Come vivere l'essere bisex?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Ayumu
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Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » domenica 31 marzo 2013, 14:38

Ciao a tutti, e buona pasqua :D

Sono un ragazzo di 18 anni, bisessuale e molto problematico.
Credo di essere diventato gay, e non di esserci nato. Come ho già detto in una risposta ad un argomento sono stato deriso da sempre, mi hanno indicato come il gay della situazione anche quando io non sapevo nemmeno cosa significasse essere gay. Mi hanno attratto sempre le regazze, e il fatto che sia etero è evidente. Ho avuto determinati rapporti con un mio amico da quando ero veramente molto piccolo, tant'è che non ricordo nemmeno quando ho cominciato a masturbarmi. Il periodo culmine di eccitzione l'ho avuto in seconda media, e mi eccitava TUTTO: amiche, amici, parenti..

Ora che ho diciotto anni pochi mi reputano gay, infatti crescendo ho perso l'essere effeminato di una volta (anche se mi domando come sia possibile che un bambino delle elementari possa essere effeminato o meno? Ma che genitori hanno avuto quei bambini che mi accusavano?!). D'altronde alcuni continuano a farlo giusto per sentirsi "fighi", anche se non vedo niente di figo in tutto ciò.

Mio padre non è stato molto presente nella mia vita, ed ho avuto un rapporto un po' più stretto con mia madre. Dico la verità, dopo tanti anni di discriminazioni nei miei confronti sono arrivato ad un punto che non mi importa veramente niente di alcune persone. Sono diventato freddo. Non mi importa di ciò che pensa la gente. Se mi riferiscono consigli utili li accetto, se no mi faccio una risata alle discriminazioni e vivo lo stesso.

Mi sono dichiarato (dopo tanti anni di riflessione) bisex a 3 mie amiche, mia madre, mia sorella e un mio fratello. L'hanno presa bene, anche se alcuni reputano "strana", "anormale" la mia condizione. Ma io li accetto lo stesso.
Non ho mai avuto una relazione d'amore, e mi piacerebbe tanto averla. Però ogni volta che mi accorgo che un maschio o una donna "mi va dietro", lo evito. Nel mio paese sono tutti fatti con lo stampo, ergo se non me ne piace uno non mi piace nessuno.
Io ora so chiaramente di essere bisex, e mi voglio rivolgere a tutti gli altri bisex. E' possibile che a volte provo molta attrazione per le ragazze e per i ragazzi zero, mentre invece altre volte mi porterei a letto mille ragazzi e zero ragazze? Poi un'altra domanda.. perché quando faccio determinate cose in alcune chat sul web, subito dopo mi sento in colpa? A voi succede (se l'avete fatto, ovviamente)?

Grazie mille per l'attenzione! :)

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Gio92
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Gio92 » domenica 31 marzo 2013, 15:56

ciao Ayumu :)

beh, io se fossi al posto tuo non mi farei il problema... se ti piacciono i ragazzi e le ragazze non è un problema, anzi... hai più probabilità di rimorchiare il sabato sera! :D :lol:

vabbè, a parte gli scherzi, ora torno serio: esistono l'eterosessualità, l'omosessualità e la bisessualità. E credo che ognuno di noi che sia etero, omo o bisex, non debba sentirsi sbagliato o inadeguato.
Purtroppo da quello che ho letto, hai subito delle offese da altre persone per la tua effeminatezza... purtroppo non sei l'unico... io credo che avere dei modi gentili e garbati verso il prossimo e essere anche un pò "femminile" (che poi io credo che il concetto di "maschile" e "femminile" non debbano proprio esistere, ognuno è quello che è) non è sbagliato... ognuno segue quella che è la propria natura e la propria sensibilità...
se poi gli altri ci indicano come "gay" perchè effeminati, credo che abbiano tanta confusione nella loro testa... perchè non credo che le due cose siano collegate...

per il tuo sentirti in colpa: penso che derivi dal fatto che non ti sei accettato totalmente, perchè il non accettarsi comporta il ritenere "sbagliato" il proprio orientamento e di conseguenza la propria sessualità...

anche io a volte cado in questa trappola... però poi mi dico "devo vivere la mia sessualità con serenità perchè non sto facendo del male a nessuno".
Sessualità in tutte le sue forme, che sia masturbazione oppure sessualità di coppia... è comunque una forma d'amore verso il nostro corpo e verso il nostro partner, oltre ad un fatto meccanico. :)

tranquillo ;)

un abbraccio e buona Pasqua! :D
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Ayumu
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » domenica 31 marzo 2013, 17:00

Gio92, grazie per avermi risposto :)

Ancora non mi sono accettato? Non ne ho idea.. cioè.. non capisco nemmeno cosa devo accettare, perché vedo la bisessualità come una cosa normalissima. Forse il mio subconscio non la pensa così, non ne ho idea! eheheh

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Gio92
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Gio92 » domenica 31 marzo 2013, 19:15

Ayumu ha scritto:Gio92, grazie per avermi risposto :)

Ancora non mi sono accettato? Non ne ho idea.. cioè.. non capisco nemmeno cosa devo accettare, perché vedo la bisessualità come una cosa normalissima. Forse il mio subconscio non la pensa così, non ne ho idea! eheheh
figurati :D

capita spesso che razionalmente pensiamo ad una cosa e poi il nostro inconscio ce ne dice un'altra.
L'accettazione completa credo che si abbia con le esperienze che portano a modificare i pensieri del nostro inconscio... a me per esempio è successo da un giorno all'altro, mi ero stancato di pensare che essere gay era una cosa sbagliata, perchè neanche essere etero lo è.

;)
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marc090
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da marc090 » domenica 31 marzo 2013, 22:23

[...] esistono l'eterosessualità, l'omosessualità e la bisessualità
Incentrerei gran parte del discorso anche su questo punto..... Bisessuale... Gay... Etero... Parole che vorrebbe avere la presunzione di descrivere, quantomeno, il comportamento di una persona nella sfera affettiva...
Proviamo invece a dargli le nostre sfumature, il significato che riteniamo più opportuno e a non vederle come discriminante effettivi per la nostra vita... Cosa ne esce fuori? La libertà di essere chi vogliamo, a prescindere dalle parole... La libertà di scegliere, di poter fare..

Perché il problema e il confine praticamente inesistente, tra accettazione sociale e pregiudizio, è quello che fa accettare, come vera, la presunzione che certe parole possano non solo dire chi siamo, ma arrivare a definire la nostra personalità, a plasmarla... (Io son così perché son..X )

Se dovessi darti un consiglio Ayumu, sarebbe quello di liberarti prima di tutto del peso atroce del passato, darti nuova vita nel momento in cui tutto quello continua a risultare un peso per te stesso... Ti consiglierei anche di non fuggire dalle emozioni che provi ma cercare di ascoltarle; e fino in fondo, comprensive anche delle conseguenze che potrebbero portare. Non voglio correre ad affibiarti un'identità, ma vorrei spingerti, in particolare, a non avere timore di ottenere risposte da te stesso, nonché vivere, tutti quei bei momenti importanti, di cui privarsi ha ben poco senso... O forse nessuno..

Mentre per il resto, benvenuto nel forum :)


p.s Tra l'altro una professoressa che insegnava psicologia mi aveva detto una bellissima frase a proposito dell'inconscio: vale a dire che l'inconscio non è quel nemico che si parà inevitabile per rappresentare idee e concetti che razionalmente non vorremmo considerare... L'inconscio, siamo noi... In tutte le nostre sfumature.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Ayumu
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » domenica 31 marzo 2013, 23:21

marc090, è questo che non comprendo di me!
Del mio passato? Non me ne importa nulla.. ho trascroso tre o quattro anni fa a pensare al passato, dare la colpa ad altri, ecc., ma ora no, assolutamente. E credo anche di essermi accettato al 100%, cioè, quello che provo è una cosa naturale, per me parlare di accettarsi o meno è anormale, perchè è la mia natura.. dovrei non accettare la mia natura? E' un discorso che non sta in piedi.
Sono problematico non perché sono bisessuale, o perché non riesco ad accettarlo, ma perché molte volte ho questo vuoto dentro.. che mi porta a pensare: "Se avessi una\un fidanzata\o non proverei quest'angoscia".

L'inconscio.. ciò che hai detto mi ha fatto riflettere, ed è molto saggio!

Grazie per l'attenzione :)

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Yoseph
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Yoseph » lunedì 1 aprile 2013, 0:17

ti sembrerà un consiglio scemo ma fai ciò che ti fa stare bene. sei giovanissimo ed hai tempo per arrivare a sentirti completamente in pace con te stesso. Può darsi che ci voglia ancora del tempo per accettarti del tutto, forse l'essere bisessuali e quindi fare i conti con le molteplici sfaccettature di se stessi è un po' complicato, ma con un po' di pazienza ce la farai. A volte le videochat, per chi non ha occasione di fare incontri dal vivo, sono l'unico mezzo per avere un po' di godimento fisico, penso che non ci sia motivo di farsi venire i sensi di colpa se si riesce a dare la giusta misura ed il giusto valore a quest'intrattenimento, è un po' come quando ci si masturba credo. Personalmente non userei le videochat per fare incontri dal vivo, ma questo non è il tuo caso!

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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da marc090 » lunedì 1 aprile 2013, 0:51

Non volevo arrivare a dare un taglio troppo personale alla risposta.. Volevo prendere il discorso molto alla larga, casomai ci si sarebbe arrivati con risposte varie o comunque col tempo... Fattostà che quel che intendevo era che quel vuoto che ti ritrovi dentro, altro non che è indice di un disagio che ti impedisce di viver pienamente quello che sei...

Hai esordito con un titolo, "Come vivere l'essere bisex" e perché mai non dovrebbe esser proprio questa la causa? Ma a quel punto(quello intendevo più esattamente) perché... rincorrere identità, etichette, avere la fretta di definirsi, se tutto questo ci fa star male?

Avrei anche detto che se davvero, avevi voglia di trovare una definizione che riuscisse a guidare le tue emozioni... allora forse era bene rivalutare ancora, questo definirsi bisex... Se davvero è un disagio viver questa sostanziale situazione di libertà, o potremmo definirla d'incesione, allora perché non provare a rivalutare un'altra definizione che ci porti ad un equilibrio personale? (chiaramente, una definizione non da dizionario, non secondo i canoni che vorrebbe questa società, una definizione nostra, autonoma, che ci aiuti a comprenderci)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da Ayumu » lunedì 1 aprile 2013, 2:47

marc090 ha scritto:Se davvero è un disagio viver questa sostanziale situazione di libertà, o potremmo definirla d'incesione, allora perché non provare a rivalutare un'altra definizione che ci porti ad un equilibrio personale? (chiaramente, una definizione non da dizionario, non secondo i canoni che vorrebbe questa società, una definizione nostra, autonoma, che ci aiuti a comprenderci)
Hai perfettamente ragione! Ora cercherò di comprendermi meglio e di non volermi etichettare con sostantivi che non ho inventato io, ma persone che non mi conoscono. Grazie mille, mi ha aiutato molt! Grazie anche a te Yoseph.

Buona notte :)

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marc090
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Re: Come vivere l'essere bisex?

Messaggio da marc090 » lunedì 1 aprile 2013, 13:19

:) Figurati Ayumu, che poi siamo sempre qui se volessi parlare d'altro..

Ecco, forse ti consiglierei un'ultima cosa, quella di non rinunciare mai a discutere di tutto questo.. sia solo con te stesso o che sia con qualcun'altro.. Fondamentalmente per te, in nome del tuo bene.

Ciao Ayumu :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
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