Come vi comportate con i ragazzi gay effemminati?
- StrangeInStereo
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Non sono le persone effeminate a darmi fastidio, ma proprio alcuni lati caratteriali di certe persone, ed essere effeminati è l'ultimo dei "mali".
- tothelighthouse
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- Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 3:07
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Esattamente. Le persone sono un insieme di cose, bisogna vedere l'insieme per giudicarle. Conosco ragazzi effemminati assolutamente piacevoli come compagnia, così come conosco ragazzi effemminati che proprio non riesco a reggere.
Ma poi... Non è più importante il contenuto? Io, più di come uno parla o agisce, mi concentrerei su cosa dice e su cosa fa! (-:
Ma poi... Non è più importante il contenuto? Io, più di come uno parla o agisce, mi concentrerei su cosa dice e su cosa fa! (-:
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Io partirei prima di tutti precisante cosa non è essere effeminati: l'effeminatezza di cui si parla, non è né la manieratezza, né l'essere gentili, né l'essere sensibili, né il rifiutare il mix di luoghi comuni che la vulgata vuole simboli di mascolinità o virilità (giocare a calcio, ecc.).
Con l'essere effemminati io intendo proprio il modo che alcuni gay (di etero non ne ho mai visti!) hanno di rapportarsi con gli altri e col mondo attraverso atteggiamenti femminili, ma sarebbe meglio dire donneschi vista la stereotipità a cui appartengono e che prevedono, tra le molto cose, il parlare con la cosidetta "vocina", l'avere sempre quel broncino a buco di deretano di gallina, il gesticolare esasperato, le passione per hobby normalmente femminili, e altre mille scimmiottamenti dell'esser donna, secondo il più becero stereotipo maschilistico-eterosessista.
Bene, precisato questo, fuor d'ipocrisia, diròche io proprio le cosidette "checce" non le sopporto: non le sopporto perché dal mio punto di vista il loro modo di comportarsi (non di essere, si badi bene: per me se si può essere gay, ma non checce, checce è proprio un atteggaimento, cioè modo di fare, non si essere!) è totalmente illogico. Se partiamo dalla definizione di gay come di "uomo che si sente uomo e a cui piacciono gli uomini", non si capisce cosa ci azzecchi con questo l'effeminatezza (nei modi che ho precisato) di taluni soggetti; capirei un soggetto che si sente donna, ma a questo punto dovrebbe avere l'onestà intellettuale, perlomeno davanti a sé stesso, di dirsi transgernder, e magari, capito questo, potrebbe anche mettersi in pace con sé stessa (a questo punto), cessando cessando proprio tutti quegli eccessi e quell'ostentazione che sanno proprio di finzione.
Con l'essere effemminati io intendo proprio il modo che alcuni gay (di etero non ne ho mai visti!) hanno di rapportarsi con gli altri e col mondo attraverso atteggiamenti femminili, ma sarebbe meglio dire donneschi vista la stereotipità a cui appartengono e che prevedono, tra le molto cose, il parlare con la cosidetta "vocina", l'avere sempre quel broncino a buco di deretano di gallina, il gesticolare esasperato, le passione per hobby normalmente femminili, e altre mille scimmiottamenti dell'esser donna, secondo il più becero stereotipo maschilistico-eterosessista.
Bene, precisato questo, fuor d'ipocrisia, diròche io proprio le cosidette "checce" non le sopporto: non le sopporto perché dal mio punto di vista il loro modo di comportarsi (non di essere, si badi bene: per me se si può essere gay, ma non checce, checce è proprio un atteggaimento, cioè modo di fare, non si essere!) è totalmente illogico. Se partiamo dalla definizione di gay come di "uomo che si sente uomo e a cui piacciono gli uomini", non si capisce cosa ci azzecchi con questo l'effeminatezza (nei modi che ho precisato) di taluni soggetti; capirei un soggetto che si sente donna, ma a questo punto dovrebbe avere l'onestà intellettuale, perlomeno davanti a sé stesso, di dirsi transgernder, e magari, capito questo, potrebbe anche mettersi in pace con sé stessa (a questo punto), cessando cessando proprio tutti quegli eccessi e quell'ostentazione che sanno proprio di finzione.
Ultima modifica di editore il martedì 20 marzo 2012, 20:53, modificato 1 volta in totale.
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Non sono d'accordo Editore. Non c'è solo l'ostentazione. Io conosco ragazzi che hanno movenze e modi assimilabili alla femminilità. Ma non è una questione di ostentazione...è semplicemente il loro modo di essere e non sono certo che la cosa la vivano in maniera così serena.
Poi...se parliamo di ostentazione, paillettes e quant'altro è un altro paio di maniche, ma anche qui, non escluderei l'ipotesi che per qualcuno possa essere una reazione che lo aiuti a superare la difficoltà dell'autoaccettazione.
D'altronde ognuno è diverso e...il nostro essere "diversi" dovrebbe aiutarci a superare certi meccanismi di esclusione.
Poi...se parliamo di ostentazione, paillettes e quant'altro è un altro paio di maniche, ma anche qui, non escluderei l'ipotesi che per qualcuno possa essere una reazione che lo aiuti a superare la difficoltà dell'autoaccettazione.
D'altronde ognuno è diverso e...il nostro essere "diversi" dovrebbe aiutarci a superare certi meccanismi di esclusione.
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Editore,stai confondendo il giudizio di merito col giudizio di gusto..
Evita certe parole.
Grazie
Evita certe parole.
Grazie
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Uh che spiegazione sintetica la quoto! . Mi ha rincuorato molto leggere tante risposte, alla fine non stiamo messi così male. L'ultima volta mi sono sgolato sul tema dell'effeminatezza e non ci ritorno più. Io tutte ste categorizzazioni però non le condivido, i gay sono questo e non sono quello, insomma ognuno è quello che gli pare e "checche" come aggettivo suona troppo dispregiativo. Che i gay siano uomini che vanno con altri uomini non ci piove, che il gay debba sentirsi maschio a tutti i costi altrimenti è un transessuale proprio non condivido, anzi lo trovo quasi offensivo. Poi per carità se ci tenete a prendere le distanze dalle checche, possiamo fare la scala graduata dell'omossessualità con un'asticella che parte dal supermacio azzurrina e che passando per le mille tonalità di viola arriva al rosa del superchecca, ma sto atteggiamento mi sa di una tristezza assurda. Condivido molto il ragionamento di tothelighthouse se la persona ha un suo spessore questo emerge a prescindere e certi atteggiamenti possono essere segno di tante cose, per meritare giudizi così grossolani e palesemente precostituiti su di loro.Stai confondendo il giudizio di merito col giudizio di gusto..
Poi potrai obiettarmi che l'estetica è una questione etica e che se certa gente si mostra in un certo modo, vuol dire proprio che manca del giusto spessore e della giusta serietà. Paradossalmente un atteggiamento del genere lo condivido di più. Puoi dirmi che certa gente risulta antiestetica e che questo sgarbo al bello di stomaco ti infastidisce. Probabilmente con l'helloboy di turno che scimmietta e travasa sciocchezze dalla sua alla testa degli altri non avrei nulla a che spartirci, ma per una serie di interessi che non abbiamo in comunque, non certo per la sua "effeminatezza".
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Qui, i gusti non c'entrano proprio niente. Poi certo, a me ciò che mi attira di un uomo è prima di tutto la maschilità dal punto di vista caratteriale, quindi un effemminato non potrà mai piacermi, da questo punto, avendo (o mostrando) essenzialmente una caratterialità femminile, cioè opposta a quella che io cerco.
Non è una questione di categorie, ne di etichette, ma essenzialmente di definizioni: l'omosessulità e la transessualità vengono definita sulla base dell'identità di genere del soggetto stesso e dei soggetti da cui è attratto, quindi un uomo che si sente donna non è un omosessuale ma un transessuale, sara poi omo- o eterosessuale in base al genere della persone da cui si sente attratto. Se poi dopo vogliamo accantonare le definizioni possiamo anche farlo, ma così facilmente le parole perderanno di senso e di discorsi saranno solo dei vaniloqui.boy-com ha scritto:Io tutte ste categorizzazioni però non le condivido, i gay sono questo e non sono quello, insomma ognuno è quello che gli pare e "checche" come aggettivo suona troppo dispregiativo. Che i gay siano uomini che vanno con altri uomini non ci piove, che il gay debba sentirsi maschio a tutti i costi altrimenti è un transessuale proprio non condivido, anzi lo trovo quasi offensivo.
Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Nel senso che sei tu che devi spiegargli cosa sono o nel senso che i gay effemminati sono in verità transessuali repressi e fuori da questa alternativa sono solo oche che lo fanno apposta? E chi ti ha detto che un gay effemminato si senta donna? Magari è solo gargio ed esibizionista e l'omosessualità come al solito non centra nulla. Quanto mi suonano familiari certi discorsi... purtroppo! Mi fermo ho già detto tanto altrove, semplicemente non sono mai stato più lontano dall'essere d'accordo. Mi limiterei a dire che non ti attirano i gay effemminati e amen se ne faranno una ragione anche loro vedrai. Però sta storia che o il gay è mascolino o è un transessuale mancato proprio non la condivido, mi pare francamente troppo.quindi un uomo che si sente donna non è un omosessuale ma un transessuale.
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Intervenire sull’argomento “gay effeminati” a questo punto mi sembra doveroso e posso e devo farlo solo su una base oggettiva che è l’esperienza diretta maturata attraverso Progetto Gay e la conoscenza, in moltissimi casi anche a livello personale, di gay di tutte le età dai 16 agli 80 anni. Per quando possa suonare strano a qualcuno, non ho mai visto, e dico “mai”, atteggiamenti effeminati. Questi atteggiamenti fanno parte dello stereotipo del gay e i ragazzi gay possono qualche volta recitare la parte del gay effeminato, ma è evidentissimo che si tratta di recitare una parte con la quale non ci si identifica da nessun punto di vista. Un ragazzo gay che si innamora di un altro ragazzo non assume nessun ruolo femminile né fa assumere nessun ruolo femminile al partner, si tratta di due ragazzi che si innamorano uno dell’altro in quanto ragazzo, cioè portatore anche lui di una identità maschile. Non ho mai visto un gay innamorato di un trans, dico mai. Un gay non cerca un ragazzo che sia o che si senta il sostituto di una donna. Non è un’affermazione di principio, di buono o di cattivo gusto, è un dato di fatto ed è quello che vedo tutti i giorni. Naturalmente chiunque è libero di dire e di pensare il contrario, ma per me l’evidenza del fatto che omosessualità ed effeminatezza non hanno nulla a che fare è un dato oggettivo incontrovertibile, proprio sulla base della mia personale esperienza.
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?
Concordo pienamente. Un ragazzo gay può essere "effeminato" come un ragazzo eterosessuale può essere effeminato uguale (va di moda dire "metrosexual" oggi), e lo stesso dicasi delle donne mascoline (in inglese esiste il termine "butch" per definire la donna lesbica con forti connotati maschili fino ad escludere di considerarsi una lei a favore del pronome lui).progettogayforum ha scritto:ma per me l’evidenza del fatto che omosessualità ed effeminatezza non hanno nulla a che fare è un dato oggettivo incontrovertibile, proprio sulla base della mia personale esperienza.
Come già espressi tempo fa, non è una questione di essere o meno effeminati, ma della relazione che si ha/forma con le persone: quei pochissimi omosessuali effeminati che ho conosciuto direttamente e indirettamente mi sono risultati insopportabili e infastidenti
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
wir alle gestürzt in ewige Nacht
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