Mi spiegate cosa sono, io?

Che cosa significa essere gay
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SenzaPeso
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Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » sabato 24 aprile 2010, 6:13

Ho appena finito di leggere un topic sull'orientamento sessuale, e per l'ennesima volta nella mia vita non mi sono riconosciuto in niente, il che fino a qualche anno fa l'avrei visto come una figata, ma ora inizia ad essere frustrante. Ho 21 anni, ho avuto una storia durata 3 anni con un ragazzo ed ora sto con una ragazza. "Bisessuale" direte voi, come "bisessuale" disse lui e bisesessuale mi sono ritenuto fino a poco fa anche io. Parlando con altri così detti bisessuali però ho iniziato a dubitarne, e leggere "desiderio affettivo e fisico per entrambi i sessi" mi distrugge definitivamente la certezza. Il punto è che io desiderio fisico non ne provo ne per uno ne per l'altro sesso, se inteso in termini di rapporto sessuale stretto. Vedere un corpo nudo o cose relative non mi dice nulla. Eppure contro il sesso non ho blocchi mentali, non ci vedo qualcosa di male.. non ne sento il bisogno. Mi sarà capitato due volte in vita mia di averne desiderio, e solo col partner di turno, indipendentemente dal sesso di quest'ultimo, ed ogni rara volta ero furioso nero, quindi sfogavo rabbia. Negli anni mi sono sentito dire "non ti sei mai innamorato" o "non hai trovato la persona giusta" o "sei strambo" innumerevoli volte. E sarò strambo ma amo, visceralmente anche, ma resta sempre sul piano mentale. Quindi chiedo a voi che sembrate ferrati sulla questione, forse perchè per ovvie ragioni vi siete scavati a lungo.. io che sono? Asessuato?

Jek70
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Jek70 » sabato 24 aprile 2010, 9:47

Assessuato non credo affatto.
Quando dici che ami solo mentalmente mi viene da dire: "E in che altro modo si può amare?" L'amore non è il contatto di due corpi ma prima di tutto il contatto di due cervelli, di due anime. Il contatto corporeo è solo una conseguenza di questo che non è neppure necessaria. Il solo contatto sessuale invece nulla ha a che vedere con l'amore. Sta di fatto comunque che ogni essere umano vive le cose in modi differenti come differente è ogni essere umano rispetto all'altro. Ogni persona ha il suo carattere, la sua personalità e tutto questo influenza anche il modo di vivere la sessualità che è parte integrante della persona stessa.

Ti chiedi in tutto ciò chi sei? Semplice, una normalissima persona come tante. Non devi farti dubbi o problemi su come vivi la tua sessualità, semplicemente vivila e basta in modo sereno con la persona che ti farà stare bene e che a sua volta anche tu farai stare bene e non devi imitare o seguire modelli scritti da altri. Anzi al contrario non c'è cosa più intima e personale della sfera affettiva e di come la si vive.
Sta sereno e non frustrarti per questo, anzi al contrario quando dici di vivere l'amore di testa la cosa ti fa solo che onore. :)

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progettogayforum
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da progettogayforum » sabato 24 aprile 2010, 18:50

Ciao SenzaPeso,
in quello che hai scritto due elementi hanno attratto in modo particolare la mia attenzione:
“io desiderio fisico non ne provo né per uno né per l'altro sesso, se inteso in termini di rapporto sessuale stretto”
e “Mi sarà capitato due volte in vita mia di averne desiderio, e solo col partner di turno, indipendentemente dal sesso di quest'ultimo, ed ogni rara volta ero furioso nero, quindi sfogavo rabbia.”
Si tratta di elementi solo indicativi ma fanno pensare non ad una rimozione della sessualità ma ad una rimozione dell’idea di “rapporto sessuale strettamente inteso” nell’ambito di un desiderio sessuale messo in relazione ad uno sfogo di rabbia. È difficile capire da dove vengano queste cose ma succede più volte che dei ragazzi tendano a sperare affettività e sessualità e ad associare la sessualità con dimensioni impulsive a talvolta aggressive. In questo modo si crea una frattura tra affettività e sessualità come se si trattasse di realtà diverse e addirittura incompatibili. Da quello che scrivi, anche se si tratta di cenni minimi si deduce che una sessualità leggera, congiunta a una dimensione affettiva forte non ti manca affatto. Ma l’identificazione della sessualità con il “rapporto sessuale”, identificato per di più in un insieme di comportamenti codificati, è del tutto innaturale. La sessualità nasce dal mondo affettivo e col mondo affettivo, è fatta di carezze, ci coccole, di contatti spesso minimi ma di grande valenza affettiva. Questa è la vera sessualità e da quello che leggo non è questa che senti lontana da te. Mi verrebbe da chiederti come hai vissuto il rapporto col tuo ragazzo quando ti ritenevi gay, e ammesso che tu ti sia mai realmente ritenuto tale, come hai vissuto con lui la sessualità. Resta un elemento, quello della bisessualità o meglio della biaffettività. Dici “ho avuto un ragazzo e sto con una ragazza” ma si tratta di espressioni che indicano una condizione puramente di fatto, non è chiaro che significato tu abbia dato a questi rapporti, se tu li abbia considerati realmente tuoi e fino a che punto. Al momento sembra che tu manifesti una certa insoddisfazione di fondo, attribuibile a prima vista alla bisessualità, sembra che sia presente una dimensione ansiosa che ti spinge a chiarire e a dare risposte definitive su un terreno in cui, come diceva James Baldwin, “c’è solo da accettare”. Che cosa sei? Sei un ragazzo alla ricerca di risposte. Non senti il bisogno della sessualità, beh la sessualità certamente la vivi anche tu, a tuo modo, e non hai alcun obbligo di viverla in alcun altro modo. La sessualità non è un condividere quello che per gli altri ha o può avere un senso, ma un essere se stessi anche a livello fisico, nei limiti della propria spontaneità. Se l’idea di vivere la sessualità diventa per te un banco di prova rispetto ai comportamenti medi, non puoi che viverla in modo ansioso e questo ti impedirà di viverla in pieno e secondo i tuoi criteri e cioè in modo soggettivamente soddisfacente. Il mio personale invito è solo uno: non pensare mai di essere tenuto a vivere le cose in un modo predeterminato, ciò che è importante è che tu le viva a tuo modo.

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » sabato 24 aprile 2010, 21:21

Salve, grazie per le risposte.
Project, non so se le separo, ma se così fosse è una cosa inconscia, razionalmente non associo il sesso alla violenza, solo mi è successo di associarli al di fuori dalla mia volontà
Per quanto riguarda i rapporti, li ho vissuti in modo che a me pareva normale, anzi, forse un po' morboso. Non è che non ho desiderio di contatto fisico, quello a tratti mi è indispensabile e a tratti mi da fastidio, è che non provo eccitazione sessuale neppure se il contatto fisico c'è, provo piacere, calore, e basta. Non che la cosa mi dia fastidio, sono così e così mi prendo, ma a volte mi viene chiesto il perché di questa che viene considerata "freddezza" o di essere più passionale, e non lo posso essere, per quanto mi dispiace, e spesso viene frainteso per disinteresse, o mancanza di attrazione. Cioè, non è mia l'insoddisfazione, ma lo diventa per empatia.
Forse avendo un fratello più grande ed una gemella a cui sono molto legato e avendo vissuto sempre a stretto contatto con loro, baso i miei rapporti su una relazione fraterna più che su una relazione tra fidanzati. Ma per quanto mi sforzi di spiegarlo non sempre vengo creduto. Anche il fatto di ritenermi gay, non mi sono mai ritenuto tale, per me è semplicemente normale innamorarmi di tutta una serie di atteggiamenti, modi di fare, pensieri e tutto ciò che comprende l'individuo alienandone totalmente il sesso, lo è sempre stato. Solo che venendo in contatto con la gente e parlandoci mi sono accorto che normale non è, o almeno ho avuto questa impressione.

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Aster
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Aster » sabato 24 aprile 2010, 23:34

Domanda secca: ti masturbi?

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » sabato 24 aprile 2010, 23:49

Risposta secca, no. Non ne ho mai sentito il bisogno.

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da Aster » domenica 25 aprile 2010, 0:00

Beh, ho sentito parlare a volte di persone che non sentono impulsi sessuali, non sei il primo. Credo che dovresti cercare informazioni sull'asessualità, una cosa ancora meno capita dell'omosessualità! Una volta ho sentito parlare di un ragazzo asessuale che stava con una tizia. Lui era innamoratissimo, si vedeva. Lei per sfogarsi aveva alcuni amici, il tizio non aveva nessun problema a riguardo perché non provava gelosia rispetto agli "istinti primordiali" della sua lei, che non capiva. Una storia curiosa. In bocca al lupo!

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » domenica 25 aprile 2010, 5:00

Figo, fossi religioso sarei un ottimo prete. Ma autoironia a parte, m'informeró, grazie.

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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da progettogayforum » domenica 25 aprile 2010, 9:48

Ciao SenzaPeso,
leggendo il seguito della discussione gli interrogativi aumentano. Fa pensare l’assenza della masturbazione. Francamente avevo dato per scontato che ci fosse e che la questione fosse centrata sull’idea di un rapporto sessuale a due. Quello che dici cambia le prospettive. Bisognerebbe chiedersi prima di tutto se provi una reazione sessuale in termini di erezione, ma se sei stato per tre anni con un ragazzo, salvo il caso che non si sia trattato di un rapporto senza nessun contatto sessuale non mi sembra credibile che non ci sia stata neppure una reazione erettiva. Comunque la questione è fondamentale perché prima di andare alla ricerca di motivazioni psicologiche della cosiddetta asessualità bisognerebbe escludere che ci siano alla base altre cause. Il discorso vale in specie per la masturbazione, perché una causa abbastanza comune dell’assenza di masturbazione è l’ipersensibilità del glande. All’inizio della preadolescenza o negli anni successivi, tutti i ragazzi avviano una esplorazione della propria sessualità ma mentre nella quasi totalità dei casi l’associazione della manipolazione del pene all’erezione risulta gradevole e viene spinta fino all’eiaculazione e cioè si arriva alla scoperta della masturbazione, in alcuni casi la manipolazione del pene può risultare dolorosa perché il glande scoperto viene a contatto con l’eterno e questo fatto, per un ragazzo che abbia una forma di ipersensibilità del glande provoca una sensazione di fastidio molto acuta, per questi ragazzi anche l’arrivo di una goccia d’acqua sul glande scoperto causa sensazioni molto sgradevoli, tendono quindi a mantenere il glande coperto e non associano affatto l’idea dell’erezione al piacere ma all’opposto l’associano al dolore, la loro sessualità si manifesta solo attraverso polluzioni notturne spontanee. Questi ragazzi ovviamente non si masturbano e tendono a sviluppare le loro forme di innamoramento all’apparenza in modo del tutto desessualizzato, nella sostanza per loro il ragazzo o la ragazza di cui si innamorano è e deve essere un oggetto di attrazione solo affettiva ma non tecnicamente sessuale. È abbastanza comune il caso che questi ragazzi che vivono l’innamoramento spesso in chiave estetica percepiscano il loro orientamento sessuale come non definito, questo perché è proprio la masturbazione che consolida e definisce l’orientamento sessuale creando quel patrimonio di fantasie masturbatorie che caratterizza un individuo e la sua sessualità. Aggiungo che situazioni di apparente asessualità, dipendente dalla ipersensibilità del glande, possono esserci anche in età pienamente adulta, anche ben oltre la tua età. Posso dirti sulla base dell’esperienza che queste situazioni, anche se richiedono tempo per essere risolte, vengono di fatto superate quando, diminuita l’ipersensibilità (che tende a diminuire con gli anni), il timore dell’asessualità porta finalmente alla ripresa della manipolazione del pene, con delle tecniche più adeguate ad evitare il dolore e si arriva finalmente alla scoperta della masturbai zone. Si usa dire che ci si trova di fronte ad una adolescenza ritardata, perché il ragazzo, ormai non più adolescente deve ripercorrere il cammino che la grande maggioranza dei ragazzi fa nella preadolescenza e deve abituarsi all’associazione dell’erezione e dell’eiaculazione al piacere e non più al dolore. Tuttavia, in tempi non brevissimi e con qualche comprensibile esitazione, si arriva alla soluzione e la pratica della masturbazione porta anche al superamento dell’idea di asessualità e delle incertezze di orientamento sessuale. Non so se tutto questo discorso possa avere per te un interesse ma l’ipersensibilità del glande è una delle principali cause dell’assenza di masturbazione e della successiva idea di asessualità.

SenzaPeso
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Re: Mi spiegate cosa sono, io?

Messaggio da SenzaPeso » domenica 25 aprile 2010, 18:10

ma sai, l'erezione è una cosa meccanica e non mi provoca nè dolore nè altro, e non ne ha mai provocato, non credo ci siano ragioni fisiche perché me ne sarei accorto, il mio corpo funziona normalmente come quello di tutti, solo che, se anche dovessi masturbarmi, non credo riuscirei a trovare cose eccitanti, perchè nelle esperienze sessuali che ho avuto, per quanto rare, a tutto pensavo tranne che a quello che stavo facendo. E non per avversione, più che altro per noia, perchè non mi diceva nulla.

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