Ti fa paura la parola turismo riproduttivo? Beh ma guarda che non ha un connotato negativo, anzi ha un connotato di polemica contro l'Italia che ha leggi arretrate e costringe gli italiani a rivolgersi all'estero per vedersi riconosciute determinate possibilità: il gergo giornalistico è fatto apposta per fare scalpore; non è una novità che le persone facciano dei viaggi all'estero per ottenere legittimamente qualcosa che la propria legge gli impedisce di ottenere.Sarà sbagliato fare sesso con una donna per fare un figlio, ma anche il “turismo riproduttivo” è qualcosa di agghiacciante!
Infatti anche le coppie etero che non possono avere figli spesso ricorrono al metodo suddetto perchè la fecondazione eterologa da noi è vietata in generale, anche agli etero. Quello che prospettavo prima è tutto perfettamente legale, solo che è giuridicamente possibile al di fuori dall'Italia, in altre nazioni, come la Spagna o gli Stati Uniti.
Quando si parla di "turismo" si fa semplicemente riferimento al fatto che una persona SCEGLIE lo stato con la legislazione più FAVOREVOLE al proprio obiettivo. Tutto qui.
Tipo quando un abitante di Varese va a fare benzina in Svizzera perchè al di là del confine le imposizioni fiscali sul carburante sono molto più leggere (per farti un esempio stupido).
Ho cercato di spiegarti che non è così semplice come sembra; la tua soluzione comporta infatti il dover fare affidamento su un mero "patto informale" con una persona con cui non hai legami; alla legge italiana non interessa tutto ciò, il fatto che tu ci fai un figlio comporta che insorgano una serie di obblighi e doveri reciproci inerenti il bambino che non sono facili da gestire; sarebbe sufficiente anche un piccolo disaccordo fra voi per fare sì che le cose non vadano come previsto, e si finisca in tribunale; lei potrebbe pretendere l'affidamento tanto quanto te. E inoltre in materia di minori il tribunale può anche intervenire d'ufficio, cioè automaticamente e decidere ciò che è meglio per il minore indipendentemente dalla volontà dei genitori.Shooter ha scritto: a me sembra che la mia soluzione sia la più facile, la più elastica e la meno invasiva
Shooter anche se a te del matrimonio non frega nulla, le leggi riguardanti i figli si applicano anche ai figli naturali, cioè avuti fuori da un'unione ufficiale.Una coppia eterosessuale, quando mette al mondo un figlio, deve subire tutto ciò? Secondo me ancora una volta non hai capito. Io e la mia “socia” (ti fa arrabbiare questo termine?) saremmo come due genitori eterosessuali non sposati, solo che ognuno dormirebbe per conto suo; al limite ci potremmo persino sposare in comune, anche se, come ho già detto, a me del matrimonio non me ne frega nulla.
Shooter mi permetto di chiederti: che studi hai fatto? Alle superiori hai fatto un po' di diritto? E all'università? Se tu comprassi un codice civile, sapresti come muoverti per consultarlo?
E a parte questo; hai un buono stipendio per mantenere tu figlio? Hai un compagno? Hai una casa tua? Hai trovato questa ragazza lesbica socia? Hai un lavoro che ti permette di avere tempo libero per accudire il bambino? Ti sei accettato a sufficienza per essere forte e responsabile nei suoi confronti?