punto della situazione/piano di battaglia

La difficoltà di uscire allo scoperto
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derkleineBaum
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punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da derkleineBaum » mercoledì 4 dicembre 2013, 1:57

Cari amici forumistici,
è da un po’ che latito da questo luogo virtuale causa esami. Almeno, però, ora sto a -2 e già questo è qualcosa! Devo dire che, gironzolando adesso per il forum, ho notato tante nuove storie e tante nuove discussioni interessanti… mamma mia non riesco a tenere il passo!
Comunque veniamo a noi. Negli anni quante storie simili a quanto sto per scrivervi avrete letto! Forse anche a me sarebbe bastato leggere le varie risposte, ma ormai sono qui e vorrei provare, andando decisamente contro natura (almeno contro la mia! ;) ), ad essere molto sintetico nell’esporvi la mia situazione attuale e nel chiedervi qualche consiglio.
1) Punto della situazione.
Diciamo che ho passato l’ultimo anno su un’altalena emotiva (che, a dire il vero, per molti mesi è stata più un “bungee jumping emotivo”). Ho innegabilmente accumulato molto stress, frustrazioni ecc. (non l’avevo mai rivelato, ma ho anche dovuto far ricorso al pronto soccorso)… insomma momenti altamente depressivi, anche gravi, ci sono stati. In parte ci sono ancora, anche se, molto lentamente, mi sto rasserenando. A volte ci sono ancora accadimenti, come, ad esempio, la situazione di alcune persone care, come una piccola incomprensione con un amico o come i contatti un po’ imbarazzati, nonostante qualche recente “segnale di pace”, col ragazzo che mi ha dato il palo (sintesi della vicenda: innamoramento durato anni da parte mia + prima dichiarazione e primo coming out insieme = disastro), che facilmente riescono a farmi ripiombare in pensieri tristi o a farmi provare, ancora una volta, la morsa della solitudine. Ma a tutto ciò vorrei dire BASTA in modo definitivo, né vorrei tediarvi troppo.
Tra l’altro, ultimamente, ho fatto dei sogni piuttosto risolutivi (non so perché, ma le cose importanti le capisco, o credo di capirle, in sogno!)… Questa notte, poi, mi sono perfino messo a ridere nel sonno. Questo sì che non mi capitava da tanto! Comunque (nel dirvi incidentalmente che avevo anche pensato di aprire una discussione sui sogni qui sul forum, ma che mi sono trattenuto sia perché non so quanto interessi, sia perché probabilmente non avrei vere competenze, sia perché rischierei di inondare il forum di racconti onirici), voglio esporvi i miei propositi attuali: 1)voglio decisamente smettere di fare troppe tragedie (diciamo che già una produzione tragicomica può andar meglio!) 2)voglio provare a migliorare alcuni aspetti della mia vita.
Passiamo allora al punto 2.
2) Bozze per un “piano di battaglia”.
Le problematiche da affrontare sono (tanto per cambiare):
1) come fare nuove esperienze/conoscenze
2) come dirlo in famiglia.
Alla base di queste due problematiche ce ne è un’altra, in un certo senso più impegnativa e generale: come posso vincere quella “forza di inerzia”, quella pigrizia (o forse quella paura), che mi trovo spesso a sperimentare, anche nel prendere decisioni che per altri sono semplici? Come affrontare questa “forza contraria”, che, per fare un piccolo rimando a quanto detto prima, credo anche d’aver visto ben rappresentata nei miei sogni, che si oppone con forza a ciò che, razionalmente, credo possa farmi bene, ostacolando, in un certo senso, le mie possibilità di andare avanti? La soluzione a ciò, probabilmente, è semplicissima, anche se di difficile applicazione: bisogna aver coraggio.
Detto questo, passiamo agli aspetti più pratici, su elencati, nei quali questa “debolezza di base” si riverbera:
La questione 2 (famiglia) mi stressa non poco e per questo cerco di non pensarci troppo. Rispetto ai miei sono piuttosto indipendente, anche se solo in parte autosufficiente. A riguardo, mi sto attrezzando per cercare di continuare gli studi dopo la laurea con una borsa di studio. Nel frattempo do lezioni private e sono riuscito anche a portare a termine qualche lavoretto a contratto, proprio nel mio ambito di studi. In ogni caso credo di non avere motivi per dubitare dell’affetto della mia famiglia nel caso comunicassi loro il fatto. I miei non sono mai stati oppressivi, né indagano troppo sulla mia vita sentimentale. A volte mia madre si esprime anche in modo decisamente pro-gay (sebbene a casa non manchino i “ricchione” ecc.)… Secondo voi lo hanno capito? (o magari hanno letto “come comportarsi” qui sul forum?!? :) )… Fatto sta che al momento, purtroppo, non ce la faccio. La cosa mi pesa, perché li amo molto, ma ho deciso di voler fare prima qualche esperienza in segreto da loro (non siate maliziosi ;) , ora mi spiego!!), perché, purtroppo, esperienze reali non le ho mai avute… insomma non vivo “drammi” all’American Pie, né sto come il gorilla di De Andrè (http://www.youtube.com/watch?v=Es58u7EyU20), ma il fatto di non aver mai avuto, a 26 anni, una relazione, un po’ mi affligge (mentre nelle orecchie torna a risuonarmi quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia). Inoltre non vorrei mettere i miei a conoscenza dei miei turbamenti, ma offrire loro, come dire, una situazione già “più pacificata”… vorrei che almeno loro fossero tranquilli (poi proprio non riesco a immaginare come dirlo. Della serie: “Sono gay… Sorpresa!!! Tutto sommato, cari mamma e papà, se fossi stato più forte, sarei riuscito a pronunciare queste parole a 12 anni (proprio quando mi lamentavo degli sfottò!)”.
Ma veniamo finalmente alla questione 1, che, per ora, dunque, dovrebbe essere il primo passo da affrontare. Ho parlato con un amico, che sa di me. Mi ha detto chiaro e tondo che, secondo lui, rischio di arrivare a 60 anni aspettando il principe azzurro, che il sesso è importante, che è importante “lo scambio di liquidi” (è una metafora eh, non un’affermazione contro il sesso sicuro!), facendo seguire al tutto un veemente “devi andare in una dark room!!!”. Lui è dell’idea che fare esperienze, anche soltanto sessuali, sia importante e che possa aiutare nel “trovare la persona giusta”, a “prepararsi” in un certo senso. Ora è altamente improbabile che io segua il suo ultimo consiglio (che poi mi ha rivelato aver formulato “per scuotermi”), ma è pur vero che una smossa dovrei darmela. Come dire, io cerco di essere una persona serena in ogni caso, ma neanche è giusto rinunciare all’azione. E, appunto, per questo mi sto chiedendo cosa fare. Nella città dove studio c’è un circolo di arcigay. Poiché non ho amici cui poter fare questa domanda, che magari vi sembrerà piuttosto stupida, vi chiedo ora, se vi va, di raccontarmi un po’ una vostra eventuale esperienza a riguardo. Ho anche pensato di iscrivermi a qualche attività diciamo “più generica” (palestra, yoga…) per fare qualche nuova conoscenza, ma forse, fare una simile scelta vorrebbe dire procrastinare, ancora una volta, una questione che io invece devo affrontare. Allo stesso tempo non vorrei diventare, almeno non subito, un “combattente”. Prima vorrei stare un po’ tranquillo, magari anche dare il mio aiuto a chi sta in crisi, stringere qualche amicizia … insomma ambientarmi. E nel caso nascesse qualcosa di più importante … ben venga! Secondo voi sarebbe possibile? Tutto ciò anche per cercare di smettere di sperare, che il ragazzo cui ho accennato sopra (informo chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui e che non mi ha letto in qualche altro post, che costui detiene anche il titolo di “asse del mondo”), cambi idea! La verità è che io, pur avendo provato nei suoi confronti anche del rancore (e ciò non mi fa affatto onore), sento molto la sua mancanza e basta davvero poco perché senta di amarlo ancora (e sia costretto a reprimere la cosa, dato che speranze, obiettivamente, non ce ne sono). È molto difficile smettere di amare qualcuno quando lo si è fatto per tanti anni in segreto, passando il tempo nella speranza di un gesto o di un’apertura… e in tutta sincerità nemmeno vorrei smettere. Vorrei essere sempre in grado di dire “caro, io ti amo per quel che sei, amo anche il fatto che non mi puoi ricambiare”. A volte vivo con grande intensità sentimenti simili e questi momenti mi riempiono di gioia. Altre volte mi sento solo e triste, altre volte sono “più razionale” e si risveglia in me un certo “istinto di sopravvivenza”. Perciò, anche se non sono affatto il tipo che “va a caccia”, né mi interessano più di tanto esperienze occasionali, mi sono detto che, forse, frequentare un ambiente “più favorevole” potrebbe essere positivo. Vorrei vedere quest’eventuale esperienza come una ricerca, un po’ dell’Altro o un po’ di me stesso.
Che ne pensate?
Grazie per avermi letto fin qui. Alla fine non sono stato sintetico. La natura ha vinto ancora una volta.
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barbara
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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da barbara » mercoledì 4 dicembre 2013, 8:27

Ciao! bentornato! Per te è stato un periodo intenso , ma fruttuoso , a quanto ho capito. Credo che non ci sia cambiamento senza una qualche turbolenza. I sogni servono proprio a questo; probabilmente ci aiutano a scaricare le tensioni provenienti dai nostri conflitti.
Noto che è abbastanza frequente fra chi si iscrive qui sentire a un certo punto l'esigenza di incontrare qualcuno in modo sicuro.
L'arcigay può essere un'idea. Dipende dall'ambiente che trovi. Ci sono diverse esperienze da città a città . Chi si è trovato bene e chi male. Ti lascio una discussione di qualche tempo fa.
viewtopic.php?f=16&t=2083
E' un po' lungo, ma se lo leggi fino in fondo ci sono esperienze in diversi circoli italiani.
Comunque le associazioni LGBT sono molte , non c'è solo l'arcigay. E inoltre nascono un po' ovunque gruppi di persone LGBT accomunati da un interesse , esempio trakking o altro. Su internet puoi trovarli facilmente.
Una buona alternativa è farti un viaggetto a Roma e incontrare il gruppo storico del forum oppure qualche altro ragazzo iscritto al forum nella tua regione.

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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 4 dicembre 2013, 9:52

Ti dico, perché sono cose che vedo ogni giorno, che per un ragazzo gay la cosa fondamentale, al di là dei miti, non è trovarsi subito “un” ragazzo, ma trovare amici seri e costruirsi un proprio ambiente. Tra l’altro moltissimi gay non vivono in coppia e non cercano nemmeno di vivere in coppia e questo non perché devono cercare sesso chissà dove, ma semplicemente perché la vita di coppia, che in teoria è il sogno di un gay (come lo è di un etero), in concreto, quando ci stai dentro, ti dimostra tutte le sue criticità. È come dire che la vita di coppia è meravigliosa per i single, ma spesso la vita da single ricomincia ad essere meravigliosa per chi vive in coppia. Comunque, a parte il discorso generale sui miti della vita di coppia, l’associazionismo gay è un’ipotesi ma comporta anche (praticamente è inevitabile) un coming out pubblico e l’assunzione di un’etichetta che potrebbe non essere sempre una cosa opportuna e resta il fatto che i vari circoli sono gestiti in modo estremamente diverso da città a città e che l’esperienza concreta di queste cose più che risolvere i tuoi problemi personali ti porta in un’atmosfera di militanza, quando va bene. Ancora oggi l’associazionismo gay raccoglie frange molto marginali della popolazione gay perché le etichette in genere non sono gradite e molto semplicemente perché l’associazionismo non va bene per tutti, tu hai in mente un tuo modello di queste cose ma, a seconda di dove capiti, ti puoi trovarti di fronte a cose completamente diverse, perfettamente lecite, per carità, ma che possono essere molto lontane dal tuo modo di vedere l’omosessualità. Resta l’ultima ipotesi ventilata da Barbara, non so se per te è praticabile, ma ha un vantaggio di fondo e cioè che non comporta un CO generalizzato e che si tratta di incontrare un gruppo di amici (che ormai si conoscono da anni) e che sono persone che scrivono o hanno scritto sul Forum negli anni passati, cioè che hanno una mentalità da PG.

derkleineBaum
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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da derkleineBaum » giovedì 5 dicembre 2013, 10:57

Cara Barbara e caro Progetto,
grazie di cuore per le vostre risposte. Vedete io, nonostante qualche inevitabile incomprensione (seguita a volte da un po’ di sconforto), tutto sommato sto bene con i miei amici, che sono tutti etero, né credo sia strettamente necessario che una persona sia gay perché mi capisca. Tuttavia, ormai, qualche passo avanti l’ho fatto e credo di poter finalmente soddisfare la curiosità di fare qualche nuova conoscenza. Di base, anche se sul forum devo sembrarvi un po’ logorroico, dal vivo sono piuttosto taciturno e anche un po’ impacciato (soprattutto in situazioni nuove). Devo dire, però, che quasi sempre, quando mi sono trovato “in una situazione nuova”, ne sono uscito in qualche modo arricchito,almeno dal mio punto di vista ;) . Quindi mi sono detto, in ciò forzando un po’ la mia timidezza e la mia pigrizia (un mix davvero letale): “se c’è la possibilità di fare qualche nuova amicizia, perché no?”. Se poi c’è la possibilità di conoscere qualche altra persona gay meglio ancora … in fondo è probabile che ci troviamo ad affrontare situazioni simili e possiamo uscirne tutti meglio. Se poi dovesse nascere una bella amicizia o anche qualcos’altro meglio ancora.
Ho cominciato a leggere la vecchia discussione linkata da Barbara (più o meno le prime pagine). Dal contesto (e da una precedente conversazione qui sul forum) credo di aver capito che la sede arcigay, in cui cominciavo a pensare di andare sia proprio la stessa di cui parla il ragazzo che ha aperto la discussione (non so, posso far nome?? Comunque per prudenza non lo faccio). Lui obiettivamente non ne ha avuto proprio una bella impressione. Forse è stato solo sfortunato o forse funziona proprio così… boh! Io comunque volantini non ne distribuisco, perché sono contro lo spreco di carta (i poveri alberi abbattuti per un foglietto che deve durare 3 secondi!!). In ogni caso neanche vorrei caricare tale eventualità di troppe aspettative, come non vorrei fare con nessuna nuova eventuale conoscenza che potrei trovarmi a fare in situazioni simili. Come dire, mai caricare un’altra persona di troppe aspettative…
Quindi diciamo che in questi casi vorrei tenere un atteggiamento “positivamente possibilista”.
Veniamo all’ultimo punto da voi sollevato, cioè incontrare qualche altro ragazzo di progetto. Vi confesso che leggere questa cosa mi ha un po’ emozionato… io era ancora in una fase “un po’ teorica”, come mio solito, ed è stato bello, invece, sentire disponibilità da parte vostra. Per me Roma non sarebbe del tutto impraticabile. Se poi c’è qualcuno qui da me disposto a conoscermi pure mi farebbe molto piacere e tutto sommato sarebbe pure facile come cosa … beh in tal caso non saprei come fare, sono decisamente poco avvezzo alle chat, ma se serve imparerò! O forse dovevo scrivere qui la città dove vivo? beh, se vi va, fatemi sapere come fare. E davvero grazie. Forse posso quasi salutarvi con un “a presto”.
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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da Yoseph » giovedì 5 dicembre 2013, 11:16

Sei molto attivo, ti dai da fare e questa è una grande qualità! Forse come dici tu, è arrivato il momento di ritagliarsi un piccolo spazio per fare qualche nuova amicizia. Se ti dedichi ad un'attività che ti appassiona molto è probabile che incontrerai persone con cui condividere molte cose. Anch'io come te sono ancora un novellino in queste cose ed anch'io presto farò la mia prima visita a Roma :)

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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da progettogayforum » giovedì 5 dicembre 2013, 13:51

Ciao derkleineBaum, se tu vuoi, mandami una mail (l'indirizzo lo trovi sulla home del forum a "contatta project") usando l'indirizzo col quale sei registrato nel forum, in modo che non ci siano rischi di interferenze di nessun genere (dato che qui stiamo usando un mezzo di comunicazione pubblico), oppure usa un'altra mail ma cita la mail che hai usato per registrati nel forum, in modo che si abbia la certezza che sei tu, così ti passo il mio contatto skype e possiamo parlare direttamente. Se hai la possibilità di venire a Roma la possibilità di conoscere i ragazzi di Progetto (parecchi ragazzi) ce l'avrai certamente, credo che farebbe veramente piacere anche a loro oltre che a me! Spero di sentirti presto in modo da poter organizzare in tempi brevi!

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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da Blackout » sabato 7 dicembre 2013, 0:30

Allora, vediamo se riesco a esserti utile in qualche modo :)
Visto che (beato te) hai la possibilità di andare a Roma e vederti con qualcuno del progetto, direi proprio di farlo! Perchè capirai bene che sarebbe un vantaggio non indifferente: per male che vada, conosceresti persone che condividono con te molte delle questioni che ti poni e che sicuramente hanno piacere di poterti dare qualche consiglio utile, quindi preparati una lista di domande :lol:
Io tentai da prima la via delle chat. Lo so che non sono la cosa migliore ma dipende dall'uso che se ne fa. Quando arrivavano proposte, se non direttamente foto, esclusivamente sessuali, semplicemente declinavo. Abituati a saper dire di no senza sensi di colpi o pensieri simili, guarda sempre quello che fa star bene te, in questa fase è importantissimo. Sullle associazioni: qui non c'è un arcigay ma diciamo un equivalente. Andai a vedere qualche riunione pubblica dove si trattava il tema dei diritti civili, interessante ma non era quello che volevo in quel momento, egoisticamente forse ma avevo più bisogno io di un aiuto e non di dare un aiuto a loro. In quel periodo mi sentivo molto come stai tu ora; non sapevo se dirlo, a chi dirlo, cosa fare in famiglia, come conoscere qualche "simile" e via dicendo. Quindi espormi non era una cosa buona, non mi sentivo pronto.
Passiamo alla questione famiglia. Se sai di non essere pronto a livello mentale, ok per ora lascia perdere. E' importante che tu lo faccia quando sei tranquillo e sicuro di ciò che devi dire e fare; penso sia giusto presentarsi sereni e sicuri (ma davvero, non per recita!) quando lo si faccia perchè questo verrà trasmesso a chi si è di fronte e aiuterà anche lui/lei a capirti e ci permetterà di affrontare meglio una eventuale brutta reazione. Considera che tutti hanno i loro tempi così come molti di noi (io per primo) nell'accettare la cosa quindi non farne subito un dramma se qualcosa non andasse bene....comunque mi sa che sti consigli sono già troppo avanzati, per ora ti offro questi e spero ti siano almeno di spunto :)
Buona fortuna per tutto
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da derkleineBaum » sabato 7 dicembre 2013, 1:51

Per Yoseph:
se fossi sfacciato ti direi "vengo con te", ma poiché non sono sfacciato non te lo dico :roll:.
Per Project:
mail inviata!
Per Blackout:
grazie dei tuoi consigli, sono d'accordo con quanto dici sul fatto di essere veramente sereni... mamma mia, questo fatto dell'accettazione ci farà diventare proprio zen! quanto alle chat io non mi ci sono mai approcciato. Ho avuto msn in ritardo quando era l'epoca di msn, facebook in ritardo nell'età di facebook. Però, dal punto di vista gay on-line, sono finito direttamente qui sul forum! Quanto alle associazioni non saprei. Ovviamente sono d'accordo sulla questione dei diritti e potrei anche impegnarmi in futuro, nel mio piccolo almeno (tanto mi sa che la strada è ancora lunga). Ma prima devo, necessariamente, sciogliere alcuni nodi personali che ancora restano. L'unico consiglio che non mi sento di seguire è quello della lista di domande. Va a finire che quei poveri ragazzi li faccio scappare :)
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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da progettogayforum » sabato 7 dicembre 2013, 2:44

Ciao derkleineBaum!! Posta ricevuta e risposta inviata (riceverai due mail) attendo una tua risposta. A presto!

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e^ip+1=0
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Re: punto della situazione/piano di battaglia

Messaggio da e^ip+1=0 » sabato 7 dicembre 2013, 3:31

Caro derkleinebaum, hai espresso con chiarezza e semplicità situazioni che molte persone che leggono, me compreso, ritengo trovino familiari.
Ciò che mi sento di poter aggiungere, alle ottime risposte che già hai ricevuto, è l'incoraggiamento a guardare ai tuoi sogni. Te lo dico perché anche io ultimamente ne ho fatti, e di molto particolari; cercando di scovare in essi, senza essere maniaco, degli elementi su me stesso, ho ricavato questo risultato che trova, ora che lo vedo alla luce del sole, conferma ogni giorno: io non ascolto me stesso. è solo un esempio, naturalmente. Ma al di là di tutto, penso che se hai fatto sogni che ritieni importanti, valga la pena guardarli con animo sincero: essi possono nascondere, credo, importanti lati del carattere che spesso non sono immediatamente visibili. E, faccio riferimento mio caso almeno, essi causano in parte l'inerzia di cui tu parli. Davvero, quindi, ti consiglio di indagare un po'i tuoi sogni, senza voler fare le bucce ad ogni dettaglio, naturalmente. :D

In ogni caso, per quanto possa valere, ti faccio un bocca al lupo per tutto! ;)

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