Nonostante scrivere sia una cosa che mi piace tantissimo, non sono bravissimo a rendere chiare le cose quindi abbiate pazienza e proviamoci

La mia è la storia di un bambino che è stato etichettato da sempre come “strano”, da genitori, parenti, amici, dai prof. Strano…perché amavo la natura anziché il calcio, perché leggevo invece di giocare ai videogames, perchè non volevo i soldatini e chissà per quali altri motivi che non sto qua a elencarvi. A scuola sono stato bene, gli amici li avevo, ridevo e mi divertivo. Alle superiori ho iniziato ad avere le prime ragazze, poi i baci, poi il sesso e tutto sembrava filare liscio ma a 20 anni che ti succede, che mi prende la cotta per un mio amico. Improvvisa, potente e incasinante…mi facevo schifo per quello che sentivo e pensavo e non ho mai detto nulla a nessuno. Ho passato tante di quelle ore piangendo, dandomi pugni e sbattendo letteralmente la testa al muro ma niente, lui era ancora lì, nei miei pensieri. Eppure credetemi, neanche lontanamente ho avuto l’impressione di essere gay, per me era una cosa legata ad una sola persona e non a un orientamento sessuale. Caspita! Sto in sardegna, in un paesino di 3000 persone ma chi è che ti parla di orientamento sessuale? Tu devi essere uomo e stop!!
Così, con fatica, seppellii tutto e continuai a fare la vita di sempre e tra alti e bassi ho fatto passare altri 10 anni. Dieci anni dove ho cercato disperatamente l’amore nelle ragazze, eppure io non riuscivo ad innamorarmi di loro; mi affezionavo ma non sentivo quella cascata di emozioni che cercavo. Così mi son convinto di essere inadeguato al mondo, mi dicevo “convinciti sei solo una nullità” e ho iniziato a perdere tutto, mi son chiuso in me stesso e insomma per farla breve è arrivata la depressione con le sue notti insonni, gli attacchi di panico, la mancanza di obiettivi e la mia energia se ne andava nei pianti della solitudine.
Ma una cosa è vera: solo tu puoi tirarti fuori da tutto ciò. Non c’è psicoterapeuta o psichiatra o medicina che tenga, solo la tua forza di vivere conta (ed è stata a rischio, più volte). Non so perchè non so come, durante l’inverno scorso ho capito di dover fare qualcosa, che questa vita forse poteva ancora valere qualcosa. Ho capito che per risorgere dovevo sapere cosa volessi io, cosa mi avrebbe fatto stare bene. Questo viaggio dura da circa un anno ed in questo viaggio ho riguardato tutta la mia vita e adesso credo di aver capito. Ci sono tanti particolari in una vita ma alcuni che sembrano insignificanti, visti sotto una luce diversa, ti mostrano quello che sei davvero.
E così eccomi con ben oltre 30 anni sul groppone a scoprirmi gay fino a non so quale punto, alla ricerca sempre di quell’amore che ora ha cambiato forma ma non essenza, ad essere un novellino assoluto in fatto di ragazzi e sesso, a dover ricominicare tutto da capo cercando un nuovo lavoro e una nuova casa ma con una certezza: il tuo peggior nemico puoi essere solo tu stesso.
Non voglio dare messaggi positivi inutilmente perché so che sarà una vita difficile, difficilissima ma almeno ora posso iniziare a guardarmi senza odiarmi e sperare che il sole inizi ad illuminare un pò anche me

Un grazie a tutti e tanti auguri di strafelicissimo anno nuovo