Non ho mai fatto coming out con nessuno

La difficoltà di uscire allo scoperto
Nicomaco
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Nicomaco » domenica 8 aprile 2012, 10:34

Ciao Shooter. E’ difficile valutare una situazione personale in un forum. Però mi chiedo: se proprio ritieni di fare c.o., perché cominciare con i tuoi coinquilini? Non sarebbe meglio farlo con persone che conosci da una vita e che sai come pensano e come reagirebbero? E poi, non so, ma se le reazioni non dovessero essere positive, ti sarebbe così facile cambiare casa? Cambiare casa non è una passeggiata … Non sarebbe a questo punto più opportuno cercare di valutare una sistemazione autonoma che ti consenta di vivere la tua vita senza dover rendere conto a persone che potrebbero non capire? Come potresti costruire una vita anche sentimentale serena tra persone del genere? Hai considerato che comunicare il tuo orientamento ai tuoi coinquilini potrebbe voler dire rendere definitivamente pubblica la cosa anche fuori casa (visto che queste persone potrebbero a loro volta spargere la voce ...)? Tutto questo prescinde ovviamente da ogni considerazione riguardante l’accettazione e la tua serenità interiore.


Insomma: ci vuole nuovamente prudenza prima di fare c.o., perché è una parola “trovare sempre le persone giuste che ti vogliano bene per come sei” come dice Machilosa. Frase secondo me assolutamente poco realistica (non me ne voglia Machilosa: con il quale sul tema del c.o. mi trovo in totale disaccordo per ragioni che ho espresso altrove; come non condivido affatto la sua idea che il c.o. aiuti l'autostima: io mi stimo come persona omosessuale senza avere fatto c.o. e conosco altri gay che sono sereni con se stessi senza averlo fatto ...).
Ultima modifica di Nicomaco il domenica 8 aprile 2012, 17:46, modificato 1 volta in totale.
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IsabellaCucciola
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 8 aprile 2012, 12:38

Shooter ha scritto:Quando a gennaio ho cambiato casa, mi sono ripromesso che con i futuri coinquilini sarei stato più libero e sereno.
Shooter ha scritto:ma se non lo faccio rischio di ripiombare nell’apatia in cui ho vissuto per 4 anni.
Ok, fai coming out e i tuoi coinquilini cambiano completamente atteggiamento nei tuoi confronti, cosa è cambiato dall’apatia in cui hai vissuto per quattro anni?
Nicomaco ha scritto:Però mi chiedo: se proprio ritieni di fare c.o., perché cominciare con i tuoi coinquilini? Non sarebbe meglio farlo con persone che conosci da una vita e che sai come pensano e come reagirebbero?
Come dice Nicomaco, non sarebbe meglio parlarne prima con i tuoi genitori? (Però potresti dirmi che se non l’hai fatto ci deve essere una ragione), o con amici che conosci da anni e più o meno sai come la pensano su certe cose? Se i tuoi coinquilini li conosci da gennaio di questo anno sono quattro mesi che li conosci! Non sono un po’ pochi per parlargli di una parte così intima di te? Pensa che a volte le persone non le conosci bene neanche dopo anni… Con questo non voglio dire che magari non ti accetteranno, non li conosco e sarebbe presuntuoso da parte mia dirlo, però ricordati che può andare bene o andare male fare coming out.

Shooter mi dispiace essere pessimista, però preferisco farti riflettere su un eventuale coming out piuttosto che dirti: “Fallo, poi tutti ti vorranno bene, ti accetteranno per quello che sei e non avrai problemi, e anche tu accetterai te stesso,’’ perché sarebbe dirti una bugia. Mi rendo conto che passare il tempo a fingere quello che non si è consumi ogni energia, però non è meglio prima accettare quello che si è?

Nel caso in cui tu, nonostante tutto voglia fare lo stesso coming put, spero che le persone che hai vicino possano accettarti.

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Machilosa » domenica 8 aprile 2012, 18:20

Nicomaco ha scritto: Insomma: ci vuole nuovamente prudenza prima di fare c.o., perché è una parola “trovare sempre le persone giuste che ti vogliano bene per come sei” come dice Machilosa. Frase secondo me assolutamente poco realistica (non me ne voglia Machilosa: con il quale sul tema del c.o. mi trovo in totale disaccordo per ragioni che ho espresso altrove; come non condivido affatto la sua idea che il c.o. aiuti l'autostima: io mi stimo come persona omosessuale senza avere fatto c.o. e conosco altri gay che sono sereni con se stessi senza averlo fatto ...).
Non ne voglio a nessuno, tranquillo! ;) Ho le mie opinioni, ma non ritengo che siano oro colato. Lo sappiamo tutti: ciascuna situazione ha le sue peculiarità e nessuno può darci la soluzione perfetta. Io ho valutato e scelto; ora mi pare di avere scelto bene, ma magari un giorno scoprirò d'aver compiuto una tremenda sciocchezza.
Per quanto riguarda l'autostima, la mia è aumentata non perchè mi senta migliore, avendo fatto CO, ma perchè l'essere stato accettato totalmente ed incondizionatamente dai miei amici più stretti ha confermato il mio pensiero: "essere gay è normale"; prima mi sforzavo di convincermene, piano piano ho iniziato a crederci. Quando ne sono stato abbastanza sicuro da dire:"Io ho ragione e me ne fotto degli altri; chi mi ama, mi segua!" ho iniziato a fare CO.
Ci sono almeno 3 persone di cui mi fido ciecamente e so che davvero mi accettano per come sono, 2 delle quali già prima erano per me fondamentali, mentre con la 3a ho stretto moltissimo i rapporti, da quando posso parlarle liberamente. E' probabile che tra tanti che sanno di me, ci sia qualcuno che fa solo la bella faccia, ma serve anche quella, per il quieto vivere.
Per come sono fatto io, una vita di segreti, è una vita a metà; ti assicuro che la qualità della mia vita è migliorata tantissimo, soprattutto per le piccole cose: posso dire ai miei amici dove sono e con chi sono, senza accampare scuse ridicole; ora posso farlo persino coi miei genitori! Posso chiedere consiglio se qualcosa in amore mi turba, posso fare apprezzamenti sciocchi, se mi va, posso non farne, se non mi va; posso parlare di cucina ed elettrodomestici con la ricercatrice sposanda che mi segue nella tesi, senza temere che possa intuire la mia omosessualità (anzi divertendomi ad instillarle il germe del dubbio!). Posso essere me stesso.
Ti dirò di più: io l'ho detto, perchè mi sentivo un impostore; per me, un'amicizia senza che l'orientamento sessuale sia chiaro non ha senso, per il semplice fatto che la prima cosa di cui si discute con un amico è la situazione sentimentale, in un modo o nell'altro, perchè se non parli delle turbe e delle passioni, parli delle vacanze col partner, delle feste col partner, di una vita normale che, nella nostra società, è strettamente legata alla vita di coppia. Il modo migliore per far finire i pettegolezzi è dare la notizia per certa.
Sarò un ragazzino stupido e probabilmente un uomo di 35-40 anni ha superato la fase in cui si parla di sesso come se fosse l'argomento più interessante del mondo; io, però, a 24 anni sento il bisogno anche di questo; oggi ho visto quella che per me è molto più di una amica, è la sorella che non ho mai avuto (la ragazzi di cui ho parlato nel post "San Lorenzo"); mi ha chiesto esplicitamente i dettagli della mia vita sessuale ed io ero in tremendo imbarazzo, ma poi siamo finiti a consigliarci a vicenda diverse tecniche di penetrazione anale e a ridere della goffaggine degli inizi. Tutto ciò contribuisce a farmi sentire tremendamente normale e a migliorare profondamente il mio umore.
Shooter è un uomo maturo e credo abbia le capacità di valutare se il suo ambiente gli consente il CO oppure no; ha già sperimentato la tristezza d'una convivenza in incognito; per me non ha senso continuare così; cosa possono farti i tuoi coinquilini?
Ti picchierebbero?
Ti farebbero perdere il lavoro?
Potrebbero renderti la vita impossibile?
Magari ti sfotterebbero sotto i baffi coi loro amici; ma a te fregherebbe qualcosa? Se ti importasse, allora non dire nulla; altrimenti buttati.
Solo tu sai quanto rischio comporti un tuo CO.

Nicomaco
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Nicomaco » domenica 8 aprile 2012, 18:27

Sai Machilosa. E' proprio vero che non si finisce mai di imparare ....
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Shooter
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Shooter » domenica 8 aprile 2012, 21:45

Leggo le vostre risposte con la stessa attenzione con cui leggerei la cartella clinica di uno psicologo. Grazie a tutti per la pazienza!

se proprio ritieni di fare c.o., perché cominciare con i tuoi coinquilini? Non sarebbe meglio farlo con persone che conosci da una vita e che sai come pensano e come reagirebbero?
Come dice Nicomaco, non sarebbe meglio parlarne prima con i tuoi genitori? (Però potresti dirmi che se non l’hai fatto ci deve essere una ragione), o con amici che conosci da anni e più o meno sai come la pensano su certe cose? Se i tuoi coinquilini li conosci da gennaio di questo anno sono quattro mesi che li conosci! Non sono un po’ pochi per parlargli di una parte così intima di te?
Parlarne con i coinquilini è una necessità che negli anni si è trasformata in urgenza. Potrei parlarne con i miei amici, ma io non vivo con i miei amici, vivo con persone che, gli piaccia o no, dovranno imparare e tollerare le mie abitudini domestiche. Forse dirlo ai coinquilini mi spronerà ad aprirmi con i miei amici! Per quanto riguarda la mia famiglia, non credo che troverò mai il coraggio di parlarne con loro.
Non sarebbe a questo punto più opportuno cercare di valutare una sistemazione autonoma che ti consenta di vivere la tua vita senza dover rendere conto a persone che potrebbero non capire?
Purtroppo le mie disponibilità economiche non sono infinite, ma credo che questo sia un male comune. Come se non bastasse, vivo in una città, Firenze, particolarmente cara, quindi non è proprio possibile vivere da solo. Ho cercato appartamenti “gay friendly”, ma non ho trovato niente che facesse al caso mio.
Hai considerato che comunicare il tuo orientamento ai tuoi coinquilini potrebbe voler dire rendere definitivamente pubblica la cosa anche fuori casa (visto che queste persone potrebbero a loro volta spargere la voce ...)?
Sì, e la cosa mi fa un po’ paura.
Ok, fai coming out e i tuoi coinquilini cambiano completamente atteggiamento nei tuoi confronti, cosa è cambiato dall’apatia in cui hai vissuto per quattro anni?
Niente, ma per lo meno ci ho provato.

Immagino che la cosa avverrà così: io dirò ai miei coinquilini la scomoda verità; loro si riuniranno e poi mi comunicheranno se posso rimanere oppure no. Se posso rimanere, starà a me “conquistarli”, ossia convincerli che non sono malato, che non sono un mostro, che sono, in buona sostanza, una persona come tante; se invece me ne devo andare, chiederò un mese di tempo e mi cercherò un’altra sistemazione. Spero che nessuno picchi nessuno, spero che non ci siano spargimenti di sangue, ma soprattutto spero che alla domanda “Perché non ce l’hai detto subito?!” loro abbiano l’intelligenza di rispondersi da soli capendo che dichiarare la propria omosessualità non è come confessare di essere intolleranti ai latticini: certe dichiarazioni suppongono una buona dose di coraggio (che fino a ora io non ho avuto). Un po’ per la stanchezza di non aver mai avuto un momento della giornata in cui essere me stesso con gli altri, un po’ perché come Anna Frank anch’io credo nell’infinita bontà degli uomini, questa volta ci voglio provare… Magari andrà bene!!! Vi leggo un po’ scettici: avete avuto brutte esperienze?

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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Telemaco » domenica 8 aprile 2012, 22:07

Shooter ha scritto:Immagino che la cosa avverrà così: io dirò ai miei coinquilini la scomoda verità; loro si riuniranno e poi mi comunicheranno se posso rimanere oppure no.
Ma scusa un secondo sulla base di che cosa loro avrebbero diritto di buttarti fuori? C'è una clausola nel contratto di locazione che impone l'eterosessualità del co-locatario a pena di invalidità? E comunque non dovrebbe essere il locatore a decidere? :roll:

A parte gli scherzi è chiaro che di fatto se si coalizzano potrebbero renderti la vita ben poco piacevole e farti andar via "di tua spontanea volontà"... :|
L'importante è che tu abbia tenuto presente questo (purtroppo non impossibile) risvolto.
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Shooter » domenica 8 aprile 2012, 22:57

Probabilmente non avrebbero diritto di buttarmi fuori. Confesso di non sapere come funziano queste cose da un punto di vista legale, ma, come hai detto anche tu, non starei mai in un posto dove so di non essere gradito.

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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Telemaco » domenica 8 aprile 2012, 23:11

Spero che tu abbia firmato qualcosa, non è che sei lì en passant.

Comunque è chiaro che la situazione giuridica potrebbe proteggerti dal punto di vista del "non perdere un tetto" però non può in alcun modo tutelarti dal clima che si potrebbe venire a creare sotto quel tetto.

Ricordo vagamente Le vicende di altri ragazzi gay dichiarati con coinquilini di cui s'è discusso sul forum; uno s'era scelto una ragazza piuttosto "emancipata" come coinquilina e non ha avuto problemi, un altro ha in pratica costretto un paio di coinquilini ingegneri bigotti a sopportare loro malgrado la sua presenza, un altro ancora ha invece subito pesanti atti di bullismo anche piuttosto umilianti da parte dei 4 coinquilini.

L'esperienza è un po' troppo varia per trarne delle conclusioni univoche.
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da Nicomaco » lunedì 9 aprile 2012, 0:02

Shooter, vado per punti.

Problema casa: capisco benissimo le difficoltà che incontri nel trovare alternative autonome all’attuale sistemazione. Noto però una certa qual rassegnazione di fronte all’ipotesi che i tuoi attuali “compagni di viaggio” mutino atteggiamento verso di te, nel caso in cui tu dicessi loro che sei gay: prenderesti atto della cosa e cambieresti casa se non ho capito male. Il che mi fa dire che ti senti fin d’ora in una posizione di inferiorità rispetto a loro. Comprendo, ma non giustifico. Perché mai dovresti pensare di “valere” meno di loro? Ok. Loro potrebbero pensare il contrario. Ma questo è il punto: perché mai dovresti scoprirti per poi eventualmente fuggire? Non so: ma non mi pare molto sensato mettere in moto una sorta di possibile vita “itinerante”, oltretutto considerato che devi lavorare. Non è quella la direzione in cui probabilmente dovresti guardare prima di tutto (almeno io non guarderei certo in quella direzione se fossi in te).

Domanda: in quale direzione guardare? Te lo hanno detto in tanti. Dovresti prima di tutto cercare di riflettere di più su quello che sei (vale a dire una persona assolutamente normale) confrontandoti con altri gay che abbiano acquisito serena consapevolezza di quello che sono. Cioè, nuovamente, persone normali. Dove trovarli? Bel problema. Le risposte possono essere tante sia chiaro. In proposito posso riassumerti brevemente la mia esperienza. E’ da più di 15 anni che sono sereno con me stesso. Anche a me mancava la dimensione della socializzazione (se prescindo dall’esperienza acerba, ma comunque positiva dell’università). Perché le proposte che offriva il “mercato” (uso questa brutta espressione) non mi avevano mai convinto. Per più ragioni che qui non mi pare il caso di discutere. Poi ho trovato questo Progetto e ho conosciuto di persona parecchi utenti di questo forum compreso il fondatore. L’ho già detto anche altrove. Persone di età diversissime (dai 20 ai 60 anni). Persone normalissime. Con il loro passato di sofferenza e di difficoltà. Però persone che con il tempo hanno trovato un loro percorso di vita una loro strada per la felicità o che se lo stanno costruendo a poco a poco. Io debbo dire che non avevo bisogno di convincermi di essere normale. Però il desiderio di confrontarmi con altri era comunque forte anche qui per comprensibili ragioni. E la mia vita è parecchio cambiata negli ultimi mesi. E’ sicuramente più serena. Più piena. E anche felice se devo essere sincero. Non fraintendere. Questo, come avrai letto, non è un sito di incontri. O meglio: non è un sito di incontri se per incontri si intendono quelli che comunemente si intendono. Questo sito non esclude però che le persone iscritte si possano incontrare o conoscere per il piacere di stare un po’ insieme magari per un momento conviviale e per approfondire l’amicizia. Occorre ovviamente avere pazienza. Ma questo può succedere e di fatto succede. Non sempre le persone sono affidabili (anche a me purtroppo è capitato in un caso che non lo siano state: pazienza ovviamente …). Tutto questo non ha richiesto strappi o salti nel buio. Io continuo a fare la mia vita di sempre. Solo che adesso sono non solo sereno con me stesso, ma anche felice.

Ripeto: questa è la mia esperienza. Altri avranno esperienze più o meno gratificanti in altri contesti.

Quanto al c.o., lo vedo come l’ultimo dei miei problemi. Il mio orientamento non è noto agli eterosessuali, né è noto in famiglia (qualcuno potrà anche avere fatto qualche pensierino, ma non mi viene chiesto nulla e a me va bene così). Ovviamente desidererei anch’io una società aperta e amichevole. Ma oggi non lo è ancora. O comunque non lo è al punto in cui lo vorrei io per fare c.o. nell’ambiente in cui vivo (nella regione dove abito ad esempio non conosco NESSUNO che faccia il mio lavoro e lo abbia fatto … dunque …). Pazienza. Comunque tutto questo non lo sento castrante rispetto alla mia vita personale (parlo per me ovviamente). Insomma non avverto il c.o. come liberatorio e soprattutto se devo essere sincero non lo sento neppure come un modo per aumentare la mia autostima. Sono sempre stato una persona piuttosto riservata quanto alla mia vita sessuale e affettiva. Per educazione. Anche quando ero molto più giovane. Conosco ragazzi e ragazze etero che hanno la mia stessa riservatezza, che oltretutto reputo un valore. Non sono represso, sia chiaro. Anzi. Tutt’altro. Il sesso è per me gioia e non lo vivo con senso di colpa da almeno 20 anni (anche adesso che ne ho quaranta … anzi … se devo essere sincero adesso a quaranta lo trovo infinitamente più bello che a venti … per tante ragioni).

Spero di esserti stato utile in qualche modo Shooter.
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IsabellaCucciola
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Re: Non ho mai fatto coming out con nessuno

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 9 aprile 2012, 19:28

Shooter ha scritto:alla domanda “Perché non ce l’hai detto subito?!”
A una domanda così basta rispondere: “Perché dovrei confessare la mia omosessualità in una società omofoba?’’ (se ci pensi bene non è neanche una domanda campata per aria…)

Shooter (parlo per me) non è essere scettici, quello che uno vuole dirti è di non pensare che il coming out possa risolvere un disagio che provi tu per primo nell’essere gay, perché è questo che sento (scusa la presunzione) leggendo quello che scrivi. Se non riesci prima ad accettare quello che sei non serve che l’accettazione degli altri, quando ho deciso di fare coming out con persone che ritenevo amiche, queste persone mi hanno fatto talmente pesare quello che ero che alla fine ho deciso di staccarmi io da queste persone, qualche mese dopo ho avuto la grande fortuna di trovare due persone che mi sono state vicine, due persone che hanno ritenuto normale quello che ero, ma io non mi ero ancora accettata (o forse è meglio dire (e scusa la provocazione)… rassegnata?). Ho passato più di quattro anni a odiare me stessa, più di quattro anni ha odiare i gay (e qui chiedo scusa a tutti) perché anche io li vedevo con gli occhi dello stereotipo, mi odiavo talmente tanto che mi ferivo volontariamente, nonostante avessi due persone vicino che mi hanno dato tutto l’aiuto possibile. Ora ho trovato un mio “equilibrio”, però se potessi tornare indietro preferirei prima cercare di accettare (rassegnarmi a ?) quello che sono prima di fare coming out.
NON voglio dire che NON devi fare coming out, ma se lo fai tieni a mente che non tutti la prenderanno bene, e in quel caso preferirei evitarti il dolore che ho dovuto provare io.

Immagino che per te non essere mai te stesso è comunque pesante e posso solo immaginare lo stress che accumuli, però, come ti ha già fatto notare qualcuno, non sarebbe un passo avanti provare ad andare in un’associazione come l’Arci Gay, solo per poter stare in mezzo a persone che hanno passato quello che stai passando tu e magari possono darti consigli per cercare gestire la situazione. Penso che poter avere un colloquio “faccia a faccia” con una persona possa essere utile.

Isabella

(P.S.
Shooter ha scritto:starà a me “conquistarli”, ossia convincerli che non sono malato, che non sono un mostro, che sono, in buona sostanza, una persona come tante
Penso che sia vergognoso che nel 2012, un gay debba dimostrare ancora una volta che è una persona come le altre e non una macchietta... in questi momenti mi chiedo in che razza di mondo insano vivo...)
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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