Sono gay?

Che cosa significa essere gay
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Marcello96
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Sono gay?

Messaggio da Marcello96 » domenica 7 ottobre 2012, 14:48

Caro Project,
è da un po' di tempo che vorrei scriverti ma ne trovo la forza solo in questo momento. E' da qualche mese che sono confuso riguardo al mio orientamento sessuale. Ti racconto la mia storia, cercando di andare con ordine facendo qualche riferimento anche alla mia vita. Ho 16 anni e fin da piccolo sono sempre stato un ragazzo abbastanza timido, con poca autostima, bruttino ed imbranato. Il classico sfigato per intenderci. Le ragazze sono sempre state importanti per me sia sentimentalmente che sessualmente, solo che a causa della mia timidezza e goffaggine non sono mai riuscito a dichiararmi. Non ho ancora dato il mio primo bacio. La mia sessualità (e mi vergogno un po' a scriverlo) è sempre stata legata sopratutto alla dominazione. Mi eccita da morire essere l’idea di essere dominato da una donna o dominarla io stesso. Questo però non ha mai rappresentato un freno per me, dato che mi hanno sempre eccitato anche le curve femminili (seno e gambe sopratutto, un po' meno il sedere) quindi mi sono sempre ritenuto capace di avere un rapporto sessuale senza sottomissione/dominazione. Ho sempre fatto fatica socializzare. Alle elementari avevo 2-3 amici ma una volta terminati i 5 anni scolastici ne ho perso le tracce. Alle medie sono stato totalmente isolato e preso in giro, gli anni peggiori della mia vita. Arrivato alle superiori i problemi di ambientamento sono continuati, ma sono riuscito a farmi due amici. Con il primo ho avuto fin da subito un rapporto di vera amicizia; con il secondo invece all'inizio avevo un rapporto basato sulla reciproca compagnia: non avevamo interessi in comune, ma dato che eravamo entrambi emarginati passavamo del tempo insieme. Poi però le cose sono cambiate, almeno per lui. Un giorno si dichiarò gay, solo con me e con l'altro mio amico. Qualche tempo prima mi avrebbe dato qualche problema questa dichiarazione, nella mia famiglia i gay non sono visti benissimo (non c'è razzismo, ma nemmeno comprensione) ma stavo attraversando un periodo di distacco dalle idee dei miei genitori e così l’ho accettato senza indugi. Da allora il suo atteggiamento nei miei confronti cambiò: incominciò a starmi più vicino, cercare il contatto fisico e farmi complimenti, finchè un giorno mi disse che mi amava e che voleva fidanzarsi con me. Io rifiutati e rimasi traumatizzato, non so perchè. Passai la nottata più agitata della mia vita, avevo un'ansia terribile. La mattina dopo su internet feci uno di quei test banali e pieni di stereotipi "sei gay o no?". Era come se nella mia testa ci fosse quest’idea: "un gay si è dichiarato a te e quindi forse sei gay anche tu". La cosa però finì lì, il trauma passò e anche questa paura sparì. Dissi al mio amico che andava tutto bene e che dovevamo continuare ad essere amici, ma non parlammo a nessuno dell'accaduto perchè non volevo che si sapesse in giro, e la mia vita ricominciò. Solo che a volte (molto di rado) quando sentivo la parola "gay” tornava quell'ansia. Per il resto era tutto passato. Finchè un giorno il mio "vero" amico, che aveva intuito che era successo qualcosa di strano, mi obbligò a raccontagli tutto. Dopo il racconto non disse nulla in particolare, ma cercando di sdrammatizzare disse "non è che sei gay come lui?". Era solo una battuta, ma mi ritrascinò in quello stato d'ansia. Questa sensazione non se ne andava, cercavo di capire da cosa era provocata e così al culmine dell'ansia mi venne in testa "forse sono gay!". Da lì è incominciato il mio calvario. Ho cominciato a cercare su internet cose del tipo "diventare gay a 16 anni" e ho scoperto che avviene molto spesso. Ho letto storie su storie di gente che si è scoperta omosessuale a 40 anni. Ma sopratutto mi sono imbattuto in quella che oggi rappresenta la mia più grande paura:"gay represso". Una persona che ha represso per gran parte della sua vita la sua omosessualità, che è stato influenzato dall’ambiente circostante ad avere una vita etero e che fa una grande fatica ad accettarsi. La paura di essere un gay represso si è impossessata di me. Mi ha rovinato l'estate e non mi ha fatto godere le vacanze. Durante le prime settimane in cui si è manifestata questa paura non riuscivo a vivere, ero paralizzato. Poi ho incominciato ad analizzarmi. Ho iniziato a fare test su test, a vedere se mi eccitavo davanti ad un uomo. Risultato? Nessun eccitazione, ma avvertivo una strana sensazione, quasi come se il mio organo genitale si stesse rimpicciolendo mentre mi testavo. Dopo questi test provavo questa strana sensazione per tutta la giornata, a volte anche per tutta la notte. Forse dovuta alla repressione dei miei impulsi sessuali. In più ho iniziato a mettermi alla prova anche nella mia testa. Nel senso che, mentre guardo un film mi chiedo se un attore maschile mi piace o meno. Poi ho iniziato a verificare i miei impulsi sulle donne. All'inizio mi eccitavo, ma via via ho perso l'erezione. Nel senso che i miei primi esperimenti sulle donne mi hanno “detto” che ero etero, ma nei test successivi l’erezione ha iniziato a venir meno, anche nelle cose che più mi eccitano. Ad oggi faccio un po’ di fatica ad avere un’erezione sulle donne, riesco solo ad averla parziale, a parte alcuni momenti dove riesco ad averla” normale”. Poi ho incominciato ad indagare sul mio passato. Mi sono ricordato che i miei primi impulsi (se così si possono definire) sessuali sono legati alla donna nell'età dai 6-9 anni, ne ho ricordato una decina, in particolare uno spot di una nota compagnia telefonica dove la protagonista (la "Belen Rodriguez" dell'epoca, ovvero Fernanda Lessa) si spogliava. Anche la mia prima attività masturbatoria (verso i 10 anni) è legata ad una ragazza, un sogno dove il soggetto in questione si levava i vestiti davanti a me. Ma dato che potrei essere un gay represso questi primi impulsi possono essere stati soggetti ad influenze esterne. Così ho tentato di ricordarmi gli eventi che mi hanno portato ad avere questi impulsi, tentativi che mi hanno provocato una grande confusione. Inoltre mi è venuto in mente che durante i primissimi mesi della mia attività mi masturbavo anche su uomini, però non c'era nessun interesse fisico, lo facevo solo se venivano legati o sottomessi. Ad esempio una volta in una storia di un fumetto della Disney Paperino veniva legato da Qui, Quo e Qua durante una delle loro marachelle e a me questa scena eccitava moltissimo. Non credo che ci fosse molta attrazione, forse era solo dovuta al fatto che veniva legato. Mi sono masturbato fino ai 12 anni in queste modalità sugli uomini (a volte anche su uomini oggettivamente e soggettivamente brutti che venivano sempre legati/sottomessi/dominati), poi ho smesso per dedicarmi ad una masturbazione completamente al femminile, che comunque non erano mai cessate, sia (e sopratutto) nell'ambito della dominazione che nell'ambito fisico. Ma ripeto, queste masturbazioni sulle donne potrebbero essere state influenzate da fattori esterni. Continuando a cercare elementi sul mio passato mi sono ricordato che in quinta elementare, pur avendo qualche amico, volevo fortemente stringere amicizia con un mio compagno. Forse quella che io chiamavo allora “stringere amicizia” era in realtà “amore”. Finita l'indagine sul passato, mi sono concentrato sul presente. Girando per strada ho iniziato a chiedermi se qualche uomo mi piacesse o meno. Ed è stato così che mi sono accorto che ho sempre guardato gli uomini in viso con un certo piacere, specialmente quelli fighi o con i capelli biondi (il giallo è il mio colore preferito) o ingellati. Prima pensavo che la cosa fosse legata al fatto che mi immedesimavo in loro, visto che sono brutto volevo cercare di somogliare a quelli più “tosti”, ma in questo periodo mi sono reso conto che forse c'era qualcosa di più. Ma non ne sono sicuro. Comunque i muscoli o altre parti non mi erano mai interessate, solo il viso. Sempre indagando, mi sono accorto che la vagina mi fa un po' impressione, non ne ho viste molte nei video porno che frequento (nella dominazione l'organo femminile non è molto attivo) e ho ricondotto questa cosa ad una possibile omosessualità. Poi ho iniziato ad analizzare tutte le mie varie cotte nel corso del tempo. Ho notato che mi sono sempre innamorato di ragazze bellissime ma che conoscevo solo di vista. In altre parole, le ho idealizzate. Quando le vedevo provavo una forte attrazione sessuale e sentimentale, ma dato che non le conoscevo forse non mi sono mai innamorato davvero di loro. Nell’ultimo periodo stanno subentrando delle nuove paure come “non riesci a socializzare proprio perché sei un gay represso” oppure “dato che fino ad ora i i tuoi genitori pensavano al posto tuo ti ritenevi etero, appena ti sei distaccato dalle loro idee ti sei scoperto gay!”In più mi è venuta in mente l’idea che forse sto in queste condizioni perché in realtà volevo accettare la richiesta di fidanzamento del mio amico. Ma per lui non c’è una grande attrazione sentimentale e sessuale, tanto meno c’è complicità, prima di questa storia eravamo solo amici di “convenienza”. Nemmeno ora, che sto cercando proprio per questo di conoscerlo o di apprezzarlo meglio, sento una qualche attrazione sentimentale. Fatto sta che però quest’idea non se ne va dalla mia testa. In più, durante uno dei soliti test, dopo essere arrivato al massimo dell’esasperazione, mi sono detto:”basta, devi smetterla di reprimerti, fatti coraggio e fatti venire quest’erezione”. Così, dopo che mi svuotai dall’ansia, l’erezione arrivò! C’è da dire che c’era una fortissima componente di sottomissione/dominazione, ma fu una mezza prova. urante alcune ricerche su internet sono venuto a conoscenza del “Doc omosessuale” ma non ho mai avuto problemi psicologici quindi lo escluderei. Infine, per quanto riguarda i miei genitori, devo dire che non avrei molti problemi a dichiararmi con loro, non vedono bene i gay ma in fondo sono persone buone e so che mi accetterebbero. Di certo sarebbe un po’ “strano” e doloroso, ma con un po’ di coraggio credo che ce la farei. Solo che non voglio parlare con loro prima di aver capito se sono realmente omosessuale o meno. In ogni caso la mia famiglia non è il mio primo pensiero. Durante alcune ricerche su internet sono venuto a conoscenza del “Doc omosessuale” ma non ho mai avuto problemi psicologici quindi lo escluderei.
Questa è la situazione caro Project. Gli “indizi” che ti ho scritto mi perseguitano ogni giorno. In sintesi ho paura di essere un gay represso, che tutti gli impulsi sulle donne che ho avuto fino ad oggi siano frutto di influenze esterne e che adesso mi trovo in una fase di non accettazione. Forse la mia coscienza mi sta dicendo che sono gay, ma io non la voglio ascoltare. Non riesco più a vivere, l’ansia e la confusione mentale mi stanno portando all’esasperazione. Non mi spaventa tanto il pensiero di non avere una famiglia, che si mi spaventa ma in forma minore, quanto trascinarmi questo dubbio per tutta la vita così da non riuscire più ad essere felice. Ho provato a seguire dei consigli, dati su altri siti a persone in situazioni simili alla mia, del tipo “segui il tuo cuore ed il tuo istinto e capirai i tuoi gusti sessuali da solo” . Ma non ci riesco, sono troppo confuso.
Scusa se ho scritto troppo, ma sei la prima persona a cui confido i miei dubbi e le mie paure, quindi mi sono un po’ sfogato. Ti prego di rispondermi al più presto. Cerca di essere schietto, non dirmi che sono etero solo per “compassione”, cerca di dirmi la verità.
Un saluto.

Marcello96
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Re: Sono gay?

Messaggio da Marcello96 » domenica 7 ottobre 2012, 14:55

Scusami anche per alcuni errori di battitura e alcune ripetizioni causate dal copia-incolla. Ho scritto tutto di fretta

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Gio92
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Re: Sono gay?

Messaggio da Gio92 » domenica 7 ottobre 2012, 15:59

caro marcello, ti dico solo questo: segui il tuo cuore e il tuo istinto, senza mai giudicarti negativamente, lasciati trasportare dal flusso della vita senza farti troppi problemi.

Da quello che ho potuto capire, hai paura dei gay e dell'omosessualità in generale. Dovresti cominciare a capire che un gay è una persona normale come un etero.

;)
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

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Re: Sono gay?

Messaggio da progettogayforum » domenica 7 ottobre 2012, 17:24

Ciao Marcello,
ho appena finito di leggere il tuo post e mi sono messo a scrivere le mie impressioni in proposito. Parto da un elemento base, che si avverte, diffuso, in tutta la mail, e cioè dalla presenza di reazioni ansiose congiunte a un atteggiamento di tipo vagamente ossessivo, idee ricorrenti, ricerca esasperata di soluzioni definitive, estrema precisione nel riferite tutti gli elementi sui quali via via hai concentrato il tuo pensiero. Sei giovanissimo e per certi aspetti è anche normale che tu abbia una certa confusione in testa ma, se devo essere sincero, nel tuo post ho trovato qualche elemento che fa pensare a una nevrosi su base vagamente ossessiva, ma bisognerebbe dare a questi termini un significato molto relativo, in sostanza sono atteggiamenti mentali al limite di quello che nella vita di un adolescente si può trovare normalmente e anche abbastanza comunemente, se mai con qualche esasperazione di toni. Però, man mano che andavo avanti nella lettura mi aspettavo di trovare qualche elemento che deponesse oggettivamente per un eventuale orientamento sessuale gay, ma di elementi di questo genere, in senso oggettivamente credibile, non ne ho trovato nemmeno uno. Usare il termine DOC mi sembra francamente spropositato ma la presenza ossessiva del dubbio di essere gay, anche in assenza di elementi che oggettivamente depongano in quel senso, c’è. Resta poi il tema della dominazione che sembra pesare molto nella tua sessualità, ma mentre sul lato etero il tuo interesse sessuale per le ragazze va sicuramente ben al di là di queste cose, in campo gay, ammesso che la parola gay nel tuo caso abbia un senso, cosa che non credo, tutto si riduce solo al tema della dominazione. Nei confronti delle ragazze parli di innamoramento, nei confronti dei ragazzi non c’è mai niente di simile. Da quello che tu steso dici, sono portato a pensare che per un ragazzo come te, avere un contatto affettivo vero e serio con una ragazza possa essere estremamente importante. Il linguaggio che usi nei confronti delle ragazze è tipicamente etero, quello che usi verso i ragazzi non ha nulla di gay. In situazioni analoghe alla tua, a parte la tendenza un po’ ossessiva a mettersi sessualmente alla prova, il vero elemento oggettivo è la riduzione della libido nei confronti delle ragazze e la conseguente tendenza a dare credito all’idea di poter essere gay, ma oggettivamente il punto di partenza è il calo della libido etero con ogni probabilità connesso all’ansia, e dico solo il calo perché comunque quella libido c’è, nonostante l’idea intrusiva di poter essere gay. Io non credo affatto che tu sia gay ma sono anche convinto che alla fine nessun parere, né il mio né quello di nessun altro, ti convincerà di essere etero al 100%. Questi disturbi sembrano soprattutto reattivi rispetto ad un lungo periodo di frustrazione e di vita scolastica piena di stress. Non sarà semplicissimo ritrovare un vero equilibrio stabile, ci vorrà tempo ma ci riuscirai piano piano prendendo coscienza della irrealtà dell’idea di essere gay e svuotandola piano piano dall’interno. Al limite, potrebbe essere utile l’aiuto di uno psicologo ma sono cose che vanno valutate sulla base di parecchi altri aspetti che non possono emergere da una mail. Altra questione che “potrebbe” avere senso è parlare di queste cose coi tuoi genitori ma qui solo tu puoi avere il giusto metro per capire che cosa è bene fare. In ogni caso è utilissimo socializzare, stare sempre in mezzo ai coetanei, uscire con gli amici, confrontarsi, parlare molto, stare poco a casa, magari fare attività sportiva. Bisogna piano piano semplificare le cose, scavare meno alla ricerca di una soluzione rapida e definitiva che ti convinca pienamente. Scrivere questo post non deve essere stato facile. Io ho cercato di risponderti dicendoti molto schiettamente quello che penso e resto a tua disposizione anche per mail (se scorri la home del forum trovi il mio indirizzo mail (contatta gayproject). Per il momento mi fermo qui dicendoti di stare tranquillo perché non sei solo e questa idea di essere gay non ti condizionerà la vita.
Un abbraccio.
Project

Alyosha
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Re: Sono gay?

Messaggio da Alyosha » domenica 7 ottobre 2012, 20:01

Caro marcello farei una bella cornicetta con il racconto e l'affiderei nella stanzetta di ogni gay che innamorandosi di un etero fa c.o. con lui per poi dichiaragli i suoi sentimenti. Non sto affatto ironizzando questo tuo racconto può essere di notavole aiuto a tanti ragazzi che qui dentro fanno un enorme fatica a mettersi dal punto di vista di un etero che a fatica si fa una cerchia di amici e poi scopre che le amicizie, proprio amicizie non erano. Tante vole questi ragazzi no pensano ai disagi e i dubbi che il loro comportamento può sollevare, perché succede che non pensano mai a cosa può succedere dall'altro lato.
Neanche secondo me sei gay, ciò non toglie che tu possa avere problemi a relazionarti con l'altro sesso ovviamente o in generale nella vita, però vedi l'atteggiamento di chi si scopre gay è comunque diverso. In genere somiglia più ad una rivelazione che magicamente spiega tutto, non come un ossessione. I problemi di un gay sono legati all'accettazione, ma non alla paura di esserlo. La paura di essere gay è tipico di un eterosessuale, un gay quando comincia a definirsi così, comincia a riappropriarsi di un ientità sessuale che senti più autentica. Non è un percorso meno semplice o meno doloroso, ma semplicemente proprio un altro movimento.
Rilassati sul punto e non escluderei che comunque belle chiaccherate con ragazzi qua dentro possano esserti utili. Resta comunque un posto dove è possibile discutere di tante cose e certi problemi relazionali e di socialiotà prescindono dall'essere omosessuale o meno.
Ad ogni modo benvenuto.

Marcello96
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Re: Sono gay?

Messaggio da Marcello96 » lunedì 8 ottobre 2012, 17:55

Ringrazio tutti quanti per aver letto la mia storia, per avermi risposto e per avermi dato il benvenuto. :)
@Gio 92: una volta ero davvero "spaventato" dalle persone gay. Anzi più che spaventato da loro, li reputavo "gente da cui stare alla larga" a causa dell'educazione che ho ricevuto. Poi mi sono detto "ma proprio io, che mi lamento del fatto che vengo emarginato e preso in giro, devo giudicare delle persone solo perchè sono diverse da me?". Lì le cose sono cambiate, avevo 15 anni. Proprio per questo ho accettato la scelta del mio amico senza farmi problemi. Ancora grazie per la risposta :)
@Alyosha: non so se la mia storia vada presa come esempio. Secondo me le persone etero quando ricevono una proposta di fidanzamento da una persona gay reagiscono normalmente. Nel senso che rifiutano, ma come se stessero rifiutando un'altra persona etero non gradita. Io invece ho cominciato (più o meno) subito a chiedermi se sono gay o no. Un altro elemento che potrebbe ricondurmi ad una omosessualità repressa. Il discorso del meccanismo però mi ha interessato. Non mi sembra di aver vissuto questa cosa come una rivelazione, o almeno non credo. Un certo senso di liberazione dopo che mi sono detto nella mia testa "forse sono gay!" l'ho avvertita, ma presumo che fosse perchè avevo questa paura repressa (diciamo così va) dal giorno in cui il mio amico mi si è dichiarato e dicendola l'ho, in un certo senso, fatta venire fuori. O almeno credo :? Ancora grazie per la risposta :)
@Project: che è un'ossessione è fuori discussione. Non tanto adesso, ma nelle prime settimane questo dubbio mi faceva passare delle notti terribili, era il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo la sera. Addirittura durante gli Europei di calcio, mentre guardavo le partite, mi concentravo sulle mie indecisioni invece di concentrarmi sul match. Non so se è un discorso legato a stress scolastici. Finchè andavo a scuola avevo solamente quell'ansia passeggera che avvertivo quando sentivo la parola gay o fatti in riferimento ad essa (e manco tutte le volte). E' stato all'inizio dell'estate che la paura di essere omosessuale è esplosa dentro di me. Infatti la battuta del mio "vero" amico che mi ha portato alla frase "forse sono gay!" è avvenuta in spiaggia. Per quanto riguarda il discorso legato alla libido mi hai dato una grande rassicurazione, temevo che la mia mancanza di erezione fosse dovuta all'omosessualità. Non so se uno psicologo può essermi d'aiuto, ma ci penserò. Prima però dovrei parlarne con i miei e questo mi preoccupa fortemente. Probabilmente se dicessi che ho dubbi sulla mia sessualità loro penserebbero che sto facendo outing. Non mi manderebbero dallo psicologo ma penserebbero che sono gay e basta. Inoltre nella mia famiglia il tema "sesso" non è mai stato molto discusso. Ho appreso dell'esistenza di esso sui libri di scienze :lol:
C'è un altro dettaglio che ho dimenticato di scrivere sopra: dopo qualche giorno che il mio amico mi aveva parlato dei suoi sentimenti, quando avevo "dimenticato" la mia paura ed ero andato avanti, avevo notato che il seno femminile, cioè la parte del corpo di una donna che mi ha sempre stimolato di più, incominciava a non eccitarmi come prima. Poi, con l'avanzamento del dubbio questa eccitazione verso il seno si è indebolita sempre più. Adesso sono in uno stato che mi fa quasi (ma solo "quasi") schifo. Cioè in alcuni momenti mi piace come una volta, in altri arriva addirittura a ripugnarmi! Pensi che anche questo sia dovuto alla diminuzione della libido? Forse no perchè si è sviluppata in una fase in cui avevo "represso" la mia paura, precedente alla fatidica battuta del mio "vero" amico. Inoltre ti ripropongo la domanda che più mi crea disturbo: secondo te tutti i miei impulsi infantili, preadolescenziali e adolescenziali siano stati influenzati da fattori esterni? E' la domanda che più mi assilla, perchè è quella che mette maggiormente in discussione la mia eterosessualità. Comunque parlare con te mi ha già tranquillizzato molto. Il dubbio non è sparito, ma, discuterne con una persona preparata sull'argomento è stato utilissimo. Probabilmente ho sbagliato a non farlo prima. Grazie mille, di nuovo.

Marcello96
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Re: Sono gay?

Messaggio da Marcello96 » lunedì 8 ottobre 2012, 18:04

Piccola correzione (di nuovo). Quando dico:"che è un'ossessione è fuori discussione" intendo che è inutile discuterne, dato che è un'ossessione. Da come continua il discorso successivo si capisce quello che voglio dire, ma questa frase poteva comunque essere fraintesa. Mi scuso per i continui errori, scrivo con una gran foga.

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Re: Sono gay?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 8 ottobre 2012, 21:54

Ciao Marcello, permettimi di farti i complimenti per l’approccio decisamente adulto a queste cose. Cerco di rispondere in dettaglio alle tua domanda. A livello generalissimo tutto l’ambiente in cui un bambino cresce è pieno di messaggi sessuali, dalla televisione a quello che vede in strada a quello che sente dire dai coetanei e dagli adulti. Questi messaggi sessuali sono in genere assimilati in modo non sessuale ben prima dell’adolescenza, cioè ben prima che un ragazzo abbia un’idea di che cosa è la sessualità. Parlo di cose apparentemente banali: accanto a Topolino c’è Minnie, accanto a Paperino c’è Parerina e i primi modelli sessuali arrivano a questo livello, cioè sono appresi in modo del tutto naturale come modelli di convivenza ben prima che un ragazzo sia in grado di vedere in quelle cose un contenuto sessuale. Poi, però, un po’ più avanti negli anni, 10, 11, 12 anni, anche se in modo molto vago, un ragazzo comincia non ad apprendere la sessualità ma la malizia sessuale, l’apprende dagli adulti o dai ragazzi più grandi, è così che si impara a fare commenti sessuali sulle ragazze ben prima di esserne realmente coinvolti, è così che si impara ad offendere un altro ragazzo dandogli del frocio e simili. La malizia sessuale, che a quell’età è solo un comportamento imitativo, può essere fortemente concentrata su situazioni o simboli che di per sé non hanno necessariamente una valenza sessuale, ma la acquisiscono proprio perché sono il veicolo della curiosità sessuale di un preadolescente. Per esempio, i cataloghi delle vendite per corrispondenza di biancheria intima e di costumi da bagno sono stati oggetto dell’interesse sessuale dei preadolescenti prima della diffusione di internet. Come i preadolescenti etero sono interessati alla nudità femminile e agli organini sessuali femminili, così i preadolescenti gay sono interessati alla nudità maschile e agli organi sessuali maschili. È una classica curiosità di tipo esplorativo connessa alla sessualità dalla malizia sessuale appresa a livello di ambiente. Con la scoperta della masturbazione si entra in una vera dimensione sessuale. All’atto delle scoperta della masturbazione (in genere a 12-13 anni) la maggior parte dei ragazzi ha già un chiaro orientamento sessuale. Intendo dire che se lo sviluppo sessuale dalla dimensione pre-sessuale, alla malizia sessuale imitativa e alla masturbazione avviene in modo graduale e spontaneo, si arriva alla sessualità adulta senza problemi di orientamento. Con quel processo di maturazione della sessualità possono però interferire episodi a valenza sessuale che possono essere condizionanti. In genere si chiama imprinting sessuale una prima esperienza sessale molto anticipata che può essere fortemente coinvolgente per molte ragioni che nella sostanza hanno ben poco di sessuale ma che vengono interpretate quasi automaticamente in chiave sessuale. Un ragazzino sotto gli 11 anni e al limite anche un preadolescente che si trova a vivere un’avventura sessuale con un gruppo di ragazzi più grandi si sente adulto, vive l’esperienza della trasgressione, della logica inclusiva del gruppo ma interpreta queste cose come un interesse per quel che di sessuale si fa. L’imprinting può essere nello stesso senso della sessualità profonda di un ragazzo: per esempio quando un ragazzo che svilupperebbe comunque una sessualità etero vive un imprinting etero, oppure quando un ragazzo che svilupperebbe naturalmente una sessualità gay vive un imprinting gay. In questo caso l’imprinting non confligge con la sessualità di fondo del ragazzo (sessualità profonda potenziale, non ancora emersa) ma anzi non farà che confermarla quando si manifesterà in modo spontaneo. Diverso è il caso dei ragazzi che avrebbero sviluppato spontaneamente una sessualità gay e che vivono un imprinting sessuale etero, o viceversa. Il peso dell’imprinting è in genere notevole e si manifesta nel fatto che un ragazzo tende a rivivere per anni, nella masturbazione, le esperienze dell’imprinting. Per un gay, avere avuto un imprinting etero molto suggestivo (cosa non particolarmente rara) significa potersi considerare etero per qualche anno. È invece decisamente più raro che un etero abbia un imprinting gay, per il semplice fatto che solo l’8% della popolazione maschile è gay. Le cose si possono complicare se le pressioni familiari verso l’eterosessualità sono molto forti e soprattutto se il ragazzo gay comincia ad avere rapporti sessuali parzialmente soddisfacenti con le ragazze, pur mantenendo nella quasi totalità dei casi una masturbazione totalmente in chiave gay. In questi casi, il riconoscimento della omosessualità arriva in genere tra i 19 e i 22/23 anni, ma in assenza di una vera sessualità etero di coppia, un ragazzo gay già a 14 anni arriva a mettere del tutto da parte il ricordo dell’imprinting etero. La cosa che conta è che comunque, o prima, se non c’è sessualità etero di coppia, o dopo, se c’è sessualità etero di coppia, la sessualità gay, se c’è, cioè se è quella spontanea per quel ragazzo, emerge comunque, indipendentemente dall’imprinting. L’imprinting può causare gravissimi problemi psicologici quando è connesso alla violenza sessuale o all’abuso sessuale. Sono i casi tipici delle vittime dei pedofili, in questi casi le cose sono molto meno semplici perché chi ha subito violenza o abuso tende a rifiutare del tutto la propria sessualità perché l’avverte come una conseguenza dell’abuso subito, come se uno fosse stato costretto ad essere gay (o etero) per effetto della violenza, e su questo si innescano problematiche molto profonde e condizionanti. Ma al di là di questi casi, veramente gravi, la sessualità spontanea emerge comunque. Tu hai 16 anni e se alla tua età non ci sono segni oggettivi di omosessualità (masturbazione sempre in chiave etero, parlo della vera sessualità masturbatoria e non dei cosiddetti esperimenti sessuali che accompagnano spesso le nevrosi su base ossessiva) pensare che tu possa in seguito scopriti gay è assolutamente non realistico. Alla tua età, se tu fossi gay, qualunque fosse stato il tuo imprinting, a capire in modo chiaro di essere gay ci saresti arrivato eccome.

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Re: Sono gay?

Messaggio da Marcello96 » martedì 9 ottobre 2012, 17:28

Questo tuo ultimo post mi ha tolto parecchie paranoie che mi erano venute nelle ultime settimane. Avevo addirittura pensato che una frase detta da un mio parente durante uno dei miei primi impulsi (circa 7-8 anni) mi avesse potuto condizionare per tutti questi anni.
Il mio problema non è del tutto risolto, ma la mia situazione a livello mentale e ossessiva è migliorata tantissimo!
Per ora va bene così, mi sto tranquillizzando, vedrò come evolverà la situazione. Se dovessi continuare ad avere dubbi, so che qui troverò qualcuno disposto a rispondermi serietà e obiettività.
Comunque vada, se vuoi, ti posso continuare a tenere aggiornato.
Ringrazio te e gli altri per l'appoggio che mi avete dato, so che vi ho fatto perdere un po' di tempo.
:)

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Re: Sono gay?

Messaggio da progettogayforum » martedì 9 ottobre 2012, 18:42

Marcello, non ci hai fatto perdere affatto tempo e stai certo che qui un ragazzo etero serio come te troverà sempre la massima disponibilità e il massimo rispetto. Ti auguro di cuore di arrivare a realizzare i tuoi desideri più profondi e, da quello che hai scritto, non ho alcun dubbio che succederà! Se vorrai tenerci aggiornati per noi sarà certamente gradito. Un forte abbraccio.

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