RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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progettogayforum
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RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da progettogayforum » domenica 15 gennaio 2012, 12:05

Ciao Project,
mi fa proprio strano scriverti questa mail perché non ho mai parlato con nessuno di queste cose. Dove vivo io devo stare attento a tutto e preferisco stare solo perché se avessi amici, diciamo così che si farebbero anche gli affari miei. Qui va così, e allora resto solo, ma è dura, ho solo internet, un po’ di foto e di video li cerco pure io, però quelle cose degli incontri oppure delle chat per farsi le se..e non mi interessano, magari sono rimasto un bambino dentro perché mi incanto a guardare certe foto, non mi piace il porno spinto, mi piacciono le foto dove di un ragazzo di vede tutto ma anche il sorriso, però delle cose naturali, come nella vita di tutti i giorni, cioè un po’ come farei io. Adesso queste cose in rete si cominciano a trovare e mi piacciono molto, proprio mettere insieme la faccia del ragazzo e tutto il resto, non lo so, sarò pure tarato che penso a queste cose ma le immagino dolci quando mi faccio una se.a, non mi piacciono quelle cose esagerate che si trovano in giro, un ragazzo mi piacerebbe carezzarlo, baciarlo, pure il resto certo, ma se viene spontaneo a tutti a due, se no non fa niente, penso che mi starebbe benissimo anche solo stare abbracciato con un ragazzo, cioè non con uno qualunque ma col ragazzo mio. Se mi vuole bene, di quello che facciamo non me ne importa niente ma voglio che mi voglia bene. Mi dico tante volte che il ragazzo io non ce lo avrò mai, anzi diciamo che in pratica ne sono sicuro, non ci so fare coi ragazzi, mi considerano un ragazzino anche se ho quasi 19 anni perché sono timidissimo, avere un ragazzo vicino mi imbarazza, divento rosso e non parlo, lo so che sembra stupido ma succede e poi non sono proprio un bel ragazzo, insomma non male, almeno non bruttissimo, quelli belli li vedo e sono belli veramente, io sono diciamo passabile e poi mi sentirei terribilmente in imbarazzo proprio a stare con un ragazzo, cioè a starci nudo insieme, e fare altre cose, sono molto complessato in queste cose e penso che potrei essere proprio una frana e questo mi frena molto, poi non mi so vestire, mi dicono che sono uno zombi ecc. ecc.. Ho paura che queste paure non me le leverò più dalla testa e poi non ne posso parlare con nessuno. A parte che amici non ne ho, anche se ne avessi che faccio? Se gli dico cose così mi prendono per un matto. Allora ho pensato di scriverti così mi dici quello che pensi di me e poi, se ti va, parliamo un po’ su msn. Magari a parlare non cambia niente però almeno uno si sfoga un po’. Aspetto con ansia la tua risposta.
Luca

Ciao Project,
ieri notte è stata stranissima, all’inizio mi tremavano proprio le mani, mi faceva proprio un effetto tipo panico, poi invece sono stato a mio agio, mi dispiace di averti trattenuto fino a quell’ora a raccontarti tutte quelle cose, te ne dicevo una e poi stavo in ansia per la tua risposta. In pratica mi sono sentito meno strano, cioè allora non sono poi tanto fuori. Tante cose che a me sembravano strane a te non lo sembravano affatto e questo mi tranquillizzava. Mi dicevo ma vuoi vedere che alla fine sono un ragazzo normale pure io!! Allora il modo mio di pensare a un ragazzo non è così assurdo e di ragazzi come me ce ne sono tanti! Magari!! Questa cosa mi fa stare meglio. Mi è piaciuta alla fine quando mi hai detto che io in fondo veri problemi non ne ho, mi sembrava quasi incredibile, ma detto da te dopo tante ore che parlavamo voleva dire che era proprio così e in effetti grossi problemi non ne ho, un po’ imbranato sono ma penso che di ragazzi imbranati come me ce ne siano tanti. Io in fondo l’idea di essere uno un po’ fuori me l’ero messa in testa anche per dirmi che la timidezza tanto non la potevo superare però se lo trovassi veramente un ragazzo che mi vuole bene, penso che tutta questa paura sparirebbe completamente. Certe volte mi sento scemo a cercare l’amore quando vedo che magari gli altri cercano solo il sesso, ma io voglio di più, sarò pure ingenuo ma voglio di più, cioè un ragazzo se sta con me deve essere proprio felice di stare con me, lo so che sono uno un po’ mediocre, ma io mica voglio uno bello come il sole, mi sta bene uno come me e pure peggio, però mi deve volere bene e allora sì che saprei volergli bene anche io. Grazie Project, mi sa che ti scoccerò ancora, ma già così mi sento più normale e mi piace.
A presto.
Luca
Se vuoi mettere le mail nel forum, fallo, non mi dispiace mica.

Tozeur
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da Tozeur » domenica 15 gennaio 2012, 12:57

Molto belle queste esperienze in cui mi riconosco molto, si desidera sempre qualcosa che in realtà sembra irraggiungibile, qualcosa che vogliamo ma che noi stessi non riusciamo ad avere e da qui nascono tutta una serie di paranoie, malumori, angosce. Io credo che ci sia bisogno di un punto di partenza, un trampolino di lancio che sia il punto di partenza per una completa accettazione di se e credo che il dialogo, inizialmente virtuale sia una cosa ottima quindi grazie project per questa iniziativa
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progettogayforum
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da progettogayforum » domenica 15 gennaio 2012, 13:56

Perché è così frequente tra i ragazzi gay l’idea di avere qualcosa che non va? Ma non dico rispetto agli etero, ma rispetto agli stessi gay. Tutto sta in quello che si identifica come gay. Essere gay significa solo una cosa, cioè innamorarsi di ragazzi invece che di ragazze e dico innamorarsi e non fare sesso, perché si può fare sesso per mille ragioni (frustrazione, rabbia, vendetta, passatempo) che nulla hanno a che vedere con l’amore. Tutto ciò che si ritiene gay al di là del fatto di innamorarsi di ragazzi dovrebbe essere del tutto cancellato perché è proprio quel di più che mette in mente ai ragazzi il senso di inadeguatezza. Essere gay non significa niente altro che innamorarsi dei ragazzi, tutto il resto esiste solo per effetto dei condizionamenti sociali e in paesi in cui l’omosessualità non desta scandalo quelle cose tendono a sparire del tutto. Non esistono atteggiamenti gay, modi di fare gay, modi di parlare o di camminare gay e nemmeno regole di comportamento sessuale gay. Siamo ancora molto lontani da una vera integrazione sociale dei gay, che è il problema sostanziale, risolto il quale moltissime situazioni di disagio non esisterebbero proprio. In genere un ragazzo gay “normale” cioè non allineato con gli stereotipi gay percepisce la sua normalità come stranezza! Pare assurdo ma è esattamente quello che accade. Sa di essere gay ma nello stesso tempo, proprio come gay, si sente quasi obbligato a un insieme di comportamenti che gli suonano strani, che lui stesso ritiene gay ma che non lo sono affatto.

lallo
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da lallo » domenica 15 gennaio 2012, 14:35

Secondo me gioca un ruolo importante il fatto di avere pochi o nessun termine di paragone...fino a quando si resta dentro il guscio che ci siamo costruiti attorno e non decidiamo di lasciare anche il minimo spiraglio per confrontarci con altri è normale che si sviluppi un senso di inadeguatezza e che ci si senta diversi, anche "strani". Il limite che ci si auto-pone, non potendo esprimere una parte importante di sè, finisce con il condizionarci in toto...e anche volendo che non sia così è difficile remare contro corrente...c'è chi ci riesce con più facilità o con estrema facilità, chi tutto sommato ce la fa abbastanza, ma c'è anche chi è completamente bloccato. Questo ragazzo evidentemente ha compreso molto dopo aver parlato con te, project :)
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.

guy21
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da guy21 » domenica 15 gennaio 2012, 14:58

ho letto con piacere questa email, mi ricorda me 4 anni fa che parlavo con project e io ero timidissimo! :lol:
credimi ragazzo,(non so come chiamarti), ce ne sono tanti come te credimi, all'inizio è sempre così, anche io ero come te non so se peggio o cosa, però mi facevo tanti di quei problemi in testa anche so a dire "oddio mi sto iscrivendo a un forum gay cosa sto facendo???? oppure oddio ma chi ci sarà qua? saranno tutti degli assatanati di sesso o pedofili??? insomma cose varie. :lol:
ma stai tranquillo, credo che la normalità il senso di non avere problemi di non essere il "problema" ma gli altri si acquista a poco a poco, comunque le cose che hai scritto sono assolutamente normali anzi più che normali! :D
dovevi vedere me come ero timido 4 anni fa, mamma mia non ci pensiamo oK? :D
ora diciamo che sono mmm più serio un pò meno timido ecc...
ma sono sempre io o forse! :lol:
comunque non avere paura delle cose che pensi o senti, preoccupati solo di stare bene con te stesso e cercare la felicità sia interiore che esteriore, non reprimere mai ciò che senti o provi, accetta tutte le emozioni che senti e che provi, ascolta il tuo cuore, non nasconderlo mai, sii libero di vivere la tua vita, senza rimorsi e rancori, e sopratutto la cosa principale accetta di sbagliare anche per le cose più importanti, perchè nessuno è perfetto nessuno sa dirti quello che devi fare o cosa fare ma solo te puoi saperlo, ma è normale sbagliare per cui stai tranquillo, ci saranno molti momenti in cui starai male in cui ti sentirai soffocare, in cui chiederai perchè ti accade tutto questo, ma è lì che devi forgiare la tua forza, dalla sofferenza si trae sia forza positiva che negativa bisogna saperla manipolare bene a seconda delle neccessità.
se vuoi leggi le storie del forum leggi le cose che più interessano per renderti conto di questo mondo che poi non è così distante dalla normalità anzi è come se stessi leggendo storie etero solo che si fa riferimento a persone dello stesso sesso ma credimi storie autentiche e vere e molte volte ti renderai conto che ti ritroverai nelle cose che qualcuno dice anche se tu non le hai mai dette a nessuno sentirai le stesse cose che provi tu qualche volta, e questa credo sia la cosa più bella sapere di immedesimarsi nelle storie e atteggiamenti perchè vuol dire che sappiamo capirci a fondo tra di noi e quindi sappiamo aiutarci l'un l'altro come una grande famiglia! :D
se vorrai un giorno potrai iscriverti qua e fare parte di questa grande famiglia, hai detto di non avere amici e questo mi dispiace molto ci sono passato anche io 5 anni senza amici e è una cosa bruttisima credimi, sono stato molto male e anche vari anni in depressione, per cui se vuoi una mano qua c'è sempre qualcuno disposto ad ascoltare o a risponderti, ti ringrazio per la tua storia e presentazione so che è molto difficile svelarsi agli altri soprattutto sconosciuti quindi mi fa piacere di questo sforzo che hai fatto spero che ci verrai di nuovo a trovare! :D
ciao a presto stammi bene! :D

Alyosha
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da Alyosha » domenica 15 gennaio 2012, 16:14

Mail di una tenerezza infinita. Sei una persona assolutamente dolce e sensibile. Purtroppo l'incapacità di allinearsi a modelli stereotipati spesso viene percepita dagli adolescenti come senso di inadeguatezza e "diversità". Per un'adolescente gay l'idea di sentirsi diverso tra i diversi metterà addosso un carico d'ansia che non oso neanche immaginare. Comunque caro Luca se ti può consolare anch'io che adolescente non sono più, soffro disagi simili ai tuoi, perché certi atteggiamenti proprio non riesco a condividerli.

Tozeur
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da Tozeur » domenica 15 gennaio 2012, 18:06

boy-com ha scritto:Mail di una tenerezza infinita. Sei una persona assolutamente dolce e sensibile. Purtroppo l'incapacità di allinearsi a modelli stereotipati spesso viene percepita dagli adolescenti come senso di inadeguatezza e "diversità". Per un'adolescente gay l'idea di sentirsi diverso tra i diversi metterà addosso un carico d'ansia che non oso neanche immaginare. Comunque caro Luca se ti può consolare anch'io che adolescente non sono più, soffro disagi simili ai tuoi, perché certi atteggiamenti proprio non riesco a condividerli.

Non solo ansia, anche disagio che secondo me portano anche ad allontanarti dalla massa e vivere una solitudine che non sempre è piacevole.
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marc090
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da marc090 » domenica 15 gennaio 2012, 18:27

Secondo me gioca un ruolo importante il fatto di avere pochi o nessun termine di paragone...fino a quando si resta dentro il guscio che ci siamo costruiti attorno e non decidiamo di lasciare anche il minimo spiraglio per confrontarci con altri è normale che si sviluppi un senso di inadeguatezza e che ci si senta diversi, anche "strani". Il limite che ci si auto-pone, non potendo esprimere una parte importante di sè, finisce con il condizionarci in toto...e anche volendo che non sia così è difficile remare contro corrente...c'è chi ci riesce con più facilità o con estrema facilità, chi tutto sommato ce la fa abbastanza, ma c'è anche chi è completamente bloccato. Questo ragazzo evidentemente ha compreso molto dopo aver parlato con te, project
Io mi ritrovo tantissimo nella risposta di lallo... è vero che uno è ben consapevole delle proprie qualità , del proprio modo di porsi rispetto alla realtà e del suo modo di essere, ma lo è proprio limitatamente a quella realtà, rappresentata appunto dal guscio sicuro che si costruisce attorno per non subire tutto quello che vede di male da parte degli altri...(pregiudizi, idee distorte, ecc..)

Non c'è possibilità di confronto in pratica, per via di una paura, che è vero che andrebbe sconfitta, ma che porta migliaia di conseguenze, come può essere semplicemente condividere quello che è il proprio segreto con qualcun altro.

Personalmente, credo che in tutto questo ci siano grandi responsabilità nel nostro modello di società, poi probabilmente anche noi abbiamo le nostre colpe, perchè siamo i primi a doverci attivare per ottenere i nostri cambiamenti...:)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da Alyosha » domenica 15 gennaio 2012, 18:33

Tozeur posso davvero solo immaginare. Tante volte mi danno perché, essendomi scoperto tardi, penso di essere stato privato di tante cose. Batticuore, prime uscite ecc. ecc. Poi mi viene in mente che saperlo fin dall'inizio deve essere una gran bella rottura. Semplice non sarà di certo. Posso dirti per certo che purtroppo i giovani nel complesso ricevono modelli del tutto strampalati e quello dell'omologarsi o meno è un problema che in genere le persone di una certa sensibilità e profondità soffrono a prescindere dal loro orientamento sessuale. Giusto ieri sera guardavo "non è la rai", programma per la mia generazione storico. Da piccolo mi ricordo che neanche sapevo cos'era, perché la televisione neanche la guardavo (facevo esperimenti in casa e creazioni pseudo-artistiche che mandavano su tutte le furie mia madre :lol: ) e quelle poche volte che la guardavo mi affascinavano piuttosto le pubblicità (quelle delle reti private dove mostravano accessori stranissimi), mi ricordo che mi ci bloccavo ore a guardare. Ero molto solo anch'io temo, ma stavo proprio per i fatti miei mi sa, nel mio mondo e con le mie cose. A distanza di anni riguardo quel programma e in effetti non capisco neanche adesso cosa ci fosse di così interessante. Un mucchio di ragazzine che invece di stare sui libri di scuola nutrivano l'ampia fila di veline e letterine di oggi. Ora non so più quali modelli offra la tv per i giovani, ma non dubito che siano stupidi come quelli di allora. Il punto è: chi ha torto e chi ragione? Probabilmente nessuno e ognuno sceglie da solo che vita costruirsi e le cose per cui è il caso di vivere, ma la profondità non è una colpa, ne una condanna, solo un modo di stare nelle cose, modo che per adesso è decisamente fuori moda. Chi ha animi più sensibili ha antenne più lunghe per cogliere gli stimoli del mondo e questo può essere già da solo un disagio, ma anche una virtù. Sta a noi imparare a girare le carte per vedere anche l'altro lato cosa raffigura. Tutti i fenomeni umani nessuno escluso sono ambivalenti e le nostre doti possono trasformarsi in condanne se non decidiamo adeguatamente di farcene carico, viceversa ciò che può sembrare un supplizio può essere invece una potente risorsa se si riesce mene ad incanalare il proprio disagio e dargli una direzione costruttiva e una progettualità per il proprio futuro. La penso un pò così.

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Re: RAGAZZI GAY E ANSIA DI NORMALITA'

Messaggio da progettogayforum » domenica 15 gennaio 2012, 19:16

In effetti la prima responsabilità ce l’ha la famiglia, quando una famiglia c’è. Il peso di una educazione fortemente assertiva in termini di modelli di comportamento etero può esasperare un ragazzo gay a tal punto da esporlo a rischi enormi derivanti dalla voglia di sfuggire comunque alla pressione familiare e sociale e di costruirsi una vita propria purché sia, lontana dalla famiglia, anche a costo di cacciarsi in avventure ad alto rischio come il sesso con sconosciuti incontrati tramite chat e siti di incontri. Un ragazzo etero vede lo sviluppo della sua sessualità come un modo per essere accolto nel gruppo degli adulti, un ragazzo gay vede la sessualità come un elemento che lo porterà comunque ad una forma di emarginazione, per questa ragione lo scontro con la famiglia o l’allontanamento sostanziale da essa, anche solo a livello mentale, è più comune tra i ragazzi gay. Un discorso analogo va fatto per la scuola che come struttura, soprattutto per la dominante influenza dei genitori, che condiziona l’ambiente scolastico, è unicamente centrata sulla eterosessualità, come se l’omosessualità non esistesse affatto o non avesse diritto di cittadinanza nel mondo della cultura. Le letture forzate o riduttive dei classici ne sono un esempio, soprattutto per quanto riguarda le letteratura latina e quella greca. In sostanza un ragazzo che esce dalla scuola non può essere convinto che l’omosessualità sia un valore e sia realmente accettata perché a livello ufficiale l’omosessualità a scuola non esiste proprio. Secondo le statistiche, in una scuola di mille studenti ci sono circa 80 ragazzi gay, cioè quattro classi intere, eppure non ne riconoscerete mai uno e questo è molto significativo. Ma anche i gay hanno un bel po’ di responsabilità, perché bisognerebbe cominciare a dire la verità e a fare conoscere la vera vita dei ragazzi gay senza lasciare che la scena sia dominata da siti di incontri e da chat erotiche che sono nate per finalità economiche che nulla hanno a che vedere con i gay e che ne sfruttano solo l’immagine mediatica per lucrare sull’ignoranza e sulle paure degli stessi gay. Ma quanti ragazzi girerebbero per i siti di incontri se fosse possibile vivere una relazione gay seria così come è possibile vivere una relazione etero? Insomma diamoci da fare nel nostro piccolo per dare voce ai gay, non a quelli che devono specularci sopra!

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