Si risveglia dal coma ed è gay

Che cosa significa essere gay
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pavloss
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Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da pavloss » giovedì 10 novembre 2011, 18:23

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Telemaco
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Telemaco » giovedì 10 novembre 2011, 19:44

Il primo prete di paese che passa potrà dire un po' quello che gli passa per la testa, ma chi mi dice che il rugbysta non sia sempre stato gay?

Basta ragionare un attimo:
Chris Birch era il tipico giovanottone inglese tutto pub, sport, fidanzata. Una vita senza storia: impiegato di banca, vicino alle nozze con la donna dei suoi sogni, la passione per il rugby, giocato da dilettante, e per il football, seguito davanti alla tv con patatine fritte e una pinta di birra. Fino a quando un ictus lo ha colpito dopo aver fatto una capriola troppo azzardata giocando su un prato con gli amici. "Ricordo solo un dolore terribile che mi attraversava il corpo, poi tutto è diventato nero", ha raccontato al Daily Mirror.
Il ragazzo, "stereotipo vivente" prima dell'ictus, potrebbe semplicemente essersi spaventato a morte per via dell'ictus che stava per chiudere la sua vita perfettamente conformata ma evidentemente difforme da ciò che lo avrebbe fatto sentire realizzato, e ciò direi che potrebbe essere stato una spinta sufficientemente traumatica per decidere di affrontare con consapevolezza il suo normale orientamento sessuale: esistono milioni di gay che essendo nati e cresciuti in società eterocentriche possono benissimo ignorare o fingere di ignorare il proprio orientamento sessuale e vivere da eterosessuali (anche perchè un gay non consapevole di sè può tranquillamente avere rapporti sessuali con ragazze) ma capita talvolta che l'omosessualità latente venga allo scoperto per via di un innamoramento improvviso che sconvolge quei ragazzi gay che, "per inerzia" si erano sempre comportati da etero. Ricordo di aver personalmente commentato un paio di casi del genere su questo forum.

D'altra parte quasi sempre sono proprio e solo eventi traumatici e "scosse" di questo tipo che riescono a spezzare l'omofobia interiorizzata di molti ragazzi portandoli a ripensare a se stessi e ad accettare ciò che sentono veramente.
Mi sono testimoni la stragrande maggioranza dei gay di questo come di altri forum gay.

Comunque bisogna sottolineare che se il giovane redivivo scopertosi gay avesse scelto di fare l'operaio, il commerciante o il consulente d'impresa l'articolo non lo avrebbero mai scritto. :D

Ahah che poi mi fa troppo ridere la descrizione della vita etero del rugbysta... una vita "senza storia"... una vita di patatine fritte mangiate sul divano... wow! emozionante! Il perfetto ragazzo etero mangia le patatine fritte sul divano guardando la partita! ahah ormai non sanno più cosa utilizzare per tracciare confini fra i due mondi... confini che non ci sono :lol:
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Felix
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Felix » giovedì 10 novembre 2011, 22:15

Telemaco ha scritto:Il primo prete di paese che passa potrà dire un po' quello che gli passa per la testa, ma chi mi dice che il rugbysta non sia sempre stato gay?

Ahah che poi mi fa troppo ridere la descrizione della vita etero del rugbysta... una vita "senza storia"... una vita di patatine fritte mangiate sul divano... wow! emozionante! Il perfetto ragazzo etero mangia le patatine fritte sul divano guardando la partita! ahah ormai non sanno più cosa utilizzare per tracciare confini fra i due mondi... confini che non ci sono :lol:

Telemaco mi piace la tua analisi e le tue osservazioni.
Per quel che mi riguarda ho lasciato da tempo la preoccupazione di stabilire l'origine dell'omosessualità. E' un tema che lascio agli specialisti, perché è molto facile che ci si lasci trasportare da ideologie troppo di parte ed interessate. Sia per un verso che per un altro, ovviamente.

Con questo non dico che non sia importante studiare il fenomeno, ma penso che nella vita del singolo, nel concreto della propria esistenza, stabilire il perché uno è gay non serve assolutamente a nulla. Più importante è stabilire cosa uno poi voglia fare della propria vita una volta che ha capito qual è il suo orientamento.
E senza voler giudicare nessuno, penso che il soggetto in questione nell'articolo si sia fatto prendere dagli stereotipi. O forse è più corretto dire che è il giornalista ad aver presentato la situazione in questo senso. E questo è fastidioso.
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Telemaco » venerdì 11 novembre 2011, 10:09

Felix ha scritto:penso che il soggetto in questione nell'articolo si sia fatto prendere dagli stereotipi.
Ho fatto un controllo su altri articoli e ho visto anche una sua foto.
Sì mi sa che l'ictus non lo ha fatto diventare gay, lo ha rincoglionito a sufficienza per fargli credere che un'omosessuale si debba necessariamente realizzare a suon di clichés.
L'unica cosa che ha dimostrato questo tizio è che conosceva molto bene ogni singolo stereotipo sui gay e lo ha messo in pratica. Contento lui.
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pavloss
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da pavloss » venerdì 11 novembre 2011, 19:21

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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Telemaco » venerdì 11 novembre 2011, 20:11

pavloss ha scritto:Rimango piuttosto basito, invece, quando noto, più che qui altrove, teorie che non possono collegarsi al fatto in questione e che obbediscono, semmai, al bisogno psicologico di tranquillizzare le persone.
E io rimango piuttosto basito a leggere queste considerazioni così curiosamente capziose: non vedo quali timori possa suscitare un 'argomentazione ragionata e consequenziale contro coloro che intendono ad ogni costo patologizzare fino all'esasperazione la cosa per i più svariati motivi, anche religiosi. Com'è appunto immediatamente accaduto e come tu stesso lo hai sottolineato.
2) Se la persona fosse stata eterissima prima e poi, in seguito all'incidente, si fosse risvegliata gay, che problemi ci sono? Potrebbe benissimo essere pure così.
Appunto. Ciò non farebbe null'altro che apportare una peraltro non poi così eclatante dimostrazione ulteriore della tesi biologico-cerebrale sulla strutturazione dell'orientamento sessuale. niente di che.
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jack89
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da jack89 » sabato 12 novembre 2011, 2:08

quanti gay ora cercheranno di provocarsi un ictus per diventare etero?

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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Telemaco » sabato 12 novembre 2011, 18:24

Immagino solo quelli che contano di non crepare contestualmente.
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Machilosa
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Machilosa » domenica 13 novembre 2011, 14:53

Telemaco ha scritto:Immagino solo quelli che contano di non crepare contestualmente.
Mi fai scompisciare! Spero che nessuno mai ti assoldi per intentarmi causa!

Felix
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Re: Si risveglia dal coma ed è gay

Messaggio da Felix » domenica 13 novembre 2011, 15:19

jack89 ha scritto:quanti gay ora cercheranno di provocarsi un ictus per diventare etero?
Ho trovato geniale questa domanda, e nel suo aspetto comico (anche io mi ci son scompisciato, insieme con la risposta di Telemaco) credo contenga una triste e dolorosa verità. Certo, spero nessuno sarà mai in grado veramente di provocarsi un ictus per "guarire" ciò che causa enormi problemi. Probabilmente io lo avrei fatto quando presi finalmente coscienza ed ebbi la forza di dirmi ad alta voce "Sono omosessuale", ma alla fine non sarei stato felice. Ora è diverso. Non faccio più la lotta con me stesso punendomi per una realtà che non mi son scelto e non mi son dato, ma che ho accolto e continuo a farlo con serenità. Eppure, essendoci passato, non dimentico il dolore e penso a tutti quelli che farebbero carte false pur di non dover fare i conti con la propria omosessualità. Non li giudico, nè li condanno. Li comprendo e sento il loro dolore. Ma le cose cambierebbero se si scoprisse finalmente che l'omosessualità non ha nulla a che vedere con gli stereotipi gay e che darsi la possibilità di scoprire quali siano le proprie modalità affettive (perché di questo alla fin fine si tratta, prima ancora che dell'attrazione sessuale) sia il passo necessario per accettarle e integrare il tutto in una dimensione unitaria del proprio essere. Solo dopo diventerebbe possibile capire come si desidera rapportarsi con se stessi e con gli altri. In fondo, credo che la lotta sembra indirizzata ad un problema (l'omosessualità, temibile bestia nera e divoratrice) e invece ne nasconde ben altri. In questo senso penso possa aiutare un cammino (anche terapeutico) per scoprire le possibili cause, non dico della propria omosessualità, ma dei processi che han provocato certe ferite e/o l'instaurarsi di cetrte dinamiche. Senza però l'accanimento a voler cercare di capire perché uno è omosessuale. Perché, anche ammettendo per assurdo che arrivasse ad avere la certezza, il fatto non cambia: chi è omosessuale sente che il proprio completamento affettivo può venire solo dalla relazione intima e affettiva con un altro del proprio stesso sesso. Facile a dirsi, difficile a farsi!

OK, forse sono andato OT, ma ci tenevo a tirar fuori queste considerazioni!
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
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