Ci sono riuscito.

La difficoltà di uscire allo scoperto
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Zetsuen
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Ci sono riuscito.

Messaggio da Zetsuen » sabato 30 marzo 2013, 12:58

Vorrei iniziare ringraziando ogni singolo utente di questo forum. È vero che non ho partecipato molto alle discussioni, ma ho spesso letto i vostri commenti e le vostre opinioni ed è grazie a voi se ho trovato il coraggio di fare CO con la mia famiglia. Come suggerito da molti ho deciso di usare una lettera, in quanto a voce mi risultava ancora difficile affrontare l'argomento. Ieri è stata una serata difficile, e questa mattina forse ancora di più, ma ora non potrei essere più felice di così.
A dispetto di tutte le mie paure e dei miei timori i miei hanno reagito molto meglio di quanto mi aspettassi. Mia madre ha esordito cone "Ma perché ci hai messo così tanto a dircelo?" mentre mio padre è addiritura arrivato a scusarsi per non essere riuscito a capirmi. CRedo gli ci vorrà ancora del tempo per accettare pienamente ciò che sono, ma entrambi mi hanno esplicitamente detto che "Non mi daranno alcun problema in proposito" e che comunque continuano a volermi bene.
Mi rendo conto che questo non risolve tutti i miei problemi, ma spero di riuscire a vivere con maggiore serenità ora che non devo più mentire di continuo. Ho voluto solo condividere questo momento di grande felicità con voi proprio perché e grazie al vostro sostegno che è stato possibile. Grazie a tutti.

P.S. Vi posto in calce la lettera che ho scritto ai miei, spero possa essere almeno di spunto a qualcuno (ignorate gli orrori sparsi qua e la però ^^!).


Cari mamma e papà,
vi scrivo questa lettera senza sapere se avrò mai il coraggio di consegnarvela, spero comunque che queste parole possano raggiungervi.
Vi scrivo per dirvi quello che a parole ancora non ho il coraggio di dire. Mi rendo conto che quello che vi dirò potrebbe essere sconvolgente, ma io stesso ho impiegato molti anni a fare ordine nei miei sentimenti ed ora credo che i tempi siano maturi. Non mi aspetto che voi accettiate subito questa situazione, io ci ho messo circa dieci anni a venirne a capo. Vorrei però farvi capire che tutto questo è il risultato di una lunga meditazione personale che mi ha tormentato per molto tempo.
Recentemente mi avete chiesto più e più volte cosa intendo fare della mia vita, mi avete chiesto se intendo continuare gli studi e come intenda farlo. Sempre più spesso in questi ultimi anni ho perso molto tempo dietro a giochi, passatempi e attività di varia natura tutto pur di scappare dalla realtà che mi opprimeva. Ancora oggi non riesco a vivere serenamente, anzi soffro moltissimo proprio perché non posso essere me stesso con nessuno, soffro perché anche se dopo più di dieci anni ho incominciato ad accettarmi, so di non poter vivere come voglio, e ciò ora come ora mi toglie ogni prospettiva per il futuro. Forse avete sospettato qualcosa negli anni, forse avete già capito tutto, ma lasciate che continui.
Vorrei che leggeste questa lettera fino in fondo per capire, e per questo devo partire da molti anni fa, quando ero ancora alle medie. In quel periodo ebbi i miei primi dubbi, dubbi che mi lasciarono a dir poco spaventato. Per la prima volta mi resi conto che per molti aspetti non ero come molti dei miei coetanei. Sopratutto mi resi conto con sgomento che il mio interesse era orientato più verso alcuni ragazzi che ragazze. In quel momento fu come se il cielo mi fosse caduto sulla testa. Iniziò un periodo nel quale non facevo che tormentarmi, perché proprio io, perché a me doveva succedere. Non potevo essere “normale” come gli altri miei amici? Cercai di fuggire da quella realtà, mi ingannai dicendomi che era solo una fase passeggera, che tutto si sarebbe messo a posto con il tempo. Ma non fu così. Negai a me stesso la realtà pur di non venir emarginato dalla società che mi circondava, mi nascosi per paura del giudizio della gente. Solo quando raggiunsi 16 anni cominciai ad interrogarmi onestamente sul mio orientamento sessuale. Iniziai ad informarmi un po' di più ed alla fine riuscii ad essere onesto con me stesso. Da quel giorno ad oggi ho fatto molti passi in avanti e molti indietro. Una cosa sono felice di aver raggiunto, la completa accettazione di me. So di essere omosessuale ora e non è questo che mi fa star male. Ciò che mi turba ora è il fatto di vivere nell'ombra, vivere nascondendo questa cosa anche alle persone a cui voglio bene e a cui tengo. So che questo potrà sembrarvi un peso enorme, una sciagura, ma vi chiedo di non cominciare con il chiedervi se avete sbagliato qualcosa, o se ci siano state delle influenze esterne che mi abbiano condotto a diventare omosessuale. Nessuno ha una colpa di questo, ne io ne voi, ne nessun altro. Voglio rendervi partecipi di un segreto che ho custodito per anni credendo di fare la cosa giusta, ma che in realtà mi ha soltanto lentamente eroso dall'interno. Ora so che devo mettere ordine nella mia vita, e proprio per questo che voglio iniziare con questa lettera. Voglio dare il via a questa nuova vita essendo onesto verso di voi e verso me stesso. Voglio poter vivere senza dover indossare una maschera, come se ci fosse qualcosa di cui vergognarsi. Spero che dentro di voi possiate trovare il coraggio di accettarmi per quello che sono, che abbiate la forza di amarmi, anche se potrei apparire ai vostri occhi come “diverso”. Quello che vi chiedo è: non cercate di cambiarmi, non pensate che l'omosessualità sia una malattia o un disturbo. Non ho scelto io questo percorso di vita, posso solo accettarlo e viverlo, o in alternativa chiudermi in me stesso e morire lentamente. Ho scelto di prendere il coraggio a due mani e di cercare di affrontare questa vita. Ma perché tutto questo possa continuare io ho bisogno del vostro aiuto e del vostro supporto. So che per voi sarà difficile, come vi ho già detto io ci ho messo dieci anni ad accettarmi, ma confido che con il tempo anche voi possiate arrivare a capirmi.
Se vorrete sarò pronto a parlare con voi, a chiarirvi ogni dubbio e, se necessario, fornirvi informazioni e dati riguardo all'omosessualità in generale. Sono convinto che ci sia ancora molta disinformazione a riguardo e vorrei evitare che il vostro giudizio sia offuscato dall'opinione di ciarlatani e venditori di fumo. Per cui non esitate a domandare se avete dei timori o dei dubbi.
Spero di non avervi sconvolto con questo mio messaggio, non era nelle mie intenzioni turbarvi o ferirvi. Volevo solo rendervi partecipi di un fatto per me molto importante e molto personale.
Grazie per avermi condotto fino a qui, grazie per il tempo che mi avete dedicato e per le cose che mi avete insegnato. Siete stati due genitori stupendi, e questo indipendentemente da come reagirete a questa notizia. Grazie.

barbara
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da barbara » sabato 30 marzo 2013, 13:32

Che commozione, Zetsuen! Sono parole veramente toccanti... Sinceramente , ci hai messo tutto te stesso e si sente. Sono tanto felice per te , per i tuoi e per questa nuova occasione che stai dando al vostro rapporto!
I tuoi genitori devono essere fieri di averti anche perchè la tua sensibilità e la tua umanità è anche un po' merito loro. :)

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marc090
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da marc090 » sabato 30 marzo 2013, 14:53

:) E' una bella conquista Zetsuen, davvero.. :)

Anche se una cosa mi sento di ricordarti e di dirti di tenere a mente... Anche se dovessero sorgere, ulteriori e nuovi problemi... non dimenticare il perché di questo gesto e tutto quello che ti ha spinto a farlo, ok?

E buona fortuna per tutto, sono sicuro che si tratti di un gesto che riuscirà a renderti tanto :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Elsa
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da Elsa » sabato 30 marzo 2013, 15:46

Hai scritto delle cose talmente belle e toccanti da lasciarmi senza parole....
Ti auguro che questo sia solo l'inizio di una piena realizzazione per tutto ciò che
desideri!!!!! ;)

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Blackout
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da Blackout » lunedì 1 aprile 2013, 12:15

E bravo Zetsuen ;)
bellissima lettera, penso che per un genitore sia solo motivo di orgoglio sapere di avere un figlio così.
Come hai detto tu, questo non significa che i tuoi problemi scompaiono, però ora sai che almeno con i tuoi puoi essere te stesso e che questo ti dia coraggio e convinzione per andare avanti e continuare a conquistare i tuoi spazi :) non dimenticarlo mai.
Un abbraccio e buona fortuna di cuore per tutto :)
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

Zetsuen
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da Zetsuen » martedì 2 aprile 2013, 16:10

Aggiungo un piccolo aggiornamento. Ieri sono riuscito a coinvolgere un'altro componente della mia compagnia nell'argomento e anche lui si è dimostrato un "vero amico" . Dopo un periodo molto cupo della mia vita finalmente mi sento libero, per la prima volta è come se un peso enorme fosse scomparso. Mi sento felice e finalmente non sono oppresso dal futuro.
Scusate lo sfogo, ma per me questo periodo ha significato davvero molto ;).

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Ayumu
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da Ayumu » martedì 2 aprile 2013, 18:06

Io mi sono iscritto da poco, e sicuramente non ti ho potuto dare alcun sostegno.
Le tue parole danno prova che sei un bravo ragazzo, con grande personalità e voglia di vivere. Non metto in dubbio che i tuoi debbano essere orgogliosi di avere un figlio come te.
Mi ricordo il mio giorno di CO: mi sentivo benissimo, libero da quel peso che mi aveva tormentato per tanto tempo.
L'unica parola che mi viene da dirti: bravo! :)

Unkon
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Re: Ci sono riuscito.

Messaggio da Unkon » venerdì 5 aprile 2013, 19:33

credo che non potevi trovare parole migliori leggendo questa lettera mi sono ritrovato in quello che dicevi anche io ho avuto paura e ci sono riuscito però solo al 50% adesso ho mia madre dalla mia parte ma non riesco proprio a dirlo a mio padre :(

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