Avverto subito che prevedibilmente molti interventi saranno di carattere contrario alla omosessualità, ma prego vivamente chi legge di contestualizzare ed eventualmente approfondire l’opera e l’autore proposti.
Le letterature prese in esame saranno diverse e senza nessuna preferenza; per la letteratura latina, inglese e spagnola, qualora diversamente indicato, tradurrò personalmente i passi riportati.
Qualora appaia [ndk] significa "nota di konig" per esplicare meglio qualcosina o trasportare in italiano corrente qualche termine vecchiotto.
TENGO A SOTTOLINEARE CHE QUESTO POST E' PUBBLICO SEBBENE SCRITTO DA ME, DALL'AMMINISTRATORE E DAGLI ALTRI UTENTI DEL FORUM; QUALORA SI FACCIA UTILIZZO DEI MATERIALI PRESENTI PER ALTRI FINI CHE NON SIANO QUELLI DELLA SOLA LETTURA, PREGO VOLER SE NON ALTRO CITARE LA FONTE DA CUI SI E' ESTRAPOLATO IL MATERIALE (OSSIA IL PROGETTO), VISTO CHE TALE POST E' COSTATO IL TEMPO DI RICERCA E DI TRASCRIZIONE DA PARTE DI CHI HA PUBBLICATO INTERVENTI. GRAZIE

Il primo intervento prende in esame “la Città del Sole” di Tommaso Campanella (1568 – 1639), dialogo tra un cavaliere ed un marinaio genovese, il primo facente le domande (spesso pretestuose) ed il secondo raccontante quanto visto da lui durante uno dei suoi viaggi in questa mitica ed utopica “Città del Sole”, retta da un Principe Sacerdote, chiamato Sole. Il libro, come molta letteratura riguardante le città ideali, è sia una proposta ed un esempio di stato possibile e mirabile, ed allo stesso tempo una critica al sistema generale (sociale, politico, economico, culturale, etc…) contemporaneo il libro.
Dopo un lunga chiacchierata su come fosse governata la città del Sole, il cavaliere chiede al marinaio come si educhino i giovani, ed in particolare cosa si fa per garantire la generazione futura. Dopo alcuni dettagli sull’età in cui è permesso avere rapporti sessuali per i ragazzi e ragazze (21 e 19 rispettivamente) il marinaio sottolinea come:
“Se si trovano in sodomia, son vituperati, e li fan portare due giorni legata al collo una scarpa, significando che pervertiro[no,ndk] l’ordine e posero li piedi in testa, e la seconda volta crescen la pena finchè diventa capitale”.
Insomma, il Sole non vede di buon occhio l’omosessualità, e mutuando, Campanella batte duro, intendendo il rapporto sessuale come ordo naturae, ossia come ordine naturale,e quindi come rapporto volto alla sola procreazione. E dire che Campanella, domenicano ma innanzitutto uomo ed intellettuale, ce l’aveva a morte contro gli aristotelici pedanti (quindi, con molti ecclesiastici del tempo) e non poche volte finì nelle mani dell’Inquisizione ed addirittura in carcere.
Vabbè, speriamo il prossimo autore sia più buono!
