Sono gay: una storia, un consiglio

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » lunedì 16 aprile 2012, 14:26

Piano, piano, non ho mai pensato che fosse commosso per la mia vicinanza, sia chiaro, era commosso per il film.
In quanto a Venezia per noi è abbastanza vicino, non è così singolare passarci una giornata, certo non ci si va tutti i giorni.
Più parte delle iniziative sono partite da me, è vero, anche se ho cercato di trattenermi, comunque il film a casa mia era organizzato da parecchio tempo, la mostra a Venezia proposta più di recente da me, Titanic da lui.
Con questo non nego che ci sia la sproporzione che nota Boycom, anzi ne sono ben consapevole, ma tutto ruota attorno al cercare di capire se è gay e se si accorge del mio interessamento.
Se è vero, come dice Boycom, che è impossibile che non se ne accorga e che, anzi, i miei sono comportamenti abbastanza chiari, non vedo perchè dovrebbe lasciar fare se ne fosse infastidito.
... purtroppo devo tornare al lavoro... finisco stasera

Machilosa
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Machilosa » lunedì 16 aprile 2012, 16:46

Visto che mi sembri piuttosto razionale nel riconoscere la proporzione degli indizi a tuo favore, aggiungo solo una cosa: da parte sua c'è mai l'intento di aggiungere un terzo ai vostri incontri? E' sempre progettato che siate voi due e basta o capita spesso che sia un caso? Questo mi sembra un buon indizio; per mia natura, se frequento amici tendo a cercare un gruppo allargato (non dico enorme, ma 4-5 persone almeno); a meno che non ci si debba scambiare chissà quali confidenze, non è così comune, almeno per me, cercare la compagnia di un'unica persona; se così fosse, io credo che un barlume di speranza ci potrebbe essere.

Alyosha
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Alyosha » lunedì 16 aprile 2012, 18:49

Geogio non ho una tesi precostituita, però il ragionamento è semplice se è gay e sa di saperlo si trova esattamente nella condizione in cui ti trovi tu, aggiungiamo oltre a ciò che deve anche essere interessato a te, perché questa è l'unica condizione che può interessarti. Se lui con te avesse fatto quello che tu fai con lui, almeno il dubbio te lo saresti posto sulla natura del suo interesse per te? Se non coglie certi segnali o non è interessato o non è gay o peggio del peggio è un gay represso, categoria che io insisto è meglio trattare come se fossero etero, per la tua personale salute se non altro.
Per come la vedo è totalmente da escludere il fatto che si tratti di un gay e per giunta interessato a te. Resta il fatto che forse è un gay represso e a questo punto ti consiglio di dare un a lettura a questo:

viewtopic.php?f=19&t=1822

Questo ragazzo si è scoperto proprio innamorandosi del suo amico. Una storia avvincente che ha commosso un pò tutti credo. Il punto è che una persona che si scopre come te e come spereresti lui o si innamora e lì tutto cambia o è solo fonte di guai per il diretto interessato. Cioè se è un gay represso per me conviene che ci levi mano proprio. Ti stai concentrando troppo su questo ragazzo, ma su questo ho già scritto. Il resto dei comportamenti non sono poi prove di alcunché secondo me, non sono segnali di alcun tipo e mentre tu gliene mandi di chiari lui mi pare reticente sia ad accettare i tuoi inviti che a proporre cose lui. Insomma comunque la poni non vedo reciprocità. Pare un discorso brutto da fare, me ne rendo conto, ma fai molto prima se questo impegno immane per cercare di capire lui lo concentri su te stesso. Inevitabilmente questa "scoperta" richiede che tu ti ci adatti, che ti predisponga ad essa. Leggendo la storia valuterai con calma. Ci sono diversi modi di ragionare nella vita. E' chiaro che l'esperienza che ha fatto questo ragazzo lo ha fatto crescere e che comunque si trovava in un trasporto emotivo tale da non saperlo evitare. A volte si può decidere di fare comunque mosse azzardate e nessuno qua dentro avrebbe nulla da dire. Il punto è non flagellarsi, tirando pugni qua e la per i muri, giudicandosi poco coraggiosi se data questa situazione non te la senti di spingere oltre. Ma poi spingere oltre per andare dove? In che modo? Dicendogli che sei gay?Boh io non la vedo troppo come cosa da fare. Qualcuno ti dirà diversamente non ho alcun dubbio, ma io non sovrapporrei c.o. e dichiarazioni di sentimenti. Puoi continuare a frequentarlo cercando di toglierti questo chiodo fisso, se ti riesce e vedere nel frattempo cosa si muove in lui, se qualcosa si muove...

geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » lunedì 16 aprile 2012, 20:14

… finisco con la risposta di oggi…

La terza ipotesi che suggerisce Barbara
Beh! una terza (magari poco probabile ) ipotesi c'è: che lui sia gay, che tu gli interessi, ma che non abbia il coraggio di farsi avanti oppure che sia ancora poco consapevole del fatto che quello che prova è più di un'amicizia, oppure che abbia paura di rivelarsi ( se frequentate lo stesso ambiente che ne sa se può fidarsi di te ?).
Tu speri che sia così , mi pare .
è in effetti quel che penso/spero io, ma naturalmente non ne sono sicuro, ecco perché chiedo i vostri pareri, visti più dal di fuori.

Il punto di vista di Boycom mi è fin troppo chiaro e, ti assicuro, ci rifletto spesso; è anche per questo che da un mese non vi annoio più con le mie beghe e ho cercato di “frenare” un po’ anche con lui… ci riesco poco, è vero, perché sono fatto così… Gliene avrei proposte cento di idee, mi sono limitato a due… ti chiedo di apprezzare lo sforzo! (scherzo, naturalmente).

Poi però succede quel che vi ho raccontato e mi tornano tutti i dibbi del mondo… sono certo che mi capite.

So anche che ci starò male se, alla fine, verrà fuori che lui non è gay o che non gli interesso per niente – e in questo il contesto parrocchia non cambia più di tanto le cose – però tirarmi indietro del tutto e restare nel dubbio mi fa star male ora.
In questo mi conforta il fatto che per il momento non mi sento propriamente “innamorato” di lui e quindi penso di starci meno male… poi non so se è vero… probabilmente no…

Per ispondere a Machilosa no, non c’è mai stato da parte sua l’intento di aggiungere un terzo ai nostri incontri, è sempre stato implicito che fossero per noi due soli e non con altri amici. Tante altre occasioni sì, ma queste no.

Ma voi cosa avreste fatto al mio posto sui fatti che vi ho raccontato?

Boycom, leggerò con calma il link che hai postato, e ci rifletterò, puoi contarci.

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riverdog
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da riverdog » lunedì 16 aprile 2012, 20:44

Due consigli spassionati:
(visto che hai provato la 'mossa del cd'!! Mi ha fatto sorridere 'sta cosa! :lol: )

1- Nel caso un giorno decidessi di parlargli.... inizialmente non dirgli assolutamente di provare un interesse per lui! Anche se la cosa potrebbe apparire scontata, aspetta di vedere la sua reazione alla scoperta del tuo orientamento, e poi muoviti di conseguenza.

2- Un CO chiaro non dà alcuna via di fuga.... quindi, considerando che frequentate i stessi ambienti e avete amicizie in comune, io inizialmente opterei per una soluzione 'soft' del tipo: 'ho qualche DUBBIO... bla bla bla'. Lasciati spazio per una disperata retromarcia.... anf! :roll:

Cosa avrei fatto al posto tuo? ....proprio niente! Sinceramente non avrei mai il coraggio di approcciare un uomo del quale non conosco l'orientamento.... non mi accontenterei nemmeno di esserne certo al 90%.... prima si chiarisce poi si agisce.... un conto è essere rifiutato perché il tizio in questione non ricambia l'interesse, un altro è se a lui certe idee non passano nemmeno per l'anticamera del cervello....

geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » lunedì 16 aprile 2012, 21:13

non mi accontenterei nemmeno di esserne certo al 90%.... prima si chiarisce poi si agisce....
Vero, ma nel mio caso questo è il classico "gatto che si morde la coda", cioè anche per chiarire, un pochino, poco poco, devo pur agire... o no?

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riverdog
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da riverdog » martedì 17 aprile 2012, 11:24

Ovvio.... ma un conto è 'agire' inteso come parlarne.... è proprio in tal proposito ti ho proposto le due linee guida che userei io.... un altro conto è invece 'agire' provando un approccio fisico diretto, magari anche soft, tipo prenderlo per mano o cose del genere! :roll:

geogio
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da geogio » martedì 17 aprile 2012, 14:07

Purtroppo sono ancora ben lontano dal prenderlo per mano... ci siamo solo sfiorati... non so neanche se se ne sia accorto...
Diciamo che parlargli mi sembrava ancora più prematuro... anche secondo molti pareri del forum, primo fra tutti Boycom...
Diciamo che in questa situazione non sai mai qual è la mossa giusta!

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Hugh
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da Hugh » martedì 17 aprile 2012, 14:26

Ciao Geogio,

la "storia" tua e del tuo amico la seguiamo ormai come un avvincente romanzo... :)

Personalmente, continuo a "tifare" per te (anzi, vorrei dire per voi, se davvero fosse solo un po' di coraggio che manca ad entrambi: ma nulla è scontato e ci vuole pazienza).

Cosa mi ha colpito dei tuoi aggiornamenti?
Soprattutto il fatto che lui ti fissi diversamente da prima, almeno questo è ciò che tu cogli (al punto che ti ritrovi anche a distogliere lo sguardo). Sai, potrebbe anche essere che lui ha capito, non è gay e ti guarda con...stupore pensando "Oddio, non sarà mica... chi l'avrebbe mai detto?". :o
Ipotesi completamente opposta: ha capito, è gay anche lui, è attratto da te e si sta chiedendo ciò che tormenta anche te. :roll:
Quindi...occorre indagare ancora.
Davvero tenero il resoconto veneziano, il bel feeling che ormai si è creato e la visione del film a contatto di gomiti... ;)
Liberatorio (parzialmente) il tuo battere i pugni contro il muro del bagno... dovevi pur sfogarti un pochetto! :lol:
E a casa tua? L'atmosfera direi che era appena più romantica rispetto a quella che uno si azzarda a creare quando si ospita un amico. Qualcosa di unico dovrebbe averlo notato per forza.
Per concludere, voglio espormi a dire che le probabilità che sia gay sono leggermente aumentate. Insomma... niente ragazze, ti cerca con lo sguardo, fate insieme gite e passate bei momenti in compagnia, mi pare che si tiri meno indietro rispetto alle prima volte (ma quelli dovevano essere inconvenienti veri, non delle scuse) ecc ecc
Proprio per incoraggiarti, dico 60% sì e 40% no :mrgreen:
Contento?? :lol:

Una domanda ce l'ho anch'io: vi conoscete fin da ragazzi o è una amicizia più recente? Ora non ricordo se lo hai scritto, la pigrizia mi impedisce di andare a rileggere tutto indietro.
Tienici al corrente e un grande in bocca al lupo con il tuo LUI 8-)
Preparati, però, allo stesso tempo, ad affrontare anche una possibile delusione: questo non avrei voluto aggiungerlo, ma è fondamentale.
Ti saluto con simpatia ;)
La lotta spirituale è dura quanto la guerra tra uomini
(Arthur Rimbaud, Una stagione all'inferno )

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riverdog
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Re: UNA STORIA, UN CONSIGLIO

Messaggio da riverdog » martedì 17 aprile 2012, 15:44

Aspetta.... non ho detto che devi parlargli!! Ci mancherebbe! Queste sono decisioni tue!
Però mi sembra normale che prima o poi una sorta di resa dei conti ci sarà....!!
A meno che, nel frattempo, non spuntino fuori situazioni che ti fanno desistere e mollare la presa (ad es. caso classico, vieni a sapere di qualche ragazza 'nascosta' o magari conosciuta di recente, oppure di qualche sua posizione riguardo l'omosessualità non incoraggiante.... o magari sarai tu a spostare l'attenzione su qualcun altro.... eh eh!)

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