Sono confusa

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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videl352
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Sono confusa

Messaggio da videl352 » giovedì 20 giugno 2013, 16:38

Salve a tutti!

Sono una ragazza di 17 anni e ho un grande domanda a cui voglio trovare una risposta. Però prima di porvi la mia domanda comincio a farvi un riassunto di quello che mi sta succedendo questo periodo.

Due mesi fa ho avuto una tresca con la mia migliore amica (lei è bisessuale) e ero ubriaca,ma non tanto da dimenticarmi tutto quello che era successo, anzi a dire il vero mi ricordo quasi tutto di quella sera. Il mattino seguente cosciente di quello che era successo piansi a dirotto, perché avevo baciato una ragazza per di più mia amica da ormai due anni. All'inizio infatti la presi davvero malissimo e ripetevo a me stessa che ero eterosessuale e mi piacevano i ragazzi e che mai e poi mai l'avrei rifatto fino a quando non cominciò ad attrarmi in una maniera pazzesca e essendo mia amica glielo confessai e lei anche mi confessò la sua attrazione nei miei confronti. Un giorno lei mi invitò a casa sua e io trovandomi sdraiata vicino a lei decisi di baciarla, e con mia grande sorpresa (e anche sua), lei non lo rifiutò e da quel giorno in poi abbiamo continuato fino a adesso e abbiamo deciso di diventare amiche di tresca, promettendoci l'un l'altra che se una delle due cominciava a piacere all'altra avremmo smesso. Qui cominciarono a sorgere dei problemi perché lei in quel periodo mi confessò di avere interesse per una ragazza che sta in classe con noi (anche lei omosessuale) e io cominciai a fare la gelosa e ad avere paura che prima o poi si sarebbero messe insieme. Cominciai ad assumere atteggiamenti strani e lei lo notò fino a quando non mi disse che addirittura cercavo di escluderla dagli altri. Ovviamente mi resi conto che questo lo stavo facendo inconsciamente perché in realtà quello che volevo era solo avvicinarmi di più a lei. E questo non fu solo l'unico problema ma ci furono anche diversi momenti e atteggiamenti che a lei non andavano bene, arrivando al punto di dirmi che io ero una stronza, prepotente,antipatica: frecciatine, battute da stronza, la evitavo o volevo isolarla dagli altri. Per giorni cercai d scusarmi per il mio atteggiamento, che non solo avevo avuto con lei ma anche con un altra mia amica, ma lei era cosi arrabbiata con me che non accettava le mie scuse. per questo motivo cominciai a isolarmi da tutto e da tutti, e cominciai a sentirmi sempre più sola e insieme alla solitudine cominciarono a sorgere i dubbi sulla mia omosessualità, diventando quasi una cosa ossessiva. Ora la situazione si è risolta e continuiamo a sentirci ma da quando abbiamo cominciato la nostra trescamicagine non faccio che essere gelosa di lei. Mi piace averla vicino e sopratutto mi sento molto protettiva nei suoi confronti, e tutto il resto. E questa tresca poco a poco ha cominciato a diventare una cosa un pò diversa. non erano più i soliti baci e via, sono cominciate le carezze, le coccole. Ci comportiamo molto da coppia cosa che a me piace ma che mi mette troppo a disagio sopratutto quando sto con gli altri. E la situazione peggiorò quando lei mi confessò di piacergli, io presa dal panico gli dissi che non ero sicura dei miei sentimenti (ovviamente cominciai a piangere). In un primo momento abbiamo deciso di non vederci ma poi mi disse che quello che mi aveva detto la sera seguente era solo un attimo di tristezza e che l'idea di avere qualcuno accanto gli piaceva e che l'idea di mettersi con me non gli piaceva. Per questo abbiamo continuato a vederci e tutto è tornato come prima soliti baci e solite carezze ecc.

Ecco questa è la situazione in cui mi trovo ora.
Sono stata anche con dei ragazzi ma non ho mai avuto storie serie da mesi, neanche da un mese se è per questo. Tuttavia i ragazzi mi piacciono anche se non ne conosco tanti, ma comunque mi attraggono. Un sacco di persone pensano che a me piacciono le ragazze e lei è stata la prima a dirmi che aveva questo presentimento da un anno. E questo non ha fatto altro che aumentare i miei dubbi e a pormi sempre la stessa domanda: Sono bisessuale?
Adesso mi sento veramente sola, perché nessuno mi cerca per uscire, o per parlare e basta. Sono sempre io che devo chiedere agli altri di uscire. L'unica che mi cerca è lei, anche se adesso non è come prima e la cosa mi fa stare male. E se mi comporto così solo perchè non voglio perderla e rimanere da sola? oppure mi piace ma non voglio ammetterlo a me stessa? Che devo fare? So che la risposta a questa domanda la posso trovare solo io ma mi piacerebbe sentire anche i vostri pareri.

Grazie :) spero al più presto di ricevere qualche risposta ;)

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progettogayforum
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Re: Sono confusa

Messaggio da progettogayforum » giovedì 20 giugno 2013, 20:06

Benvenuta nel forum, Videl!! Tu stessa riconosci che la risposta puoi trovarla soltanto da te. In effetti è difficilissimo interpretare le cose che dici e arrivare a una conclusione chiara. Bisessualità? Sì, almeno in teoria è possibile ma la bisessualità presuppone un interesse esplicitamente sessuale rivolto sia verso i ragazzi che verso le ragazze, cosa che non è molto evidente da quello che dici, che sembra rimanere sul piano prevalentemente affettivo con qualche contorno più esplorativo della fisicità che strettamente sessuale. Onestamente non mi porrei neppure il problema di definirmi o meno bisessuale e cercherei di vivere con serenità quello che succede, non è detto che tu sia bisessuale e d'altra parte, se tu lo fossi non sarebbe comunque niente di terribile, se mai qualcosa da gestire con prudenza perché le reazioni degli altri possono non essere adeguate e puoi trovare qualche resistenza ad essere accettata, ma sono cose che con un po'di buon senso si possono gestire benissimo.
Ancora benvenuta nel forum!!

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Blackout
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Re: Sono confusa

Messaggio da Blackout » sabato 22 giugno 2013, 0:41

Ciao Videl sono d accordo con project quando ti dice che dovresti vivere con serenità la situazione. E' difficile lo so perchè siamo abituati a doverci incasellare per forza in qualche categoria, a volte sperando che sia quella etero per paura sociale. Vivi questa situazione se ti fà stare bene, nel caso non lo facesse più chiarisciti i motivi per cui arrivi a una tale risposta e vedi che si può fare. Non avere fretta (lo so è difficilissimo) e se avessi qualche dubbio particolare vedi se possiamo esserti utili.
E benvenuta!
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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Dany
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Re: Sono confusa

Messaggio da Dany » sabato 22 giugno 2013, 3:58

Ciao Videl, anche io come te, ultimamente sono perso con l'orientamento sessuale, non so nemmeno cosa sono (è un minestrone che si mescola)... Dal quel poco che ho capito della mia vita sessuale posso dirti che, al di là delle categorie, le preferenze sessuali e affettive sono fortemente influenzate dal vissuto precedente. In fase adolescenziale può trattarsi di esplorazione, tra ragazze è ancora più comune.

Non so come funziona il mondo gay (non so nemmeno se lo sono), ma in generale posso dirti che in alcuni casi vi è una tendenza mentale a cercare sicurezza verso i propri simili in quanto a volte è più facile creare intimità o perchè vorremmo le caratteristiche di qualche persona: ci si intende e il corpo del proprio sesso lo si conosce benissimo. In particolare se il sesso opposto non ci ha dato quello che cercavamo o ci ha delusi. Poi potrebbero entrare in gioco dinamiche affettive familiari, etc...

Nel mio caso, ad esempio, mi piacevano tantissimo le ragazze (sono state il centro dell'universo per anni), e da un pò di mesi (dopo l'ennesimo rifiuto) non mi attraggono più di tanto: le evito anche come amiche (nei loro confronti provo odio, tristezza e nostalgia dei primi batticuori adolescenziali e infantili ogni tanto sto male e piango) e cresce l'interesse verso la figura maschile (una ricerca di protezione e invidia allo stesso tempo). Si può avere anche qualche fantasia sessuale, anche se passare all'atto pratico non è tanto fattibile, e non è facile inserirsi in delle categorie come dice Blackout perchè sono troppo ristrette e generano ansia. Ti consiglio un dialogo con uno psicologo (io ci sto andando e mi sta aiutando tanto), quindi lo consiglierei anche a te.
Ma alla fine troveremo le risposte.. ce la fanno tutti perchè noi no? :)
Quello che vuoi veramente non lo avrai mai... semplicemente perchè lo vuoi..

videl352
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Re: Sono confusa

Messaggio da videl352 » sabato 22 giugno 2013, 15:40

grazie a tutti per le risposte che mi avete dato! :) sono contenta di trovare delle persone che mi capiscono.
Sto cercando di vivere la cosa con serenitá e diciamo che i primi passi gia riesco a vederli e sono contenta di questo. All'inizio pensavo che neanche i miei amici mi avrebbero accettato e invece si è rivelato tutto il contrario e la cosa mi tranquillizza ancora di più. Adesso con lei sta andando bene anche se non stiamo insieme (o quasi) ma è un rapporto che comunque non vivo a pieno perchè lei ha paura che sua madre lo venga a sapere e mia madre ho paura che abbia dei sospetti, e quindi di conseguenza anche io ho paura. Ovviamente non voglio che i miei vengano a sapere di tutto questo perchè non voglio arrivare a delle conclusioni affrettate. La situazione mi rende molto triste ma penso anche che adesso sia la cosa migliore.

GRAZIE ANCORA :)

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e^ip+1=0
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Re: Sono confusa

Messaggio da e^ip+1=0 » domenica 23 giugno 2013, 23:26

Ciao Videl! Non è che io sia un grande esperto, però, ragionando in termini molto generali, credo che vi sia una regola che in questi casi vada sempre applicata. Qualunque cosa accada, che tu sia etero, omosessuale o bisessuale, devi essere conscia che in nessun caso avrai fatto qualcosa di male: avrai solo capito la tua natura. Che poi possano esservi difficoltà esterne (genitori, amici) è ovvio, ma l'accettazione da parte di se stessi, che è la cosa più fondamentale, senza la quale non si inizia neanche a ragionare bene (secondo me), nasce proprio dalla consapevolezza che, in ogni caso, qualunque strada si scelga, non si è fatto nulla di male. Sembra scontato ma non è ovvio: io stesso mi rendo conto che non riuscivo ad uscire dalla mia situazione di incertezza proprio perché, in fondo al cuore, non volevo essere omosessuale; se si è incerti tra delle scelte che non dipendono da noi stessi razionalmente ma emotivamente (inconsciamente), si va poco avanti se si parte dal presupposto che non vogliamo cadere in una di esse. Più semplicemente, come puoi capire davvero se sei omosessuale, eterosessuale, bisessuale (ammesso che queste categorie abbiano limiti definiti) se, in partenza, pensi "non voglio essere omosessuale"? Spero di averti dato un minimo di aiuto, anche se rileggendomi penso che le comunicazioni dell'ufficio provinciale del tesoro siano più chiare. ;)

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Re: Sono confusa

Messaggio da videl352 » martedì 25 giugno 2013, 17:39

grazie per la tua risposta e^ip+1=0!
e^ip+1=0 ha scritto:.. Più semplicemente, come puoi capire davvero se sei omosessuale, eterosessuale, bisessuale (ammesso che queste categorie abbiano limiti definiti) se, in partenza, pensi "non voglio essere omosessuale"? Spero di averti dato un minimo di aiuto, anche se rileggendomi penso che le comunicazioni dell'ufficio provinciale del tesoro siano più chiare. ;)
Sei stato molto più che chiaro! e sono pienamente d'accordo con quello che pensi! e comincio anche a pensare che se non vivo questa situazione con tranquillità non capirò mai chi mi piace veramente (parlando a livello sentimentale). Sto vivendo questa situazione molto più tranquillamente adesso e sto capendo molte cose di me. Grazie per il tuo aiuto e anche a quello degli altri (mi sa che ho detto troppi mi piace! ahahaha xD) :D

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Dany
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Re: Sono confusa

Messaggio da Dany » mercoledì 26 giugno 2013, 4:30

Devo ammettere che e^ip=0 hai ragione: bisogna mettere in conto che si può essere qualunque cosa (omosessualità ed eterosessualità sono normali come lo è l'esistenza dei numeri pari e dei numeri dispari, sono sempre numeri anche se differenti per qualche proprietà), ma non è facile capirlo fino in fondo: chi ha fatto una vita etero ed è ossessionato, quindi mette in discussione tutto, ha paura di perdere la possibilità di accedere al sesso opposto, tanto l'ambiente e la società lasciano il tempo che trovano... poi è un casino capire, ogni tanto mi viene da pensare che le pulsioni omo ed etero secondo me ce le abbiamo tutti, molti rimuovono crescendo rimuovono quelle "inutili", ma basta spingere per vederle entrambe, ma solo quelle spontanee e appaganti sono autentiche: basta pensare agli istinti omicidi quando qualcuno ci fa arrabbiare: i pensieri sono quelli di ammazzarlo... ma da lì al farlo...
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Re: Sono confusa

Messaggio da e^ip+1=0 » mercoledì 26 giugno 2013, 12:31

Dany ha scritto:ogni tanto mi viene da pensare che le pulsioni omo ed etero secondo me ce le abbiamo tutti, molti rimuovono crescendo rimuovono quelle "inutili", ma basta spingere per vederle entrambe, ma solo quelle spontanee e appaganti sono autentiche
Sono perfettamente d'accordo, spesso si mente a se stessi proprio quando si capisce che certe sensazioni sono molto più spontanee di altre.
Dany ha scritto:chi ha fatto una vita etero ed è ossessionato, quindi mette in discussione tutto, ha paura di perdere la possibilità di accedere al sesso opposto, tanto l'ambiente e la società lasciano il tempo che trovano
Infatti il modo di ragionare che a volte vedo adottare riguardo alle inclinazioni affettive e sessuali è rozzo. Si ragiona per blocchi: o si è questo o si è quello. Ma credo che l'anima umana abbia molte sfumature e, soprattutto, possa cambiare le sue preferenze con il tempo.
videl352 ha scritto:Sto vivendo questa situazione molto più tranquillamente adesso e sto capendo molte cose di me.
Sono molto contento per te, Videl! Sei una ragazza intelligente, vedrai che riuscirai a risolvere le tue difficoltà. ;)

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Dany
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Re: Sono confusa

Messaggio da Dany » mercoledì 26 giugno 2013, 13:44

Infatti il modo di ragionare che a volte vedo adottare riguardo alle inclinazioni affettive e sessuali è rozzo. Si ragiona per blocchi: o si è questo o si è quello. Ma credo che l'anima umana abbia molte sfumature e, soprattutto, possa cambiare le sue preferenze con il tempo.
Dipende anche dal tipo di vita che fai, il piacere per una cosa (o persona) o per una categoria di cose (o persone) lo perdi o lo acquisisci vivendo... spostando il problema altrove (anche se è molto differente ma può succedere anche con le persone secondo me), proviamo ad immaginare un bambino che vorrebbe tanto la playstation e ogni giorno si ferma davanti alla vetrina del negozio per guardarla, la desidera tanto, la sogna la notte, si legge anche il libretto delle istruzioni della playstation dell'amico immaginando che sarà quello della sua un giorno. Allora tale playstation diventa irraggiungibile per vari motivi: economici, sociali (es gliela vietano i genitori), e gli amici gli fanno pesare il fatto che non ne abbia una, fa i sacrifici se la compra e in qualche modo viene fregato dal negoziante che gli fornisce una console difettosa che esplode e gli causa ustioni fisiche (estremizziamo la cosa)... insomma ci rimane deluso e gli passa la voglia... il bimbo ripiega su un altro balocco come può essere il kit da disegno e le pagine da colorare che prima nemmeno guardava. Con il tempo inizia a diventare bravo, realizza capolavori e passa al livello successivo usando pennelli e tempera: cresce la gratificazione, si sente unico rispetto agli amici (e più loro considerano le tempere una perdita di tempo, più si sente spinto in quella direzione) e piano piano inizia a considerare i videogames come oggetti inutili (magari non ricorda più nemmeno il perché). Negli anni può diventare un artista.
Se gli fosse andata bene con i videogames probabile che a furia di giocare avrebbe approfondito sempre di più arrivando addirittura a chiedersi come si creano i videogiochi e tutta quella meraviglia di luci e suoni... non è da escludere che sarebbe diventato un programmatore di giochi in fase adulta.
La via dei videogames avrebbe portato verso il mondo della tecnologia, quella del kit da disegno verso il mondo dell'arte: magari in alcuni casi si sarebbero incontrate le due strade (es elaborare una tela in photoshop o realizzare su carta lo schizzo di uno scenario del gioco prima di mettersi a programmare), ma vissute differentemente in base alla gratificazione passata e allo stile di vita del bambino.
Spesso ci piace tutto ciò che ci gratifica nel tempo e ci riesce meglio, ed allontaniamo ciò che ci fa sentire frustrati ed inutili sviluppando le capacità di apprezzare ciò che non avremmo mai apprezzato. Ovviamente è solo una delle infinite combinazioni di vita.

Secondo me la sessualità è come una pallina da flipper fatta di gomma che si modella lungo il tragitto in base agli urti che riceve: quando arriva in basso al flipper può avere forme differenti... Io più di una volta sbavavo per le donne accumulando frustrazioni e mi capitava di incontrare un ragazzo gay che ci provava con me, le prime mi offendevano rifiutandomi e ricordando le frustrazioni passate, mentre i secondi mi facevano i complimenti facendomi sentire desiderato e che valgo qualcosa, spontaneamente mi veniva da pensare "ma perchè sto appresso a quelle cretine? Se solo fossi gay... quasi quasi ci vado" (e poi mi spaventavo al pensiero), ma non ci sono mai riuscito (almeno per ora) a combinare qualcosa nemmeno provando ad andarci più volte per vedere se mi piace...
Quello che vuoi veramente non lo avrai mai... semplicemente perchè lo vuoi..

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