I libri sul comodino

La letteratura a tema gay e non
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Barbino Dago
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I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » martedì 16 aprile 2013, 15:50

Ciao a tutti! Apro questo argomento per parlare dei libri che stiamo leggendo in questo momento. E inoltre mi piacerebbe sapere quanti come me si ritrovano a leggerne più di uno alla volta!
Inoltre: come scegliete un libro? A caso o solo se vi "ispira"?
Spero anche di ricevere qualche consiglio interessante, nonostante in questo momento la mia libreria ospiti maggiormente libri NON letti, per cui se volessi scegliere ne avrei già abbastanza! Ma un consiglio è sempre benvenuto.
Come ho scritto nella mia presentazione, ci sono tre libri sul mio comodino in questo momento: "Seminario sulla gioventù" di Aldo Busi (mi mancano un'ottantina di pagine)
"Il maestro e Margherita" di Michail Bulgakov
"La conquista della felicità" di Bertrand Russell

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forseumano
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da forseumano » martedì 16 aprile 2013, 23:01

Che bell'argomento! Anch'io come te leggo più di un libro alla volta, a volte nessuno per mesi, incostante in questo come in altre cose (mi ci sono un po' ritrovato nella tua presentazione).
Per rispondere al tuo invito, io scelgo i libri a ispirazione, interesse del momento, visto che sono una persona molto curiosa.
In questo momento sono impegnato nella lettura di:

"Racconti del mistero, dell'incubo e del terrore" Edgar Allan Poe
"Il cimitero di Praga" Umberto Eco

ma ho due libri che ho interrotto qualche mese fa (avevo un attimo perso interesse o mi ero preso da altre cose) che rileggerò che sono:
"Così parlo Zarathustra" Friedrich Nietzsche
e "L'ombra del vento" di Carlos Zuin Zafon

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Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » mercoledì 17 aprile 2013, 1:03

Ciao @forseumano, anche io spesso faccio come te: rispetto al sentimento o all'interesse del momento vengo attratto da alcune cose invece che altre. Ultimamente invece non avevo alcuna idea ma tanta voglia di leggere qualcosa di bello, ho scelto un'altra soluzione: ho scelto (se non ricordo male) cinque libri che avrei voluto leggere, ho scritto i titoli in alcuni foglietti e ho pescato a caso. Il risultato è stato "Il maestro e Margherita". Un altro motivo è che la mia libreria è composta solo di libri che devo ancora leggere, e visto che per un po non mi decidevo a sceglierne uno ho provato questo nuovo metodo di scelta.
La cosa che mi diverte di più è che non ricordo molto bene quale siano le altre scelte! Vedremo!
Non ho letto nessuno dei libri che hai citato, per ora ;)
però ne ho letto uno di Zafon che mi ha fatto una buona impressione: "Marina". Infatti mi sono incuriosito e di questo autore spero di leggere qualcos'altro come "L'ombra del vento" di cui mi hanno parlato molto bene.

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IsabellaCucciola
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 17 aprile 2013, 10:41

Ciao Barbino Dago, intanto ti ringrazio per aver creato questo Topic :) !!!!
Barbino Dago ha scritto:mi piacerebbe sapere quanti come me si ritrovano a leggerne più di uno alla volta!
Se ti dico che io ne ho cinque sul comodino :oops: ??????
Eccoli:
“Bloody Mary” di Jean Vautrin, (che grazie al cielo è stato ristampato), che sto rileggendo;
“Ogni giorno, ogni ora” di Dragnic Natasa;
(quelli che seguono li ho trovati in bibliotca, dato che sono fuori catalogo)
“JPOD” di Douglas Coupland;
“Grandi scimmie” di Will Self;
“Fidanzata in coma” di Douglas Coupland, che sto rileggendo.
Barbino Dago ha scritto:come scegliete un libro? A caso o solo se vi "ispira"?
Di solito mi attrae la copertina oppure il titolo dl libro... poi vado a momnti, nel snso che c'è stato il momento in cui ero fissata con i libri gialli, e allora ne ho comprato parecchi di Agatha Christie, poi mi sono fissata con i libri rosa, e allora ho fatto man bassa anche di quelli... poi c'è il caso, molto scontato, in cui un autore mi piace e allora crco di leggere tutti i suoi libri...
è da parecchio che cerco i libri in biblioteca, dato che molti libri che purtroppo non sono più stampati sono delle vere e proprie perle (ad esempio, Gli ultimi giorni della vittima di José Pablo Feinmann, l'ho letto in due giorni e me ne sono innamorata!!!!).

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » giovedì 18 aprile 2013, 0:11

Ciao Isabella! Oddio cinque libri per me sarebbe un impresa! Non conosco questi libri ma ho cercato qualcosa e mi hanno incuriosito, sopratutto Jpod, non so perché!
La scelta per autore è molto interessante (molti anni fa ho fatto così per Hermann Hesse, dovrei comunque rileggerli adesso), leggerli un po tutti di fila ti fa entrare per bene nell'opera di un autore.

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tothelighthouse
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da tothelighthouse » venerdì 19 aprile 2013, 21:11

Che carino questo topic!
Sul mio comodino ora alloggiano:
1. "No pasarán" di Vittorio Giardino (una graphic novel che ho comprato diverse settimane fa ma che, ahimè ancora non ho iniziato)
2. "Il banchiere anarchico" di Fernando Pessoa (iniziato, mi sta piacendo molto, ma con Pessoa andavo abbastanza sul sicuro)
3. "Notti bianche" di Fëdor Dostoevskij (finito qualche giorno fa, un classico)
4. "Veloce come la notte" di Jonathan Ames (finito anche questo qualche giorno fa, romanzo newyorkese di fine anni '80. È un romanzo molto intenso, crudo, ma di una violenza molto ben contestualizzata e che descrive molto bene il personaggio principale. Tra le altre cose, ha molti capitoli a tema gay, interessanti perché permette di capire la percezione della letteratura alternativa dell'epoca - che ho trovato piuttosto distante dalla visione contemporanea!)

Di solito compro libri di cui leggo su qualche rivista o online, o ancora più spesso libri che mi vengono consigliati da alcuni amici.
Pure io ho l'abitudine di leggere più libri assieme, poi in realtà dipende molto dai diversi periodi dell'anno e dagli impegni del momento.

In ogni caso "Il maestro e Margherita", secondo me, è un gran bel libro!

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riverdog
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da riverdog » venerdì 19 aprile 2013, 22:26

Sinceramente, sarò strano io, ma non capisco proprio il senso di leggere più libri contemporaneamente.... e non per mancanza di spazio sul comodino :lol:
Ma anche i film li guardate a rate?!
Riguardo la tipologia di letture il mio livello è senz'altro inferiore.... niente di 'altolocato' e solo e soltanto romanzi (escluso quotidiani e sport week :roll: ), vecchi classici e di più attuale Ammaniti, De Carlo, Giordano, Brizzi, ed una toccata e fuga con Fabio Volo prima di capire che una volta che ne hai letti un paio gli altri sono rimpasti :roll:

PS Ah, tra i miei scrittori preferiti vi è anche il 'forumista' Hugh (spulciando il forum si trova....), ma dopo il primo successo ha deciso di appendere la penna al chiodo.... mah! Ciao Hugh! ;)

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Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » sabato 20 aprile 2013, 2:02

Ciao @tothelighthouse grazie! Ho letto delle storie di Max Fridman un po di tempo fa. Mi piace tanto!
Ho letto anche "il banchiere anarchico" più di un anno fa ormai ma, se devo essere sincero, anche questo rientra nella categoria "libri da rileggere". Diciamo che per il 2012 mi sarei dovuto astenere dalla lettura! :)

Ciao @riverdog i motivi che spesso (non sempre!) mi spingono a leggere più libri assieme sono diversi: mi capita di leggere un libro veramente pesante (e non ho il coraggio di abbandonarlo) e allora gli affianco un altro più interessante per controbilanciare :D , a volte lo faccio solo per staccare da un libro. A volte è capitato di voler prolungare la lettura di uno dei libri

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tothelighthouse
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da tothelighthouse » sabato 20 aprile 2013, 11:59

riverdog ha scritto: Ma anche i film li guardate a rate?!
È una domanda interessante! No, non sopporto di lasciare a metà un film e riprenderlo tempo dopo. Ed è una cosa che mi succede anche con certi romanzi, devo dirlo (c'era un breve romanzo di Bennett che mi ha tenuto incollato per tutte le cento pagine come se stessi guardando un film!).
Credo sia principalmente una questione di indole, o forse legata al tipo di lettura. Mi spiego meglio: a volte quando leggo qualcosa di particolarmente intenso o "ricco" mi fa piacere fermarmi un momento e lasciare un po' le cose a ribollire in testa. Frattanto mi dedico solitamente ad altre letture.
O, più semplicemente, di frequente le mie letture "combinate" sono un saggio e un romanzo.
Ma, ripeto, credo sia solo una questione di forma mentis, e nel mio caso è perfettamente in linea con il mio divagare. Magari se iniziassi a leggere un libro alla volta mi farebbe solo bene! : )

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riverdog
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da riverdog » sabato 20 aprile 2013, 14:49

Barbino Dago ha scritto:i motivi che spesso (non sempre!) mi spingono a leggere più libri assieme sono diversi: mi capita di leggere un libro veramente pesante (e non ho il coraggio di abbandonarlo) e allora gli affianco un altro più interessante per controbilanciare
Capito! Anche a me è capitato di rimanere 'incartato' in qualche lettura (devo aver odiato profondamente Gabrial Garcia Marquez in quei 2 mesi che ho impiegato per liberarmi di 'Cent'anni di solitudine'.... :roll: ), e anch'io cerco sempre comunque di portare la lettura a compimento, ma se ne inizio a leggere altri poi penso che di quello pesante non me ne libero davvero più.... :roll:
Barbino Dago ha scritto:A volte è capitato di voler prolungare la lettura di uno dei libri
Questo è un aspetto davvero interessante.... perché riconosco che si può allungare il beneficio di una lettura, invece quando sono troppo interessato sfrutto ogni momento libero per portarlo a termine (Poi una volta terminato, essendomi immerso completamente nella lettura, provo quella vaga sensazione di alienazione a tornare sul pianeta terra.... Vabbè, dopo un paio di giorni passa senza assumere alcun farmaco ;) )

@tothelighthouse
Capisco! Vabbè, la mia era principalmente una battuta (stupida) ;)
Anch'io non sopporterei lasciare un film a metà e riprenderlo successivamente, salvo cause di forza maggiore.

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