rapporti d'infanzia coi genitori

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
Avatar utente
Tom
Messaggi: 189
Iscritto il: sabato 21 luglio 2012, 20:23

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da Tom » domenica 5 agosto 2012, 20:06

SECONDA PARTE.
Riverdog ha dato una risposta che ritengo molto interessante scrivendo che ci si arrabbia per gli stereotipi ma che un fondo di verità c'è quasi sempre. Ammetto che io ero e sono il primo a trovare sgradevoli gli stereotipi e che non mi riconosco quasi in nessuna delle banalità, delle sciocchezze e dei luoghi comuni sull'omosessualità. Alcuni sono molto diffusi e sono molto fastidiosi perchè consolidano un'immagine dell'omosessualità contraffatta e deformata e alimentano la disinfromazione e l'ignoranza. Mi riconosco perfettamente in un ragazzo della mia età che circa un paio di mesi fa aveva inviato una mail a Project, che purtroppo ora non riesco a ritrovare, in cui diceva che sente affinità molto maggiori con i suoi amici etero che non con i presonaggi omosessuali bizzarri e stereotipatii della tv o che si vedono in giro in alcune strade di Roma. Penso però che Riverdog abbia ragione nel dire un fondo di verità in alcuni stereotipi c'è e che, magari senza accorgersene, si preferisce chiudere gli occhi e non riconoscerlo. Anche io mi sono reso conto di essermi comporato inconsciamente in tal modo, penso sia dovuto al fatto che detesto profondamente i luoghi comuni sull'omosessualità e che quindi sono portato a non darvi credito. Trovo inaccettabili descrizioni del tipo "tutti gli omosessuali detestano il calcio e sono appassionati di musica classica e ..." perchè spersonalizzano, danno l'impressione molto triste e falsa che tutti gli omosessuali siano uguali, che non abbiano una individualità, che il loro essere si riduca solo al fatto di essere omosessuali. Questo non toglie però che possa esserci una leggera correlazione positiva fra omosessualità e alcune altre caratteristiche come il non essere appassionati di calcio, l'avere avuto un padre assente, o l'essere appassionati di musica classica. Con "leggera correlazione positiva" intendo dire che se ad esempio la percentuale di ragazzi etero non amanti del calcio è del 30% (sto dando una cifra a caso), la percentuale di ragazzi omosessuali non amanti del calcio sarà forse un po' più alta ma comunque vicina, per esempio del 35%. Una descrizione di questo tipo mi sembra molto realistica, è quello che Riverdog chiamava "fondo di verità negli stereotipi" anche se in questo nuovo contesto la parola stereotipo non mi sembra più appropriata. Per come la vedo io l'identità individuale si compone di una miriade di aspetti (le esperienze passate, cosa si è studiato, l'orientamento sessuale, le proprie concezioni religiose o filosofiche, i gusti musicali e letterari, il contesto in cui si è vissuti...) che non sono del tutto indipendenti e seprarti ma hanno fra loro una rete complicatissima di interconnessioni e legami che a volte sono più forti, a volte sono deboli e impercettibili e che non sempre sappiamo spiegare. Per esempio non è un mistero che ci sia una forte correlazione positiva fra l'aver studiato fisica o biologia e l'essere non credenti o credenti di mentalità aperta. Magari però esisterà anche una correlazione postivia o negativa debolissima fra l'essere non fumatori e l'essere patiti di cinema, anche se non sappiamo spiegarla. Essendo l'omosessualità una componente molto importante dell'identità personale, non mi stupisce che l'essere omosessuali possa essere collegato con leggere correlazioni positive o negative ad altri aspetti dell'essenza di una persona, cioè che l'essere omosessuali aumenti o diminuisca leggermente a parità di condizioni la probabilità di avere una certa altra caratterista, gusto o passione personale rispetto ad una persona etero. Ciò che sto affermando è completamente diverso dal ragionare (o meglio dallo sragionare) per stereotipi: questi danno l'idea completamente falsa che l'omosessualità inchiodi e vincoli in modo univoco o quasi tutte le altre sfumatore della personalità, cosa assurda, del resto anche per me è bastato incontrare qualche altro ragazzo conosciuto tramite questo sito per distruggere in poco tempo dei pregiudizi radicatisi negli anni. Penso quindi che l'idea dei ragazzi omosessuali con padre assente e madre oppressiva sia stereotipata, il che non toglie che possa esserci una leggera correlazione positiva fra le due cose. Voglio concludere facendo un'osservazione sulle terapie riparative. Proprio in questi giorni leggendo su internet ho scoperto di studi pseudoscientifici (non riconsciuti dagli enti ufficiali) sull'omosessualità di G.A.Rekers (sostenitore delle terapie riparative) e dell'associazione "American College of Pediatricians" (associazione di pediatri di nicchia, contrapposta all'associazione ufficiale "American Academy of Pediatrics") che si oppone drasticamente alle adozioni per genitori omosessuali. Mi è bastato fare una ricerca veloce sulla wikipedia inglese per scoprire subito che entrambi sono ispirati da valori cristiani tradizionali. Non mi è mai capitato di leggere di terapie ripartive o di cura dell'omosessualità che non siano direttamente o indirettamente supportate da associazioni religiose o ispirate da credenze religiose. Questa si che è una correlazione positiva marcatissima e assai sospetta: fra alcune correnti di pensiero religiose e terapie riparative o concezione patologica dell'omosessualità. Nel sito, giustamente, non si può parlare di religione, quindi non dirò altro anche perchè penso sia abbastanza evidente che la forte correlazione positiva fra terapie riparative e religione non è qualcosa di banale, casuale o insensato come quella fra diminuizione della pirateria e incremento della temperatura ma ci sono ragioni molto profonde.
Ultima modifica di Tom il lunedì 6 agosto 2012, 20:59, modificato 1 volta in totale.
"La vita giusta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza"
(B.Russell)

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da progettogayforum » domenica 5 agosto 2012, 20:46

Ho letto i due post di TOM e posso dire che li sottoscriverei al 100%. Non sarei stato capace di esporre meglio quello che è anche il mio pensiero!! Grazie TOM!!

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da barbara » domenica 5 agosto 2012, 21:36

Discussione interessante! Ho provato a cercare qualche riscontro riguardo a ricerche sui padri italiani.
Ad esempio questa:

http://www.fanpage.it/i-padri-italiani- ... al-giorno/

i padri italiani sono gli ultimi in europa quanto a tempo dedicato ai figli.
Dunque non credo possa stupire il fatto di conoscere molte persone che hanno avuto un padre poco presente.
Le madri in compenso sono le più stressate d'europa . Ora sarebbe curioso chiedere alle lesbiche che rapporto hanno avuto con i loro genitori .
Perchè tornino i conti avrebbero dovuto avere una madre assente no?
Ora , per quanto le madri italiane tendano a essere meno chiocce mediamente con le figlie femmine, mi risulta strano pensare che ciò possa tradursi in una vera e e propria assenza.
Quanto a Freud , le sue idee , per quanto geniali perchè hanno aperto l'uomo alla scoperta dell'inconscio, risentono comunque dell'epoca in cui è vissuto , come tutte le teorie del resto.
In ogni caso bisogna conoscere bene le suo opere originali per comprendere che le sue teorie sull'omosessualità comunque erano improntate a una accettazione che per l'epoca era abbastanza rara
Ultima modifica di barbara il domenica 5 agosto 2012, 22:30, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
FreedomTower
Messaggi: 137
Iscritto il: domenica 1 luglio 2012, 0:16

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da FreedomTower » domenica 5 agosto 2012, 21:39

Per come la vedo io l'identità individuale si compone di una miriade di aspetti (le esperienze passate, cosa si è studiato, l'orientamento sessuale, le proprie concezioni religiose o filosofiche, i gusti musicali e letterari, il contesto in cui si è vissuti...) che non sono del tutto indipendenti e seprarti ma hanno fra loro una rete complicatissima di interconnessioni e legami che a volte sono più forti, a volte sono deboli e impercettibili e che non sempre sappiamo spiegare.
Assolutamente vero!
Comunque anche io non nego l'evidente fattore comune del padre assente e della madre troppo apprensiva che io stesso ho sperimentato, mio padre per lavoro non c'è quasi mai a casa e anche quando non lavora sta fuori, però ho notato che con mia sorella quando io ancora non ero nato, facevano più viaggi, c'erano più ferie, mio padre era più a casa... Ora che ci penso non so bene se tutti gli impegni di mio padre siano non voluti...
Don't make me sad
Don't make me cry
Sometimes Love is not enough when the road gets tough
I don't know why

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da barbara » domenica 5 agosto 2012, 22:07

Come dice Freedom Tower, è facile per un padre giustificare la propria assenza adducendo impegni di lavoro. E poi ci sono diversi tipi di assenza.
Vi può essere un'assenza della figura paterna anche quando il padre rinuncia a svolgere il proprio ruolo pure essendo fisicamente presente.
Un fenomeno molto diffuso è quello del padre-mammo, che tende a competere con la moglie più che a "fare la sua parte".
Anche qui è difficile dire se in futuro abbia avrà un senso una distinzione netta fra ruolo paterno e ruolo materno.
Sta di fatto che oggi vi è un grande dibattito fra gli psicologi sul narcisismo che dilaga fra i giovani . E ...indovinate un po' quale sarebbe , secondo loro, uno dei fattori principali di questa tendenza fra le nuove generazioni ?
Ebbene sì, è proprio lui : il padre che non c'è . ;)

Avatar utente
Libero81
Messaggi: 91
Iscritto il: domenica 15 luglio 2012, 18:00

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da Libero81 » domenica 5 agosto 2012, 22:26

Haha e chi è Povia :lol:
Scherzi a parte, sono cavolate perchè ogni persona gay che ho incontrato ha avuto storie completamente differenti !
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da barbara » domenica 5 agosto 2012, 22:42

Certo una cosa è un'analisi fondata su considerazioni razionali, un'altra è il vissuto che un ragazzo può avere sapendo che è omosessuale ed a ha avuto un certo rapporto con i genitori .
Uno degli effetti di un'educazione per così dire poco equilibrata, perchè limitante rispetto all'autonomia di un bambino , può essere una certa insicurezza , che che può manifestarsi in diverse occasioni o diversi ambiti della propria vita.
Forse il fatto di aver avuto dei genitori di un certo tipo potrebbe anche rendere un po' più faticoso il percorso di accettazione di un ragazzo gay?

Avatar utente
Libero81
Messaggi: 91
Iscritto il: domenica 15 luglio 2012, 18:00

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da Libero81 » domenica 5 agosto 2012, 23:55

Ma scusate basta veramente poco, io conosco etero che odiano il padre perchè è sempre stato assente, e gay che hanno un rapporto d'oro con il padre che gli è stato sempre vicino.
Gia' solo questo fa crollare queste teorie "da due soldi" che molto spesso hanno dietro religiosi fondamentalisti.
L'Amore infinito è l'unica verità, tutto il resto è illusione.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2475
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da Alyosha » lunedì 6 agosto 2012, 0:28

Non so sento di invidiarvi in maniera genuina e sincera, mi sarebbe davvero piaciuto avere un padre, rassicurante, protettivo e capace di fornirmi corretti modelli di "maschile" piuttosto che un semplice rifiuto di quello che ero io accompagnato da sostanziale assenza. La testimonianza di Project mi ha seriamente commosso e anche la descrizione di Tom del suo rapporto col padre.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: rapporti d'infanzia coi genitori

Messaggio da progettogayforum » lunedì 6 agosto 2012, 1:23

Mettendo insieme quello dice Libero81 con quello che dice Tom mi verrebbe da pensare che di fronte ad ogni teoria che tocchi la morale o la sessualità, come di fonte ad ogni delitto che si rispetti, bisognerebbe andare alla ricerca del mandante più che dell’esecutore materiale, e la ricerca del mandante si conduce cercando di rispondere alla classica domanda: “a chi giova questo delitto (questa teoria)?” Ogni delitto serio ha un movente serio e per tirare fuori una teoria pseudo-scientifica ci vuole un movente. Una volta individuato il movente e il mandante la teoria si manifesta per quello che è, il delitto è smascherato.
Permettetemi una battuta. Si potrebbe individuare la causa della omosessualità nella “zia assente”, perché essendo ben noto l’effetto scatenante delle giovani zie sui nipoti maschi, come nel film “Grazie zia!”, l’assenza di una zia giovane e provocante è evidentemente una delle cause fondamentali della omosessualità. O no?

Rispondi