Tutti noi arriviamo al punto di chiederci: restare o cambiare aria?
Voglia di ricominciare,di lasciare quella gabbia di situazioni e persone in cui non ci sentiamo più noi stessi.Voglia di reinventarci,di rivoluzionare in toto la nostra vita.
Perchè al di là dell'orizzonte crediamo che non ci saranno più condizionamenti,più forzature,più situazioni,più persone a limitare ciò che siamo e che sentiamo di essere.
Tante volte c'ho pensato: cambiare città,cambiare paese,cambiare vita.
Ma non avevo finora mai pensato che far questo vorrebbe dire andare incontro alla solitudine,a quella solitudine dello straniero,di chi non ha famiglia,di chi non ha passato. E senza sapere cosa fare.
Col rischio di portarmi appresso la gabbia in cui mi ritrovo. Una
gabbia mentale,ancor prima che ambientale. Perchè alcune sbarre ce le hanno messe gli altri,ma altre -le più forti- ce le ho messe io.
Vi racconto una cosa. Oggi ho finalmente ripreso a studiare e sono stato fino a sera a casa di una mia
collega. L'unica collega a cui ho detto un mese fa di essere gay,e di non averlo ancora pienamente accettato. L'unica a cui abbia confidato come mi sentivo,il peso di tutto questo.
Abbiamo studiato,abbiamo pranzato assieme,abbiamo scherzato.
Mi sono comportato con naturalezza e sincerità.Ho percepito affetto,reciproco.
Ho sentito delle emozioni. Mi son sentito "coerente",come non succedeva da tempo,e in quei momenti non mi è mancato nulla,ero "sereno".
E ho pensato a come lei si sia comportata con me,prima e dopo averle detto di essere gay. Niente. Nessuna differenza. Ma
il rapporto è cambiato. Allora ho capito che ad essere cambiato ero stato io,come anche la percezione nei suoi confronti e nei confronti del nostro rapporto.
Avevo trovato la mia libertà. E l'avevo trovata a qualche metro da casa mia,e con una persona che conoscevo da 3 anni.
Era scomparsa la gabbia. Ero stato io a toglierla. Ma, senza saperlo, ero stato io stesso prima a mettercela.
3 riflessioni:
-E' vero,ho trovato una bella persona,sono stato fortunato. Ma fortunato non perchè ha accettato il mio essere gay,ma perchè ha accettato e compreso il mio malessere.
-Ho visto che quando son con lei mi sento meglio,più forte,più sereno,più speranzoso. So che non sono da solo a "combattere".
-Ma nonostante questo,capisco che ancora ho da fare tanta strada,al di là del rapporto con lei. Un percorso tutto mio,ma che può "accogliere" anche gli altri.
Accettarsi rimane per me il primo obiettivo. Un'accettazione piena,un vero e proprio senso di orgoglio. Qualcosa da non nascondere o di cui non vergognarmi.
Qualcosa il cui peso e i cui risvolti e responsabilità io abbia la forza di sostenere con forza,e fierezza.
Ma
durante questo percorso di accettazione(ancora lungo,per me)
che fare?
Una sola cosa ho capito: allontanare gli altri,senza distinzioni,star da soli con l'idea di potercela fare autonomamente non funziona. Ma in questo momento affrontare tutti gli altri,senza discrezione,sarebbe altrettanto controproducente: sono ancor troppo debole per poterlo fare. E "cambiare aria" vorrebbe dire portarmi appresso una valigia piena di problemi,ai quali aggiungere la lontananza e la solitudine.
Stare con chi pensiamo possa capirci,comprendere il nostro malessere,le nostre difficoltà credo sia la mossa migliore da fare. Stare con chi ci può voler bene,ci può dare affetto,ci può dare comprensione.
L'importante è scegliere le giuste persone che vogliamo che facciano parte o tornino a far parte della nostra vita. Con le quali costruire (o ricostruire) rapporti più sinceri.
Guardare indietro e allo stesso tempo aprirsi al nuovo,con l'idea che nuova gente sia pronta a volerci bene. E nel frattempo volercene un po' di più noi stessi.
D'altra parte,abbiamo già mosso dei
passetti in avanti. Soprattutto qui nel Forum.Li abbiamo fatti da soli,ma al contempo circondati "virtualmente" da gente che ci ascolta,ci comprende,ci sta vicino,ci rincuora quando serve.Una risorsa,una compagnia,un sostegno.
Io mi ci sono affezionato,non vedo l'ora di leggere quello che scrivete,di sentire cosa state passando,cosa vi passa per la testa,e di essere ascoltato
Ho rieditato il post per renderlo più scorrevole e chiaro,visto che ieri sera era davvero tardi e avevo fatto un po' di confusione 