Gio92 non ti preoccupare si intuisce la tua assoluta buona fede e il tentativo concreto di trovare un tuo equilibrio e un tuo modo di viverti le cose. Sta serene da questo punto di vista. Più troverai una tua serenità e meno certe cose ti daranno fastidio non dubito di questo. In tutti questi anni tutti i riferimenti alla mia probabile omosessualità mi hanno ferito senza che io capissi bene il perché. Razionalmente sono da sempre super aperto di vedute. Ma la verità è che non lo ero e il primo a cui facevano schifo certi miei atteggiamenti ero io. Me l'hanno insegnato sin da bambino che dovevo provare schifo e ribrezzo per gli effemminati a distanza di 30 anni capisco che non ha alcun senso. Adesso mi sento molto più sereno, perché invece mi piaccio proprio e non me ne frega più nulla. Ovviamente ci sono contesti e contesti. Dice bene Nicomaco più che una questione di essere effemminati in sé è una questione di contesti. Non mi sognerei neanche minimamente di atteggiarmi a lavoro per esempio, ma il Sabato sera con gli amici che sanno di me mi piace proprio, mettere colori un attimino più eccentrici e giocare un po a fare la wamp (giusto un pò). Quello che ho notato è che questi ragazzi esagerano di brutto quando non ti conoscono, dopo un pò perché ti ci abitui tu, un pò perché vedono che non te ne frega assolutamente nulla, si rilassano un pochetto e almeno quando si rivolgono a te lo fanno con assoluto rispetto e senza esagerare. Io rispetto loro e loro rispettano me, mi viene abbastanza semplice. E comunque io sono proprio al contrario, mi lascio andare solo se mi sento in un contesto protetto e so che posso farlo perché sono "accettato".Forse ho sbagliato io a descrivere l'effemminatezza come un lato negativo di una persona, ma ti giuro che sono ancora confuso su questo. Se in tal caso ho detto qualcosa di male oppure ho categorizzato troppo ti porgo le mie scuse. Non era mia intenzione.
Mi sto esponendo? Può darsi. Cadranno le sette piaghe d'Egitto su di me per questo? Può darsi, ma proprio non mi interessa più. Ho le spalle robuste e penso di potercela fare a reggere qualsiasi battaglia. E comunque per me l'alternativa non esiste, mi sentirei di vivere in un carcere, stare lì a controllare tutto per paura di essere "scoperto". Si nasconde chi prova colpa, chi non se ne riconosce nessuna cammina a testa alza fiero di sé. Non l'ho appeso sul campanello di casa sono gay, ma neanche devo vivere come fosse una cosa di cui vergognarmi. Se ho combattuto contro me stesso 30 anni e mi sono finto etero, se ho vinto contro me stesso perché sono riuscito a fare la pace con me stesso, posso combattere contro tutto il resto del mondo. Sono sempre stato spontaneo nella mia vita e non ho nessuna intenzione di cambiare. Voglio solo fare quello che mi sento di fare e basta. Io la vita degli altri non la vivo e neanche mi faccio rappresentare in delega. Io sono Io.
Apprezzo particolarmente questa osservazione di Nicomaco, mi pare centri il punto e anche con estrema sintesi. Di me tutto si può dire tranne che sia sintetico .Ma a questo punto credo anche che con l’effeminatezza in sé la volgarità abbia poco a che fare. Secondo me è indecente e indecoroso (dal punto di vista dello stile di vita e del costume) vedere anche un super-maschio gay, mascolino, in tanga, che balla in pubblico in centro città in una piscina piena di fango o schiuma (cose del genere mi sembra si siano viste in qualche pride).
Machilosa tutte le cose in teoria possono essere belle o brutte, nei fatti però i luoghi dove vai sono le persone che incontri e va a finire che uno si affeziona alle persone e non ai luoghi, ai cartelli o alle iconografie. Torino è una granbella città e molte altre cose funzionano meglio là.