Problemi di relazioni

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marc090
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Re: Problemi di relazioni

Messaggio da marc090 » sabato 17 agosto 2013, 15:08

Grazie a tutti per le risposte,
per Marc090: va bene cercherò di continuare ad aprirmi con i miei potenziali amici, ma mi sembra che ci sia una cotraddizione con quello che ha detto project che non capisco... Lui ha detto che se una persona non lega a te o non ti considera non può essere un amico vero, ha aggiunto che l'amicizia si crea spontaneamente e non va cercata con insistenza. Quindi io devo lasciare perdere i miei potenziali amici o provare a vedere se può nascere un'amicizia?
grazie!
Beh premettendo Josh, che ognuno di noi cerca di dare la sua personalissima opinione, sperando che poi ti possa esser d'aiuto... In effetti più che contraddizione credo sia una questione di punti di vista.

Quel su cui ponevo l'accento io era il rapporto con te stesso, enfatizzato per capirti al massimo e poi relazionarti con gli altri. Si tratta di comprendere il legame con quello che sei, con quello che percepisci di te, per poi porti agli altri con tutta la serenità del caso, conscio che certe risposte le hai già ottenute e si tratta solo di valutare come porti di fronte ad una persona nuova, una volta che hai ottenuto tale coscienza di te.

Questa cosa te la indicavo, più che altro, per incentivarti a capire anche i "perché" delle tue domande, perché spesso e volentieri, appunto, quel che vediamo negli altri altro non è che il riflesso di noi stessi (essendo quello che percepiamo di loro, prima di tutto, considerazioni personali molto soggettive).

Si, personalmente avrei lasciato perdere gli altri in questo ragionamento, per cui più che fare considerazioni su chi ti è amico e chi no, che sarebbero implicite dopo che queste risposte le hai ottenute, mi sarei concentrato sulle sensazioni che riguardano te, come persona e individuo.

Tra l'altro, trovo alcune delle considerazioni di landon particolarmente condivisibili, molto in linea con quello che intendevo anche fra le righe :)


p.s chiaramente un ragionamento posto in forma così individualistica presuppone che se tu abbia qualche problema con qualche tuo amico, semplicemente gliene parli, ponendoti tu come persona, rispetto a lui e venendogli incontro (per cercare di capire le ragioni di ognuno). Se poi ragioni evidenti non sussistono, sei anche libero, come tutti, di trarre le tue conseguenze.... :)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

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