Licenziato perchè gay?

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Diabolik85
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Licenziato perchè gay?

Messaggio da Diabolik85 » giovedì 12 settembre 2013, 0:32

Barbara voleva un'altra storia ed eccola accontentata... in questo caso sono stato molto sul generico, i luoghi non sono specificati volutamente così come i nomi. Qualcosa è stato cambiato ma per non fare capire di chi e cosa sto parlando, i fatti accaduti sono invece reali.
Ho deciso di dividere la storia in due parti per motivi logistici, domani sera se riesco posto il finale. Buona lettura.


Quell'estate per me doveva essere un'estate da urlo, indimenticabile e chi più ne ha più ne metta. I presupposti c'erano tutti e la mia esperienza in campo ludico-ricreativo aveva attirato la direttrice di un soggiorno per bambini in Liguria. Curriculum inviato il 15 febbraio 2008, chiamata per fissare il colloquio conoscitivo il giorno dopo e poi? E poi quel fantastico week end con la mia migliore amica in un paese ligure, per conoscere la direttrice e la struttura dove, se tutto fosse andato bene, sarei finito a lavorare.
Il mio curriculum vitae era diverso dagli altri, a detta della grande capa: dalle esperienze fatte spiccava una passione per il lavoro che avrei dovuto fare e non sempre i lavori vengono fatti con passione.
Sta di fatto che il colloquio andò bene e i primi di giugno mi ritrovo così in questo fantastico e romantico paese ligure.
I primi giorni i bambini non ci sono, conosco però qualche bimbo della zona, figli di amici della capa, che avrebbero frequentato solo giornalmente la struttura. Difatti solo gli ospiti più lontani avrebbero pernottato in questo soggiorno.
Dagli iscritti, però, iniziavo a capire che qualcosa non quadrava: pochissimi bambini, io l'unico dipendente assunto in modo serio e un'amica della capa e due minorenni che ogni tanto avrebbero aiutato.
Il contatto che mi venne consegnato non mi era chiaro, così chiesi chiarimenti alla responsabile. Quante mai ( grosso errore ). Ovvio che aspettai quindi a firmare il tutto, per sicurezza, visto che la sua commercialista mi avrebbe spiegato qualsiasi clausola presente in esso.
Nel frattempo passavo le giornate a preparare giochi e quant'altro per l'inizio dell'attività vera e propria.
Arrivarono così i primi bambini ( due ) che avrebbero anche dormito in loco e iniziarono le prime (misere) attività. Non ero tanto contento, se devo essere sincero, ma sapevo che dovevo ancora carburare, come sempre. Solo dopo qualche giorno sarebbe uscito il vero animatore/educatore che è in me.
Prime sere tranquille. Ma nel giro di due giorni successe un fatto particolare, molto particolare.

La direttrice litiga con il compagno. Lei deve lavorare al computer ma è scarico. Mi chiede il mio pc in prestito, no problem, detto e fatto. La mattina dopo me lo restituisce mentre del compagno nemmeno una traccia.
La notte dopo si ferma nuovamente a dormire anche lei, io con i bambini, lei da sola in una stanza. E qua arriva il bello. Mi alzo come tutte le mattine per primo, mi lavo, mi vesto e... non ci sono più le mie scarpe. Avete capito bene: LE MIE SCARPE!!! Guardo se per caso qualcuno me le ha buttate giù dalla finestra, niente. Se sono sotto il letto, niente. Magicamente, non appena apro la porta, eccole là, appoggiate per terra. FANTASTICO.
Ma la cosa non mi va giù, voglio sapere a tutti i costi CHI ha messo le mie scarpe fuori dalla porta, NON ESISTE!!! Fortunatamente ci sono delle telecamere fuori dalle stanze e così rompo ripetutamente le scatole alla direttrice perchè salti fuori il colpevole. Ma lei niente, sembra far finta di nulla.

La mattinata passa tranquilla, torneo di pallaprigioniera in palestra; arriva la mia pausa e vado in camera a sistemare delle foto fatte il giorno prima sul pc. E cosa noto? Noto che fotografie che erano state cestinate sono ricomparse per caso sul desktop, noto che fotografie che avevo fatto SU RICHIESTA della direttrice ai bambini e che avrei poi dovuto passarle a lei tramite pc, sono finite nel cestino. SENZA PAROLE.
Come un ingenuo mi ero fidato di lei e lei si era permessa di rovistare tra le mie cose. Sia chiaro, non che avessi fotografie pornografiche, per fortuna. Ma fotografie di ragazzi a petto nudo che avrebbero potuto farle intuire la mia sessualità, sì, quelle c'erano.
Ma come dimostrare questa cosa? Come comportarmi?

Nemmeno il tempo di arrabbiarmi con lei che venni chiamato urgentemente da lei e dal suo compagno. Evidentemente lei non aveva le palle per dirmi quello che lui stava per annunciarmi. Certo che non so quando avevano trovato il tempo per fare pace e altre cose, ma va bhè... arriviamo al dunque.

Il compagno era molto serio, parecchio. "Mi spiace ma NON puoi continuare a lavorare con noi, quello che è successo è troppo grave".

Ferro
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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da Ferro » giovedì 12 settembre 2013, 9:27

Falle una bella causa di lavoro con i controfiocchi la vittoria è assicurata ti fai qualche bel soldino e le dai una bella lezione ;)

Diabolik85
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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da Diabolik85 » giovedì 12 settembre 2013, 16:01

Ferro ha scritto:Falle una bella causa di lavoro con i controfiocchi la vittoria è assicurata ti fai qualche bel soldino e le dai una bella lezione ;)
Ferro, purtroppo sono passati troppi anni e la mia giovane età ma soprattutto la paura di espormi, mi ha frenato.
E poi la storia non è ancora finita ;)
Non sai che cosa mi ha detto il compagno :lol:
Il "brutto" deve ancora venire. :roll:

Diabolik85
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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da Diabolik85 » giovedì 12 settembre 2013, 20:46

"Abbiamo guardato il filmato per sapere chi ha messo fuori le tue scarpe dalla camera. SEI STATO TU. Pensiamo che per la tutela dei bambini sia meglio che tu non resta qua, è un episodio MOLTO grave, avresti potuto prendere un bambino e buttarlo giù dalla finestra."

Attimi di silenzio. Occhi sgranati. Non ci volevo credere.

"Posso visionare il filmato?"

"è già stato cancellato", disse la direttrice.

Non ci volevo credere, non ci potevo credere. Cosa gli costava dire la verità, anzichè inventare un pretesto per farmi tornare a casa?

Eppure non avevo nessun contratto firmato, IL NULLA.

La cosa che mi fece arrabbiare fu una frase che mi disse la direttrice: " Tra le altre cose il numero degli iscritti è basso, i costi sono molti e poi l'estate non è ancora iniziata, magari verrai chiamato da qualcun'altro. Però ti prometto che se gli iscritti dovessero aumentare e non hai ancora trovato lavoro, la prima persona che chiamo sei tu."

Il mio istinto se la sarebbe voluta sbranare ma stranamente restai in silenzio. Il primo pensiero che feci fu: "Ma come? Mi stai dicendo che potrei rappresentare un pericolo per i bambini e poi mi dici che se aumentano gli iscritti mi richiami? Falsa e ridicola. E poi, che senso ha? Gli iscritti sono pochi ma in ogni caso uno come te non possiamo tenerlo. Assurdo, in tanti anni di lavoro non mi era MAI capitata una cosa del genere. Screditato e additato come un incapace animatore/educatore.

Feci finta di nulla, la guardai e le sorrisi. "Ok, tempo di organizzarmi il viaggio di ritorno e me ne vado."

Lei mi guardò e mi disse: "da stasera sei libero, libero di fare quello che vuoi. Se poi vuoi restare mio ospite per 4 o 5 giorni e goderti un po' di mare.."

Avrei voluto risponderle: "VAFFAN****", ma evitai, dovevo organizzare il mio rientro il prima possibile e doveva pure pagarmi, in nero, quei pochi giorni di lavoro.

Detto e fatto. Chiamai un mio amico e il l'indomani arrivò a prendermi.


Una volta arrivato a casa inizio subito a lavorare al centro estivo del mio paese.
Nel frattempo nelle ore che mi restano libere do qualche ripetizione qua e là.
Appena finito il centro estivo vengo chiamato da una colonia vicino casa per due settimane di lavoro. Non succede nulla di strano.
Per tutto il mese di agosto lavoro come segretario part-time.

Fine della storia: a fine estate guadagno quanto avrei dovuto guadagnare in quel posto di *****. Poteva andare peggio.

barbara
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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da barbara » venerdì 13 settembre 2013, 7:39

Caro Diabolik , una storia amara questa volta...Deve essere stata una esperienza davvero pesante da vivere specie se ami il tuo lavoro.
Nonostante ci sia una legge per tutelare un lavoratore nella tua situazione non è facile poi avere la forza di chiedere che sia applicata.
Però ogni esperienza è utile per potersi regolare un'altra volta, ad esempio esigendo che sia qualcosa di scritto prima di cominciare a lavorare.
Ma se non lo ottieni, puoi sempre minacciare il datore di lavoro di denunciarlo all'ispettorato , poiché mi sembra assai difficile che non ci fossero prove che tu lavoravi là. Ci sarà stata qualche mail o altro. Certo di fronte a delle persone così subdole c'è anche da chiedersi cosa sarebbero capaci di fare pur di sbarazzarsi di te. Per cui, essendo un lavoro temporaneo, è da valutare se l'obiettivo potesse essere quello di avere una buona uscita in cambio della conclusione del contratto.
L'orgoglio e l'umiliazione fa si che si abbandoni il campo anche troppo presto, per la voglia di dimenticare . Ma in effetti esistono degli strumenti che si può almeno tentare di usare . Lo dico per chi legge e per il tuo futuro. Anche se spero che non ti ricapiti mai più qualcosa del genere.

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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da progettogayforum » venerdì 13 settembre 2013, 8:50

Il guaio è che le leggi riconoscono dei diritti al lavoratore ma per ottenere la tutela giurisdizionale di quei diritti, cioè una sentenza che imponga l’applicazione quando l’applicazione non arriva da sé, c’è l’onere della prova dei fatti. Quando ci si trova di fronte a comportamenti discriminatori, in assenza di una adeguata documentazione che li comprovi, c’è ben poco da fare. Quanto al lavorare senza contratto, cosa tutt’altro che rara, va tenuto presente che senza contratto non c’è nemmeno copertura assicurativa, non parlo di previdenza e di pensione, ma proprio di assistenza inail in caso di incidenti sul lavoro. Purtroppo queste cose si imparano con l’esperienza e di autentici delinquenti che sfruttano la debolezza del lavoratore senza lavoro ce ne sono molti. È vero che ci sono gli Ispettorati del lavoro, a parte il fatto che la disciplina degli ispettorati è stata più volte radicalmente modificata, la disciplina dell’illecito amministrativo in materia di lavoro, quella relativa alla sicurezza del lavoro e anche quella della conciliazione toccano piuttosto marginalmente gli interessi del “lavoratore di fatto” e senza contratto, per la cui tutela ci vuole una sentenza penale.

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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da Diabolik85 » venerdì 13 settembre 2013, 16:17

Ci tengo a precisare che il contratto c'era ma ho aspettato a firmarlo perchè non mi erano chiari alcuni punti. Ovvio che volendo sarei potuto andare dai sindacati e dire che me n'ero andato via io perchè non mi avevano fatto firmare nulla e allora sì che poi erano casini.
C'erano sì email Barbara, ma volendo avevo anche testimoni e poi c'erano le foto con i bambini.

Dite che quell'esperienza mi sia servita? Ma va là :mrgreen:

Quest'estate ho prestato di nuovo il mio pc alla direttrice di un'altra struttura, con la differenza che quest'ultima pensavo fosse mia amica e poi lei sapeva della mia omosessualità. Eppure si è permessa di andare a leggere cose mie personali di lavoro e divulgarle a terzi.
Ecco, in questo caso l'avrei potuta rovinare, mi sono informato ma... poi ha prevalso il buon senso, ho accettato le sue scuse e... amici come prima.

Connor012
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Re: Licenziato perchè gay?

Messaggio da Connor012 » lunedì 30 settembre 2013, 13:59

Almeno da questa storia abbiamo imparato che non si deve mai prestare il proprio pc a nessuno!!! :lol:

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