Ansia da prestazione, forse?
Ansia da prestazione, forse?
Spostato in sezione GAY E SESSO, più appropriata.
Ciao a tutti, spero che possiate darmi qualche consiglio su questo mio disagio.
Sono un gay dichiarato da 3 anni, ne ho 22 al momento. Ho avuto le mie esperienze, ma la prima storia ''seria '' ha tardato ad arrivare poichè sono stato innamorato perso di un ragazzo che non contraccambiava il mio interesse.
Veniamo al dunque. è da un mese che ora mai mi frequento con un ragazzo e già lo adoro, abbiamo iniziato la storia in un modo ''romantico'', ci siamo detti la ''prima sera è troppo presto, la terza è troppo tardi'' abbiamo fatto sesso dal secondo giorno, io ho avuto solo esperienze da passivo fin oggi, mi piace esserlo. Però con lui Sono a disagio quando masturba me, o mi da del sesso orale alcune volte ho perso l'erezione, premetto che non sono impotente, con i preliminari mi viene subito duro e mantengo l'erezione, ma è come se entrassi nel panico quando lui mi tocca, ed il mio disagio sono sicuro che dia fastidio anche a lui caspita. Da solo mi masturbo tranquillamente,non so se vi è capitata mai una cosa simile o se almeno siete riusciti a capirmi, speriamo di si,...
Qualsiasi consiglio è ben accetto.
Ciao a tutti, spero che possiate darmi qualche consiglio su questo mio disagio.
Sono un gay dichiarato da 3 anni, ne ho 22 al momento. Ho avuto le mie esperienze, ma la prima storia ''seria '' ha tardato ad arrivare poichè sono stato innamorato perso di un ragazzo che non contraccambiava il mio interesse.
Veniamo al dunque. è da un mese che ora mai mi frequento con un ragazzo e già lo adoro, abbiamo iniziato la storia in un modo ''romantico'', ci siamo detti la ''prima sera è troppo presto, la terza è troppo tardi'' abbiamo fatto sesso dal secondo giorno, io ho avuto solo esperienze da passivo fin oggi, mi piace esserlo. Però con lui Sono a disagio quando masturba me, o mi da del sesso orale alcune volte ho perso l'erezione, premetto che non sono impotente, con i preliminari mi viene subito duro e mantengo l'erezione, ma è come se entrassi nel panico quando lui mi tocca, ed il mio disagio sono sicuro che dia fastidio anche a lui caspita. Da solo mi masturbo tranquillamente,non so se vi è capitata mai una cosa simile o se almeno siete riusciti a capirmi, speriamo di si,...
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Re: Ansia da prestazione, forse?
forse hai paura? se ti senti inadeguato e pensi a raggiungere l'orgasmo, diventa un'ansia e, più ci pensi, meno lo raggiungi...è solo una teoria eh
In questo caso bisognerebbe pensare meno e lasciarsi andare
In questo caso bisognerebbe pensare meno e lasciarsi andare
Re: Ansia da prestazione, forse?
Credo che quando si è presi emotivamente da una persona, subentri anche una certa ansia di poterla perdere, nel caso in cui non si riuscisse ad appagare esattamente tutti i suoi desideri. Un mese è davvero poco per riuscire a sentirsi pienamente a proprio agio con quello che, in fondo, è poco di più di uno sconosciuto! Anche io ho vissuto momenti simili; col tempo e il dialogo, soprattutto, sono riuscito a superarli senza problemi; l'importante è che ne parliate. Fagli capire che in certi momenti ti senti a disagio, nonostante (o forse proprio perchè) ci tieni a lui. Se anche da parte sua c'è qualcosa oltre al desiderio sessuale, saprà aiutarti per superare questo blocco. Già il solo fatto di parlarne e scherzarci sopra è fondamentale per scacciare l'ansia!
Ultima modifica di Machilosa il lunedì 22 ottobre 2012, 19:03, modificato 1 volta in totale.
Re: Ansia da prestazione, forse?
Nerd90 caro non sono un esperto in materia, ma non ci vuole un esperto per dirti che gli attacchi d'ansia possono facilmente essere risolti parlando con il partern delle proprie difficoltà. Provare a capire assieme cosa piace e cosa non piace è il modo migliore per arrivare rilassati al momento.
Re: Ansia da prestazione, forse?
Vi ringrazio per i consigli che mi state dando.
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- Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05
Re: Ansia da prestazione, forse?
Ciao Nerd90,
tutti parlano di sessualità come di una cosa ovvia, banale, quasi automatica, che riesce sempre, dà enormi soddisfazioni e non crea mai problemi. In realtà le cose sono molto più complicate, non c’è niente di ovvio, di banale o di automatico, spesso le insoddisfazioni su base sessuale sono profonde e i problemi sessuali di coppia esistono eccome. Questo ovviamente vale sia per i gay che per gli etero. Costruire un rapporto di coppia non è per niente facile e per di più dei problemi che possono emergere ci si rende conto sempre a posteriori. Tante relazioni partono in quarta, sulla base di una spinta sessuale individuale magari da parte di entrambi i partner, poi ci si rende conto che ciascuno sta solo usando l’altro e che in comune non si sta costruendo nulla. Questo vale a livello affettivo e vale anche a livello sessuale, anzi direi che la mancata intesa sul piano sessuale indica proprio che il rapporto affettivo che c’è dietro è debole. È ovvio che sotto il profilo sessuale ciascuno ha i suoi tempi, le sue fantasie, la sua scala di valori, il suo codice di significato e quando la comunicazione non è sufficiente i fraintendimenti possono essere tanti. Il comportamento dell’altro ci può sembrare troppo recitato, troppo ripetitivo, troppo da copione o al contrario distaccato, poco convinto, poco partecipativo. Quando ci si rende conto che in un rapporto sessuale qualcosa non va, se ci si vuole bene, si cerca di capire e di ricominciare in due a cercare una strada comune verso la sessualità. Se ci si vuole bene al di là del sesso si sente l’esigenza profonda di cercare un contatto più vero con l’altro, di capire che cosa non va. La sessualità di coppia è una forma di unione intima che ha senso solo se da entrambe le parti si accetta di mettere se stessi e le proprie fantasie al secondo posto, per lasciare il primo posto alla ricerca di un equilibrio comune. Per partecipare alla sessualità in modo autentico bisogna volersi bene in modo profondo. È la persona dell’altro e il suo benessere che conta, non quello che fa. In una coppia se le dissonanze a livello sessuale sono profonde è possibile che manchi proprio la dimensione affettiva.
tutti parlano di sessualità come di una cosa ovvia, banale, quasi automatica, che riesce sempre, dà enormi soddisfazioni e non crea mai problemi. In realtà le cose sono molto più complicate, non c’è niente di ovvio, di banale o di automatico, spesso le insoddisfazioni su base sessuale sono profonde e i problemi sessuali di coppia esistono eccome. Questo ovviamente vale sia per i gay che per gli etero. Costruire un rapporto di coppia non è per niente facile e per di più dei problemi che possono emergere ci si rende conto sempre a posteriori. Tante relazioni partono in quarta, sulla base di una spinta sessuale individuale magari da parte di entrambi i partner, poi ci si rende conto che ciascuno sta solo usando l’altro e che in comune non si sta costruendo nulla. Questo vale a livello affettivo e vale anche a livello sessuale, anzi direi che la mancata intesa sul piano sessuale indica proprio che il rapporto affettivo che c’è dietro è debole. È ovvio che sotto il profilo sessuale ciascuno ha i suoi tempi, le sue fantasie, la sua scala di valori, il suo codice di significato e quando la comunicazione non è sufficiente i fraintendimenti possono essere tanti. Il comportamento dell’altro ci può sembrare troppo recitato, troppo ripetitivo, troppo da copione o al contrario distaccato, poco convinto, poco partecipativo. Quando ci si rende conto che in un rapporto sessuale qualcosa non va, se ci si vuole bene, si cerca di capire e di ricominciare in due a cercare una strada comune verso la sessualità. Se ci si vuole bene al di là del sesso si sente l’esigenza profonda di cercare un contatto più vero con l’altro, di capire che cosa non va. La sessualità di coppia è una forma di unione intima che ha senso solo se da entrambe le parti si accetta di mettere se stessi e le proprie fantasie al secondo posto, per lasciare il primo posto alla ricerca di un equilibrio comune. Per partecipare alla sessualità in modo autentico bisogna volersi bene in modo profondo. È la persona dell’altro e il suo benessere che conta, non quello che fa. In una coppia se le dissonanze a livello sessuale sono profonde è possibile che manchi proprio la dimensione affettiva.
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Re: Ansia da prestazione, forse?
Caro Nerd , ammettendo , come è possibile che sia questione di ansia, bisognerebbe trovare il modo di rilassarti. Puoi parlarne con lui o anche stare a vedere per un po' cosa succede, senza però aspettarti ogni volta che la cosa si risolva come per magia. Prova anche a osservare le tue reazioni, accettandole così come sono e imparando a non averne paura. Spesso è proprio la paura a far precipitare tutto. Uno inizia a pensare : "Ecco, adesso succederà" ed è lì che inizia ad agitarsi. Quindi piuttosto prova ad accettare l'idea che succederà ancora per un po' e prendi confidenza con ciò che accade.
E infine prova a capire quali situazioni , quali gesti ti rilassano e quali ti agitano. Non c'è una ricetta per tutti. Ognuno ha i suoi riti che lo rassicurano , ed è questo che devi scoprire.
E infine prova a capire quali situazioni , quali gesti ti rilassano e quali ti agitano. Non c'è una ricetta per tutti. Ognuno ha i suoi riti che lo rassicurano , ed è questo che devi scoprire.