Disagio e insicurezze di una relazione importante

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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quaccchero
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Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da quaccchero » venerdì 15 giugno 2012, 9:46

Salve a tutti, vi seguo da parecchio, ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere. Lo trovo oggi perché sono in uno stato mentale alterato.

Ho 24 anni. Da un anno sono fidanzato con un ragazzo più grande di me. L'ho conosciuto in università, ma non era del mio corso. Lui ha finito l'università a settembre e si è laureato, io sono in dirittura d'arrivo, ma poi mi fermerò a fare dottorato. Dico questo poiché è stato traumatico il passaggio dal vivere giornate intere assieme a doversi accontentare dei 10 minuti serali che ci si poteva dedicare. Inoltre per lavoro viaggia molto e per entrambi la cosa è angosciante.

Abbiamo mille progetti aperti, dal weekend, alle vacanze ed un giorno anche una possibile convivenza, appena saremo economicamente stabili. Tuttavia io sono in preda a una fortissima crisi da alcuni giorni. Una crisi che in realtà si ripresenta costantemente da un po' di tempo.

Ora vi spiego qual è l'origine di tale crisi. All'inizio, quando ci conoscevamo da ormai 2 mesi e ci frequentavamo assiduamente, scoprii attraverso amici che questo ragazzo bazzicava su siti di incontri e scriveva frasi anche molto intime a perfetti sconosciuti. Ci stetti molto male, molti mi consigliavano di lasciarlo perdere, ma io mi impuntai, convinto del fatto che mi volesse bene sul serio. Feci finta di nulla in quell'occasione e gli dichiarai il mio amore dopo 5 mesi, chiedendogli di ufficializzare tra noi la nostra relazione. Ovviamente accettò, è un ragazzo molto dolce ed insicuro e a me piaceva anche l'idea di potergli dare delle sicurezze. Inoltre smise di frequentare certi siti e le cose andavano a gonfie e vele.

Una cosa però mi turbava da quando ci conoscevamo. Il suo cellulare vibra in continuazione e lui risponde sempre quando pensa di non essere visto. A volte si alza da tavola al ristorante per rispondere, quando siamo insieme scrive nascondendo lo schermo, quando siam assieme anche se è nudo e deve andare al bagno se lo porta dietro, in modo quasi paranoico, quasi come se potessi leggere qualcosa su quello schermo. La cosa non mi è mai piaciuta più di tanto: è un ragazzo che non ha amici per sua stessa ammissione. Tuttavia non mi son mai spiegato perché non volesse parlarmi delle persone con cui si sentiva tramite cellulare, soprattutto dopo 1 anno di così intima ed assidua frequentazione con me e dopo tutte le belle parole che ci siam detti.

Una mattina ricevetti un sms in cui mi invitava a raggiungerlo nel suo letto, gioco che facciamo spesso tra noi, essendo che non abitiamo assieme. Tuttavia aveva sbagliato a inviarlo, non era diretto a me. Lo dico poiché in quell'sms c'eran riferimenti a cose che non mi riguardavano. La cosa mi mise un dubbio, aprii il sito di incontro, cercai tra i profili e ne trovai uno nuovo di zecca di una persona che potrebbe essere stata lui. Era lui.

Fu quello il momento in cui parlammo della cosa. Senza litigare, gli feci capire che avevo capito avesse sbagliato a mandare quell'sms, gli feci capire di sapere del suo account nuovo sul sito e gli dissi di quanto mi arrecava dispiacere il fatto che mi tenesse fuori da tutta questa sfera di amici che ha.

Si giustificò dicendo che l'sms era rivolto a me e di credergli, disse che l'account era una abitudine, aveva bisogno di persone con cui parlare, senza saper nemmeno in realtà giustificare il motivo. Disse solo che non era una mia mancanza. Promise però che mi avrebbe più coinvolto, che non ci sarebbero stati segreti.

Son passati mesi da quella promessa. Tutt'oggi non è cambiato nulla. Aspetto che ogni giorno racconti qualcosa. Non so nulla nemmeno del suo lavoro, se non quel poco che racconta. Nei suoi racconti non include mai nulla di carattere sociale, quando in realtà lavora al fianco di 15-20 persone. Mi chiedo perché.

Andiamo in palestra assieme io e lui. Un giorno si è iscritto anche un suo collega, che però non lavora nel suo stesso palazzo. Non me l'ha presentato, non mi ha presentato, nemmeno come amico. Eppure ci vediamo sempre. Questo ragazzo è carino e sembra molto più in amicizia col mio ragazzo di quello che dovrebbe essere stando ai racconti che mi vengono fatti. Ho addirittura l'impressione che i due si piacciano, ma non sia sbocciato nulla.

La mia crisi si acuisce proprio ora. Questo collega comincerà presto a lavorar nel suo stesso edificio, fianco a fianco a lui. Andranno a lavoro assieme abitando vicino, torneranno a casa assieme, pranzeranno assieme.

Tutte cose che erano "nostre" fino a qualche mese fa e che ora non posso né desiderare si ripeteranno né pretendere.

Ho paura, paura di perderlo, paura di tutti questi segreti. Non so a chi rivolgermi, mi sembrate le persone più aperte ad ascoltare ed al dialogo.

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progettogayforum
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da progettogayforum » venerdì 15 giugno 2012, 12:09

Intanto Benvenuto quaccchero (con tre c)!!
Vengo al punto. La prima preoccupazione che mi viene in mente leggendo il tuo post è relativa alla prevenzione. Io farei il test hiv e lo ripeterei dopo 110 giorni. È vero che hai conosciuto questo ragazzo all’università e non attraverso siti di incontri ma è altrettanto vero che lui i siti di incontri li ha frequentati e li frequenta ancora adesso. Pensare che li frequenti solo per parlare è fuori della realtà, quindi massima attenzione al rischio salute che è e deve essere in assoluto la prima cosa da tenere sotto controllo.
Quanto poi a quella che tu definisci paura di perderlo, beh, non so come tu possa pensare che ci sia qualcosa da perdere, questo ragazzo non è innamorato di te. Il primo segno dell’innamoramento vero consiste nell’interrompere la ricerca di altro, cosa che qui non è proprio successa e poi, anche ammesso che voglia una sua riservatezza, perché ti dovrebbe tenere all’oscuro in pratica di qualunque cosa sia relativa alla sua vita sociale e professionale? Per non dire del fatto che a livello sociale (se il ragazzo della palestra era solo un amico, cosa di cui dubiti anche tu) non ti permette di avere alcun ruolo. Il ragazzo della palestra potrebbe essere un suo amico etero e allora lui potrebbe non volersi dimostrare gay? Beh, francamente ci credo poco. Un ragazzo che mentre sta con te manda ad un altro un messaggio invitandolo a raggiungerlo nel suo letto, usando la tessa espressione che usa con te, con ogni probabilità ha usato e continua ad usare quella frase con diverse altre persone. Tu pensi che il suo sia un comportamento da innamorato? I fatti sono oggettivi e parlano chiaro. All’interno di una vita di coppia le sbandate ci possono pure essere ma stare con te e presentarsi con te “come un vero innamorato” mentre continua a combinare incontri con altri ragazzi non è proprio accettabile. Tra l’altro trascorrete poco tempo insieme e coltivate progetti di lavoro per il futuro che non sono affatto mirati a mettere al centro la vita di coppia, cosa che la dice lunga sulla relatività di questi rapporti. Se un ragazzo è veramente innamorato tutti gli altri progetti sono subordinati al fatto di poter stare col proprio ragazzo. Se la cosa fosse stata messa in chiaro prima, nel senso che “si sta insieme finché dura”, sperando che magari duri molto a lungo, allora ok, si tratta di rapporti che sono accettati in questi termini da entrambe le parti, ma fare l’innamorato e non esserlo è una forma di inganno che non è accettabile. Che posso diti? Tirane le debite conclusioni, quali siano è evidente, credimi, non perderesti proprio nulla, al di là di un bel po’ di illusioni.

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konigdernacht
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da konigdernacht » venerdì 15 giugno 2012, 12:26

Caro quaccchero, innanzitutto benvenuto!
Leggendo il tuo post, mi viene in mente (perdonami la poca umiltà) che essendo troppo dentro la questione, ti sfuggano alcuni fili ed alcune conclusioni semplici che puoi trarne.
Quando ho letto che te ne sei fregato delle sue scorribande nei siti di incontri inizialmente, ho pensato a due cose: che avevi forse la presunzione di cambiarlo e che hai scommesso che potesse essere diverso con te. Scommessa e speranza lecita in quanto in amore non ci sono molte regole!
Da quel che racconti, mi pare che il rapporto con questo ragazzo sia bello ad un livello primario ossia ad un livello di relazione umana interpersonale base - tu e lui. Quando poi saliamo ad un livello più alto, ad un livello secondario di relazione interpresonale intimo e extrapersonale - voi e gli altri - a me sembra un rapporto tra estranei e direi molto alienato. Se infatti una delle prerogative della coppia è la sincerità e genuinità degli atti, a me sembra che il tuo ragazzo non sia né sincero né genuino. Voglio dire, sei il suo ragazzo: se non dice a te certe cose personali, a chi deve dirle ? Questo non significa che tu devi intrometterti nel suo mondo interpersonale (famiglia, lavoro, conoscenze), perché comunque ognuno di noi mantiene (o dovrebbe) le sue personali relazioni al di fuori della coppia; il problema è quando queste relazioni entrano in conflitto o addiritura si pareggiano (amanti) con il vostro fidanzamento. Lì sta a voi capire cose volete e cosa accettate!

Come consiglio personale e spassionato, ed assumendo che tu non vuoi una relazione aperta o amanti in giro, metterei in chiaro queste cose col tuo ragazzo ma in maniera molto perentoria e decisa [quindi capire se si tratta davvero di - quel che sembrano - amanti], quindi capire la sua buona fede o meno. Se accerti la sua malafede, lo metterei di fronte ad un "o me o il tuo mondo di incontri" e sinceramente, la risposta mi sembra molto unilaterale: chiuderei in fretta con questo ragazzo, che ti sta facendo soffrire e non ha rispetto per te!
Insomma: non sei di certo una crocerossina o maestra d'asilo! :lol:

Un grande in bocca al lupo e tanti saluti :mrgreen:
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Alyosha
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da Alyosha » venerdì 15 giugno 2012, 12:42

Caro quacchero le cose che ti hanno detto mi paiono molto sagge e le farei mie considerazioni tutte. Volevo solo farti ragionare per quel che è possibile su quello che sta succedendo a te, dando per scontato che purtroppo e per fortuna i comportamenti e i sentimenti dell'altro non sono a nostra disposizione. Vedi nelle storie che ho avuto, che erano nate storte fin dall'inizio (erano ragazze :P) succedeva sempre le grandi crisi arrivavano nei momenti di passaggio. Cioè c'era infondo da sempre l'idea che la situazione non funzionava bene, però un modo per ricucire il rapporto lo si ritrovava sempre, finché appunto non si verificavano questi passaggi fondamentali cui ti ho accennato, che rendevano impossibile non fare i conti seriamente con la situazione. La prima storia durata tre anni è finita dopo il primo anno di università, quella durata altri tre l'anno prima della laurea, l'ultima di due anni con la conclusione del dottorato, infine la più corta di 4 mesi appena ho deciso di riscrivermi all'unviersità.
Cosa gioca in effetti? Certamente l'impossibilità di continuare a condividere spazi in comune, che è il dato più evidente di cui anche tu ti sei reso conto. Ma molto di più a livello mentale l'idea che qualcosa nella propria vita è cambiata o si accinge a cambiare. Adesso non sta solo succedendo che lui si è laureato, ma che ti stai laureando anche tu. Questo per te vorrà dire chiudere un percorso e collocarsi mentalmente nell'idea di doverne cominciarne un'altro. In una sola parola vuol dire crescere.
Un pò come fa il bruco con la farfalla, si ranicchia in sé e l'esteriorità comincia a irrigidirsi. Da fuori non si vede niente, ma dentro è tutto un macchinare. Improvvisamente succede che il guscio cede e quello sembra il momento più complesso, di crisi peggiore ("Oh mio Dio, qui crolla tutto!" si pensa) e invece è soltanto che una nuova figura si affaccia alla vita. Per quanto adesso possa farti paura come cosa, l'idea di fare realmente i conti con un'ambiguità nel vostro rapporto è più che positiva. In questa "furia del dileguare" non lasciare di inesplorato niente e cerca di vederci chiaro e non solo rispetto a lui, ma molto più rispetto a te. E' in questa fase che le cose che uno si è costruito cominciano a cedere ed è in questa fase che conviene scandire dentro di sè con chiarezza il senso di questi passaggi, per evitare pur dentro mutate condizioni ambientali di restare fermi dentro un'età (gli eterni adolescenti per intenderci). Mi spiego meglio, il rischio serio, se non si chiarisce bene cosa è successo, se non si chiudono seriamente i conti con il proprio passato è che questo tipo di relazioni, questo genere di intoppi si ripresenti in continauzione in tutte le tue relazioni future. Dovresti chiarire a te stesso cosa ti ha portato ad accettare questo genere di compromessi, capire cosa se inceppato in questo rapporto, per non ricaderci più dentro ne in questa relazione ne nelle successive.
Parli di dottorato e non sei neanche laureato, immagino che la tua carriera universitaria procederà a gonfie vele se succede che sai già come andrà a finire dopo. Non sottovalutare questo passaggio, il dottorato ti da solo l'illusione di continaure il percorsso accademico, ma in realtà entri all'università con un'altro ruolo e visione delle cose, che non è facile guadagnare fin dall'inizio.
Insomma per quanto ti legga seriamente in crisi, vedo questa crisi mi pare partoriente, quindi fidati di te stesso e delle tue intuizioni.
Sulla visione del rapporto vista d afuori credo ti abbiamo detto tutto e d'altronde sono cose che vedi anche tu, per il semplice fatto che sei stato tu a riferircele.

quaccchero
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da quaccchero » lunedì 18 giugno 2012, 15:23

Vi ringrazio per le vostre risposte, le ho apprezzate molto. Sapevo di poter trovare delle persone mature su questo sito con cui dialogare... Le vostre risposte mi hanno fatto riflettere, in particolar modo quella di konigdernacht.

Vedete, io ho la certezza che lui mi voglia sul serio bene. So benissimo che è difficile descrivere la cosa, d'altra parte un vero amore è indescrivibile ed inspiegabile. In realtà me lo dimostra in continuazione, facendo anche sacrifici che io non gli chiederei, per il bene di entrambi.

Se volessi ignorare la presenza di un mondo esterno, direi che è tutto perfetto e non avrei bisogno di nulla. Tuttavia come diceva konigdernacht, è proprio il fatto che il mondo esterno esiste il problema.

Entrambi abbiamo forti difficoltà a socializzare, io ho pochissime amicizie e che frequento con pochissima costanza. Lui ha amicizie prevalentemente virtuali e nessuna frequentazione con quelle reali. Abbiamo già discusso più volte della totale assenza di socialità "di coppia", ma nessuno dei due ne sente davvero il bisogno, anche perché nessuno dei due è predisposto in partenza.

Lui sa perfettamente che io so che con queste sue amicizie virtuali si scrive anche cose piccanti e sa che mi fa dispiacere, dall'altro lato io so perfettamente che queste amicizie virtuali non le ha mai incontrate, ne è in programma, essendo che alcune vanno avanti da anni. Gli ho chiesto di trasformarle in amicizie condivise, ma poi son tornato sui miei passi per non intromettermi nei suoi spazi. Gli ho chiesto di parlarmene quantomeno, sa che questo risolverebbe molte cose, ma non vuole. Sa che probabilmente mi ferirebbe e non vuole. Io nemmeno voglio impedirgli di sentirsi con qualcuno, è la sua vita.........

Non mi son mai piaciuti gli aut-aut, però la situazione ora si sta ripetendo coi colleghi di lavoro e vorrei intervenire prima che rientrassimo in questo loop. Mi rendo conto in realtà sia già successo, ma non so come disinnescare la cosa...

barbara
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da barbara » mercoledì 20 giugno 2012, 7:24

Ciao Quacchero, benvenuto! Tu sollevi due temi che sono molto importanti nella vita di una coppia , la fiducia e il rapporto con l'esterno.
La fiducia può venire meno perchè ci sono delle ragioni concrete, oppure per gelosie immotivate. Ci sono persone che non riescono ad essere monogame oppure che non rinunciano a flirtare con gli altri pur essendo fidanzati, ma ci sono anche persone che sono così ossessionate dal fantasma del tradimento che rendono la vita impossibile all'altro.
Mi sembra che tu abbia elementi per dubitare del tuo ragazzo. Ma è anche vero che se lui è il centro del tuo mondo, se non hai amici , il rischio è anche quello di vivere costantemente nella paura di perderlo e restare intrappolato nella gelosia. E un altro rischio è quello di accettare ogni sua condizione, mettendo da parte le tue esigenze .
Ciò ci porta al secondo aspetto , che è il rapporto tra una coppia e l'esterno.
Qui si tratta veramente di trovare un accordo che sia soddisfacente per entrambi. Se per il tuo ragazzo i due ambiti devono essere separati e per te no , è ovvio che ci stai male. Quando lui ti riconosce solo nel privato e nemmeno ti presenta a un collega , non puoi non sentirti escluso.
Non è questione se lui ti ami o no, ma se il suo modo di amarti va bene per te, per i tuoi valori, per il tuo bisogno di essere riconosciuto come qualcuno che conta per lui.
Certo di fronte a qualcuno che promette e non mantiene ci si sente impotenti, ma se non costruiamo all'esterno della coppia un mondo di relazioni che siano anche solo nostre e indipendenti dall'altro , allora sì che ci sentiamo davvero perduti.
Se il tuo ragazzo deve forse imparare a condividere più cose con te, forse a te servirebbe di più avere buoni amici , che siano solo tuoi e ti restituiscano fiducia in te stesso , sicurezza su quanto vali come persona a prescindere dal tuo ragazzo e da ciò che ti dimostra.
Credo che scrivendo qui tu ti stia muovendo in questa direzione. Sapere che non sei solo , che ci sono persone che ti apprezzano ti renderà più forte e più capace di chiedere e di pretendere , e alla fine anche di scegliere ciò che è meglio per te, perchè avrai la certezza che te lo meriti. :)

quaccchero
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Re: Disagio e insicurezze di una relazione importante

Messaggio da quaccchero » mercoledì 20 giugno 2012, 15:07

Barbara, la tua risposta è illuminante. Ti ringrazio tantissimo.
Gliene parlerò, vi terrò aggiornati ;)

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