A volte brucia più il ritorno che l'andata

Adolescenza gay, giovinezza gay, gay e scuola, gay e università, ragazzi gay e genitori
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Volonté Duvall
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A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Volonté Duvall » mercoledì 7 novembre 2012, 13:40

Dovendo scegliere tra lo studio di Linguistica Generale e rileggere questo sito, oramai così cambiato in termini assoluti, al di là del bene e del male, ho pensato bene di rifiondarmi a scrivere qualcosina qui.
Per chi si ricoda di me sarà una sorpresa ritrovare un post siglato col mio nome; per chi invece si è iscritto nell'immenso arco di tempo che va dall'estate 2010 ad oggi, beh, chiedete agli altri veterani oppure fate lo sforzo di sopportare la mia parlata logorroica che seguirà e queste frasette di prefazione ;)

Direi che sono successe un po' di cose nella mia vita.
Prima di tutto, mi sono diplomato, e anche bene :) è stata una degna chiusura di 5 anni di liceo classico passati tra alti e bassi, suggellati da una tesina che sentivo di fare e di dover esporre; ergo, ho parlato delle discriminazioni sessuali nel secolo scorso -donne e omosessuali- prendendo spunto dalla letteratura francese.
E così mi sono levato un bel peso.
Ora frequento l'Università, ma non nella mia squallida, piccola Novara...bensì a Torino :) ho cambiato davvero universo di vita, passare dalla provincia alla Città, beh, è stata la scelta giusta.
Anche perchè grazie a un bando ho ottenuto casa proprio a Torino...
Così mi son detto "bon, attendiamo ottobre, vado là, e al diavolo Novara!"
Ma mai dire l'ultima parola, caro Duvino XD
Per tutta l'estate ho cambiato compagnia con cui giravo e suonavo.
Ho trovato gente più piccola di me (parlo anche di 4-5 anni di scarto) con cui però riuscivo ad interagire meglio. Gente sveglia, che legge, scrive, suona, recita...
Omettini che sfruttano in modo diverso l'adolescenza.
Gente amalgamata, aperta di mente: tre bisessuali in una compagnia di 12 persone.
Tre. Bisessuali. Più me.
Già, dovrei dire 4 bisessuali. Dovrei contare anche me.
Sto con una ragazza più piccola, ora, di quella compagnia. Non ho mire sessuali, anche perchè potrei benissimo finire in galera, visto che la fanciulla è minorenne; ugualmente mi trovo bene, quando è al mio fianco.
Il problema di fondo è che, come certi utenti mi ricorderanno, ok, sono un poeta, uno che parla sempre per metafore e con periodi lunghi come quelli di Cicerone, però sono un essere vivente anche io.
Quindi ogni santa sera sembro il Leopardi che pensa a tutto quello cui un uomo felice, o che vuole esserlo, non pensa.
Non sto bene, per niente.
Mi sento ugualmente vuoto.
Chi mi conosce, qui, che abbia o no l'aureola di [...] moderatore globale, potrebbe dire che tutto ciò è dovuto al fatto che mi sforzo di farmi piacere le femminucce.
Fatto sta che anche se mi trovo davanti Adone ci sto male lo stesso.
Sinceramente, inizio a pensare che non ci si possa definire gay, etero, bi: un individuo non può essere limitato, sessualmente, a un diverso organo genitale.
Inizio a trovare scomode, antiquate, ristrette queste definizioni.
C'è stato anche chi mi ha detto "ci credo che soffri, tu non puoi stare con una ragazza, a te piace il walter" etc. etc., ma non credo proprio sia la verità dei fatti.
Ripeto, chi qua dentro ha avuto la (s)fortuna di conoscermi, e virtualmente e dal vivo, e chi di voi non mi conosce ma vorrà conoscermi, sa -o saprà- che sono uno troppo pensoso. Penso per buona parte della giornata, scrivo, canto e suono per buttare fuori qualcosa cui MAI riesco a dare un volto.
Come quegli autori di fine ottocento che esprimevano un malessere storico, a cavallo tra due abissi insormontabili.

Ecco, penso che il mio monologo possa dirsi concluso :P
Una buona giornata a tutti, torno al mio tabagismo, al mio bicchiere e alla mia scrivania piena di appunti e plichi di fonemi.
Au revoir, mes petits zombies
M.
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Alyosha
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Alyosha » mercoledì 7 novembre 2012, 16:45

wow... me la sono scanzata per un pelo allora, meno male non essere un moderatore globale, il viola è decisamente più figo, come quella meravigliosa punta di lilla che hai usato per la tua firma! :) Mi ricordo perfettamente della tua storia. Gradite oppure no che siano queste sono le cose che mi viene da dirti: A parte che non è un dettaglio fidanzarsi con una minorenne, a parte che dopo i 14 anni se consensiente non rischi un bel nulla, a parte che presto o tardi crescerà e prima o poi vorrà fare sesso e a parte che butti fuori come fosse una loffa il fatto che sei bisessuale e a parte che solo ad un gay verrebbe in mente come limite la maggiore età per cominciare a fare sesso, beh ti stupirà sapere che non è questo secondo me il motivo per cui stai male. Vedi molti sono convinti che basta cambiare città per risolvere il problema, ma le separazioni non son mai soltanto fisiche, ma mentali e affettive. Fare una tesi sull'omosessualità, per lasciarla la al tuo paese mi pare particolare come esperienza. Mi ricordo esattamente di una polemica sulla difficoltà a trovare altri gay, ti trovi a Torino on a disposizione la tua meraviglisa arcigay tanto decantata da Machilosa, perché non ci vai a fare un salto?
Le sa di te? Dal fatto che dici che ci sono tre bisessuali anche se dovresti dire quattro deduco di no, ma con le deduzioni ormai faccio rugine, quindi attendo riscontro prima di proseguire.
Cucciolo d'uomo, ad ogni modo è stato un piacere risentirti e sapere che comunque stiano le cose stai senz'altro meglio.

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Volonté Duvall
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Volonté Duvall » mercoledì 7 novembre 2012, 19:08

Caro Alyosha, o hai cambiato nome o io non mi ricordo più di te D:
Ovvio, lo so che se sto male il motivo principale non è certamente questa relazione eterosessuale. E' un periodo particolare; l'inizio dell'università, il trasferirmi e andare a vivere con persone sconosciute, là dove non mi conosce nessuno, vuol dire ricostruirsi una vita da zero, senza l'imprinting imposto da qualcuno. Cosa necessaria, ma a suo modo "tragica".

Per rispondere alla tua deduzione, beh, le ho detto che sono stato anche con ragazzi la sera stessa che ci siamo messi insieme: la cosa positiva è che la fiolina (piemontesismo, pardon :P) è uguale a me, visto che è una delle 3 persone bisessuali della compagnia, me escluso ;)
Le altre due sono la sua ex ed il mio chitarrista, ndr ;)
La mia fortuna è stata trovare gente che mi accettasse e capisse, in quest'estate ho esteso la cerchia dei miei c.o., e finora non ne è andato male uno.
Senza dubbio hai colto bene la metafora della tesi: ho vissuto la sua preparazione come un processo di analisi, di purificazione: volevo "spurgarmi" da tutto ciò che mi dava fastidio, e da tutto ciò che mi era rimasto inchiodato dentro, nel cervellino.
p.s. bella l'idea delle sigle, quel viola ti rende il nick ancora più aggraziato ahahah :D
e direi che per me ce ne vuole uno nero nero nero, in grassetto e maiuscolo, con la dicitura "PELLEGRINO DEL FORUM". Che ne dici? ;P
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da barbara » mercoledì 7 novembre 2012, 19:45

Fa sempre piacere risentirti , Duvall. E' un periodo di grandi cambiamenti, a quanto vedo. La mia opinione sul " cambiare aria" è quasi sempre sempre positiva. Tendo a pensare che perfino una fuga contenga in se un'opportunità di evoluzione. Sicuramente allontanarsi dal controllo familiare in una città così provinciale come la tua non potrà che giovarti. Vai a vivere in una città più aperta e stimolante , hai iniziato a frequentare una facoltà interessante per te e per i tuoi progetti e proverai cosa significa autogestirti nel quotidiano.
Anche cimentarti in una relazione affettiva in cui il sesso è ai margini mi pare una scelta che ti mette molto in gioco personalmente. Visto che questa ragazza ha avuto precedenti esperienze omosessuali , come te, diciamo che il rischio di ingannarla è ridotto rispetto ad altre situazioni, anche se solo tu puoi valutare quanto tu sia stato chiaro con lei (e con te stesso) nel fare questa scelta. Deve essere comunque una ragazza speciale per aver fatto breccia nel tuo cuore. ;)
Ti auguro che questa nuova fase ti dia delle opportunità in più nel trovare le risposte alle tue mille domande, come è stato per molti ragazzi. Tienici aggiornati, mi raccomando! :)

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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Alyosha » mercoledì 7 novembre 2012, 20:33

Si in effetti un gay e una lesbica possono anche funzionare assieme, sembra più che tu ci stia perché ti somiglia, che perché ne sia realmente coinvolto. Resta il fatto che probabilmente certi lacci uno li scioglie col tempo e con la giusta volontà. Vedi ci puoi girare intorno finché vuoi il nodo al pettine tornerà e a giudicare dalla tua visita non siamo neanche troppo lontani. Non ho detto che è lei la causa delle tue angosce, ma è molto più il motivo che ti porta da lei ad esserlo e quel senso di frustrazione latente che resta nonostante gli evidenti cambiamenti e passi in avanti. Il punto è che non ne sei innamorato, forse centra vagamente la tua omosessualità, forse la tua incapaacità di metterti in gioco sul serio. Una capatina all'arcigay a che sei a Torino la farei, magari ci porti pure lei, così evitante in due di prendervi ingiro. Se siete in due la cosa non è diversa è solo moltiplicata per due. Si ho cambiato nick

viewtopic.php?f=6&t=1139&hilit=Volont%C ... l&start=10

Da qui ti risulterà più facile capire chi sono... E che no, non c'era alcun riferimento ad una probabile bisessualità. Proteggersi dietro una donna, per quanto si incastri bene con le nostre esigenze, può sembrare una soluzione, ma no non lo è. Almeno qualche storia con qualche ragazzo l'hai avuta? Qualche incontro? Hai provato arrivato a Torino ad approfondire la cosa? Mi spiace ma mi suona tantop di arresa questa storia, scusa per la franchezza.

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Volonté Duvall
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Volonté Duvall » venerdì 9 novembre 2012, 13:41

Non preoccuparti, la franchezza va sempre bene, se non sfocia nello sminuire o nel deprimere l'altro ;)

Commento alcuni pezzi della tua ultima risposta, ci penso da due giorni:
Alyosha ha scritto:mi suona tanto di arresa questa storia
Sinceramente, più che arresa è una strenua, testarda quanto voluta presa di posizione.
Nonè arresa quanto, mi si passi la parola, uno "smaronamento" completo verso il dover "scegliere", come una scatola chiusa, quale sia il mio orientamento sessuale.
L'ho detto e l'ho ribadito, non sono totalmente omosessuale, così come non potrei votarmi a una vita interamente eterosessuale.
Non è un'arresa, è un dirmi "calma, la vita è mia, ho 19 anni, tempo per capirmi ancora. Non sono a priori nè GAY nè ETERO. Ho sensazioni particolari verso entrambi i sessi e sta a me capire come gestire la cosa".

e poi:
Alyosha ha scritto:Il punto è che non ne sei innamorato, forse centra vagamente la tua omosessualità, forse la tua incapacità di metterti in gioco sul serio.
Direi che la tua parola chiave è quella che ho messo in grassetto: incapacità.
Dalle esperienze di relazione, sia omosessuali che eterosessuali, che ho avuto dal 2008 fino ad oggi, ho visto che se ho questo malessere, beh, ciò non è legato al fatto che non ho scelto, campanilisticamente, quale organo riproduttore "venerare".
Il problema sta nel fatto che sono incapace di tessere relazioni in cui io sia disponibile, presente e fedele al 100%.
E questo è successo sia con donne che con uomini.
La mancanza di amore (ohimè, che parola da prendere con le pinze, amore!) per me è unisex: non è causata da una mancanza fisica della persona con cui scelgo di stare.

Spero di essere stato esaustivo: anzi, penso che il problema del mio malessere attuale sia da ricercare unicamente nel fatto che la mia vita sta subendo cambiamenti rilevanti.
L'Università, il passaggio dalla provincia alla città, il vivere lontano da quella che è stata la mia casa, la mia famiglia.
E spero in qualche risposta sentita, formante, interessante, come quelle che hanno preceduto questo mio post.
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Alyosha » venerdì 9 novembre 2012, 23:19

Volonté Duvalln io per principio tendo a scavalcare le questioni relative all'orientamento sessuale, perché per paradosso non mi paiono fondamentali a maggior ragione nel tuo caso credo. Che tu sia etero o gay o bisessuale poco importa, l'importante è capirne che fare di sta storia. Dovremmo presuppore che tutti gli etero si fidanzano per amore? Ma neanche per idea e quello che vedo al di là delle questioni di orientamento è che questa storia ti serve più come ancora di salvataggio, come mezzo di comfronto che altro. Non è un dovere stare assieme a qualcuno e questo ben al di là dell'orientamento sessuale. Detto ciò proprio perché hai 19 anni uno può anche accettare dei compromessi, ma a patto che dentro quei compromessi ci si stia bene altrimenti non hanno alcun senso. Se stare con questa persona diminuisce la quota di stress, alla fine va bene. Lei sa di te, tu sai di lei e le cose stanno avvenendo con uan certa corettezza almeno. Ma se questa insoddisfazione palese ve la scaricate a vicenda, vi incolpate, e cose di questo tipo... Beh infondo lo sapevate sin dall'inizio entrambi che non avrebbe potuto essere diverso. Io non so se questa è al tua prima storia con una ragazza e non so se nelle altre storie omosessuali c'era lo stesso tipo di trasporto fisico, ma non è da sottovalutare che a lei non piaccia il sesso come non piaccia a te e questa è l'unica ragione per cui non lo fate, più che il fatto che sia minorenne. Questo per carità puoi anche decidere di metterlo da parte, am dovrai ritornarci in seguito. Il punto è che dovresti capire da solo cosa sei, maturare un tuo equilibrio e poi aprirti all'altra persona. Fuori da questa condizione invitabilmente certe tensioni interne semplciemente sscaricano nel rapporto, che un pò le assorbe allentando al tensione sulla propria vita, un pò ti ingabbia. Vedi puoi anche essere bisessuale, ma non guadagni questa consapevolezza con l'euntusiasmo di chi ha capito come stanno le cose. Non è il totale trasporto per questa ragazza che ha determinato il tuo swich e su questo devi un pò riflettere.

Amleto
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da Amleto » martedì 27 novembre 2012, 17:05

Ciao Volontè Duvall, io sono nuovo da queste parti, comunque sia mi fa piacere partecipare alla discussione.
Che tu pensi tanto, troppo, dannatamente e ossessivamente non è un caso particolare, mi ritrovo molto nella tua storia sia credo per l'età che in parte per l'esperienza di aver cambiato città già da un bel pò. Vuoi o non vuoi stiamo affrontando dei cambiamenti, stiamo crescendo, ma sono sempre più convinto che il cambiare aria non portì novità quanto rinnovamento, e questo rinnovamento avviene se siamo attivi e non passivi nei confronti dell'esterno... hai detto una cosa chiave:
" potrebbe dire che tutto ciò è dovuto al fatto che mi sforzo di farmi piacere le femminucce.
Fatto sta che anche se mi trovo davanti Adone ci sto male lo stesso."
Io ti consiglio di non porti troppi se e troppi ma, se ti trovi davanti Adone non saprai comunque come reagirai, e non per forza devi reagire positivamente, vivi le cose che ti fanno stare bene, non credo ci si debba impegnare nell'essere gay o se stessi,ma verrà da se.
a quanto ho capito hai fatto dei passi avanti con te stesso durante la tua permanenza qui, ma non vuol dire che non devi scoprire nient'altro di te. Riguardo la tua relazione l'unica cosa che considererei è che se lei è adolescente è nel pieno del suo percorso di accettazione e magari potreste avere dei bisogni diversi, ma se ci stai bene e serenamente non vedo perchè tu debba rinunciare a questa relazione.
Ti faccio tanti auguri, e a presto!

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demonslayer92
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Re: A volte brucia più il ritorno che l'andata

Messaggio da demonslayer92 » mercoledì 26 dicembre 2012, 16:57

le scelte quelle facili sappiamo farle tutti, sono quelle difficlili che fanno la differenza tra un me ed un qualsiasi altro. dico semplicemente che questo vuoto che senti non è altro che lo sforzo che fai per riempirlo... cioè in realtà tu potresti non star cercando nulla anche se credi di aver bisogno di qualcosa. quanto alle compagnie amorose beh non è fondamentale con chi sei ma come ci stai.

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