Sante parole...non sai quante volte sono stato incolpato di auto-convincermi delle cose...e il problema è proprio che quando ti convinci che non potrà mai funzionate TUTTO smette di funzionare, non c'è possibilità di riscatto.barbara ha scritto: E dall'altra parte che succede? Dall'altra parte purtroppo c'è uno esattamente come me, con le mie stesse angosce , con la mia stessa sindrome del "Tanto non funzionerà..."
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E mentre io sto lì, roso dall'attesa , e immagino che lui se ne freghi , magari dall'altra parte capita la stessa identica cosa, ma entrambi ci faremmo ammazzare piuttosto che ammetterlo.
Per ammetterlo dovremmo poterci fidare, fidarci che l'altro non approfitterà della nostra debolezza. Fidarci che l'altro non ci giudicherà . Il che è impossibile anche solo pensarlo , perché per noi stessi è insopportabile questa debolezza, perché ci odiamo quando si manifesta. E allora è mille volte meglio che l'altro ci creda stronzi piuttosto che fragili a causa sua. Se non altro conserveremo l'orgoglio, che è l'unica cosa che non ci manca.
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forse la soluzione sta nel cominciare a guardare in faccia a ciò che accade e cominciare a dargli un nome. Poi il resto, chi lo sa, potrebbe arrivare da sé.
Almeno ci spero. Preferisco pensare che tutto possa funzionare, fino a prova contraria.
Eppure sarebbe così facile mettere sul piatto la propria fragilità, ma personalmente poche volte ci sono riuscito, sono fiero di dire però che quelle poche volte è successo perchè ai miei occhi ne valeva davvero la pena, perchè amare è anche saper mettere da parte un po' di quell'orgoglio di cui ci ammantiamo sempre per ammettere di essere fragili, ammette che l'altra persona "ci tiene in pugno".
Una bellissima riflessione, ti ringrazio di cuore barbara ...cercherò di ricordarmene al momento opportuno sperando di aver la forza di mostrarmi "debole" e di ricordarmi che la persona dall'altra parte, come me, può aver paura e bisogno di certezze.