Libri con tema la violenza sulle donne

La letteratura a tema gay e non
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IsabellaCucciola
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Libri con tema la violenza sulle donne

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 19 dicembre 2012, 17:00

Vorrei proporre un elenco di libri che ho letto, e che hanno come tema la violenza sulle donne, o che hanno come tema il disagio che ancora adesso devono subire le donne (alcuni di questi libri sono fuori catalogo, o comunque di difficile reperibilità (li ho segnati con * e li ho colorati in rosa), ma penso che si possano trovare facilmente in qualsiasi biblioteca).
Mi rendo conto che forse può essere vista come una cosa un po’ “azzardata”, ma purtroppo questo tema è un qualcosa di attuale.

* UNA VOLTA, IN UNA CASA IN FIAMME di Andrea Asworth
Questo libro è uscito in Italia a fine Ottobre del 1999.
“Mio padre annegò quando avevo cinque anni”. Così incomincia Una volta, in una casa in fiamme, il libro è un diario d'infanzia, e racconta la vita della protagonista, Andrea, all'interno di una famiglia in lenta e irreversibile disgregazione, dominata da miseria e violenza.
La morte accidentale del padre, quando Andrea aveva cinque anni lascia in eredità alle figlie, Andrea e Laurie, tre anni, una pelle scura, per via della quale verranno sprezzantemente chiamate “sporche pachistane” e una madre fragile e insicura, che pensa di non poter sopravvivere senza un uomo al fianco, qualunque esso sia.
Parallelamente alla tormentata vita fatta di privazioni e di violenze (anche sessuali) dei due patrigni, Andrea scopre un rifugio, l’amore per i libri e per la conoscenza, incomincia ad appassionarsi in libri come: Jane Eyre o Cime tempestose e alle materie scientifiche.
Il libro si conclude con la cacciata dell’ultimo patrigno, dell’esaurimento nervoso della madre (che ha passato una settimana in ospedale a causa di una overdose di pillole), e la partenza di Andrea per il college a Oxford.
Libro tradotto in nove lingue (italiano compreso).
http://www.arlindo-correia.com/120602.html
Qui si possono leggere alcune pagine (in inglese):
http://books.google.it/books?id=wbCi8_8 ... &q&f=false
SINGLE PER SEMPRE. Storie di donne libere e felici di Maria Rita Parsi
Dieci storie di donne single per scelta.
Donne che hanno rinunciato alla presenza fissa di un uomo nella loro vita. Che non si fanno illusioni sul maschile, che non si aspettano protezione per sé o per la prole, non sperano nel mantenimento economico, nella gratificazione sentimentale garantita da un marito o da un compagno.
Qui è possibile leggerne alcune pagine:
http://books.google.it/books?id=LNmu_XK ... &q&f=false
DONNE CHE AMANO TROPPO di Robin Norwood
Uscito in Italia nel 1989.
Perché amare diviene "amare troppo", e quando questo accade? Perché le donne a volte pur riconoscendo il loro partner come inadeguato o non disponibile non riescono a liberarsene? Mentre sperano o desiderano che lui cambi, di fatto si coinvolgono sempre più profondamente in un meccanismo di assuefazione.
Le difficoltà psicologiche delle donne che vivono in famiglie disturbate affettivamente: alcolisti, tossicodipendenti.
* UNA VITA DI SGUARDI di Nina Bouraoui
Uscito in Italia nel 1993.
Cronaca allucinata e allucinante di un'educazione femminile ad Algeri, durante gli anni Settanta. Un'Algeri descritta come un enorme ospedale psichiatrico, nelle cui vie gli uomini si aggirano come “sciacalli”, aspettando solo di poter vedere e toccare quelle stesse donne che il loro falso pudore vuole chiuse in casa.
E le donne, in particolare la protagonista, si annoiano, sentono di essere imprigionate, di non avere possibilità alcuna di comunicare col mondo esterno, di non poter decidere nulla della propria esistenza, perché tutto - e con tutto s’intende poi solo il matrimonio - è già stato scelto per loro.
È sullo sfondo di questa strana mescolanza di morale e religione, di vecchie tradizioni e nuovi valori, di ipocrisia e di violenza, di attrazione e repulsione tra uomini e donne, che si muove la protagonista di questo doloroso lamento. E poiché non può “fisicamente” muoversi, è la sua fantasia a correre, prendendo spunto da ciò che quegli sguardi proibiti, lanciati da dietro una finestra chiusa, le rimandano. Ma anche attraverso la fantasia riesce solamente a rivedere, in una dimensione ancora più allucinata, la realtà che la circonda, senza che nulla l’aiuti a credere che il suo destino potrà essere diverso da quello che innumerevoli donne venute prima di lei. La sua sarà una vita fatta solo di sguardi.
Qui è possibile leggerne alcune pagine (in italiano).
http://books.google.it/books?id=kYBI3kw ... &q&f=false
* LO STRAPPO di Rotem Judith
Uscito in Italia nel 2000.
Una bambina di nome Fifi viene sradicata dall'amato ambiente della sua infanzia, dove vive secondo i dettami dell'ideologia sionista, a stretto contatto con la natura, ed è scaraventata in un quartiere ebraico ultraortodosso. Il trauma è terribile: il conformismo religioso emargina chiunque mostri segni di indipendenza. Fifi è costretta ad adeguarsi al nuovo modo di vivere, ma istintivamente vi si oppone e ciò è motivo di continui litigi e dissapori. Osserva il mondo degli adulti, riflette e si trasforma in una giovane disubbidiente, piana di dubbi bramosa di rapporti amorosi: una partigiana della libertà di pensiero che rifiuta il ruolo di "brava bambina", desiderosa di entrare in quel mondo del sapere che le è negato. Sembra invece una disposizione naturale, un'aspirazione alla libertà: il prezioso retaggio di quel vecchio Israele laico dei pionieri, minacciato dalle nuove ondate di fanatismo religioso.
Qui potete leggerne alcune pagine (in italiano).
http://books.google.it/books?id=hcC8Xan ... &q&f=false
* TUA MADRE ERA COME TE? di Anna Mitgutsch
Uscito in Italia nel 1994.
L’autrice intinge la penna nel calamaio nero dell’anima austriaca, per raccontarci una singolare educazione femminile, a suon di botte e di tormenti corporali.
Botte e tormenti che una madre, cresciuta come una sgraziata Cenerentola in mezzo alle durezze della vita contadina e fatta anche lei segno, a suo tempo, di disumane punizioni fisiche, infligge, come forma distorta di amore a una figlia odiata e amata.
La protagonista, che ha sposato senza amore un reduce di guerra, concentra sulla figlia tutte le ambizioni di rivalsa sociale, i desideri frustrati, le speranze deluse. Nel suo ricorrere alla violenza non si rispecchia solo una diffusa mentalità, feroce e punitiva nei confronti dell’infanzia, ma trova espressione anche un legame viscerale tra madre e figlia, un senso animalesco di possesso, a cui sono negati i toni della dolcezza.

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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IsabellaCucciola
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Re: Libri con tema la violenza sulle donne

Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 31 dicembre 2012, 0:08

VERGINE GIURATA di Elvira Dones
Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all’Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell’Albania, nella casa dello zio che l’ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d’amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l’unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una Vergine giurata: una di quelle donne, cioè – la cui esistenza è prevista dal Kanun albanese –, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità. Lo zio è fiero di lei, l’onore della famiglia è salvo e lui è finalmente libero di arrendersi alla malattia che lo divora.
Hana ama i libri sopra ogni altra cosa, è appassionata, sensibile. E a Tirana aveva appena scoperto di essere innamorata. Nella cupa solitudine delle montagne si abbrutisce e si imbruttisce per sopravvivere alla fatica, al freddo, allo sconforto. Le stelle, gli alberi, il silenzio non sono un nutrimento sufficiente per la sua anima assetata di bellezza, d’amore e di poesia. Finché la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, non riesce a convincerla a infrangere il giuramento per raggiungerla a Washington. Qui Hana riesce con grande sforzo – grazie al sostegno della cugina e della sua famiglia, ma soprattutto alla propria tenacia – a trovare la consapevolezza di sé e del suo corpo mortificato, e ad accettare l’amore di un uomo che la aiuta ad appropriarsi di una femminilità rinnegata.

Isabella
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