e che ti fa stare bene una volta che ti accetti!!!!
Il "che tu senti da sempre" proprio no, in tantissimi casi non accade questo!!!
Che poi in un secondo tempo questa "scoperta" ti possa portare a ripensare a determinate situazioni passate, che ti dimostrano in maniera inequivocabile che "qualcosa" c'era già da mooolto tempo.... ok, questo senz'altro sì!!!
Io direi che fai bene a partire per l'Erasmus, ma soprattutto faresti bene a sforzarti di mettere da parte l'ansia che ti riempie di nebbia il cervello.... poi sarà quel che sarà!!
Ps Benvenuto!!

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