Chi sono?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
Rispondi
incasinato
Messaggi: 64
Iscritto il: sabato 5 gennaio 2013, 14:25

Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » martedì 26 marzo 2013, 23:53

C'è nessuno?!? :roll: :cry:

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2475
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Chi sono?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 27 marzo 2013, 7:00

Incasinato io ti ho già detto. L'unica cosa che mi rasserena di questi tuoi post e sapere che sei seguito da un esperto, perché purtroppo questa del gay si, gay no sta diventando come ti scrivevo un ossessione che perde le sue basi concrete. Nella maggior parte dei casi chi arriva qua non dei "dubbi", ha in realtà dei problemi di accettazione. Sa già di essere gay o bisessuale, dice di non saperlo, di non volersi dare etichette, ma insomma in realtà deve solo accettarlo. Del resto non si accorge che già entrare e postare in un forum gay è un modo per accettarlo e che mentre pone il problema se l'è già risolto, ma in genere si accorge di questa cosa sufficientemente presto. Un paio di post, qualche chattata e passa la paura.
Nel tuo caso invece noto proprio un'attenzione maniacale per il dettaglio, un'incapacità di muoversi, un immobilità compulsiva, è come se volessi scioglierti, ma più ti muovi e più ti annodi. Posso solo continuare a consigliarti di stare fermo, tutti questi ragionamenti hanno un'irrealtà di fondo. Non c'è proprio nulla da fare, non c'è da capire, ma da vivere. L'orientamento sessuale dovrebbe solo emergere in maniera spontanea, non essere capito. Però vedi stai impegnando tutti i tuoi post su tema del "gay si, gay no" e pare non ci sia spazio per altro. Ti perdi pezzi di realtà così, non ti godi i viaggi in Brasile, le discussisoni qua dentro, magari non senti cose più dolorose e che sono la vera ragione di tanto stress. Se sospendessi un attimo il giudizio con se stesso? E se per un solo attimo non fosse così importante la questione di che ci parleresti? Prova almeno qui dentro a fare questo sforzo, prova a parlarci d'altro, vedi un che succede.

incasinato
Messaggi: 64
Iscritto il: sabato 5 gennaio 2013, 14:25

Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » mercoledì 27 marzo 2013, 14:18

Ci sto provando, ci proverò.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2475
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Chi sono?

Messaggio da Alyosha » mercoledì 27 marzo 2013, 15:29

Ce la farai ne sono certo, la consapevolezza del problema è già la via che ci porta fuori da esso. Non temere!

incasinato
Messaggi: 64
Iscritto il: sabato 5 gennaio 2013, 14:25

Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » lunedì 2 dicembre 2013, 3:40

Ciao a tutti,

Oggi ho deciso di tornare (a scrivere) sul forum.
Sono su un cammino, il mio cammino. Ed il camminare è completamente diverso da quello che era fino a poco tempo fa.

In questi mesi mi sono aperto ai miei sentimenti, e ho scoperto un mondo. Ho sentito come può essere bello amare, forse intuito. Amare una persona del mio stesso sesso.
Omosessuale, omoaffettivo, gay. Si, sono gay. Ma prima di tutto sono io.

Non posso dire di aver capito cosa voglio, ma aver sentito, e aver lasciato andare quello che ho qui, sotto la pelle, e che da 31 anni cercava di uscire, e allo stesso tempo non voleva (si, non ho 29 ma 31 anni, e non sono 5 anni che sono fuori... ma quasi 5 ehehe... e sono in Portogallo, questo giusto come curiosità).
Ho capito un sacco di cose.
Sono gay, e siete i primi al di fuori di pochi amici strettissimi a saperlo.

Quello che voglio scrivere in questo post... sono io. Ho imparato, in questi mesi difficili, quanto è prezioso e unico il confronto. Quanto aiuta, quanto spaventa, e poi quanto fa stare bene.
Scrivo per chi ha dubbi, e sta iniziando un percorso che lo porterà a... continuare a essere se stesso, etero, lesbica, gay, bi, pansessuale. E scrivo per chi ha paura, come me. E per chi, anche avendo scoperchiato il vaso di Pandora, ha ancora dubbi.

Io sono gay, mi ritrovo spesso a pensare, ultimamente, quanto sarebbe bello e appagante essere abbracciato da una persona del mio stesso sesso... maschio, perché io sono maschio (lo dico perché sono andato anche in crisi per quanto riguarda il mio genere... ma non mi da fastidio avere il pisello :) ).
Io sono io, e mi sono trovato a sognare di avere un ragazzo, di crescere e viaggiare con lui.
Io sono gay, e non riesco a pensare al futuro da vecchio. Ma credo che questo non mi faccia meno gay.
Io sono gay e mi sono identificato tanto in uno dei personaggi della serie web G&T, indovinate chi? :P (se non l'avete vista, vedetela qui: https://www.youtube.com/user/GETwebserie).
Io sono gay, e stare con le ragazze è una sofferenza. Però mi giro a guardare culi e tette, e questo per mesi mi ha confuso tantissimo.
Io sono gay, ma non vivo ancora bene la mia attrazione per i ragazzi. Ma questo non mi fa "tornare etero".
Io sono gay, e ho paura di dirlo in giro. Ma più di tutto ho ancora paura di ammetterlo a me stesso. Mi sembra di "poter lasciare" sempre una "porta aperta sul mio lato etero", se questo può mai avere un senso. Perché-se-non-lo-fossi-veramente-cioe-provo-a-stare-con-uno-nonsisamai-non-mi-piace-io-torno-dall'altro-lato. Che-poi-a-me-le-tette-piacciono.

Io sono gay, e sono io. E lo sono sempre stato, solo che ho soffocato (e soffoco ancora) tutto.
Perché se mi scoprono sono fuori. Da tutto.
Ho sempre pensato.
Da piccolo ero grasso, bruttino, balbettavo, ero timido, pigro, e molto calmo. Mi sentivo stupido.
Da grande continuo a balbettare, avere qualche chilo di troppo, e ad essere timido. E a sentirmi stupido.
E vedo con chiarezza il perché ho represso tutto.

Deve essere successo qualche altra cosa lì dietro, ma non mi ricordo. Forse tra i giochi che si fanno con gli amichetti, a mostrare uno il pisello dell'altro ho avuto qualche reazione che io stesso non ho ritenuto normale. E ho fatto quello che tutti facevano. Stare appresso alle ragazze.
Fare quello che tutti fanno. E poi che cosa buffa, a me piacevano tanto... solo che non ho mai capito come, e cosa farci. Insomma, mai nessun desiderio profondo di abbracciare e essere abbracciato. Stare vicino e basta.
Niente che si avvicina a quello che sento per i maschi.

Una volta ho letto una frase di Progetto, che era "non chiederti perché senti queste pulsioni, ma il perché le hai represse". Epifanie con la pala.

Sono ancora sul mio cammino. Non di accettazione, ma di "vivenza". Perché no, non ho ancora baciato. No, penso di non essermi ancora innamorato (anche se mi sono invaghito di alcune persone che conosco... amici... ma che ci vuoi fa :) questa è un'altra storia). No, non mi voglio ancora fare mezzo mondo, e no, non mi giro ancora per strada a guardare culi, spalle e braccia (anche se spero di farlo presto con leggerezza d'animo!).
Ma si, vedo le cose a colori, e nonostante il mondo è una merda e fa paura, per me fa meno paura. Che morire senza mai aver amato, e avere la possibilità di vivere amare e essere ammazzato, fanculo preferisco la seconda.

Ah, continuo a vedere porno con ragazze. E farei di nuovo sesso con ragazze. Alla fine sesso è sesso, piacere è piacere. E poi a me è piaciuto. Ma sesso non è il fine, nè il mezzo (nel senso una base per un rapporto con un'altra persona, condivisione di vita, emozioni, sentimenti, desideri, cose, fatti). Il sesso se c'è con chi ami (leggi, con chi ti piace stare, e abbracciare, e guardare, e accarezzare) bene, se non c'è... e vabbè, poi vediamo.
E cmq il porno con uomini (a parte qualcosina) non lo trovo così interessante. Ma non mi piaceva manco mangiare le interiora degli animali, e bere birra. E le pere, odiavo le pere. Ora le amo. Quindi...

Ho avuto un momento che sarei saltato addosso a chiunque pur di provare. Credo di aver vissuto il momento di "arrapamento primordiale", tipo prima attrazione per gli uomini quando hai 7 anni, solo che a 31 anni. È stato uno strazio non aver dato sfogo alle mie pulsazioni (non ce l'ho fatta, un sacco di conflitti qui dentro).

E quindi sono gay.
Ma non vi ho detto la cosa più importante.
Gli occhi.
Sono gli occhi che me l'hanno detto.
Gli occhi delle altre persone, che ho sempre fuggito in tutti questi anni. Che guardare i ragazzi negli occhi proprio non ci riuscivo. Avevo paura di leggerci i miei sentimenti. Come cercavo di vederci un'amore che non c'era, in quelli delle ragazze che ho cercato di amare.
Gli occhi. Gli occhi dicono tutto. Dicono chi sei. Riconosci le persone dalle loro foto da piccole per gli occhi.
Gli occhi mi hanno detto che sono... io. Gay, omosessuale, che mi innamoro dei ragazzi.
Anche se non mi è ancora successo. O almeno credo.

Ho ancora tante difficoltà. Sono solo, e ho paura. Ma almeno so che posso parlarne con qualcuno.
Project, ragazzi e ragazze, tutti. Siete fantastici, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, ma siete tutti per tutti. Grazie mille.

Incasinato

P.S.: cmq si, anche io invidio Berlusconi che (pare) si sia avventurato in un menage a trois con Belen e la Minetti (minchia che gnocca)!

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Chi sono?

Messaggio da progettogayforum » lunedì 2 dicembre 2013, 9:59

Bellissimo post!!! (A parte che è un capolavoro anche letterario!) E' bello perché ci si legge un senso di liberazione e di fiducia verso il futuro e (cosa ottima!) un non porsi troppe domande quando non si è in linea al 100% con modelli di vario genere! Essere prima di tutto se stessi, accettando di essere quello che si è, certo, accettando di essere gay, ok, ma con le proprie particolarità, con le proprie fantasie, anche etero, se ci sono, perché quello che conta non è seguire uno schema ma capire che sostituire uno schema ad un altro non è liberatorio e l'unica cosa che fa la differenza è essere se stessi!!
E poi, te lo devo dire, ti ringrazio ma proprio sentitamente, per quello che dici di Progetto e dei ragazzi! Chi non conosce da vicino i ragazzi gay li può identificare con mille realtà, anche negative, ma chi ci vive in mezzo ogni giorno la realtà gay la vede ed è una cosa serissima, umanissima e bellissima!! Altro che paura di essere gay!!

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Chi sono?

Messaggio da barbara » lunedì 2 dicembre 2013, 18:45

Caspita incasinato! sono proprio contenta per te. Colgo una serenità nuova , come di chi inizia a vedere chiaro davanti a sé. Hai vissuto in un ambiente che evidentemente non ti ha aiutato a far emergere questa parte importante di te . Ora che sei in un paese dove le unioni gay sono legalizzate (molti italiani scelgono il Portogallo per sposarsi) , immagino che tu respiri un'aria completamente diversa.
Ti auguro davvero di continuare la tua ricerca di te stesso con sempre maggiore coraggio e determinazione. E' la tua vita e hai il diritto di viverla come desideri , nel rispetto di ciò che sei veramente.
In bocca al lupo per tutto! :D

incasinato
Messaggi: 64
Iscritto il: sabato 5 gennaio 2013, 14:25

Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » martedì 3 dicembre 2013, 3:32

Ciao a tutti, buonasera! :)

@Progetto: ho delle potenzialità, l'ho sempre saputo, devo solo tirarle fuori eheh! Ti ringrazio tantissimo per il commento :) E poi quello che dico di te e dei ragazzi del forum è vero, l'umiltà e l'onestà disinteressata sopra ogni cosa.
Voglio partecipare di più al progetto. E la tua idea del libro è una cosa fantastica. Ci ho dato un'occhiata (vabbè, che te lo dico a fare che ci ho trovato qualcosa di me). Ammetto che non ne capisco molto, ma è un'opera molto bella, e deve esserti costata una fatica immane. Mi chiedevo se era il caso (se non ci avevi già pensato) di metterla su un Wiki protetto con una licenza sul contenuto. Il wiki è interessante perché ognuno può aggiungere un pezzo, o modificare una cosa, una virgola. Mettere fonti. Ma come al solito viaggio con la testa.

@Barbara: grazie Barbara :) Beh, l'ambiente dove sono nato e cresciuto è quello del sud Italia, Napoli, piccola città, tutti sanno di tutto, e la costante competizione a chi è più bello e più bravo, e chi arriva prima all'interno della famiglia. Sticazzi... Forse incosciamente è per questo che ho represso (e ripeto, ancora reprimo) le mie pulsioni più profonde. O amori, non so se c'è differenza. Eh... è un casino, come sempre se non fosse per l'ambiente... e per il fatto che i sentimenti fanno paura... e la religione... e la morale... si, FORSE sarebbe stato più facile capire e vivere sereni... cioè solo vivere sereni, che capire non c'è niente. SENTIRE è la cosa.
Per quanto riguarda il Portogallo... è lo stesso, lo stesso ambiente che in Italia. Il Portogallo non è la Spagna, e anche in Spagna non è dapertutto festa. Qui è come la ricchezza in Italia: tutto sommerso. Il macho domina incontrastato. Io sono in una città universitaria che solo 2 anni fa ha aperto il primo bar dichiaratamente per pubblico gay. Nel 2011. E io non conosco portoghesi gay. E ce ne sono (ho avuto due amici che erano miei coinquilini gay - si, mi hanno convertito! aaaah! - e mi hanno detto sti fatti).
Comunque... a parte questo, non riesco a pensarci ancora. Si vedrà. Ne ho sofferto già abbastanza - matrimonio, figlio, genitori (miei e suoi), amore, sesso...
Non mi fraintendere, ne parlo perché approfitto per l'occasione per parlarne, non è una vera e propria risposta a te. Sfrutto la tua risposta per commentare, e condividere.

Oggi sono qui per ribadire quello che ho detto ieri. Anche se non ne sono più convinto.
Si, capita anche questo nella mia vita.
Non mi faccio domande, cerco di non farmene. Mi godo l'attimo di calma dopo la tempesta. Perché così mi sento quando esplodo e ammetto di essere gay (ecco ora lo sto scrivendo ma non ci credo).
Dicevo. Lo dico. Tutto esplode. Poi calma. Il giorno dopo mi lascio avvicinare dai miei colleghi maschi - senza ansia, senza pensare "mi piace? ne sono attratto?" compulsivamente, come già mi è capitato nei miei momenti di confusione/instabilità.
La calma. Gli sguardi, quella voglia di festeggiare la vita - ma che cazzo mi manca?
E poi magari anche lasciar andare un "peccato che non resta un altro po'", come un bambino desiderare un abbraccio. Niente pensieri sul sesso - non ancora.
E mi vedo delle tette passare. E corpi femminili dappertutto. E sento la mia insensibilità, quasi la tocco.
Oggi ho riflettuto circa la mia attrazione per le ragazze. C'è, funziona, ed è normale che veda solo il corpo (almeno per ora, poi chissà). Ma più che altro sento l'insensibilità. In contrapposizione a un prima in cui ero "sensibile", e sentivo ansia, enorme, sempre.
(Ansia = qualcosa non va)
Ora non sento ansia. Non sento niente, semplicemente :D Ilarante.

E ho dubbi se sono gay. Però è vero, alcuni giorni non mi interessa nessuno. Ovvio che però le giornate non le passo da solo, e ho ammesso anche di avere un rapporto particolare (amore? odio-amore? boh) con un mio amico e collega. Quindi, vai a capirci qualcosa.
Ma ho dubbi.
Cosa fare?

La risposta è 42, forse (scusatemi, il riferimento è a questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Risposta_a ... tto_quanto).
Cosa cerco in quel momento?
O cosa ho sentito?
Cercare o accettare?
O starsene in pace da solo, per non-so-quanto, o fino alla pausa-caffè?

Continuiamo a parlare.
Un abbraccio e un bacio a tutti,
Incasinato

incasinato
Messaggi: 64
Iscritto il: sabato 5 gennaio 2013, 14:25

Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » martedì 10 dicembre 2013, 4:05

Eh si, sono giorni che sto così.
Sono giorni che ho smesso di accettarmi, giorni che sto tornando indietro.
Giorni che sto ricominciando a coprire i colori, i suoni. E tutto diventa di nuovo ovattato.
Ma sto cercando di essere me stesso, fino in fondo. Ci sto provando, ma mi risulta difficile. Mi sento solo e stanco.
Vivo una costante schizofrenia. O dicotomia. O non so come vivere una bisessualità, e mi sembra di essere diviso dentro, falso fuori. Sempre allerta, e sentire? poco.

Uff...

Beh per lo meno il porno lo sto lasciando. Per forza, sono stato circonciso (no non per religione, ma per altri fatti - "sono fatti miei" cit.).
Però ci sono cose che mi confondono.
I sogni. Quando parte la parte sessuale, ci sono sempre e solo ragazze (e in questi giorni fa male doppio, visto che le erezioni tirano i punti - male, ma pochino... piu il rischio che si stacchino i punti)
E penso che siamo tutti bisessuali. E non riesco a capire, ad accettare. A trovare, e scoprire i miei impulsi primordiali. E so perché. Ho paura.
Si, ho paura di essere effeminato, o di sentirmi donna. Una paura fottuta. Non saprei come gestirla già solo io, figuriamoci con gli altri. Paura. E resto fermo.

Che fare?!?
Sono stanco, spossato, e grasso, sono ingrassato di nuovo. Sembra sentir parlare un bambino piagnucolone. E odio la mia voce, odio il mio aspetto. Odio me...
Da sempre...

E voi? Qualcuno che sta vivendo quello che sto vivendo io?
@Progetto, conosci qualcuno che ha una storia simile alla mia?

Un abbraccio a tutti, buonanotte,
incasinato

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5950
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Chi sono?

Messaggio da progettogayforum » martedì 10 dicembre 2013, 12:51

Ciao incasinato,
leggendo i tuoi post sono portato a pensare che potrebbe farti bene soprattutto una cosa e cioè avere un impegno serio di studio o di lavoro che possa polarizzare la tua attenzione aiutandoti a staccarti da questo flusso rapidissimo di pensieri e di sensazioni sui quali sei continuamente concentrato. In effetti ti comporti come se tu avessi davanti a te una serie di problemi da risolvere di fonte ai quali qualche volta reagisci con entusiasmo e qualche volta con un pizzico di depressione. Ma bisognerebbe cominciare a rendersi conto che tutti questi cosiddetti problemi sono tali perché ti sforzi di trovare per forza una risposta anche quando una risposta non c’è e non sarebbe comunque necessaria. Partiamo dalla sessualità. Appiccicarsi per forza un’etichetta non è detto che sia la cosa migliore, il vero problema è che invece di accettarla per quello che è ci si forza a ripotarla a degli schemi. I ragazzi gay si forzavano alla sessualità etero perché erano abituati a considerare l’essere gay come un problema, se avessero accettato la loro sessualità senza cercare di cambiarla sarebbero stati molto meglio, ma i condizionamenti erano tali per cui una visione semplice delle cose non era di fatto possibile. Per quanto ti riguarda in particolare nella tua sessualità ci sono degli elementi che non sembrano coerenti … ma coerenti rispetto a che cosa? Al modello astratto di gay o al modello astratto di etero? Beh, se l’incoerenza è questa ci vuoi stare male? La tua sessualità è quella che è il problema non sta nel ripotarla ad un modello ma nell’accettarla per quello che è, senza stare sempre a rigirarci sopra e ad analizzarla al microscopio. È ovvio che puoi avere e hai alle spalle la tua storia, non ha alcuna importanza chiedersi perché tu abbia per la testa certe cose e non altre, quello che conta è non forzarsi verso nessun modello ma vivere la sessualità con semplicità e lo stesso discorso vale per tutto il resto, l’autostima, l’amento di peso, ecc. ecc.. L’importante è che queste cose non diventino motivo di disagio. Il disagio non sta nelle cose e nelle situazioni ma nel modo di interpretarle. Se uno partisse dall’idea che gay, etero, bisex o quello che sia, comunque non crolla il mondo, i problemi in gran parte svanirebbero. Quello che conta non è la performance sessuale ma il fatto di trovare persone che ci capiscano e che ci vogliano bene. Il sesso è un completamento della vita affettiva ma è la vita affettiva che ci sta o che di dovrebbe stare dietro che porta alla gratificazione dello stare bene. Perché può fare molto bene impegnarsi in qualcosa di concreto in cui si crede veramente? La risposta è semplice: per uscire dal mondo delle idee astratte e per cominciare a lavorare nel reale, è solo che così che i problemi si ridimensionano. La cosa fondamentale è la tranquillità, non è facile conquistarla ma ci si riesce soprattutto uscendo da se stessi e cominciano a concentrarsi sugli altri e su quello che si più fare di positivo per loro. Sembra paradossale ma una persona può stare veramente bene, non quando cerca di stare bene concentrandosi si se stessa, ma quando si concentra sull’idea di fare stare bene gli altri.

Rispondi