Padre di un ragazzo gay: un consiglio

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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sandro
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Re: un consiglio

Messaggio da sandro » lunedì 24 ottobre 2011, 20:09

salve sono Sandro ,venerdi' conoscero' il ragazzo di mio figlio, questo dapprima per mia richiesta e poi condivisa anche con loro. Francamente andro' con un po', di timore ,prima di tutto perche' dovro' confrontarmi con una realta' a me sconosciuta, secondo perche' non vorrei sicuramente urtare la sua sensibilita'.Comunque da parte mia non ci sara'alcuna avversione e cosi' spero anche da parte sua ,cerchero' di avere un rapporto sincero e spero duraturo.
Vi saluto caramente e se vorrete darmi qualche "dritta" sara' bene accetta .

Machilosa
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Re: un consiglio

Messaggio da Machilosa » lunedì 24 ottobre 2011, 22:43

Lasciami unire agli altri dicendo che tuo figlio è proprio fortunato ad avere un padre come te!
Non posso parlarti per esperienza personale perchè, per ora, mia padre non sa ancora nulla. Però ti dico quello che vorrei, se mi trovassi al posto di tuo figlio: vorrei sentirmi come se fossi nella situazione più normale di questo mondo! Non hai nulla di particolare da fare; conversa di tutto e di più, senza far sentire tuo figlio e il suo ragazzo come due alieni! "Cosa fai? Cosa ti piace? Ah, certo che oggi fa proprio freddo!" Questo genere di cose!
Adesso la butto sul ridere, però magari eviterei domande del tipo: "Dove vi siete conosciuti?" giusto perchè -poi magari non è andata così- potrebbe essere imbarazzante dover rispondere "in un locale gay!"
Vedrai che andrà tutto liscio, se ti comporterai come con chiunque altro, semplicemente essendo te stesso!
In bocca al lupo. Raccontaci però l'esito, neh!

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progettogayforum
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Re: un consiglio

Messaggio da progettogayforum » martedì 25 ottobre 2011, 0:23

Ciao Sandro,
credo che il consiglio che ti ha dato Machilosa sia veramente ottimo, i discorsi impegnati o vengono dai ragazzi o è meglio lasciarli da parte. In linea di massima la cosa fondamentale è rispondere sempre con schiettezza, dire quello che si pensa veramente e non lasciare cadere la conversazione, non cambiare discorso, lasciare a loro l’iniziativa sul che cosa dire e poi parlare di tutto, e soprattutto sdrammatizzare un incontro che non deve essere caricato di ansia e di aspettative, quattro chiacchiere disimpegnate sono sicuramente un inizio tranquillo. Comunque il fatto che tu reagisca come stai facendo, per loro, è fondamentale, significa poter trovare un sostegno serio che è difficilissimo trovare. E poi, al di là dei consigli penso che tu sappia perfettamente che cosa fare perché è il voler bene a tuo figlio che ti guida e non c’è guida migliore.

sandro
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Re: un consiglio

Messaggio da sandro » sabato 29 ottobre 2011, 20:09

Salve a tutti, con mio figlio sono andato a casa del suo fidanzato e li l'ho visto per la prima volta ,non vi nascondo che ero molto teso ma dopo le presentazioni e aver parlato del piu' e del meno il clima si e' rilassato. Lui mi ha detto che aveva piacere di conoscermi in modo che io sapessi chi frequentava mio figlio, di questo l'ho ringraziato perche' cosi' mi tranquillizzava non poco , ho avuto la forza di raccomandare ad entrambi di non scherzare ne' con i sentimenti ne' tantomeno con la salute, loro mi hanno parlato delle intenzioni per il presente.
Da parte mia li ho rassicurati che non ho preclusioni verso il loro rapporto che mi adoperero' per farlo accettare anche al resto della famiglia quando mio figlio sara' pronto per parlarne ,abbiamo bevuto un caffe' in compagnia dopodiche' sono ritornato a casa non felice ma sereno ,sapendo di aver aiutato mio figlio e questa e' la cosa piu' importante per me.

gianni
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Re: un consiglio

Messaggio da gianni » sabato 29 ottobre 2011, 21:31

Ho seguito attentamente la tua vicenda Sandro , cerca di metterti nei panni di tuo figlio e dell'enorme ostacolo che ha cercato d'affrontare , penso che tu abbia fatto la scelta giusta , ma la difficoltà è stata d' entrambi , siete stati bravi tutti e due , ma inizia solamente ora il gioco , iniziano le discussioni , i discorsi , l'affrontare insieme una vita che deve essere normale , come in tutte le coppie ci saranno problemi a non finire , tu cerca solamente di vedere il rapporto con tuo figlio come una cosa ordinaria , un problema da affrontare ogni qual volta se ne porrà la necessità , di coppie etero o gay ce ne sono a migliaia , non pensare che ti sia caduto un masso sulla testa , non pensare di essere l'unico , che è ti accaduta una disgrazia , è abbastanza normale , pensa a quei ragazzi che devono mantenere un rapporto in modo nascosto , che pensano di essere dei clandestini , dei fuorilegge , dei personaggi strani , ce ne sono tantissimi ... Ora cerca di instaurare un rapporto di fiducia reciproca , puoi dire che comincia una vita nuova , dovete affrontare insieme la famiglia , parla , parlate , affrontate insieme i problemi , vedrai che le cose diventeranno normali , e non far mai pesare a tuo figlio il suo stato , è una creatura come le altre , con gli stessi sentimenti e con le stesse problematiche , sarete più felici entrambi . Un abbraccio sincero , Gianni .
Lo scopo della vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è per questo che noi esistiamo.
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Re: un consiglio

Messaggio da progettogayforum » sabato 29 ottobre 2011, 21:37

Ciao Sandro,
hai fatto una cosa importantissima, quello che è successo è in pratica un sogno che per la stragrande maggioranza dei ragazzi gay non può che rimanere un sogno, per tuo figlio il sogno si è avverato. Quando capiterà un’altra occasione di andare a trovarli o di uscire con loro per qualunque motivo non dire mai di no, questo incontro non deve restare una cosa unica e irripetibile ma deve essere l’inizio di un rapporto di normalità. Tra l’altro hai fatto bene a dire che non si deve scherzare con la salute e con i sentimenti. Mi capitò una volta di parlare con un ragazzo più o meno dell’età di tuo figlio, questo ragazzo si era trovato un ragazzo serissimo e lo aveva fatto conoscere alla famiglia, poi aveva cominciato a frequentare, all’insaputa del ragazzo, persone molto più sciolte nei comportamenti e molto meno serie. Il padre lo ha aspettato una notte al rientro dalla discoteca e gli ha detto a brutto muso che avere un ragazzo è una cosa seria e che non ci si può prendere gioco dei sentimenti di chi ci vuole bene. È stata una lezione di morale profonda e quel ragazzo non se l’è più dimenticata e ha capito di avere un padre nel senso serio del termine, un padre che voleva un figlio come si deve al di là di qualunque distinzione tra gay e etero.

Alyosha
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Re: un consiglio

Messaggio da Alyosha » domenica 30 ottobre 2011, 3:24

Sandro avercelo un padre come te. Tutto sarebbe innegabilmente più semplice. Sono molto daccordo su quello che ha detto Project, cerca di non farlo restare un episodio isolato, ma fa che sia la base di un rapporto completamente nuovo. Non è semplice me ne rendo conto, ma penso sul serio sarebbe il sogno di ogni figlio avere un padre come te. Un abbraccio fortissimo!

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