Se volete vi dico il taglio che ho cercato di dargli quando l'ho realizzata, spero di averlo di comunicato.. E' sicuramente ambivalente, anche se un po' tragico
Hum... Il mondo di fronte è ambiguo... il sole è un bellissimo tramonto (tant'è che è una foto

) ma è scuro volutamente... quelle tonalità molto forti ricordano l'ambiguità di un mondo così bello, che può essere interpretato in una vastità di modi differenti.
Il ragazzo, in teoria il protagonista, è ripreso di schiena perchè gli basterebbe girarsi per godere di tutto il resto, delle potenzialità che il mondo offre... Eppure, è al tempo stesso abbagliato e attratto da quello che vede... Perso quasi nell'indecisione di se stesso.
Stringe la mano ad un desiderio, a qualcosa che sicuramente gli manca... Li l'ambiguità l'ho voluta sottolineare molto e i motivi per cui questo ragazzo ipotetico potrebbe mancargli sono molteplici, dalle visioni più tragiche a quelle più ideali.
Che altro... La panchina l'ho cercata apposta perché è il tipico luogo in cui ci si ferma, si riflette, ma principalmente si sta assieme... é voluta la metafora di lasciare entrambi i protagonisti la vicino, ma in un qualche modo lontano da un posto così (che a tratti può essere così intimo, così privato e al tempo stesso in bella vista).
Credo che sia una tra le ambiguità più forti, quella che riguarda il lato sociale e che sottolinea il rapporto tra volontà e possibilità di concedersi un luogo pubblico per manifestare se stessi e i propri sentimenti.
Esserne così lontani, sottolinea due volte la mancanza, di questi ragazzi, che potrebbero non concedersi un lusso del genere (stare assieme su una panchina, per giunta di spalle) e al tempo stesso che ci hanno già rinunciato.
Era un esperimento comunque sia

Ogni tanto mi lancio in questo genere di cose e le trovo molto liberatorie, specie se mi riesce bene comunicare qualcosa... (In questo caso però, ho idea che mi manchi della tecnica per finire tutto :/)
Comunque grazie dei commenti Barbara e Tozeur , gli ho apprezzati particolarmente
