i miei dubbi ....

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Gio92
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 13:43

lallo ha scritto:Ciao Gio92, anche io sto facendo un percordo di psicoterapia perchè ho cominciato a soffrire di crisi di ansia a 16 anni. Pensare di aver risolto il problema mi ha portato ad interrompere la prima volta a 17 anni e così ne ho sofferto di nuovo a 19; anche là risolvere il sintomo per me era segno che potevo smettere di andare dalla psicologa e così ho sbagliato. Purtroppo l'ansia torna quando meno te lo aspetti e quando hai meno strumenti per difenderti e così, a 20 anni, è esplosa più forte di prima e ho deciso che dovevo tornare a prendermi cura di me stesso, anzi, iniziare una volta per tutte visto che in precedenza, forse per immaturità, avevo scelto semplicemente di curare l'esteriorità del problema che si manifestava con una molteplicità di sintomi. Ora sono passati due anni, ho fatto passi avanti e sto imparando ad affrontare l'ansia che, come saprai, è un tratto della nostra personalità che però dobbiamo imparare a gestire e a comprendere, come se fosse una sorta di campanellino di allarme. Anche io sono riuscito a parlare dell'omosessualità, dando voce a quella parte di me che finalmente ha avuto il modo di accettarsi e di iniziare a sperare in una vita in cui mi possa sentire realizzato, affettivamente parlando.
Io non ho avuto il tuo stesso problema; il mio più grande era e forse resta l'imbarazzo di portare fuori da me questa cosa però gioisco a pensare che ci siano dei ragazzi che vivono delle storie d'amore e che per questo sono felici.
I tuoi dubbi li comprendo e onestamente non possono che generarti ulteriore confusione; essi rischiano di farti diventare il classico cane che si morde la coda, che cercando delle risposte continua a farsi del male. Allo stesso tempo, hai modo di affrontarli con il tuo psicologo; lui può aiutarti a superare il malessere interiore. Ti può aiutare a comprendere da cosa deriva (hai forse interiorizzato l'omofobia dei tuoi parenti e di chi ti è stato attorno?) e ti può aiutare a cambiare il modo di vedere le cose. E' con lui che devi trovare le risposte e soprattutto è te stesso che devi porre nelle condizioni di trovare i giusti stimoli: prova a metterti in gioco, a fare uno sforzo iniziale per sentire davvero cosa provi, di che entità è il tuo disagio e cerca di costruire qualcosa a partire da queste consapevolezze che però potrai raggiungere solo osando un pochino di più... Buona fortuna (da uno che sta "cercando di provarci" :))!
Caro Lallo,
credo che tu abbia ragione. Forse ho una visione sbagliata delle cose,sicuramente su questo influisce l'ambiente in cui sono cresciuto... nella mia famiglia c'è cultura, i miei genitori hanno studiato, mio padre è laureato e mia madre è diplomata in pianoforte... ma questo non significa che pensano bene degli omosessuali...
non potrò mai dimenticare le parole di mia madre che disse un mese fa:"per me la normalità è l'eterosessualità, non l'omosessualità". Per non parlare di mio padre, lui ha una visione negativa di tutto, non solo dell'omosessualità ma anche di tante altre cose. Io credo che questo abbia influito il mio modo di vedere le cose... e io ho assorbito tutto... come ho assorbito l'ansia che mi hanno trasmesso da piccolo... ho interiorizzato tutto e ora ho come dei virus che girano nella mia testa... forse anche l'ansia è collegata a questo, non lo so... ma so che ho 19 anni e devo iniziare a pensarla a modo mio, a intraprendere una strada tutta mia... ma non ci riesco... al solo pensiero di deludere i miei genitori sto male... se porterò il mio futuro ragazzo a casa loro non la prenderanno bene... hanno una visione ristretta di quello che è l'amore, anche eterosessuale. Per fare un esempio, mia madre dice sempre che se mia sorella porterà un ragazzo a casa, questo non deve dormire a casa nostra insieme a mia sorella, e non devono fare le cose sporche... questo per dirti come la pensa mia madre che è anche molto religiosa e ha condizionato anche me... ma io non voglio pensarla come lei...
Quanto darei per avere un ragazzo che mi dia amore, sicurezza, che mi abbracciasse, che mi baciasse, con cui stare insieme... è questo di cui ho bisogno... DI AMORE... poi il sesso viene dopo...
Con questo per dirti, caro Lallo, che mia madre non ha mai conosciuto il vero amore, perchè lei e mio padre non si sono mai amati profondamente... è dura da dire ma purtroppo è così... e come può capire anche l'amore omosessuale se ha dei tabù ed è chiusa anche verso l'amore eterosessuale?? ecco, sto cercando di risalire alle origini... forse è questo... sto scavando proprio alle radici della pianta per vedere come mai la pianta è arida è secca... forse ha bisogno di acqua, cioè... di amore...
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 13:51

riverdog ha scritto:
Gio92 ha scritto: "ma come faccio a stabilire io quello che è giusto o sbagliato?? ma è una cosa che si può fare? e se fosse così, tutti avremmo la libertà di fare quello che vogliamo, quindi anche di uccidere, di rubare, di non rispettare le leggi, di non rispettare gli altri.
Ma dai, il paragone non regge proprio! La libertà di un individuo è delimitata proprio dal non intralciare, nuocere, sconfinare nella libertà altrui.... Tu quale danno arrecheresti al prossimo con la tua omosessualità :?:
ecco, leggendo questa risposta già mi sento meno confuso...
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 14:05

marc090 ha scritto:Più o meno nel mondo c'è una contraddizione di fondo... il concetto di stato... le nostre regole, esistono perchè ci sono meccanismi di coercizione... forse... una certa contraddizione in effetti, si nota anche in queste parole... dove il concetto di chi vorresti vicino a te, insieme e nella tua vita, va a mischiarsi con concetti estremamente relativi quali bene e male, giusto o sbagliato...

Ti rispondo così Gio92 perchè mi sembra che cerchi risposte... e alla fine quello che ti suggerisco è di trovarti un equilibrio tuo, dei tuoi logici punti di riferimento, stabili, che ti possano aiutare a capire cosa vuoi, cosa funziona nel mondo e cosa no (per te)... E in effetti, come già ti diceva gianni.. non c'è metodo migliore che autocritica, introspezione.. tante domande in un continuo scalare a cui dare risposta però; non una risposta giusta, più che altro, la nostra... per poi renderci conto che con ogni probabilità non c'è nessun altro che sappia rispondervi meglio.. o anzi... che non c'è risposta giusta che tenga...

(per quanto mi riguarda viviamo in un mondo di relativismi.... :) )

p.s riferito al primo post in generale
purtroppo faccio confusione tra amore con il bene e il male perchè come ho già detto prima la mia confusione deriva dal fatto che assorbito idee altrui senza dare ascolto a me stesso... forse le mie idee e i miei punti di vista ce li ho già dentro di me ma sono seppelliti dalla mia scarsa autostima e dal mio "auto condannarmi", come se le mie idee non contassero nulla, non servissero a nulla. Forse devo cominciare ad ascoltare di più me stesso, a capire chi sono e cosa voglio, a capire cosa faccio di male e cosa non faccio di male...
hai ragione, devo cominciare a scavare dentro di me...
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da progettogayforum » venerdì 18 novembre 2011, 14:07

Provo a dire la mia su che cosa è bene e che cosa è male. Premesso che le valutazioni morali assolute, cioè sulla base di parametri che si assumono dogmaticamente come assoluti (la legge di natura o la legge di dio) partono dal presupposto che esista un preciso ordine naturale o divino che può essere violato; premesso che le morali di tipo soggettivo che valutano le azioni sulla base delle intenzioni di chi agisce sostanzialmente non si staccano dallo stesso modello dogmatico perché le intenzioni soggettive sono comunque valutate sulla base di parametri assunti del tutto dogmaticamente, resta una terza via per individuare ciò che è bene e ciò che è male, si tratta di una via soggettiva, che prescinde da regole dogmatiche e che valuta le azioni non sulla base delle intenzioni di chi compie l’azione ma sulla base degli effetti prodotti nella sfera di percezione di chi quella azione subisce. Mi spiego con un esempio. Cercare di aiutare una persona e produrle una ulteriore sofferenza a qualcuno potrebbe apparire una buona azione perché ci sono le buone intenzioni che sembrano giustificarla, ma per chi quella azione subisce, quell’azione è un male e non è un male oggettivo ma un male soggettivo che deve essere valutato solo sulla base dei parametri di chi subisce quell’azione. In altri termini è cattiva un’azione che provoca sofferenza nei soggetti sui quali ricade, indipendentemente da qualunque regola esterna e da qualunque intenzione soggettiva di chi compie l’azione, è per questo che la valutazione morale si può compiere solo a posteriori misurando gli effetti che quell’azione produce su chi la subisce. Come tutte le cose che toccano il comportamento umano, anche questo concetto di morale va considerato con buon senso, come un principio di massima e non come una regola di logica.
Tanto premesso, provo ad applicare il principio alla sessualità, ma il ragionamento vale anche in generale. Chi agisce talvolta lo fa nel proprio esclusivo interesse (reale o presunto) non tenendo nella minima considerazione gli effetti della propria azione nella sfera individuale altrui. L’esempio tipico è quello della violenza sessuale. Se per procurare a me stesso un piacere (o un presunto piacere) io faccio violenza ad un’altra persona, io “faccio del male a quella persona” (si noti che non dico faccio bene o faccio male) e quindi copio un’azione immorale. In questo, che si tratti di sessualità gay o etero non cambia nulla, il male è nella violenza, ossia nella imposizione violenta nei confronti di un’altra persona. La violenza sessuale non è immorale perché è sessuale ma perché è violenza. Quando l’azione che si compie è del tutto priva di conseguenze nella sfera della percezione altrui (vedi il caso del desiderare sessualmente un ragazzo o una ragazza che non ne hanno consapevolezza) non esiste nessuna possibilità di valutare la moralità o meno dell’azione perché non si interagisce oggettivamente con la sfera delle sensazioni di un’altra persona. Ma vengo al punto centrale, quando il desiderio sessuale/affettivo rivolto verso un’altra persona è condiviso da quella persona che non solo non lo percepisce come un male ma lo desidera, non ha alcun senso pensare che quel desiderio e gli eventuali atti che ne conseguono siano immorali, perché non provocano ad altri nessuno stato di sofferenza.
Ma voglio accennare qui ad una forma di immoralità che purtroppo causa conseguenze molto serie, mi riferisco all’abuso della professione di psicologo perpetrato dai quei professionisti che invece si aiutare un ragazzo ad essere quello che è, per accondiscendere alle richieste delle famiglie o per presupposti di carattere ideologico, tentano di riorientare i ragazzi gay verso l’eterosessualità. Si tratta di azioni profondamente immorali, che talvolta non hanno nemmeno l’attenuante della buona fede, e che provocano momenti di disorientamento e di crisi profonda nei ragazzi che le subiscono. Sono in sostanza vere e gravi forme di violenza psicologica che possono provocare danni pesanti. Ciò che più lascia perplessi è che questi comportamenti, che nonostante le prese di posizione dell’ordine degli psicologi, esistono ancora, tendono a sottolineare la natura “intrinsecamente disordinata” della sessualità gay, ripetendo in questo la condanna ecclesiastica della omosessualità. Per un ragazzo che in età molto giovane è stato sottoposto a condizionamenti psicologici di questo genere, uscirne è difficile e il rischio della instaurazione di crisi ansiose e di complessi di colpa legati alla sessualità è molto concreto. Un ragazzo, in una situazione del genere, cercherà conferme dell’ipotesi di poter essere etero, sopravalutando qualunque elemento che possa sembrare andare in quel senso e sottovalutando o addirittura vivendo con profondi sensi di colpa ogni pulsione sessuale che invece lo riporta in una dimensione gay. La conseguenza più comune è l’aumento degli esperimenti sessuali, del mettersi alla prova in situazioni etero per vedere che succede, nel tentativo di auto convincersi di essere etero e per questa strada in certi casi si arriva perfino ad un innamoramento “volontario” cioè per scelta e non spontaneo, verso una ragazza e da lì al matrimonio, nella presunzione che in quel modo si risolveranno tutti i problemi.
Io mi chiedo dove sia l’immoralità, se in un ragazzo gay che cerca di vivere la sua vita o in un professionista che quella vita finisce per condizionarla in modo pesantissimo.

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Gio92
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 14:18

barbara ha scritto:Gio92 ha scritto: come faccio a stabilire io quello che è giusto o sbagliato?? ma è una cosa che si può fare? e se fosse così, tutti avremmo la libertà di fare quello che vogliamo, quindi anche di uccidere, di rubare, di non rispettare le leggi, di non rispettare gli altri.

Ciao Gio, quella che tu poni è una domanda molto molto complessa e che è continuamente oggetto di studio. Cos'è la morale? e cos'è la devianza?
I filosofi, i criminologi anche si sono aggrovigliati il cervello nel tentativo di dare una spiegazione univoca, ma neppure quello è stato possibile. Se senti un uomo do chiesa potrebbe dirti che i principi morali sono immutabili , poichè provengono da Dio e quindi dai testi sacri , se senti un laico, come me, ti dirà che essi variano in base al contesto e al tempo . i fatti sembrano dare ragione a questa seconda opinione , visto che c'è stata un'epoca in cui in Italia erano sbagliate cose come : far votare le donne, permettere alle donne di avere una proprietà , permettere a una persona di colore di entrare in un locale pubblico per bianchi,. C'è stato un tempo in cui finiva in carcere chi faceva obiezione di coscienza al momento della chiamata a militare ed era invece giusto, anzi doveroso, picchiare i propri figli .
Chi viveva a quell'epoca aveva il dubbio che quelle cose in realtà fossero sbagliate perchè qualche tempo dopo sarebbe cambiato tutto?
Forse una parte delle persone l'aveva intuito e solo pochi avevano il coraggio di disobbedire. Molte leggi, molte consuetudini sono cambiate proprio per il coraggio di questi pochi, che non fidandosi dell'opinione generale , hanno creduto nella propria morale interna.
Ma, come tu dici, anche l'assassino potrebbe pensarla così e credere di avere ragione. Questa è un'obiezione molto intelligente, tanto che non saprei cosa risponderti ahahahah.
Ciò che dice Riverdog sul fatto che il discrimine è il male che si può fare agli altri può essere una risposta , ma cos'è il male per gli altri? siamo sicuri di essere tutti d'accordo su questo punto? Se pensiamo all'aborto è avidente che non sempre è così condiviso questo concetto.
La nostra legge dice che gli omosessuali sono cittadini come gli altri e devono essere trattati come tali , però non si possono sposare . Come deve interpretare questo messaggio un ragazzo di vent'anni come te?
Non sei tu ad essere confuso, mi pare, è la società stessa...
forse è la società, giusto... e la mia acuta sensibilità è stata colpita dai messaggi sbagliati... in fondo anche io vorrei amore da un ragazzo e quindi non sono sbagliato... mi rendo conto sempre di più leggendo le vostre risposte che voi parlate di AMORE omosessuale, quello che io non ho mai conosciuto ma che ho tanta voglia di conoscere... ho voglia di avere un ragazzo da abbracciare e da baciare, e questo è sbagliato? no! come potete vedere mi faccio domande e risposte da solo...
L'altra volta attendevo la metropolitana che arrivasse, e nel frattempo vidi un ragazzo bellissimo, mi avvicinai e salìì nel suo stesso vagone, e mi misi proprio di fronte a lui per tutto il viaggio, lo osservavo e immaginavo la mia vita con lui, immaginavo di stare con lui, era bellissimo, non so cosa avrei fatto per domandargli "come ti chiami? dove abiti? a che fermata devi scendere?", questo non è sbagliato e lo so, perchè si tratta di attrazione verso un ragazzo... ma il punto è che se immagino di fare l'amore con lui mi sento in colpa, come se fossi uno sporco... è questo il punto... devo cominciare a dire a me stesso che è una cosa normale... a volte penso anche che sia così, ma altre volte ritorna in mente l'idea che sono uno sporco che cerca amore ma anche SESSO... perchè penso così?perchè subito cambio idea da un momento all'altro?? io credo che devo ancora scavare per capirne le cause e per questo ci vorranno ulteriori anni... vorrei essere sereno e vivere liberamente ma proprio non ci riesco, e mi viene da piangere a volte al solo pensare che non sono libero... forse la prigione me la sono creata io, oppure me l'hanno creata gli altri?? perchè ho tutte questa sarre davanti che non mi permettono di uscire??

[/b]chiedo scusa a tutti gli utenti del forum se ripeto sempre le stesse cose e vi annoio... ma sono domande che mi faccio tutti i giorni,,, scusatemi
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 14:39

lallo ha scritto:
barbara ha scritto:Gio92 ha scritto: come faccio a stabilire io quello che è giusto o sbagliato?? ma è una cosa che si può fare? e se fosse così, tutti avremmo la libertà di fare quello che vogliamo, quindi anche di uccidere, di rubare, di non rispettare le leggi, di non rispettare gli altri.
Quoto in toto la risposta di Barbara.
Ovviamente non è facile e immediato capire cosa è bene e cosa è male; se davvero avesse senso fare una discriminazione tale presumo che potremmo dare molte cose per scontato. Tuttavia, come scrive riverdog, volendo approcciarsi in tal senso all'omosessualità che male potresti fare agli altri stando con un individuo del tuo stesso sesso? In base a cosa dovresti sentirti dalla parte del torto?
Allora, secondo me è normale che qua siamo tutti d'accordo sul punto che nell'omosessualità non c'è nulla di sporco nè di sbagliato e il dilemma personale di Gio92 è proprio dovuto al fatto che lui stesso non si capacita di come non riesca ad allinearsi con questo modo di vedere le cose. Che poi la società sia confusa su ciò che è bene e male purtroppo è vero, che si lancino consapevolmente messaggi sbagliati che generano confusione e sensi di colpa è stra-vero.
A tutti sembrerà assurdo, ma il consiglio di fare quello che senti è quello che a mio avviso devi tenere più in considerazione. Gio92, è vero che l'introspezione è un buon modo per interrogarsi su ciò che si vuole, ma è anche vero che le risposte molto spesso si trovano all'esterno; siamo uomini e in quanto tali abbiamo bisogno di stimoli che producono emozioni e sensazioni. A partire da queste ci possiamo fare un'idea di cosa ci fa stare bene e cosa male e sentirci motivati a cercare il benessere e fuggire il malessere. Non è un cammino lineare, è una crisi intesa come cambiamento e movimento continuo che però può aiutare parecchio ad affermare la propria individualità; proprio quando ti succede ciò che ora definisci sbagliato devi riflettere su "cosa sarebbe sbagliato" e risponderti sinceramente ;) Le opinioni non si possono cambiare da un giorno all'altro, sopratutto quando c'è una specie di coinvolgimento somatico e viscerale, che ti condiziona in qualche modo, però sono convinto che prendere consapevolezza del disagio e attraversarlo, cercando di dargli un senso, aiuti sempre e tu sicuramente sei sulla buona strada :)
tu dici che il disagio è il mio, e sono io quello che non si capacita del fatto che l'omosessualità è una cosa normale e che amando un ragazzo del mio stesso sesso non faccio male a nessuno... forse hai ragione... come gia detto prima sono pieno di gabbie mentali e di idee tutto mie perchè non ho mai avuto l'opportunità di confrontarmi con il mondo esterno per la vita schifosa che ho avuto finora... se vogliamo dirla tutta io psicologicamente sono rovinato perchè
1)ho sofferto di disturo ossessivo compulsivo, per tantissimi anni e ancora oggi ne soffro anche se in forma minore, questo perchè? perch mio padre è altrettanto ansioso e mi ha trasmesso tutta la sua ansia da quando sono nato, sinceramente mi ha rotto con la sua ansia ancora oggi e vivo in una famiglia dominata dall'ansia e tutti i giorni sono costretto a sopportare tutto questo... due anni fa sono persino finito in depressione per questo, non andavo piu a scuola e avevo mollato tutto e avevo crisi d'ansia fortissime e con frequenza elevata... il disturbo ossessivo compulsivo porta anche a depressione e scarsa autostima di se e quì c'entra il fatto che io non do importanza alle mie idee sull'omosessualità ma mi sn fatto condizionare dagli altri...
2)per tre anni alle scuola medie sono stato deriso, picchiato, preso in giro non perchè ero gay ma semplicemente perchè ero un ragazzo tranquillo e educato... ora per colpa di quegli stronzi soffro di fobia sociale, ho paura del giudizio degli altri e quando mi capita di parlare con gli altri ho paura che possano dirmi qualcosa di male...
e tutto questo ha scatenato il mio grande malessere...
e dopo tutto questo... come posso pensare che l'omosessualità sia una cosa normale se nn mi sono mai confrontato con nessuno tranne che con persone di bassa cultura??
io sono rovinato e ne sono consapevole... ma ATTENZIONE: con questo non voglio giustificarmi perchè so che un giorno tutta questa tempesta finirà, ma ci vorranno ANNI E ANNI... e sinceramente mi sono SCOCCIATO DI ASPETTARE, io voglio essere felice ORA!!non ce la faccio più...

con questo Lallo non voglio attaccarti ma semplicemente mi sono sfogato un pò, perchè mi sono rotto di questa situazione...

un abbraccio forte
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da lallo » venerdì 18 novembre 2011, 16:03

Gio92 non vorrei aver detto qualcosa che non va...siccome hai parlato di una tua situazione io ho cercato di darti un consiglio che reputo utile. Parlavi del fatto che non riesci ad accettare la tua omosessualità e, personalmente, piuttosto che dirti di guardarti dentro, di interrogarti continuamente e porti domande, come probabilmente fai da tutta la vita e continuerai a fare, ti ho augurato proprio di trovare quel confronto con la vita reale, possibilmente grazie a persone dotate della umana sensibilità (che dici che ti è mancato).
Detto ciò, ovviamente questo è un forum in cui condividiamo quello che possiamo e ognuno cerca di dire la propria nel modo più rispettoso possibile; è chiaro che le tue esperienze ti hanno condizionato al punto che hai dovuto faticare molto di più rispetto ad altri e, quindi, massimo rispetto per la tua storia. A maggior ragione mi auguro proprio che tu riesca a stare meglio ORA, come dici, e mi auguro che tu riesca a trovare un giusto punto di riferimento, che sia in qualche amico, che sia nel tuo psicologo o che sia anche in te stesso in modo tale che tu possa iniziare piano piano a guardare le cose con un'ottica diversa. Insomma, è un augurio sincero per quello che può valere, considerando che non ti conosco personalmente :) Non mi sono sentito attaccato e hai fatto bene a sfogarti, anzi scusa se ti ha ferito qualcosa cho ho scritto. Ancora buona fortuna! :)
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da Gio92 » venerdì 18 novembre 2011, 16:31

no Lallo, niente di quello che hai scritto mi ha ferito, non preoccuparti ;) forse sono io che dovrei preoccuparmi di aver ferito te con i miei toni un pò inc@zz@ti e in tal caso ti chiedo scusa... ma ti giuro che non ce l'avevo con te, ma con la vita in generale... sono pieno di rabbia per tante ingiustizie che ho ricevuto durante la mia infanzia e durante la mia adolescenza quindi quando partono i miei 5 - 10 minuti nessuno mi ferma più...
apprezzo il tuo augurio, io faccio quello che posso, la sofferenza per ora è ancora tanta e devo dire che ora sto meglio, quindi pensa un pò 2 anni fa come mi sentivo... forse dovrei fare 50 e 50, dovrei un pò confrontarmi con il mondo esterno e un pò guardare dentro di me per vedere cosa ho seppellito in tutti questi anni... mi sento molto più forte rispetto a prima ma comunque è come se ancora oggi vedessi un'onda altissima di 30 metri carica di problemi che viene su di me e mi travolge... i problemi da risolvere sono ancora tantissimi... e spero di farcela anche perchè sono da solo e ho combattuto sempre da solo... e sinceramente mi sono stancato un pò di questa situazione... ma se devo fare questo sacrificio per risolvere i miei problemi, allora sono pronto a farlo.

auguro anke a te un futuro pieno di serenità e di attimi di felicità

se vuoi possiamo sentirci in chat, io a volte la sera lì ci sono. Un abbraccio forte.
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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da gianni » venerdì 18 novembre 2011, 17:29

Ho letto la discussione , ed i pareri di tutti , i consigli di Project ( sempre validi ) , ma non ho letto che davanti a tutto c'è la persona interessata che quotidianamente deve combattere contro dei genitori di grande intelligenza ma di povera umanità , di crisi di ansia ( forse dovute al fatto che non si respira Amore ) , di ragazzi che non hanno ancora trovato la loro identità , di ragazzi che sognano un affetto , non un atto sessuale , un gesto d'amore che può essere una carezza , un ascoltare i problemi dei propri figli , cercare di essere più complici e meno genitori , di avere un rapporto vero , sincero , non è facile da mettere in atto tutto questo , ma penso che la soluzione del problema debba nascere dalla persona interessata , credo che il grande lavoro sia da fare su se stessi , ed è un percorso tortuoso e pieno di ostacoli , ma con un po' di buona volontà e tanto amor proprio , i risultati potranno arrivare , non tutti in una volta , ma sarà una bella soddisfazione . Ognuno di noi ha un grande compito ( cercare in tutti i modi di conoscersi a fondo , senza raccontarsi delle bugie ) , mettersi di fianco agli altri e cominciare a camminare con tanta fiducia e sicurezza .
Lo scopo della vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è per questo che noi esistiamo.
Oscar Wilde

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Re: i miei dubbi ....

Messaggio da astrazione » venerdì 18 novembre 2011, 19:04

Gio92 ha scritto: Io non vivo bene la mia omosessualità. Non l'ho mai vissuta bene. E' come se il fatto che mi piacciono i maschi sia una cosa sbagliata, una cosa negativa. Mi sento "sporco" al solo pensiero che mi piaccia un ragazzo. Non so perchè...
Ciao Gio92,
ho provato anch'io disgusto per me stesso in passato, e oggi - seppur in misura più moderata - mi capita ancora. Ho compreso solo negli ultimi anni che la ragione di questo conflitto interiore tra ciò che sento di voler essere e quello che ritiengo sbagliato, è solo il risultato dell'imprinting educativo che mi è stato inculcato.
Questo tipo di condizionamento non dovrebbe mai convincerci che l'omosessualità sia sbagliata.
Guarda alle cose per quello che sono veramente, Gio92. E pensa a una cosa: se fossi cresciuto nei tempi del nazismo, tutti ti avrebbero condizionato al fine di imprimerti quanto più odio e disprezzo possibile, nei confronti degli ebrei e delle categorie minoritarie. Saresti cresciuto credendo che la soppressione del diverso fosse cosa buona e giusta. Ma lo è stata? Più di sei milioni di esseri umani hanno pagato con la vita a causa di questi ideali malati.
Quello è l'esempio più estremo dei danni che l'umana ignoranza può fare a se stessa. Ma è anche rapportabile al nostro frangente.
Perchè noi che siamo diversi, non dobbiamo piegarci di fronte alle convenzioni comuni instillate da chi ha stabilito che cosa è giusto e cosa è sbagliato. Tu conosci la differenza, perchè conosci te stesso. Quindi sai cosa è giusto o sbagliato per te. Chi invece non ti conosce e non capisce niente di quello che provi, non può e non potrà mai saperlo! Il tuo psicologo ha detto la cosa giusta
dicendo che quello che è giusto o sbagliato lo decidi tu in base alla tua sensibilità.
E ricordati che nessuno può plasmarti a propria immagine e somiglianza. E nessuno deve arrogarsi il diritto di dirti che non devi essere quello che sei. Chiunque osi arrivare a tanto, che siano genitori, amici, o chicchessia, sono soltanto degli emeriti ignoranti matricolati!!
Gio92 ha scritto: e non ho mai capito perchè ho questa sensazione dentro di me quando vedo un bel ragazzo per strada o in tv... mi sento in colpa per questo. Come se fosse una cosa sbagliata. Mi sento sporco. Voi leggendo direte "ma come sporco? è una cosa normalissima!", beh io non riesco ad accettarla, non so perchè.
Sì che lo sai. Cerca dentro di te, Gio92. Tutte le risposte si trovano solo dentro di te.
Provo anch'io questa sensazione che descrivi, purtroppo. E anche qui torniamo sempre all'imprinting educativo. È come un "programma" che continua ad eseguirsi a livello inconscio. Per questo motivo, a livello conscio non riesci a riconoscere autonomamente se qualcosa dovrebbe o meno farti sentire in colpa. Perchè non sei tu che stai decidendo, ma il programma contenente la risposta a quel determinato stimolo. E chi la scritto nel programma che quel determinato stimolo è sbagliato? Di sicuro non tu, ma chi te l'ha inculcato.
Quindi questi "elementi estranei" dovrebbero essere estirpati, affinchè tu possa essere libero dai pregiudizi degli altri. Perchè tu hai un tuo cervello col quale ragionare. Riconoscere l'azione deletria di questo programma malevolo, è il primo passo per iniziare a cancellarlo e a scriverne uno tutto tuo e solo tuo.
Gio92 ha scritto: Mi sforzo in tutti i modi per accettare la mia omosessualità, ma non ci riesco proprio. Forse perchè sono cresciuto in un ambiente omofobo o forse perchè.... boh!! non lo so neanche io!!
Lo sapevi che la paura per l'omosessualità (omofobia) il più delle volte è indice di omosessualità latente?
Gio92 ha scritto: Ecco, io penso sempre a questa lunga frase ma mi domando "ma come faccio a stabilire io quello che è giusto o sbagliato?? ma è una cosa che si può fare? e se fosse così, tutti avremmo la libertà di fare quello che vogliamo, quindi anche di uccidere, di rubare, di non rispettare le leggi, di non rispettare gli altri.


È giusto fare del male a qualcuno? No di certo. Allora perchè tu stai facendo del male a te stesso?
Riesci a capire fin troppo bene quello che è giusto o sbagliato per gli altri, ma non quello che è giusto o sbagliato per te. Ma allora questo significa che conosci benissimo la differenza tra bene e male, giusto e sbagliato. Quindi dovresti aver capito che nel tuo essere non c'è niente di sbagliato. Tu lo sai già questo. Devi solo sforzarti ad accettarlo. Lo so che è difficile, ci sto passando anche io ormai da troppi anni...

Gio92 ha scritto: Ma ci sono delle leggi e delle regole di vita da rispettare, una morale, i principi di vita che ci impongono i nostri genitori da piccoli... e tutto questo va a farsi friggere??


Imporresti a tuo figlio di non vivere la propria vita solo perchè diverso? Questo sarebbe amore? Se tuo figlio poi ti mandasse a farti friggere per avergli rovinato l'esistenza, avrebbe tutto il mio appoggio!

Gio92 ha scritto: Se è così per la vita in generale è così anche per l'omosessualità?


Ricordati sempre che amorali non sono gli omosessuali, ma tutti gli emeriti ignoranti che a causa della loro insipienza cronica si assumono il diritto di fare la morale agli altri! E questo a me personalmente fa davvero schifo!

Gio92 ha scritto: Allora fa bene la Chiesa a dire che l'amore omosessuale è "disordinato" perchè non porta alla procreazione?


Lo sapevi che la chiesa ha votato contro la depenalizzazione del'omosessualità?
Significa che sono a favore della pena di morte. Non so tu, ma io proprio non mi fiderei di loro... se potessero farebbero un bel falò... non so se mi spiego

Gio92 ha scritto: oppure dice bene il mio psicologo??


Il tuo psicologo non dice bene, dice Benissimo! Ascoltalo, perchè ti ha dato davvero dei buoni spunti su cui riflettere.

Gio92 ha scritto: Perchè c'è tutto questo contrasto tra omosessualità ed eterosessualità??


Il contrasto c'è per una sola ragione: la gente è Ignorante.

Gio92 ha scritto: Perchè l'omosessualità è ritenuta una cosa sbagliata??


Non è sbagliata. La risposta a questa domanda è sempre la stessa: per colpa dell'ignoranza della gente che discrimina.

Gio92 ha scritto: E se l'omosessualità fosse un peccato?? Perchè ho tutta questa confusione nella mia testa??


Lo sapevi che nella bibbia anche mangiare crostacei è peccato? Per fortuna che non è scritto che anche respirare lo è... altrimenti...

Perdonami se a tratti i toni del mio discorso sono stati troppo accesi. È che mi dispiace che tu stia passando questo brutto momento. Mi dispiace che un bravo ragazzo come te debba sopportare tutto questo peso. Ricordati una cosa: abbi sempre fiducia in te. Tu sai quello che è giusto o sbagliato. E non permettere a nessuno di dirti come devi vivere la tua vita.

Ti mando un fortissimo abbraccio!!!!
Buona fortuna per tutto!!! :)

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