STORIA DI UN 44 ENNE

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
Nicomaco
Messaggi: 423
Iscritto il: giovedì 2 giugno 2011, 16:40

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Nicomaco » giovedì 8 settembre 2011, 13:03

Ciao giuliux67vr.
Ti da il benvenuto un altro quarantenne (poco più giovane).
Ho letto la tua storia e devo dire che mi ha molto colpito.
E’ una storia molto intensa, che rivela un grande coraggio e una grande forza di carattere nel vivere fino in fondo quello che siamo (nonostante gli sbagli che dici di avere commesso … ma chi può dire di non avere mai sbagliato nella propria vita?).
E poi, come ti ha detto Hellas, sei stato davvero fortunato ad avere avuto un amore durato parecchi anni (il mio primo e autentico amore è sopravvissuto solo qualche mese … e comunque in quel momento, a diciannove-vent’anni, io non mi ero ancora veramente accettato …).
Non sempre si trova l’amore, anzi, è molto difficile per noi riuscire a sperimentarlo e viverlo in modo sereno e duraturo (come avrai avuto modo di leggere in PG).
Comunque è vero che quando l’amore arriva, non si è più quelli di prima (in senso positivo intendo).
Condivido inoltre quanto sottolinei alla fine dell’ultimo tuo post: la vita va sempre rispettata e vissuta, nonostante i momenti di sconforto, depressione e malinconia.
Se ora non c’è un amore, ci possono comunque essere gli amici (meglio se qualcuno è dei nostri … per essere pienamente noi stessi) e più in generale le persone che ti stimano e che tu stimi.
Sono quindi convinto che, grazie all’esperienza che hai maturato e alla capacità di volerti bene, i momenti di sconforto passeranno presto.
E poi credo che solo alla fine dei nostri giorni potremo veramente dire se siamo riusciti a costruirci un’esistenza dignitosa e felice, malgrado le varie traversie riservateci dalla vita (lo dico soprattutto per me stesso …).
Ancora benvenuto tra noi!
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

giuliux67vr
Messaggi: 42
Iscritto il: domenica 4 settembre 2011, 20:12

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da giuliux67vr » giovedì 8 settembre 2011, 13:36

Nicomaco, grazie di cuore! Sono rientrato dalla pausa pranzo ed il tuo messaggio mi ha tirato veramente su oggi. Si', nonostante tutto bisogna andare avanti: col tempo, è vero, si accumula esperienza e se ne deve fare tesoro. Letteralmente, mi vengono di quei magoni e provo un senso di tenerezza infinita quando leggo i post dei ragazzi giovani ventenni, universitari: che bello, per voi, provare questa esperienza che, ne sono sicuro, vi arricchirà molto. Siete fortunati: si', fortunati. Venite a contatto con tantissima gente ed altri ragazzi: l'amore lo troverete, statene certi. Solo, mi sento di dirvi: siate pronti. L'essere pronti, per mia esperienza, ha voluto dire: accettatevi e guardate SEMPRE NEGLI OCCHI CHIUNQUE. Guardate sempre in faccia le persone, è fondamentale. Che si sia maschili, effeminati, che a qualcuno possa venire il dubbio che voi siate gay, non dovete vergognarvene. Cio' che conta è la vostra possibilità che potete avere nel poter cambiare voi stessi, accettandovi prima e poi nell'accettare tutte le persone e tutti gli accadimenti della vita, le brutte e le belle esperienza. Non abbiate paura di nessuno, anche se, purtroppo, a volte l'omofobia interna ed esterna è dura da sopportare, anche se non vi viene rivolta direttamente. NON BUTTATE via i vostri corpi, non cercate la felicità facendo sesso compulsivo con chiunque vi capiti a tiro. Vale sempre la pensa di pensare che il VERO AMORE prima o poi capita, anche se ci farà anche soffrire terribilmente. Potrà nascere, durare a lungo o spegnersi subito. Lo si deve vivere e basta. Siate umili, gentili, aperti a conoscere sempre nuova gente. Lo so, ci sono periodi che ci si deve isolare (ripeto, si deve) a causa di depressioni, malinconie, fobie mentali. Ma noi siamo persone e dobbiamo stare in mezzo alle persone. Lo stare da soli, ricercare la solitudine per brevi o lunghi periodi, ci fa rinascere. Ci può anche dare una carica in più. Ma non bisogna aver paura. PAURA di farsi scoprire, di guardare in faccia le persone, di fare un gesto gentile o rivolgere anche un breve saluto a chi non conosciamo. Un forte abbraccio, Giulio.

Avatar utente
Alecto
Messaggi: 71
Iscritto il: martedì 6 settembre 2011, 23:23

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Alecto » giovedì 8 settembre 2011, 14:05

giuliux67vr ha scritto:Letteralmente, mi vengono di quei magoni e provo un senso di tenerezza infinita quando leggo i post dei ragazzi giovani ventenni, universitari: che bello, per voi, provare questa esperienza che, ne sono sicuro, vi arricchirà molto. Siete fortunati: si', fortunati. Venite a contatto con tantissima gente ed altri ragazzi: l'amore lo troverete, statene certi. Solo, mi sento di dirvi: siate pronti. L'essere pronti, per mia esperienza, ha voluto dire: accettatevi e guardate SEMPRE NEGLI OCCHI CHIUNQUE. Guardate sempre in faccia le persone, è fondamentale. Che si sia maschili, effeminati, che a qualcuno possa venire il dubbio che voi siate gay, non dovete vergognarvene. Cio' che conta è la vostra possibilità che potete avere nel poter cambiare voi stessi, accettandovi prima e poi nell'accettare tutte le persone e tutti gli accadimenti della vita, le brutte e le belle esperienza. Non abbiate paura di nessuno, anche se, purtroppo, a volte l'omofobia interna ed esterna è dura da sopportare, anche se non vi viene rivolta direttamente. NON BUTTATE via i vostri corpi, non cercate la felicità facendo sesso compulsivo con chiunque vi capiti a tiro. Vale sempre la pensa di pensare che il VERO AMORE prima o poi capita, anche se ci farà anche soffrire terribilmente. Potrà nascere, durare a lungo o spegnersi subito. Lo si deve vivere e basta. Siate umili, gentili, aperti a conoscere sempre nuova gente. Lo so, ci sono periodi che ci si deve isolare (ripeto, si deve) a causa di depressioni, malinconie, fobie mentali. Ma noi siamo persone e dobbiamo stare in mezzo alle persone. Lo stare da soli, ricercare la solitudine per brevi o lunghi periodi, ci fa rinascere. Ci può anche dare una carica in più. Ma non bisogna aver paura. PAURA di farsi scoprire, di guardare in faccia le persone, di fare un gesto gentile o rivolgere anche un breve saluto a chi non conosciamo. Un forte abbraccio, Giulio.
Sei un uomo di grande speranza... Un dispensatore di speranza e buoni consigli per tutti noi "universitari" alla ricerca di noi stessi e di quel sentimento da tanti dimenticato!! Grazie Giulio, ti abbraccio forte.
La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. (A. Merini, Terra d'amore)

giuliux67vr
Messaggi: 42
Iscritto il: domenica 4 settembre 2011, 20:12

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da giuliux67vr » giovedì 8 settembre 2011, 14:38

Alecto, grazie di cuore! Si', sono un uomo di grande speranza, è vero. Ma devo, scusami, precisare una cosa: posso si' esserne dispensatore e mi fa molto piacere, ma consigli no, non mi sono mai sentito di darli. I consigli lo stolto non li ascolta ed il saggio non ne ha bisogno. Secondo me, e magari sbaglio, voi universitari avete gia' trovato voi stessi ed avete la grande possibilità di fare qualcosa che veramente vi piace. Poi dovrete scontrarvi con il mondo esterno, quello del lavoro. Eppure avete in mano la possibilità di cambiarlo veramente, questo mondo in stato confusionale, governato solo da logiche di egoismo, indifferenza, in nome della ricchezza economica, indiviaduale o di una Nazione. Io non ho potuto fare l'università e mi manca moltissimo. Ho dovuto rimboccarmi le maniche e lavorare, lavorare, lavorare, sempre e comunque. L'affitto da pagare e tutto il resto. E quanto vorrei avere piu' cultura, saper scrivere bene come vedo sa fare la maggior parte qui dentro. Mi sento così ignorante, nonostante posso dire tranquillamente di saper parlare e e scrivere in cinque lingue straniere e conoscere i rudimenti di altre quattro. Una rivoluzione, stile francese, non è più ipotizzabile, almeno nei nostri paesi occidentali. Non possiamo farci condizionare la vista da sentimenti di astio e rancore nei confronti di chi sta al comando. Ma cerchiamo di fare del bene nel nostro piccolo, di impegnarci in quello che facciamo, di pensare a chi ci sta vicino che molte volte sta peggio di noi. L'odio, la paura, il non voler conoscere chi ci sta vicino e che magari è diverso da noi, porta solo a guerra e morte. Riguardo al sentimento: nessuno dimentica i propri sentimenti, li sopprime e basta, perche' esprimerli veramente vuol dire anche poter o dover soffrire a causa di essi. Ma anche questo si deve accettare, vivendo. Un forte abbraccio, Giulio.

Hellas
Messaggi: 32
Iscritto il: martedì 6 settembre 2011, 21:59

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Hellas » giovedì 8 settembre 2011, 22:57

Giulio e' molto bello leggerti... tu dici di aver fatto errori...chi non ne fa ? io a quasi 42 anni se mi volto indietro cancellerei diverse cose...ma non si puo'.
Pure io mi sono isolato parecchio, diciamo che tendenzialmente sono chiuso e restio alla socializzazione, ma quando conosco delle persone sto meglio e mi piace starci assieme.Ho imparato a stare solo , dopo la fine della mia relazione ma nello stesso tempo trovo che scambiare opinioni, conoscere , confrontarsi sia molto bello perche' aiuta a crescere e migliorarsi.A volte per mancanza di tempo , stanchezza o pigrizia pero' torno nel mio "guscio".
Ho letto che hai fatto e ti piacerebbe rifare del volontariato...e' anni che faccio qualcosina in questo senso...ed e' veramente appagante..ti aiutera' sicuramente.
Posso chiederti, se non e' un problema , di che parte della provincia sei...?

Machilosa
Messaggi: 385
Iscritto il: giovedì 7 luglio 2011, 22:56

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Machilosa » giovedì 8 settembre 2011, 23:07

Che belli questi ultimi tuoi commenti, Giuliux! Se non hai potuto studiare tanto da ricevere un pezzo di carta, certo la tua cultura te la sei costruita da solo (ed è probabilmente più solida di tanti laureati!); il tuo modo di scrivere, la scorrevolezza dei ragionamenti e il modo così naturale con cui ti esprimi, tanto da dare l'impressione di poterti sentire mentre li pronunci, ne sono un indizio lampante.
Mi sono copiato e salvato qualcosa dei tuoi racconti -il discorso di tua madre e quanto segue, per esempio: mi sto preparando un insieme dei posts più belli da far leggere ai miei -in chissà quale futuro vicino o lontano-, ché possano capire chi sono, chi siamo, accettare più facilmente.
Grazie!

giuliux67vr
Messaggi: 42
Iscritto il: domenica 4 settembre 2011, 20:12

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da giuliux67vr » giovedì 8 settembre 2011, 23:49

Salve Hellas e Machilosa: avevo scritto mezz'ora fa la risposta ad Hellas e poi ho visto anche il commento di Machilosa. Purtroppo devo aver fatto casino e non ho inviato il post. Devo riscrivere. Come tutti, in peridi della propria vita, mi sono "ingusciato" da un mese e mezzo a questa parte. Sempre nella mia vita, per fortuna, nel momento in cui decido di "ingusciarmi" e volerci restare, sempre per caso, mi capita che qualcuno desideri che io mi "sgusci". Io ho bisogno di questi momenti di "gusciamento": quando poi mi guardo allo specchio e mi vedo piangere, allora mi viene da ridere e mi dico:"dai, ridi, fammi vedere il buco che hai tra i due incisivi e pronunciami la tua zeta speciale". Eh, si', parlo con una specie di zeta blesa. Anni fa feci pure un corso di dizione per levarmela. Avevo un complesso terribile. Eppure mi veniva cosi' bene pronciare questo tipo di suono in inglese e spagnolo. Ma la tolsi, nonostante risultasse simpatica a molte persone. Allora la ripresi. Se un difetto, mi sono detto, risulta simpatico perche' vuoi toglierlo? Per quanto riguarda la mia zona, non vorrei sembrarti antipatico o misterioso. Ma dobbiamo rispettare le regole del forum. Questo non è un sito di incontri anche se non ti nascondo, Hellas, che mi piacerebbe conoscerti nella vita reale. Ci deve essere un modo ed è scritto nelle regole del forum. Non l'ho capito molto bene. Magari si puo' chiedere al Grande Project. Si', il discorso del volontariato mi interessa molto. Ho buttato via tre settimane di ferie, a casa: ho ripreso il lavoro questo lunedi'. Ma dovevo "smaltire, fagocitare e rimuovere" questi ultimi 4 mesi. Non ho neppure voglia di riscrivere il perche': scusatemi, la mia storia, anche recente, l'avevo scritta in precedenza e mi aveva fatto stare molto bene. Ora, ho fatto un po' di passi avanti ed il carro armato del processo di rimozione ci deve passare sopra. Un forte abbraccio, Giulio. Ah, sta iniziando Broke back mountain su rai movie ;)

Hellas
Messaggi: 32
Iscritto il: martedì 6 settembre 2011, 21:59

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Hellas » venerdì 9 settembre 2011, 13:12

Tranquillo , Giulio..era soltanto una mia curiosita'.
No, non e' un sito di incontri , pero 'se un giorno vorrai parlare con me anche dal vivo perche' no ...ti ascoltero' molto volentieri perche' ,ripeto , sentire la tua esperienza e la tua "saggezza" mi ha fatto bene e se magari aiutera' anche te ...sono qui.
L'impegno sociale di cui ti parlavo mi ha aiutato ma soprattutto aiuta altre persone.
Ho imparato ad apprezzare le piccole cose , a lasciarmi alle spalle anche futilita' ,
senza per questo rinunciare ad amare se stessi , a volersi bene per quello che si e'.
Ricambio l'abbraccio , ciao.

giuliux67vr
Messaggi: 42
Iscritto il: domenica 4 settembre 2011, 20:12

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da giuliux67vr » venerdì 9 settembre 2011, 13:37

Ciao Hellas, grazie del post! Lo apprezzo moltissimo. Qui dentro ci stiamo aiutando a vicenda, noi tutti e noi due. Chiediamo a project come dobbiamo fare? La mia zeta blesa non ti da' nessun indizio della mia zona? :D

Hellas
Messaggi: 32
Iscritto il: martedì 6 settembre 2011, 21:59

Re: STORIA DI UN 44 ENNE

Messaggio da Hellas » venerdì 9 settembre 2011, 17:10

Si , Giulio e' vero , qui ci si aiuta per quello che si puo' affrontando temi a noi
cari o anche no ma comunque consigli ed esperienze di altre persone
possono sempre essere illuminanti.
Quanto alla tua zeta ..si....ora ho capito di che zona si tratta , la conosco molto bene.
Io sono della citta' , non centro ma periferia...abitiamo in una bella zona no ? :)

Rispondi