Sono gay! Coming out con genitori

La difficoltà di uscire allo scoperto
Rispondi
noconclusion
Messaggi: 5
Iscritto il: venerdì 11 ottobre 2013, 15:17

Sono gay! Coming out con genitori

Messaggio da noconclusion » venerdì 11 ottobre 2013, 15:27

Ciao Progetto,

è la prima volta che scrivo in questo forum, sebbene segua le discussioni da qualche tempo, trovandole molto interessanti. La mia è una storia banale, come tante di quelle che leggo qui sopra. Ho 28 anni, mi sono scoperto gay da un paio e la mia è una storia di progressiva scoperta della sessualità in quanto gay.
Sto vivendo la mia prima storia con un ragazzo, al tempo stesso ho sentito la necessità di fare CO con alcuni amici. Devo dire che hanno preso benissimo il discorso, nel senso che nulla è cambiato, anzi ho l'impressione che la mia amicizia sia diventata più stretta con alcuni di essi. Il tutto va ben oltre le aspettative che avevo fino a qualche mese fa, e ne sono felicissimo.

Il mio ragazzo vive in un altra città (fortunatamente nella stessa regione) e per motivi logistici sono "costretto" a restare da lui a dormire quando ci vediamo (in media tre volte a settimana). In vita mia non mi era mai capitato di restare a dormire fuori così frequentemente, ovviamente ho dovuto dire qualcosa ai miei, i quali pensano che abbia la ragazza.

Adesso non so se fare CO con loro. I miei amici l'hanno presa benissimo ma ho paura della reazione alla frase "sai, effettivamente ho una relazione ma non si tratta di una ragazza". A me piacerebbe farlo in modo da non essere più costretto a questa messa in scena, ma anche perché ci permetterebbe di vivere in modo più normale la nostra storia.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da progettogayforum » venerdì 11 ottobre 2013, 17:50

Intanto benvenuto nel Forum noconclusion!!
Coming out coi genitori... è come giocare alla roulette russa, se i tuoi sono del tutto inconsapevoli per loro potrebbe essere una mazzata tremenda e le conseguenze si rifletterebbero immancabilmente su di te. E poi dal coming out non si torna indietro. Ci andrei coi piedi di piombo, c'è sempre tempo per sbagliare, meglio non farlo subito. In sostanza, se non sei più che convinto, lascia perdere.

Avatar utente
Nemo
Membro dello Staff
Messaggi: 330
Iscritto il: domenica 6 maggio 2012, 8:57

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da Nemo » venerdì 11 ottobre 2013, 20:09

Ciao noconclusion, sai il fatto del CO con i genitori è molto soggettivo. A volte fa molto bene, perchè aiuta a stabilizzare l'identità omosessuale sia con te stesso che con gli altri, inoltre metterebbe fine alla gestone del segreto che è molto pesante. Dall'altro lato, come dice project, c'è il rischio che i tuoi genitori possano prenderla molto male e crearti problemi. Cmq hai 28 anni, sei grandicello anche per poter affrontare i tuoi genitori! Io personalmente l'ho detto solo a mia madre e l'ha presa male, ma poi gli è passata, quando capiscono che è così e basta si danno pace. Mentre a mio padre non lo dico, perchè è talmente ignorante che non mi ci spreco nemmeno! In bocca la lupo!
Nemo.
Operatore chat di progetto gay

Diabolik85
Messaggi: 142
Iscritto il: giovedì 5 settembre 2013, 13:40

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da Diabolik85 » sabato 12 ottobre 2013, 1:36

Io più che altro cercherei di far emergere il fatto che tu NON abbia la ragazza... che non significa per forza essere gay eh e quindi fare CO con loro.
Se credono questo, si illudono e basta. E penso che prima o poi dovrai arrivare al dunque, se si tratta di vero amore...

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da barbara » sabato 12 ottobre 2013, 8:46

Ciao , benvenuto! per capire cosa fare e quando farlo secondo me vanno valutate molte cose. In linea teorica sono del parere che se ci sono le condizioni il coming out sia preferibile perchè risolve molti problemi, specialmente se hai un ragazzo. Arriverà il momento in cui loro vorranno conoscere "la tua ragazza" . Non potrai nasconderla per sempre.
Quindi forse devi iniziare a ragionarci con calma e valutare i pro e i contro, in modo anche da capire , nel caso di reazioni negative, cosa tu abbia realmente da perdere. A volte si ha molta paura , ma non si sa bene di cosa. E' bene capire quali siano le preoccupazioni e se hanno ragione di essere.
La situazione è molto diversa se si è dipendenti economicamente o no. Alla tua età hai già certamente un potere contrattuale maggiore che se tu fossi minorenne. Meglio ancora se hai un tuo reddito. E poi dipende anche da come sono i tuoi genitori. Ci sono molte domande che puoi farti per valutare i pro e i contro.
I tuoi genitori sono molto religiosi? A parte ciò cosa pensano dell'omosessualità? Hanno secondo te chiusure mentali così forti da non poterle mettere in discussione oppure hanno una certa elasticità mentale?
Sono autoritari? Oppure molto protettivi e invadenti? Che rapporto hai con loro? A parte prenderla male (cosa che è abbastanza comune , anche se spesso poi passa) sono il tipo di genitori che potrebbero metterti i bastoni fra le ruote oppure buttarti fuori casa? Oppure si sono dimostrati sempre comprensivi e rispettosi delle tue scelte anche quando erano diverse dalle loro aspettative? C'è dialogo con loro o almeno con uno di loro?
Hai dei fratelli o sorelle a cui potresti dirlo prima per far sì che siano dalla tua parte se si crea tensione? Oppure un cugino o qualche altro parente cui sei molto legato.
E tu ti senti pronto e sicuro di te al punto da mantenere una posizione ferma e controbattere ai tentativi eventuali dei tuoi di dire che forse ti sbagli, o che forse questo ragazzo ti sta condizionando ecc ecc? Se le cose si mettessero male potresti andare a vivere da solo senza problemi?
Credo che se ci si prepara bene e si valuta bene si possa scegliere meglio cosa fare e quando farlo , e affrontare molto meglio qualunque conseguenza sia del dire che del non dire.

noconclusion
Messaggi: 5
Iscritto il: venerdì 11 ottobre 2013, 15:17

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da noconclusion » sabato 12 ottobre 2013, 20:21

Grazie a tutti per le risposte, che mi aiutano molto a fare mente locale. Capisco benissimo le osservazioni di project, il discorso è che nella vita, sessualità a parte, sono abituato a essere sincero e mi dà un po' fastidio nascondere ai miei cari una parte così importante della mia vita inventando delle scuse.

D'altra parte ho paura della reazione di mio padre. In casa abbiamo tutta una serie di problemi legati alla salute di mia madre e temo che un'ulteriore mazzata potrebbe peggiorare la situazione. D'altro canto mi dico che probabilmente, vedendomi felice ed avendo una mentalità abbastanza aperta potrebbe farsene una ragione, tuttavia non ne sono sicuro al 100%. Per mia madre il problema non si pone (non è in condizioni di comprendere). Non ho fratelli con i quali confidarmi mentre con il resto della famiglia è fuori discussione (sebbene abbia buoni rapporti con tutti non sono in confidenza con nessuno in particolare).

Insomma, credo che accetterò il suggerimento di Barbara e mi prenderò un periodo di riflessione (riflessione iniziata già da qualche tempo), valutando i pro e i contro!

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da barbara » domenica 13 ottobre 2013, 10:57

Capisco le tue perplessità. Non vuoi aggiungere preoccupazioni a tuo padre. Chi è figlio unico , lo dico in generale, si fa dei problemi maggiori per il fatto che probabilmente non darà i nipotini che i nonni desiderano. Anche se al giorno d'oggi non è più impossibile come un tempo avere figli per una coppia gay , tuttavia è un percorso assai laborioso.

noconclusion
Messaggi: 5
Iscritto il: venerdì 11 ottobre 2013, 15:17

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da noconclusion » martedì 19 novembre 2013, 23:52

È andata, ho fatto coming out con mio padre. I motivi penso di averli già chiariti precedentemente in questa discussione: fondamentalmente non mi andava più di mentire su una parte così importante della mia vita, stava diventando pesante fargli credere che avessi la ragazza quando ho il ragazzo e prima o poi l'avrebbe comunque scoperto.

È andata abbastanza male: incredulo, mi ha chiesto due o tre volte se ero sicuro. Poi mi ha chiesto come fosse possibile, dato che a lui l'idea di andare con un uomo fa ribrezzo. Gli ho risposto che non siamo tutti uguali e che con il mio ragazzo è anche una questione di sentimenti. Alla fine, mi ha detto che mi vuole bene nonostante tutto, anche se per lui è uno shock visto che non sospettava nulla.

Nelle ore successive, la situazione è peggiorata, ha iniziato a ritenermi colpevole di qualcosa. Adesso, a un giorno di distanza praticamente non mi parla se non per banalità, praticamente non mi saluta più e si vede che è depresso. Mi ha persino detto che è come se ci fosse un morto in casa. Sinceramente non mi aspettavo una reazione così negativa dato che lui si mostrava abbastanza aperto sulla tematica omosessualità.

Non potete capire quanto ciò mi dispiaccia! L'ultima delle mie intenzioni era quella di dargli un dolore, tuttavia continuo a pensare che nel dire la verità non possa esserci nulla di negativo anche se per lui sarà sicuramente dura da accettare. Temo, però, che per me si apra un periodo difficile. Sono molto sensibile all'atmosfera che si respira in casa e temo di subire un crollo psicologico. Fortunatamente posso contare sull'appoggio dei miei amici e del mio ragazzo.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da barbara » mercoledì 20 novembre 2013, 8:43

caro noconclusion, capisco la tua delusione. Deve essere molto difficile per te reggere tutto ciò , considerata anche la tua situazione.
Ad ogni modo resisti alla tentazione di sentirti in colpa . Ognuno ha il diritto di vivere in libertà ciò che è. Non è colpa nè tua nè di tuo padre, se vi trovate l'uno contro l'altro. Fa parte di un 'ingiustizia che purtroppo vi colpisce e mina il vostro rapporto. Del resto tuo padre avrebbe potuto anche scoprirlo da sé , il che non avrebbe facilitato le cose
Bisogna anche considerare che il primo periodo spesso non è significativo di come andranno le cose più avanti.
La reazione iniziale spesso è di shock, a causa dell'omofobia che hanno le persone, specie della generazione di tuo padre.
Ci vuole tempo per elaborare la cosa , per accettare di cambiare prospettiva e per capire che il tuo gesto era inevitabile prima o poi.
Capita spesso che poi le cose migliorino più di quanto vi si potrebbe aspettare.
Quando un ragazzo arriva al coming out ha già compiuto in genere un percorso di accettazione durato anni, ma il genitore si trova solo all'inizio di quel percorso, per cui è ovvio che spesso si crei una mancanza di comunicazione.. Il silenzio è alla fine una forma di difesa di fronte a una notizia che sconvolge un progetto che si aveva per il futuro a riguardo dei figli.
Un genitore che ha dei figli grandi si trova con un tempo libero da impegni e c'è il bisogno di trovare nuovi obiettivi , che spesso , nella mente di un genitore, coinvolgono i figli, anche a prescindere dalle loro intenzioni.
Se un genitore si immaginava che sarebbero successe determinate cose , ad esempio prima o poi un matrimonio oppure l'arrivo di nipoti ,questo andava a colmare un vuoto , a bilanciare un'insoddisfazione della vita presente.
Ma anche quando il genitore è meno incline a immaginare la famiglia futura dei figli al centro del proprio impegno futuro, ci possono essere delle paure che non può esplicitare al figlio , come la paura che venga discriminato o che sia stato condizionato da altre persone, la paura che sia destinato ad essere infelice, la paura che possa finire in situazioni torbide, ecc.
E soprattutto c'è il senso di colpa. Questo è un elemento di base che accomuna tutti i genitori e che li rende prevenuti rispetto all'omosessualità del figlio.
Se mi sento in colpa perché mio figlio è omosessuale , se inizio a chiedermi se ho sbagliato qualcosa, tenderò a pensare di dover riparare in qualche modo, magari sgridandolo oppure ostacolandolo o portandolo dallo psicologo.
Bisogna avere pazienza e informare correttamente i genitori perché molte nozioni che hanno assorbito sull'omosessualità, come ad esempio che l'omosessualità sia contro natura oppure sia legata a problemi psicologici, suscitano sensi di colpa e rifiuto.
Insomma è un cammino da affrontare insieme , all'inizio su posizione diverse, ma col tempo ci si può incontrare .
Ti auguro di riuscire a trovare una tua serenità nonostante tutto e che le cose possano sistemarsi presto.
Un abbraccio grande
B

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Coming out con genitori: sì o no (nel mio caso)

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 20 novembre 2013, 12:15

Ciao noconclusion! Beh onestamente penso che tu abbia fatto un errore, hai confuso i tuoi desideri con la realtà. In effetti è molto raro che un genitore possa capire un figlio gay e dopo il coming out familiare l'equilibrio si rompe comunque. Mi piacerebbe dirti che tutto passerà in fretta, oggettivamente non credo che sarà così, la testa delle persone non puoi cambiarla, per tuo padre è ovvio che quello che ha vissuto e che vive lui sia l'unico modello possibile di vita e non arriverà mai a capire il senso vero di quello che vuoi dirgli tu, cioè che l'omosessualità è una questione d'amore, non ci arriverà perché per lui non è così e anzi ha elaborato o meglio assorbito una repulsione forte nei confronti dei gay.
D'altra parte ormai è fatta e l'unica cosa sensata è guardare che cosa fare da adesso in poi. Sono molto diretto in quello che ti dico, col passare del tempo tuo padre troverà dei sistemi per rendere la convivenza con te in qualche modo possibile ma continuerà a considerarti come un diverso con cui un dialogo vero, cioè una condivisione di valori, di fatto non è possibile, ci starà anche male per questo ma resterà comunque una incapacità di capire e questo non dipende nemmeno da lui perché è stato cresciuto anche lui in un ambiente in cui l'omosessualità è stata sempre considerata una cosa turpe.
Che cosa fare? Molto sinceramente metterei da parte l'idea di ricostruire un rapporto con tuo padre come quello che c'era prima. Apertura sì, nel caso improbabile in cui ci fossero dei tentativi da parte sua, ma per il resto non prenderei iniziative tendenti a spiegare e a fare capire il tuo punto di vista, in pratica è tempo sprecato. Cercherei di tenermi strette invece le amicizie che contano, di quelli che ti hanno dimostrato nei fatti che ti capiscono. Un ragazzo gay può sognare di avere una famiglia pronta ad accettarlo ma tra i sogni e la realtà c'è una differenza enorme. Però tutta questa situazione più darti una spinta fortissima anche in positivo e può metterti nella condizione di spirito di cercare di realizzare il prima possibile la tua autonomia. Essere indipendenti il più presto possibile, a tutti livelli, prima di tutto economici e poi affettivi, è assolutamente fondamentale. Questo non significa rompere i legami con la famiglia ma non dipenderne e in particolare non stare male continuando ad aspettarti una comprensione e un dialogo che non c'è. Tu adesso senti la pressione dell'ambiente familiare, ne sei condizionato, quando avrai un tuo mondo manterrai ancora un rapporto con la tua famiglia ma avrai la tua vita. Se il tuo modo di essere non va bene a tuo padre non significa che tu devi cambiarlo, ma solo che il dialogo tra voi, a livello sostanziale non esiste. E non puoi stare male per questo, non ha proprio senso. Ormai è fatta e da adesso in poi il vero obiettivo deve essere non il recupero del dialogo, per quale, almeno al momento, non ci sono le premesse, ma la ricerca dell'autonomia. Stai certo che la otterrai!

Rispondi