Testate sul muro.

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
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diversodachi
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Testate sul muro.

Messaggio da diversodachi » domenica 1 novembre 2009, 18:37

Va tutto bene, finché non succede la cazzata che mi sconvolge l'umore.
Umore nero che spesso riesco a tenere lontano dai miei pensieri, e a volte perfino me ne dimentico, ma che poi torna a pesare come un macigno sulla testa.

E mi sfuggono i motivi di questo malessere, che mi spinge sempre di più ad isolarmi, a nascondermi anche da chi mi vuole più bene. Semplicemente non riesco a stare a mio agio. Non ho niente di che spartire con il mondo circostante, niente da condividere. Cosa ci faccio qui?
Mi pare di vivere una brutta imitazione della vita, dove tutti i sorrisi e le risate nascondono in realtà molta amarezza. Mi sento solo anche se sono io ad escludere gli altri, costruendo tra me e loro un muro.

Cerco di capire perché sto così ma non trovo risposte, perciò come faccio a parlarne con i miei amici? E' estremamente difficile tradurre i pensieri in parole, e finirei per non riuscire a dire niente, oppure non riuscirei a farmi capire.

Non nascondo il fatto che sia difficile per me aprirmi e confidarmi con il cuore in mano, perché negli anni ho imparato a saperlo proteggere rivestendolo di gomma, non a mostrarlo in giro. Sarà per questo che non mi sono mai innamorato.
Ho scritto cose sul forum che i miei amici, e parlo di quelli stretti stretti, probabilmente neanche si sognano. E' facile parlare dietro uno schermo, ed è facile crogiolarsi nel proprio malessere, e piangersi addosso, cosa che non voglio fare perché so che sarebbe un insulto a chi è stato, sta, e starà, peggio di quanto sto io. Come trovo sia un insulto che chi ti sta accanto non riesca ad apprezzare ciò che ha e non si ritenga fortunato rispetto chi quella fortuna non l'ha avuta. Questo non perché voglio essere compatito in quanto "povero gay", ma perché ad un certo punto mi sorge spontanea la domanda "se tu dici questo, mi spieghi che cazzo dovrei dire io che sto sempre zitto?". Questa domanda non la pongo, perché vorrei che ci arrivassero da soli. Senza vittimismi.

Se scrivo tutto questo è solo perché sto cercando di dare un volto ai miei problemi, se di problemi si può parlare. Scrivo per elaborare ed analizzare quello che aleggia confuso nella mia testa.
Oggi è una di quelle giornate passate a casa in pigiama a non fare niente, guardando il cellulare che squilla perché gli amici ti cercano aspettando che smetta di suonare, girovagando sul forum con aria sconfortata, attendendo l'ora in cui andrò a dormire.
Now show me the way to the next whiskey bar.

guy21
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da guy21 » domenica 1 novembre 2009, 22:07

il malessere che provi dentro di te , lo provo anche io(se ho capito bene cosa intendevi), è qualcosa che non puoi descrivere, lo provi e basta.molte volte mi chiede perchè gli altri non mi capiscono(sopratutto i miei amici).
è una cosa pazzesca!!!!!
ma ormai so che si comportano così senza che ne sappia il motivo.
purtroppo non è mai possibile fare discorsi seri altrimenti mi prendono per "mongolo" o "pazzo".forse è questo che mi fa + male.
dovrei incominciare anche io a dare le testate al muro.
:lol: :lol:
scusami so che è una cosa seria cerco solo di sdrammatizzarla un pò, ma proprio pochino perchè + di tanto non si può.
volevo dirti solo come mi comporto io tipo :sabato sono uscito , (ormai sta diventando un'abitudine), sono andato al bar e ho incontrato i miei amici, abbiamo passato molto tempo lì , dopo un pò ho chiesto il numero di cellulare ai 2 di loro perchè pensavo:"se ho il suo numero ho la possibiltà di chiamarlo e avere delle idee per fare qualcosa o viceversa".
Super stronzata!
da quando ho applicato questo geniale stratagemma , sai quante persone mi hanno chiamato?
0!!!!
era per farti sapere quanto io sono stupido!!
tanto per fartelo sapere così sai chi chiamare quando ti serve lo scemo del villaggio! :lol: :lol: :lol:
comuque cerca di non sprecare le amicizie, hai trovato degli amici che ti possono capire, se non capiscono faglielo capire quello che hai ma seriamente!
davvero se sai per certo che possano in piccollissima parte ascoltarti apriti!
ti prego , fallo davvero!almeno tu che hai avuto la fortuna di trovarli!
se non lo fai tu nessun altro potrà farlo hai capito?
per cui mi raccomando!
stammi bene!

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Marco2708
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da Marco2708 » lunedì 2 novembre 2009, 1:49

Ma sto parlando io? Oddio.. nella mente ho i stessi pensieri tuoi.. IDENTICI.. mi sembra assurdo tutto questo.. ma è vero! Siamo nella stessa barca.. e io.. non so che fare!
Semplicemente un NORMALE ragazzo GAY!!

Alberto
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da Alberto » lunedì 2 novembre 2009, 19:51

Marco, mi hai rubato le parole di bocca . anke x me è IDENTICO

FallingMelody1
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da FallingMelody1 » lunedì 2 novembre 2009, 22:39

Guarda ti capisco benissimo.. provo le stesse identiche sensazioni anche io.

Ti parlo dal mio punto di vista.

Quando sono in queste situazioni, ci sono da una parte molti problemi messi insieme, anche piccoli, ma sono sempre accompagnati da qualcosa di più grande e invadente (d'altronde sembra che ti ritornano in mente tutti nello stesso momento). Ora la questione è: come capire che cosa sono tutti questi ostacoli?

Di solito la risposta la si ha dentro, e la si vuole nascondere a tutti i costi perchè costa accettazione e sacrifici. Quindi io parlerei di pigrizia.

La cosa migliore da fare è parlarne con una persona di cui ti fidi (questo forum va più che bene, ma è sempre da preferire il dialogo diretto dal vivo, che però è più faticoso soprattutto per chi come me è timido e quasi mai si trova la persona adatta che potrebbe capirti), ma soprattutto avere coraggio: avere il coraggio di far valere i propri ideali, le proprie convinzioni, anche se vanno contrarie ad una società così stereotipata e pronta a colpirti appena vai contromano. E' difficile, ma soddisfacente.

Spero di esserti stato d'aiuto almeno minimamente.

Giovane ignoto
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da Giovane ignoto » sabato 14 novembre 2009, 20:08

Ti capisco, capisco le ondate di malumore che ti travolgono, conosco il malessere interiore che di corrode e che ti porta a barricarti dietro un muro che ti costruisci da solo e che finisce per alimentare il tuo malessere. Ti capisco perché, come tanti amici del forum che ti hanno risposto, vivo anch'io lo stesso disagio.

Ti capisco, ma non sono d'accordo con quello scrivi. Dici che ti sembra "un insulto che chi ti sta accanto non riesca ad apprezzare ciò che ha e non si ritenga fortunato rispetto chi quella fortuna non l'ha avuta" perché "se tu dici questo, mi spieghi che cazzo dovrei dire io che sto sempre zitto?"

Ecco, penso che sia sbagliato stare sempre zitti. Non per "vittimismo", per "essere compatiti" o per "piangersi addosso", ma per il naturale piacere di voler condividere con gli amici a cui vogliamo bene le nostre esperienze e le nostre sensazioni, anche quelle frustranti. Senza chiedere compassione, ma solo di essere capiti. Se un amico volesse raccontarmi, insieme alle sue gioie, anche le sue frustrazioni, non potrei che esserne felice. E potremmo aiutarci insieme a trovare le cause interiori dei nostri disagi.

Riuscire ad ascoltare e capire gli altri è difficilissimo. Prorpio perché non riusciamo a mettere da parte il nostro punto di vista per riuscire ad entrare nella dimesione emotiva dell'altro. La nostra individualità ci porta a pensare "non sei l'unico, non farne una tragedia", ma in questo modo trascuriamo l'esperienza personale dell'altro e la sua percezione della realtà, unica e individuale, che andrebbe sempre rispettata. Se poi la consideriamo sbagliata, il modo migliore per farglielo apprezzare non è certo rimanere in silenzio (e neanche ridicolaizzare o minimizzare le sue sensazioni).

Sono convinto che il modo migliore per evitare incomprensioni di questo timpo sia sempre parlare, nel modo giusto, e mai evitare il confronto alzando barricate o chiudendosi con discrezione a difesa dei propri turbamenti. Il problema, però, è che sono sempre il primo a farlo.

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4k4
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da 4k4 » sabato 14 novembre 2009, 22:33

Mi aggrego anch'io alla lista... Capita spesso anche a me.
Però non so davvero cosa consigliarti... un po' ci sono in mezzo pure io :?
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nightbird784
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Re: Testate sul muro.

Messaggio da nightbird784 » domenica 28 febbraio 2010, 1:31

Io questa sensazione acuta l'ho vissuta per quasi due anni, dopo una delusione d'amore forte, fortissima. Non che prima non ne avessi mai sofferto, ma era un atteggiamento malinconico non così totalizzante.
@Giovane Ignoto. Dire qualcosa risula spesso difficile, per non dire impossibile in questa situazione. Hai un disagio, una confusione talmente grande dentro che è davvero impossibile. Anche se arriva un momento in cui, per non soccombere, l'unica via d'uscita è il confronto con gli altri. Ma per me, appunto, mi ci sono voluti quasi due anni. Due anni in cui ho vegetato ma non vissuto; due anni in cui ho buttato via la mia intelligenza. Ho quasi buttato via una laurea per questo. È una sensazione che ti paralizza.

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