La fine di una storia gay e un dilemma esistenziale
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Inanzitutto grazie per le belle parole di incoraggiamento.
Grazie anche agli spunti polemici di Ios che, scusa se te lo dico, anche in relazione agli altri post del forum, hai un punto di vista interessante ma la tua aggressività nell'esporlo tradisce una certa delusione nella vita.
Se fossi talmente sicuro delle tue scelte sapresti comunicarle in modo più sereno.
Mi sembri una persona ferita come tante, ma le tue ferite non sembrano essere ancora guardite.
Mi dai questa impressione.
Grazie anche agli spunti polemici di Ios che, scusa se te lo dico, anche in relazione agli altri post del forum, hai un punto di vista interessante ma la tua aggressività nell'esporlo tradisce una certa delusione nella vita.
Se fossi talmente sicuro delle tue scelte sapresti comunicarle in modo più sereno.
Mi sembri una persona ferita come tante, ma le tue ferite non sembrano essere ancora guardite.
Mi dai questa impressione.
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
ahahahah Ferro...e tu da quale tribunale esci? ...o magari da quale studio psichiatrico esci?
...tu leggi quello che scrivo...spunti un pò qua e un pò la e hai già definito la mia persona senza manco conoscermi....come se poi io in tutti i post mi permettessi di dare giudizi sulle persone.
Io non riesco a capire se partecipare ad un forum vuol dire starci e prendersi il diritto di dire tutto quello che si vuole e nel modo che si decide autonomamente o invece esporsi agli altri e confrontarsi in modo corretto.
Sempre la solita banale e stereotipata storia....chi crede fermamente in qualcosa e magari porta avanti un suo ragionamento deve per forza essere un arrabbiato o uno "non sereno".
Si dice sempre che le culture devono cambiare, ma stiamo sempre qui con i soliti triti e ritriti squallidi luoghi comuni.
Dove sta l'aggressività???
Nel fatto che mi rifiuto di partecipare ai luoghi comuni?
E parli tu di aggressività che ti rivolgi a me senza conoscermi dicendo che alzo i "pipponi"
Ah già...viviamo in un mondo in cui non bisogna stare attenti alle parole...ai concetti che si possono infondere agli altri...tutto così libero e profuso...
Non siamo tutti uguali per fortuna....e se ci sono persone fatte in un modo ci deve essere spazio e rispetto anche per chi non è come loro.
Poi se ti arriva il mio punto di vista bene...se no "Amen" ...continua a fare psicanalisi gratuita e non richiesta.
...tu leggi quello che scrivo...spunti un pò qua e un pò la e hai già definito la mia persona senza manco conoscermi....come se poi io in tutti i post mi permettessi di dare giudizi sulle persone.
Io non riesco a capire se partecipare ad un forum vuol dire starci e prendersi il diritto di dire tutto quello che si vuole e nel modo che si decide autonomamente o invece esporsi agli altri e confrontarsi in modo corretto.
Sempre la solita banale e stereotipata storia....chi crede fermamente in qualcosa e magari porta avanti un suo ragionamento deve per forza essere un arrabbiato o uno "non sereno".
Si dice sempre che le culture devono cambiare, ma stiamo sempre qui con i soliti triti e ritriti squallidi luoghi comuni.
Dove sta l'aggressività???
Nel fatto che mi rifiuto di partecipare ai luoghi comuni?
E parli tu di aggressività che ti rivolgi a me senza conoscermi dicendo che alzo i "pipponi"
Ah già...viviamo in un mondo in cui non bisogna stare attenti alle parole...ai concetti che si possono infondere agli altri...tutto così libero e profuso...
Non siamo tutti uguali per fortuna....e se ci sono persone fatte in un modo ci deve essere spazio e rispetto anche per chi non è come loro.
Poi se ti arriva il mio punto di vista bene...se no "Amen" ...continua a fare psicanalisi gratuita e non richiesta.
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Provo a darti qualche consiglio visto che siamo coetanei
Quando mi sono lasciato col mio ex, ci siamo veramente scannati (io non provavo più niente e lui non voleva accettare la separazione) e lasciarsi così è stato molto traumatico anche per me e ovviamente non mi andava di rimettermi in gioco subito con un altro. Quindi mi sono preso tutto il tempo necessario e, quando me la sono sentita veramente, ho iniziato a conoscere nuovi ragazzi. Ci vuole solo un po’ di tempo (visto che la ferita è ancora aperta) e capirai da solo quando è ora. È normale stare male perché i ricordi sono freschi e ci si sente soli, ma poi passa…
Gli atteggiamenti sono soggettivi: pure io sono un po’ ansioso e non mi piace molto dare nell’occhio (come al tuo ex); però ho avuto ex ed amici che sono molto più sereni e pronti a prendersi dei rischi e si vivono le loro storie senza difficoltà o paranoie. C’è ancora tanta gente che ha paura, ma non sono tutti così.
Così come non tutti portano gli short né tutti ascoltano Lady Gaga… alcuni hanno paura di mettersi in gioco, altri no… Non siamo giovanissimi, però anche io sono ancora single e penso che queste esperienze siano necessarie per riconoscere quello giusto altrimenti finiremo davvero per risvegliarci vecchi.
Quando mi sono lasciato col mio ex, ci siamo veramente scannati (io non provavo più niente e lui non voleva accettare la separazione) e lasciarsi così è stato molto traumatico anche per me e ovviamente non mi andava di rimettermi in gioco subito con un altro. Quindi mi sono preso tutto il tempo necessario e, quando me la sono sentita veramente, ho iniziato a conoscere nuovi ragazzi. Ci vuole solo un po’ di tempo (visto che la ferita è ancora aperta) e capirai da solo quando è ora. È normale stare male perché i ricordi sono freschi e ci si sente soli, ma poi passa…
Gli atteggiamenti sono soggettivi: pure io sono un po’ ansioso e non mi piace molto dare nell’occhio (come al tuo ex); però ho avuto ex ed amici che sono molto più sereni e pronti a prendersi dei rischi e si vivono le loro storie senza difficoltà o paranoie. C’è ancora tanta gente che ha paura, ma non sono tutti così.
Così come non tutti portano gli short né tutti ascoltano Lady Gaga… alcuni hanno paura di mettersi in gioco, altri no… Non siamo giovanissimi, però anche io sono ancora single e penso che queste esperienze siano necessarie per riconoscere quello giusto altrimenti finiremo davvero per risvegliarci vecchi.
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Connor012 ha scritto:... però ho avuto ex ed amici che sono molto più sereni e pronti a prendersi dei rischi e si vivono le loro storie senza difficoltà o paranoie.
...ci sarebbe da domandarsi come mai ci sono persone così....
...e se poi davvero fanno questa vita così rischiosa...
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
A me ad esempio, piace il modo di intervenire di Los, lo trovo genuino e diretto.
Ricevere opinioni in faccia non mi ha portato che bene. Tant'è vero che ho sempre ricambiato in egual modo.
Non evidenziamo la polemica su di un forum per cortesia... No al finto perbenismo, risulta fastidioso e scontato. Si alla libertà a tutti di pensiero opinione.
Ricevere opinioni in faccia non mi ha portato che bene. Tant'è vero che ho sempre ricambiato in egual modo.
Non evidenziamo la polemica su di un forum per cortesia... No al finto perbenismo, risulta fastidioso e scontato. Si alla libertà a tutti di pensiero opinione.
Puoi addomesticare i cani col cibo, gli uomini con il denaro, ma i Lupi non li addomestica nessuno...
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Ma i rischi sono soggettivi riguardano l'essere dichiarati, io non ho mai detto che non mi dichiaro perchè qualcuno mi picchia o mi emargina e che non sono pronto, punto.los ha scritto:Connor012 ha scritto:... però ho avuto ex ed amici che sono molto più sereni e pronti a prendersi dei rischi e si vivono le loro storie senza difficoltà o paranoie.
...ci sarebbe da domandarsi come mai ci sono persone così....
...e se poi davvero fanno questa vita così rischiosa...
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Non so se ci si possa dire pronti a vivere l'amore, ma di sicuro lo si è di più se si è in pace con se stessi, se si basta a se stessi. Questo in generale.Ferro ha scritto:è possibile trovare gente pronta a vivere una storia d'amore?
Poi se per pronti intendi il fatto di essere disposti ad assumersi i rischi di uscire allo scoperto, la questione è sì più delicata, perché c'è chi proprio non se la sente e magari rinuncia a vivere apertamente la sua relazione per mera paura, perché sinceramente non si sente pronto, ma bisogna pure stare attenti che le ansie non siano un pretesto per nascondere il timore di impegnarsi davvero in una relazione seria o peggio ancora che non siano un modo per lasciarsi aperta la possibilità di piantarti quando vogliono incolpando le ansie, i dubbi sulla sessualità o chissà quale altra invenzione.
beh ma questa è bella... da quando ci si innamora per convenienza?Ferro ha scritto: Questo ha fatto si che con il passare del tempo si sia infatuato di una persona che poteva frequentare di più senza dare nell'occhio, un amico di sempre
No veramente non credo ci sia bisogno di essere pronti: se la relazione si basa su un sentimento vero e reciproco la forza di superare certe paure si trova. Altrimenti prevalgono i timori e i dubbi.
Ferro ha scritto:
Però mi sembra impossibile trovare un posto per me e questo mi genera una solitudine ancora maggiore di quella che mi ha provocato l'essere lasciato.
Guarda l'idea di trovare un posto, un ambiente in cui possano capirti proprio come vorresti, così, per naturale affinità è un'utopia astratta. Torniamo con i piedi per terra e realizziamo che stiamo parlando dell'amicizia, sentimento tutt'altro che scontato e tanto più prezioso nel quale, una volta trovato, bisogna investire almeno un po': anche l'amicizia può richiedere impegno.
Pensare che tra di noi ci si possa capire a pieno solo perché abbiamo passato gli stessi problemi è un bel po' riduttivo. Certo il supporto e l'esperienza degli altri possono aiutare moltissimo, ma l'amicizia è qualcosa di più.
Sì è vero, generalizzare è comunque sbagliato. Non ci sono giri di serie A e giri di serie B ...è tutto un gran girone infernale in cui ogni tanto si può avere la fortuna di incontrare un'animo gentile.los ha scritto: Ma sapete quante persone per bene e di cuore e con un animo davvero puro si possono trovare in mezzo a quelli con gli short e via dicendo...e quante persone malvage si possono trovare in ambienti di tutto rispetto dove ci si occupa di grandi sistemi?
Tuttavia capisco anche la posizione di Ferro rispetto a quegli ambienti un po' più espliciti: c'è chi ci si trova meglio e chi può sentircisi un po' a disagio. Forse sono solo pippe mentali o pregiudizi da superare, non lo so.
Interessante quesito.. ...sicuramente di fronte ad amore, amicizia e dignità siamo tutti uguali e le difficoltà penso siano identiche. C'è da dire che noi più che altro "viviamo" la vita in modo diverso per colpa delle discriminazioni e questo è un fatto non privo di conseguenze.los ha scritto:Ma forse il posto che si cerca è quello dove si possa riuscire a trovare delle persone che come te siano "anche gay"
e che ti possano capire, ti possano stare vicino e condividere le proprie vicissitudini viste da un'angolazione diversa rispetto agli altri.
Ma è proprio così?
I gay vedono la vita in un modo diverso?
los ha scritto: ...ci sarebbe da domandarsi come mai ci sono persone così....
...e se poi davvero fanno questa vita così rischiosa...
forse mi sbaglio ma colgo un certo sarcasmo in questa considerazione ^^
Non esageriamo, non c'è bisogno di essere Braveheart per vivere a pieno una relazione, è sufficiente la sincerità, soprattutto con se stessi.
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
Dopo Braveheart e il sarcasmo di los mi sa che a questo punto è dovuta una spiegazione.
Citando esperienze personali, i “rischi” nelle relazioni possono essere, per esempio, baciarsi ai giardinetti della villa comunale, dirsi “ti amo” alla stazione quando ci si congeda da un treno in partenza, camminare mano nella mano sul lungomare, etc. Basta leggere alcune storie anche su questo stesso forum per capire di cosa sto parlando. Non si tratta di “vite rischiose” o di gesta epiche che passeranno alla storia, ma ci sono persone (che, come tutte, vanno rispettate per come sono fatte e per il loro vissuto) che non sono pronte e non se la sentono e basta. E sapere che c’è stato un atto di omofobia a pochi km da casa certo non aiuta in queste situazioni…
Citando esperienze personali, i “rischi” nelle relazioni possono essere, per esempio, baciarsi ai giardinetti della villa comunale, dirsi “ti amo” alla stazione quando ci si congeda da un treno in partenza, camminare mano nella mano sul lungomare, etc. Basta leggere alcune storie anche su questo stesso forum per capire di cosa sto parlando. Non si tratta di “vite rischiose” o di gesta epiche che passeranno alla storia, ma ci sono persone (che, come tutte, vanno rispettate per come sono fatte e per il loro vissuto) che non sono pronte e non se la sentono e basta. E sapere che c’è stato un atto di omofobia a pochi km da casa certo non aiuta in queste situazioni…
Re: LA FINE DI UNA STORIA E UN DILEMMA ESISTENZIALE
L'amore fra persone è raro da trovare e ancora più fra due uomini. O meglio credo sia molto raro trovare due uomini che vogliano vivere i loro sentimenti e il loro rapporto in tutto e per tutto come quello fra un uomo e una donna...è possibile trovare gente pronta a vivere una storia d'amore?