COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
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progettogayforum
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COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da progettogayforum » sabato 25 agosto 2012, 8:53

Ciao Project,
salto tutte le premesse su progetto gay che è praticamente una realtà unica, che per me, e penso per tanti altri, è diventata un punto di riferimento importante, in pratica l’unico punto di riferimento serio in rapporto alla vita e alla sessualità dei ragazzi gay, e vengo alla questione per cui vorrei avere un tuo parere.
Sono un ragazzo (per modo di dire, ormai) di quasi 35 anni e sto con un ragazzo di 22. Che la differenza di età è notevole lo so, è una cosa che ho valutato attentamente prima di cominciare però ormai stiamo insieme da quasi tre anni e fino a qui le cose sono andate abbastanza bene, qualche litigata ma cose da poco, è un bravissimo ragazzo, un po’ nevrotico, da sempre in crisi con la sua famiglia, una famiglia molto tradizionale, che prima ha cercato di incanalarlo nei binari di una “normalità” di tipo borghese, poi, quando ha visto che i risultati erano opposti rispetto a quelli sperati, lo ha abbandonato del tutto a se stesso, e direi che lui dai 16/17 anni, di fatto, non ha più avuto una famiglia. Passa fasi molto diverse, chiamiamole così, cioè ci sono stati periodi in cui con lui sono stato benissimo perché evidentemente anche lui era convinto di avere trovato il compagno ideale. In quei periodi andava bene tutto tra noi, il sesso lo vivevamo bene, cioè era una cosa del tutto spontanea e in pratica in quelle cose eravamo sulla stessa lunghezza d’onda, ma ci sono stati anche periodi in cui era irritabilissimo, mi mandava a quel paese proprio con rabbia, salvo poi tornare indietro dopo un paio di giorni. Io vivevo su una continua altalena passando da momenti bellissimi a momenti in cui avrei voluto non averlo mai incontrato, non l’ho mai odiato, come penso lui non abbia mai odiato me, ma certe volte la situazione mi sembrava superiore alle mie forze, in pratica, per me, una cosa che non riuscivo a gestire. Quando era nei periodi negativi tendeva a buttare via tutto, non solo me, anche l’università, non faceva più nulla per mesi e si gettava nella più totale apatia, poi quando le cose giravano al bello si rimetteva a studiare, andava all’università tutti i giorni, ci stava dalla mattina alla sera, faceva esami a raffica e con ottimi risultati, perché, anche se è un po’ di umore labile, è comunque un vero genietto, ma guai a dirgli una cosa del genere, perché ti aggredisce dicendoti: “Tu sei come mio padre che mi dice queste cose solo per mettermi la museruola.” (parole testuali). Ultimamente sono un po’ in crisi con lui ma non gliel’ho detto e probabilmente ho fatto male. In questi tre anni ha avuto un paio di scappatelle a livello sessuale però me lo ha sempre detto, di questo gli devo dare atto, non fa mai le cose di nascosto, in pratica mi dice: “Io sono così e ti voglio bene, se mi vuoi mi devi prendere così.” Indubbiamente io sento la differenza di età e tendo a lasciarlo molto libero. Dopo le scappatelle ha fatto il test per mettere me tranquillo e questo l’ho apprezzato moltissimo. Dopo la prima volta, cioè dopo la prima scappatella avevo capito che se mi lasciava tranquillo a livello sessuale voleva dire che aveva un altro, perciò, la seconda volta, quando ho visto che non prendeva mai l’iniziativa nel sesso (tendo a lasciare a lui il primo passo per evitare di arrivare nel momento sbagliato) gli ho chiesto se c’era un altro ragazzo e mi ha detto di sì e mi ha detto che non sapeva che fare perché mi voleva bene. Comunque anche la seconda scappatella è passata ormai da un anno e mezzo. Adesso vengo al punto. Nel sesso col mio ragazzo comincio a notare che stanno cambiano delle cose, saranno anche stupidaggini ma sono cose che vedo diverse da prima. Prima tutto era spontaneo, direi immediato, istintivo, ed era bellissimo, adesso quando parliamo di sesso, mi rendo conto che lui comincia a interpretare le cose dando ai comportamenti una marea di significati. Ha sempre avuto un certo interesse per la psicologia ma prima, quando vivevamo i nostri momenti di sesso, io notavo la sua assoluta spontaneità ed era probabilmente quella la cosa che mi affascinava di più, adesso, dopo che magari siamo stati insieme una notte, mi comincia a fare l’analisi dei comportamenti, dei miei e soprattutto dei suoi, e dà a quello che facciamo tutta una serie di significati che io non ci trovo proprio. Ti faccio un esempio. Siccome lo lascio sempre libero di prendere l’iniziativa e non gli dico mai di no, lui ne deduce che ha un carattere dominante e che non tiene in considerazione le mie esigenze e che quindi mi strumentalizza e per queste ragioni si sente a disagio, poi in certi periodi capita magari che possiamo stare insieme per più giorni di seguito e allora gli viene in mente che è dipendente dal sesso e che non sa farne a meno e che c’è qualcosa che non va. Ultimamente parliamo meno, il sesso è più ritualizzato e ho come l’impressione che lui cerchi di venirmi incontro di accontentarmi in quello che secondo lui io posso desiderare di più, ma lo fa manifestando un interesse sessuale che “adesso” proprio in questi ultimi giorni, mi sembra eccessivo e, diciamo, poco spontaneo. Mi dice che ha capito che ci sono anche io e che deve tenere conto anche delle mie esigenze ma in realtà io vorrei vederlo di nuovo spontaneo. Credo che abbia paura di perdermi e che per questo si sia imposto di venirmi incontro. Quello che mi manca adesso è altro. Mi mancano i suoi sorrisi, il suo modo di scherzare, di dire battute deliranti, di essere provocante ma sempre un po’ giocando, mi manca un po’ la sua spontaneità. Quando provo a parlare con lui seriamente mi stoppa subito e mi dice: “Non mi fare sempre gli stessi discorsi!” E io lascio stare. Non ti nascondo, Project, che io, per la parte mia, ho il complesso dell’età e che lui probabilmente si accorge che i miei comportamenti nei suoi confronti sono spontanei fino a un certo punto, io so che deve essere libero di andarsene quando vorrà e quando succederà dovrò facilitargli la strada. Spero che possa durare ma le esitazioni sono proprio tante, ma ti giuro, Project, io gli voglio bene. Per paradossale che possa sembrare della sessualità non me ne importa niente, io lo vorrei vedere felice. Che devo fare, Project? Qualunque cosa faccio ho paura di sbagliare. Non ho paura di perderlo ma di fargli male.
Se credi, pubblica pure la mail.
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riverdog
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Re: COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da riverdog » mercoledì 5 settembre 2012, 14:19

Okay, il tuo ragazzo sarà pure nevrotico ed un po' fissato con la psicologia.... d'accordo.... ma secondo me, scusa la franchezza, è più sul tuo comportamento che ce ne sarebbe da ridire!!
Tralasciamo il fatto che stai vivendo un momento di crisi, che poi tanto momentaneo non è, e lui ne è presumibilmente del tutto all'oscuro, vabbè.
La cosa che a me irriterebbe maggiormente è legata al fatto che tu -non ho nemmeno capito bene perché- non prendi quasi mai iniziative (sessuali) nei suoi confronti.... mah! E poi ti lamenti che lui ULTIMAMENTE sembra aver perso in spontaneità?!! Trovo logico che lui possa porsi domande in proposito.... e per forza di cose può arrivare a conclusioni sbagliate.
Anche nel fatto che lui cerchi di venirti incontro dal punto di vista sessuale non ci trovo niente di sbagliato, anzi!! Magari se tu ti facessi meno problemi a prendere iniziative o magari anche solo a parlare in maniera schietta della tua sfera sessuale, lui saprebbe meglio come muoversi in tal senso.
Ma la cosa che trovo maggiormente assurda.... è tutta questa tua paranoia legata alla differenza di età!!! Cavolo, ragioni come un gay (DI ALTO PROFILO, e questo lo sottolineo!) che sta vivendo una storia intergenerazionale.... in quel caso ti capirei benissimo.... ma NON è il tuo caso! Non so, a me 13 anni di differenza non mi sembra una cifra così esagerata da giustificare tutte 'ste elecubrazioni.
Lui dovrà sentirsi libero di andarsene quando vorrà?! Certo che sì, ma non di certo per la differenza anagrafica!! Semplicemente perché le storie così come nascono possono anche finire.... e poi non sta scritto da nessuna parte che succederà, o quando.... che senso ha starci a pensare? boh!
In bocca al lupo!

Alyosha
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Re: COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da Alyosha » mercoledì 5 settembre 2012, 15:35

Ti faccio un esempio. Siccome lo lascio sempre libero di prendere l’iniziativa e non gli dico mai di no, lui ne deduce che ha un carattere dominante
Che strano io avrei dedotto che hai una carattere dominate tu :). Cioè da come parli e ragioni sulle cose, pare proprio che il perno della coppia sia tu. Magari sta pensando che non lo desideri abbastanza perché non prendi l'iniziativa, che non ti importa di lui solo perché in realtà come tu stesso dici il perno del tuo rapporto con lui per te non è il sesso. Insomma magari c'è solo un frainteso di fondo o magari invece come tu lasci intravedere una crisi di cui vi accorgete in due. Ad ogni modo se gli piace la psicologia devi ricordargli due piccolissime regole, la prima è che non ci si può psicanalizzare, la seconda che conviene rivolgersi ad uno che il suo lavoro lo sa fare. Queste autoanalisi fai da te sono solo elucubrazioni mentali che complicano cose temibilmente semplici.
Da come la racconti in superfice pare che abbia maturato l'idea di sentirsi inadeguato a te. Nel senso che mi preoccuperei dei desideri sessuali del mio ragazzo d'improvviso, solo se A è maturato un disiteressere in me, B è maturato un disinteresse in lui. Non sono un esperitissimo ma considera che un calo di tono dopo tre anni non è un dramma. E secondo me neanche la differenza di età, sopratutto, se come pare che sia, gli concedi i suoi spazi e di ragionamento e di crescità. Insomma parliamoci chiaro evidentemente ci sono buone probabilità che un giorno la distanza generazionale apparirà insormontabile e per allora dovrai avere le idee chiare su cosa fare, che è per l'appunto lascirgli vivere la sua vita. Temo tuttavia che sempre per allora cosa fare ti apparirà in modo del tutto evidente. Per coma la racconti mi pare ancora presto, per cui goditi il momento. Hai un atteggiamento propossitivo nei suoi confronti e senza dubbio sei stato un elemento positivo e vada come vada si ricorderrà per sempre di te. Poi come ti hanno già detto la differenza di età in realtà non è tantissimissima e non è detto che il finale sia scontato scontato.

sal*40
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Re: COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da sal*40 » mercoledì 5 settembre 2012, 15:49

Lasciare libere le persone è un atto di amore e coraggio.
Aver timore nello scrivere "voglio bene" al posto di un "ti amo" può indicare solo due cose: una scarsa fiducia affinché questo amore possa andare avanti "alla pari" oppure prendere le distanze da un eventuale distacco brusco.

Auguri.

mau67
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Re: COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da mau67 » martedì 25 settembre 2012, 9:46

buongiorno a tutti,
tra me e mio marito ci sono 15 anni di differenza, quando lo conobbi io avevo 37 anni e lui 22.
io non ero un ragazzo di 37 anni, ma un uomo, credo che la differenza sia quella, essere uomini significa prendersi a prescindere le proprie responsabilità, nei 2 anni in cui abbiamo costruito la nostra relazione, lui conviveva con una donna, ero il primo uomo con il quale faceva sesso e si rapportava in quel modo, pensava di essere etero e omofobico, viene dalla provincia pugliese, quindi poteva dirsi un pò retrogado come idee. io ero per l'appunto una persona chiusa e poco disposta a mettermi in gioco, con idee chiuse e molto formate.
insieme ci siamo messi a nudo, abbiamo deciso di provarci seriamente nel settembre del 2006. ma questo è successo dopo 2 anni di crescita, in cui ci sono state situazioni anche amare e tristi, in cui entrambi a volte siamo scappati, ma l'altro tornava alla carica e parlando ci si metteva a posto, si litigava per i soldi, lui aveva in quel periodo un pò di problemi con la coca, l'ho aiutato molto, era una pretesa continua, con tutto quello che consegue una cosa del genere.
dopo 2 anni, con calma e serenità, arrivate con il tempo e la pazienza, le cose si sono appianate, perchè sapevamo che affianco avevamo una persona importante. la differenza d'età si vede nelle cavolate che si fanno, nei gusti e nel modo di vedere il focus di vita, io a 45 anni ho gusti personali diversi da lui, ma li rispetto e lui rispetta i miei, certo ora siamo genitori quindi non si esce tanto la sera, ma se lui a voglia di andare a giocare a calcetto, perché non può? siamo liberi di stare anche per conto nostro quando abbiamo voglia di svagarci, certo sempre nei limiti del rispetto dell'altro. avere una differenza d'età non è rilevante se le persone sono coscienti dell'età che hanno, deve essere una peculiarità non una cosa che divide................

Alyosha
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Re: COPPIE GAY E DIFFERENZA DI ETA’

Messaggio da Alyosha » martedì 25 settembre 2012, 10:49

mau67 wow che storia... Mi sforzavo di capire come fosse possibile che foste sposati e con un figlio. Ora ho capito un pò la situazione. E' una bella storia la vostra, decisamente fuori dagli schemi consueti. Parlavo proprio in un'altro post di omofobia interiorizzata e riconosco decisamente la mia con molta franchezza. Fa una strano senso parlare di matrimonio tra du maschi, anche perché la madre neanche c'è. Sono per regolamentare le relazioni gay, per equipararle nei diritti e ne doveri a tutte le altre coppi. Parlo di eguaglianza formale rispetto a diritti e doveri però, non eguaglianza sostanziale. Il matrimonio ha il suo perno nella procrezione e tutte una serie di regole che dipendono proprio da questo. In una relazione gay i figli sono un eventualità piuttosto rara.... Insomma a parte questa sciochezzuola che sto diciendo veramente contento di sentire storie come le tue. Hai avuto coraggio e credo che la differenza di età si veda nella tua capacità di assumerti responsabilità, rispetto a situazioni difficili, ma che hai saputo gestire. Le relazioni nascono certamente perché ci si vuole bene, ma durano solo perché si decide di farsene carico e in mezzo a mille fatiche e fraintendimenti di ogni sorta!
Un abbraccio e benvenuto!

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