una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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ibridismo
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una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da ibridismo » martedì 5 gennaio 2010, 6:30

L’errore gravissimo che facciamo tutti è quello di dividere l’umanità in due categorie dicotomiche : etero VERSUS gay. Queste due categorie sarebbero incompatibili e auto esclusive. Se ti piacciono le donne, non ti possono piacere gli uomini, e viceversa. Stronzate! Esiste anche la bisessualità. Esiste eccome, benché i gay stessi non la concepiscano. Esistono uomini che adorano la vagina, vivono per la vagina, ma adorano anche il pene. Che poi il pene sia attaccato ad un altro uomo o ad una donna, è un fattore irrilevante. Vi garantisco che li ho conosciuti. Le due cose non sono auto esclusive. Esistono i pansessuali che sono onnivori. Ci sono persino uomini che sono stati etero integralisti per una vita intera e poi, come per magia, si innamorano di una persona gay o trans. Queste storie sono rare, ma esistono. La dobbiamo smettere di pensare che solo perché un uomo è macho ed ha la fama del playboy debba per forza disdegnare un altro uomo. O solo perché si dichiara etero. Io pure, posso dichiararmi Maria Vergine. Mi meraviglia moltissimo che siano i gay stessi ad essere così manichei, rigidi, biunivoci: o gay, o etero. Esistono anche le sfumature!

Ci sono gay e gay, etero e etero.

Ho letto e riletto con moltissima attenzione i post sulle relazioni tra un ragazzo etero e uno gay. E’ concezione comune che tali rapporti nascerebbero su un’asimmetria insanabile. Gli interventi che ho letto descrivono, perfettamente, il calvario in cui si trova un ragazzo gay qualora si innamorasse dell’amico etero (non corrisposto). Sono interventi molto interessanti, scritti bene, ma io voglio presentarvi il rovescio della medaglia e soprattutto darvi la mia prospettiva.

Per prima cosa, avverto una celatissima ma odiosa colpevolizzazione nei confronti dei gay che si innamorano degli etero. Ma siamo proprio sicuri che siano sempre i gay a farsi film e a immaginarsi le cose e ad innamorarsi degli etero? Pensiamo a quei ragazzi etero (o presunti tali) che illudono DI PROPOSITO i ragazzi gay o le persone transgender, per il solo gusto di rifiutarle alla fine. Si tratta di un gioco sadico, perverso, che ha come scopo primario il gonfiaggio dell’ego dell’etero (o presunto tale). Un gioco che ha il culmine nel momento del rifiuto del gay. Ho visto tantissime persone vittime di questi aguzzini, persone letteralmente devastate. Stiamo parlando di ragazzi che INEQUIVOCABILMENTE si prendevano gioco del ragazzo gay, fingendo un interessamento.

Tralasciamo questi casi, che ci sono eccome, ma ci rendiamo conto che è logico, scontato, naturale, ovvio, prevedibile e legittimo che i gay siano attratti dagli etero, he se ne innamorino, per ragioni quantitative e qualitative. I gay rappresentano un’infima minoranza della popolazione. La ragione quantitativa è lampante. Ai gay piacciono gli uomini, il 95% degli uomini sarebbero etero, quindi, la logica vuole che se il gay si innamora o è attratto da una persona, 9.5 volte su 10, l’oggetto del proprio desiderio sarà un uomo etero. Ma io direi, uomo con la sessualità predominante etero.
E la ragione qualitativa (che molti gay non ammetteranno mai) è che ai gay piacciono gli etero. Gli etero sono più maschili, hanno una virilità non affettata e un erotismo che solo l’etero sa trasmettere, ma anche a livello psicologico.

Iniziamo a relativizzare i concetti di etero versus omo. Ci sono uomini che si fanno penetrare dalle proprie mogli con strap-on. Sono etero al 100% questi? Ci sono uomini che amano le donne-donne, o gli uomini-uomini. Nel senso che quando vanno con un uomo, ne cercano uno maschile e attivo. Quando vanno con una donna, ne cercano una genetica e femminile (donna genetica in opposizione alla trans). Ci sono poi i tranny chasers, o transari, come Marrazzo e Lapo Elkann, persone attratte dalle donne, che però per una forma di feticismo, cercano anche la donna col pene. Questi tranny chasers non andrebbero MAI con un uomo. Cercano una forma femminile a cui è attaccato il pene. Si definiscono etero e mai bisex.
E pensiamo, infine, agli uomini ETERO che vanno in carcere. Cosa succede? E’ una leggenda metropolitana o c’è un fondo di verità nell’omosessualità situazionale?

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konigdernacht
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 6 gennaio 2010, 20:03

Anticipo innanzitutto che considerare le cose con pacatezza e calma porti ad un dialogo sincero, costruttivo e riflessivo; quindi, se qualcuno crede che il mondo si divida in etero/gay, allo stesso tempo credo che certe posizioni di questo intervento debbano essere prese con maggiore neutralità. Ora mi spiego…

Sul fatto che il mondo non si divida in etero/omo ma ci sono diverse sfumature mi sembra una mezza-scoperta dell’acqua calda; dico mezza perché se da una parte ogni persona con un po’ di intelligenza (non ce ne vuole davvero tanta, basta una media intelligenza!) dovrebbe pensare che la cosa più importante nella vita sia amare, dall’altra parte non mi interessa molto cosa pensano le persona prive di intelligenza, perché anche se glielo puoi spiegare, la loro statura mentale è quella e non c’è molto da fare…
Spero di non suonare “classista” ma col tempo che ci si impiega a far entrare in testa un’idea intelligente ad una persona nullamente intelligente, si può trovare una (o più) persone intelligenti.

Penso che gli “aguzzini dei gay” non siano di più dei ragazzi omo che si “illudono” che un ragazzo “etero” mandi dei messaggi sessuali ad un ragazzo omo innamorato. Ciò detto, non è mica una colpa innamorarsi di un ragazzo etero e vedere nei suoi gesti minimi un richiamo per il ragazzo omo; ci vuole però un po’ più di realismo da parte del ragazzo omo, e lo dico ad esperienza veduta e vissuta.
Anche se cmq condivido che tali “aguzzini dei” gay siano davvero spregevoli, ma questo c’è sia da un punto di vista ragazzo/ragazzo o ragazzo/ragazza; quindi, per non cadere nella dicotomia che sia vuole eliminare, rimproveriamo in generale chi abusa e sfrutta l’infatuazione/innamoramento/amore veri di una persona verso un’altra che non corrisponde.

Concludo dicendo che ho trovato molte contraddizioni nel discorso pubblicato, riassumibili in: non dividiamo il mondo in omo/etero, però parliamo degli omo/etero, spesso cadendo in luoghi comuni (etero = virilità) che trovo veramente irritanti. Se veramente vogliamo parlare, parliamo di AMORE, senza vittimismi o titanismi!
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ibridismo
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da ibridismo » mercoledì 6 gennaio 2010, 20:24

Le contraddizioni le percepisco io, invece nella tua risposta. Non solo percepisco contraddizioni, ma non ci trovo molto senso. Perché prima parli di amare una persona, al di là delle etichette, poi dici che ci vuole un po' di realismo, sottintendendo che sia il ragazzo gay a farsi i film.

Dire che è una mezza scoperta dell'acqua calda è alquanto stupido, visto che tu stesso ragioni in termini gay versus omo.

Infine, negare che gli etero (quelli che hanno una sessualità predominante etero) siano più mascolini dei gay, è assurdo e ridicolo. Non si tratta di stereotipi, si tratta di dati di fatto. O hai appena appreso il termine "stereotipo" e volevi usarlo ad ogni costo?

In sostanza, hai scritto che non ti interessa molto cosa pensano le persone prive di intelligenza, ma le tue argomentazioni sono così deboli e risibili da farti cadere nella categoria da cui di sei dissociato.

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konigdernacht
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 6 gennaio 2010, 20:36

Devi conoscere una logica superiore a quella che conosco io: aspetto di esserne illuminato! Nel mentre mi tengo la mia però...
Ultima modifica di konigdernacht il mercoledì 6 gennaio 2010, 20:43, modificato 1 volta in totale.
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ibridismo
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da ibridismo » mercoledì 6 gennaio 2010, 20:43

Questa parte riportata di sotto evidenzia la colpevolizzazione assurda e odiosa dei gay che si innamorano degli etero. Questo atteggiamento indica non solo una scarsa autostima, una bassissima concezione di sé (forse giustificabile) ma anche una mancata accettazione della propria omosessualità. Si nega un fattore cruciale, ovvero che i gay per ragioni quantitative e qualitative siano propensi a innamorarsi degli etero. Dire che "gli aguzzini dei gay" sono equivalenti ai ragazzi omo che si "illudono" rappresenta un becero e laido trucco di retorica finalizzato a strappare l'applauso.

Infine, paragonare le situazioni ragazzo/ragazzo a quelle ragazza/ragazza è come paragonare le arance con le mele.



konigdernacht ha scritto:
Penso che gli “aguzzini dei gay” non siano di più dei ragazzi omo che si “illudono” che un ragazzo “etero” mandi dei messaggi sessuali ad un ragazzo omo innamorato. Ciò detto, non è mica una colpa innamorarsi di un ragazzo etero e vedere nei suoi gesti minimi un richiamo per il ragazzo omo; ci vuole però un po’ più di realismo da parte del ragazzo omo, e lo dico ad esperienza veduta e vissuta.
Anche se cmq condivido che tali “aguzzini dei” gay siano davvero spregevoli, ma questo c’è sia da un punto di vista ragazzo/ragazzo o ragazzo/ragazza; quindi, per non cadere nella dicotomia che sia vuole eliminare, rimproveriamo in generale chi abusa e sfrutta l’infatuazione/innamoramento/amore veri di una persona verso un’altra che non corrisponde.

Concludo dicendo che ho trovato molte contraddizioni nel discorso pubblicato, riassumibili in: non dividiamo il mondo in omo/etero, però parliamo degli omo/etero, spesso cadendo in luoghi comuni (etero = virilità) che trovo veramente irritanti. Se veramente vogliamo parlare, parliamo di AMORE, senza vittimismi o titanismi!

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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da Sciamano » giovedì 7 gennaio 2010, 16:01

ibridismo il modo in cui ti sei posto qui nel forum (con queste discussioni) secondo me (e secondo konigdernacht) è troppo acceso, dei toni più pacati, era meglio se li usavi...

Io credo che konigdernacht abbia colto il punto centrale con questa frase:
konigdernacht ha scritto:rimproveriamo in generale chi abusa e sfrutta l’infatuazione/innamoramento/amore veri di una persona verso un’altra che non corrisponde.
Non si gioca con i sentimenti, ma questo non è forse vero anche tra ragazzi e ragazze? Può succedere tra qualunque sesso che abbia qualunque orientamento...

Tu dici che esiste anche la bisessualità, come se volessi dire qualcosa di nuovo che qui nel forum quasi si ignora... ma che io sappia c'è persino qualche bisessuale iscritto, e non credo che in un forum come questo, non sia fondamentalmente chiaro a tutti, che la sessualità è fatta di ogni genere di sfumature. Forse avrai letto interventi di persone gay che fanno fatica ad accettarsi o hanno le idee confuse, però devi distinguere le storie e le difficoltà personali da articoli di riflessione che possono essere nel forum o nel blog.

Ultima cosa, non ti conviene aprire 2 discussioni con parte 1 e 2, piuttosto fai un'unica discussione semmai con 2 post lunghi uno di fila a l'altro, in genere si fa così.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

ibridismo
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da ibridismo » venerdì 8 gennaio 2010, 4:03

Ciao Sciamano, innanzitutto ti ringrazio per la pacatezza e l'educazione con cui hai contestato il mio post. Invito tutti coloro che vogliano contestarmi, a fare come te. TI rispondo per le rime, ovvero con l'educazione e la pacatezza che merita un interlocutore come te.

Io non ho scritto che sfrutto l'infatuazione o l'innamoramento, ho detto solo che bisogna essere abili manipolatori. Visto che essere NON etero è già difficile di per sé, dobbiamo sviluppare delle doti compensative. E ribadisco che in casi di etero che provano qualcosa ma la reprimono perché sono stati tali fino a quel momento, bisogna saper essere eccelsi burattinai. Triste ma vero. Reitero, altresì che il paragone coi rapporti tra ragazzo e ragazza non sussiste affatto in quanto, nel nostro caso, ci si trova di fronte ad una disparità quantitativa immensa e a problemi qualitativi e quantitativi che non esistono nei rapporti uomo-donna.

Le ragazze e i ragazzi non gay hanno numericamente ha un numero infinito di probabilità in più. I ragazzi gay no, quindi, è logico che per questioni di probabilità (e non solo) i ragazzi gay si innamorino degli etero.

Concludo contestando in toto il punto in cui dici che affermare l'esistenza della bisessualità in questo forum sia un'azione pleonastica, ridondante. Tutti gli interventi che ho letto finora sono caratterizzati da una visione binaria, riduttiva e limitatissima della sessualità: etero o gay. "Mi sono innamorato del mio amico etero. È etero perché ha la ragazza". Non si spera, non si contempla neppure lontanamente la compresenza delle due sessualità. La bisessualità è inoltre ascritta a coloro che sono pienamente etero in una fase della propria vita e pienamente gay in un'altra. Non si concepisce la fluidità. Proprio uno dei moderatori ha scritto questo, se trovo il posto lo accludo qui.

Per facilità di lettura e per strutturare meglio due tematiche separate, ho pensato di creare due post distinti. Due post si leggono meglio e con meno noi di un unico lungo post.

Grazie e buon anno.


Sciamano ha scritto:ibridismo il modo in cui ti sei posto qui nel forum (con queste discussioni) secondo me (e secondo konigdernacht) è troppo acceso, dei toni più pacati, era meglio se li usavi...

Io credo che konigdernacht abbia colto il punto centrale con questa frase:
konigdernacht ha scritto:rimproveriamo in generale chi abusa e sfrutta l’infatuazione/innamoramento/amore veri di una persona verso un’altra che non corrisponde.
Non si gioca con i sentimenti, ma questo non è forse vero anche tra ragazzi e ragazze? Può succedere tra qualunque sesso che abbia qualunque orientamento...

Tu dici che esiste anche la bisessualità, come se volessi dire qualcosa di nuovo che qui nel forum quasi si ignora... ma che io sappia c'è persino qualche bisessuale iscritto, e non credo che in un forum come questo, non sia fondamentalmente chiaro a tutti, che la sessualità è fatta di ogni genere di sfumature. Forse avrai letto interventi di persone gay che fanno fatica ad accettarsi o hanno le idee confuse, però devi distinguere le storie e le difficoltà personali da articoli di riflessione che possono essere nel forum o nel blog.

Ultima cosa, non ti conviene aprire 2 discussioni con parte 1 e 2, piuttosto fai un'unica discussione semmai con 2 post lunghi uno di fila a l'altro, in genere si fa così.

solpi
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Re: una prospettiva diversa sui rapporti gay/etero parte I

Messaggio da solpi » sabato 9 gennaio 2010, 17:37

Mi intrometto in questa discussione... ho letto i vostri interventi, e credo che sia necessario fare alcune precisazioni. Ma, permettetemelo, tutti questi discorsi sono incentrati su una catalogazione delle preferenze sessuali di un individuo e sulla probabilità che questo individuo possa raggiungere l'appagamento sentimentale. Io proporrei di fermarsi anche sull'aspetto sociale di tutto ciò. Mi spiego, non è che tutte queste catalogazioni, ipotesi abbiano una base nella società che accetta alcuni modelli ed altri no, secondo delle ragioni ben precise ed anche in molti casi comprensibili? E allo stesso tempo, la cultura (intesa come usi e costumi), non credete che sia proprio questa a far sì che dobbiamo stare a pensare a numeri, probabilità, preferenze sessuali? Pensate alla quantità di immagini che ci vengono offerte, direttamente o indirettamente, da quando nasciamo e che ci suggeriscono da sè la necessità di decidere da quale parte stare? E' una caratteristica dell'essere umano la necessità di volersi categorizzare all'interno di un sistema chiuso (pensate alle varie nazioni, che improvvisamente finiscono dove iniziano le altre) e ben definito.

Io credo che tutti noi, me compreso, incappiamo in questo tipo di discorso, anche nel momento in cui si cerca di andare oltre alla binarietà dei sentimenti. Nel momento in cui si afferma "esistono anche altre forme" si ammette che sono qualcosa in più rispetto a quello che già c'è o c'era.

Con questo non voglio contraddire l'opinione di nessuno, ma solo apporre una mia riflessione.

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