Grazie Barbara Il tuo nome mi ricorda la mia migliore amica, anche lei si chiama così.barbara ha scritto:Caro Vacuum, la situazione che vivi e soprattutto la sua durata metterebbero duramente alla prova la persona più forte. Hai giustamente usato la parola mobbing e la parola bullismo. Credo che nella tua situazione ci siano entrambe queste dimensioni e ciò spiega il tuo malessere. Sappi che ho visto dei professionisti adulti e molto competenti nel loro lavoro andare in crisi profonda e piangere proprio davanti a me mentre raccontavano le vessazioni a cui erano sottoposti . E credi a me, erano niente in confronto alle tue.
Dunque se nonostante quello che subisci sei ancora in grado di alzarti la mattina e andare a scuola, posso dire che carattere ne hai da vendere.
Vorrei sapere quanto reggerebbe uno dei tuoi persecutori se si trovasse un domani in una situazione analoga. In gruppo ci si sente forti anche quando non lo si è.
Ma tu sei solo e nonostante ciò vai avanti come un piccolo soldato circondato da ogni parte, che cade e si rialza e poi ricade, ma non molla.
Hai la mia più profonda e sincera ammirazione.
Immagino che ci sono cose peggiori, infatti mi chiedo come alcune persone riescano ad essere così sicure di sè. Sembrano intoccabili. Invidio questo tipo di gente
Non mi sento di avere così tanto carattere, per via in particolare dei giudizi dei miei genitori. Facendomi convincere che ho poco carattere, per raggiungere i loro obiettivi (come ogni genitore vorrebbe).
E a volte mi dico che comunque, forse non sono l'unico in questa barca.
Che chi più, chi meno, siamo tutti quanti poco sicuri, perchè non siamo pienamente noi stessi.
Che troviamo in noi tanti difetti che ci vengono fatti notare sin dall'infanzia.
E la lista è lunga da scrivere...
Secondo me, la maggior parte di tutti i nostri problemi interiori, provengono dall'essere se stessi e dal fregarsene delle opinioni altrui.
Comunque gli altri anni era orribile, soffrivo di insonnia e avevo gli incubi.
Il più delle volte nelle prese in giro veniva sempre preso come argomento di discussione il fatto del mio essere gay, sin dall'elementari addirittura.
L'anno scorso sono stato pure trattato male in un'altra scuola e mi sono ritirato.
Quest'anno invece c'è stato qualche episodio di bullismo, non grave a quei livelli, però c'è stata una minaccia da una persona della mia scuola per intimidirmi.
La mattina devo alzarmi e andare a scuola, non tanto facendo fronte agli STR**ZI ma facendo fronte alla mia ansia, a pensieri cupi come l'accettazione di me, alla freddezza che si respira in quell'edificio e a certi sguardi fissi fatti apposta da quel tipo di elementi (che mi chiedevano appunto dell'episodio). I tipici mafiosetti tamarri. Ma io non li guardo, finchè non noto che loro hanno smesso.
Non so se è meglio o peggio l'indifferenza. Sentire di non contare nulla in un ambiente.
Ci provo ad avvicinarmi per cambiare idea su una persona, ma gli altri non lo notano, pensano che mi auto escludo.
Ma alla fine non importa, sono uno più ipocrita dell'altro.
Non ci perdo nulla