Chi sono?

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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Dany
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Re: Chi sono?

Messaggio da Dany » mercoledì 11 dicembre 2013, 18:27

Ciao incasinato, io sono molto simile a te... è da tempo che volevo scriverti, mi sono allontanato per giorni e oggi ci sono ricascato di nuovo. Giorni fa leggendo il tuo post sono stato male (a letto con il mal di pancia) perchè un pò mi ci vedo. E credo anche a quello che dice Alyosha riguardo al fatto che se siamo qui non è un caso, perchè per definizione le cose spiacevoli sono sempre reali. Tutto ciò che non vorremmo che ci eccitasse eccita e viceversa. Fa parte di un vittimismo, tendiamo a farci male e abbiamo bassa autostima di noi. Ma è un nostro problema. Poi se cresci con lo stampo eterosessuale è la fine.

Il punto della questione è che non sai da che parte andare perchè quello che trovi in un sesso non lo trovi nell'altro. Io sono cresciuto convinto eterosessuale (ho idea ma ancora non lo so cosa sono) ma ogni tanto mi eccitavo guardando peni nella pornografia etero. Non mi piace l'uomo, anche se qualche volta riesco ad apprezzare la bellezza maschile ma, l'odore, le curve, la sensualità, preferisco quella femminile. Ma ho forte eccitazione per quel pene nella pornografia quindi non posso essere etero. Provo a masturbarmi con filmati gay. Nessuna risposta. Manca qualcosa. Nemmeno i peni eccitano.

Ecco il mio disorientamento: ti piace la donna ma sembra che ti identifichi con la donna nella pornografia. O meglio con la "compagna" della donna. Con le fantasie bisex c'è eccitazione.
Ho messo in pratica alcune fantasie gay. Non funziona. Ma proprio nulla. Ma non vuol dire nulla. Con le ragazze hai anche forti erezioni appena le tocchi, con i ragazzi nulla.

Sicuramente ti ci vedi, ho letto che sei grasso e che hai bassa autostima di te, non ti ci vedi macho e fai fatica ad identificarti nell'uomo... E si sa, nel sud italia si tende a ragionare come non macho=femminuccia... Ed è tosta accettare l'emergere di certe fantasie e poi guardarsi e avere un corpo maschile. Ma fa parte del background culturale l'immagine dell'uomo forte che, anche se insicuro, prima o poi arriverà a conquistare una donna... ancora peggio se sei abituato a pensare etero sembrerà strano pensare se stessi con un uomo... è un pò come andare con il proprio padre o con il proprio fratello (i sensi di colpa e i blocchi partono da lì)...

Forse inconsciamente vorremmo essere donne ( e non so perchè sento che in tutto questo c'è mia madre), forse uomini, ma di sicuro vorremmo essere eterosessuali e questo devia ogni pulsione. Il pensiero di dover andare con uomo mi spaventa (abituato a vederli come simili e "rivali"), ma ciò non è indice di eterosessualità. In ogni caso conviene fare quello che dicono i nostri terapeuti. Difficilmente loro sbagliano. E dobbiamo accettare qualunque cosa sia, è l'unica per andare avanti.
Quello che vuoi veramente non lo avrai mai... semplicemente perchè lo vuoi..

incasinato
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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » giovedì 27 marzo 2014, 22:57

Ciao a tutti,

finalmente torno un po' sul forum. Cavolo, sono passati più di tre mesi. Ma stavate tutti sempre nel mio cuore :) Seriamente, ho pensato mooolte volte a riscrivere.

Allora aggiornamento e una "condivisione" (e se c'è qualcuno che sente le stesse cose).

[Aggiornamento]
In questi mesi passo tra alti e bassi. La mia vita privata e lavorativa è un po' incasinata al momento, il che non aiuta. Ma sta andando molto meglio (ho un dottorato da finire e un lavoro di qualche mese che mi sta prendendo un sacco di tempo). Se da un lato le soddisfazioni sul lavoro stanno arrivando, dall'altro non sono proprio interessato, tant'è che stavo pensando di cambiare area, o comunque indirizzo (sono nel capo dell'informatica).
Non ho ancora baciato nessun ragazzo, vado lento e ogni tanto mi chiudo, come na' cozza! Intanto analizzo, cerco di capire, di ingabbiare la mia attrazione per le ragazze, che è sempre presente.
E probabilmente so perché questo vai e vieni. Il giudizio degli altri, che mi porto ancora dentro, e il dolore per sentirmi diverso.

[Condivisione]
E ogni tanto, torno a una "preoccupazione".
Un giorno ho pensato "se fossi nato donna, sarebbe stato tutto più facile". Ci ho pensato su. Possibile che ho una disforia di genere? (cioè mi sento una donna in un corpo di un uomo, in questo caso?)
Beh, da quando l'ho pensato, a volte non mi riconosco allo specchio.
Sinceramente non so... e non so cosa fare. A volte mi da fastidio la mia voce, a volte guardarmi. Mi fa strano.
È vero che già da un po' che credo di essere in una crisi d'identità,e non solo per fatti legati alla mia sessualità, ma anche alla mia vita e le mie scelte in generale (scelte mie che alla fine erano scelte di altri, o per imitare gli altri). Quindi... non so più chi sono.
Ora sto scoprendo questa nuova parte di me. Femminile. Fino a che punto? Se da un lato mi affascina l'idea di esplorare il mio io più profondo, dall'altra mi terrorizza. Perché non mi riconosco più.
A qualcun altro è capitato?
Comunque la questione è che dall'aver capito che non ha senso per me stare con una ragazza, anche se mi attraggono e mi eccitano, ma con un ragazzo (anche se ancora l'eccitazione è poca), dall'altra ho questa cosa che "se fossi una ragazza sarebbe più facile". E ora, non ha più senso... niente... farmi la barba... dimagrire per piacere... è strano... Alcuni episodi da piccolo però potrebbero avere un senso. Alle scuole elementari volevo stare con le bambine (come credo di aver già detto in un mio messaggio precedente). Ma io ricordo che volevo proteggerle. E loro mi cacciarono (brutte str... :P). Cmq è vero che sono sempre stato meglio con ragazze. Sono più vicine alla mia sensibilità. Questo si, di gran lunga. Ho avuto cmq tanti amichetti da piccolo, ma mi dava fastidio non parlare di questioni sensibili con loro. Insensibili del c... :D

E sono fermo. Intanto no, non mi sono mai travestito. Cioè una volta sola (a parte quando fai quei giochi scemi da bambino coi trucchi di tua mamma), qualche mese fa (quando ho cominciato a pensare al fatto che potrebbe piacermi di più essere donna. Ma non ha fatto un bell'effetto :D"Potrebbe piacermi di più essere donna". In effetti mi piacerebbe fosse così. E mi piacerebbe che io non fossi mai esistito.

Credo che... credo che sia questa l'accettazione... è questa?
Oppure potrei anche pian piano scoprire che ho un lato femminile spinto che vive in me, e un lato maschile anche (alla fine mi è sempre piaciuto vestire da maschio, anzi). Potrebbe essere tutti e due.

Accettarmi e riunire il maschio e la femmina in me?
Qualcuno ha passato lo stesso?
Bene ragazzi, sono tornato e voglio intavolare una bella discussione, e confronto (anche privato). Io voglio vivere bene ed essere felice. E ho paura. Come tanti.

Un bacio a tutti,
Incasinato

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » giovedì 27 marzo 2014, 22:58

@Dany: ma tu sei di Pisa? Io sono in quelle zone in questi mesi :P

barbara
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Re: Chi sono?

Messaggio da barbara » venerdì 28 marzo 2014, 0:21

Ma bentornato, incasinato! i tuoi post sono sempre curiosi. :)
Mi ha molto colpito questa tua preoccupazione del riscoprire la tua parte femminile. Non so perché a noi donne non capiti di essere preoccupate quando ci sentiamo un po' "maschiacci", mentre voi andate in crisi al solo pensare di essere "femminucce". Questo dovrebbe farci riflettere su quanto condizionanti sono le differenze di ruolo, che ci fanno pensare che in sostanza essere maschio sia meglio che essere femmina.
A parte ciò mi è capitato sin da piccola di prediligere giochi o vestiario maschili . Però col senno di poi penso che fosse perché erano i primi più divertenti e i secondi più comodi. ma penso anche che in ognuno di noi ci sia una parte di donna e una parte di uomo. E' solo quando la percentuale si ribalta completamente rispetto al nostro corpo biologico che possiamo pensare di essere transessuali o qualcosa di simile.
La maggior parte delle persone credo si interroghi sulla propria identità senza riuscire a collocarsi rigidamente nei confini che la società vorrebbe attribuirci.
Il mio pensiero è che ritrovare se stessi spesso passi attraverso a una confusione , che è data dal fatto che alcune barriere inutili cadono . E anche la libertà può fare paura...

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 28 marzo 2014, 1:19

--- sospensione della discussione ---

Invasione di mio cugino a casa con la sua comitiva. Ragazza carina e imbarazzo tra me e lei. Cariiina...
Qualcuno mi sa spiegare perché mi succede questo?
Cioè...io mi libero dal "peso" delle cose dentro di me, e tutto si colora. La nebbia si dirada un po', mi sento più leggero. E *SBAM* arriva qualcunA che mi fa tremare. Certo poi mi calmo e "passa"...

Io lo dico sempre, se fossi donna sarei bisessuale convinta, anche se non sarei tendente ad innamorarmi di una ragazza.

Bah...e dovevate vedere come mi impostavo!

Mah...

P.S.: comunque non si accettano psicologie e analisi varie, solo condivisioni. Oggi sono fascista (prendete alla leggera questo termine, so cosa significa)

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 28 marzo 2014, 1:26

--- DISCUSSIONE RIAPERTA ---

Barbara,

ma grazie :D è un piacere e un onore stare quissù di nuovo!
Mi è mancato questo post(o). Purtroppo uno poi deve fare silenzio dentro di se... e poi uscire dalla pigrizia e dalla procrastinazione. GTD, è una bella filosofia.

Comunque si, noi ca%%o di uomini non perdiamo occasione. Le donne sono diverse. Mah...
Il mio pensiero è che ritrovare se stessi spesso passi attraverso a una confusione , che è data dal fatto che alcune barriere inutili cadono . E anche la libertà può fare paura...
Già. Nel mio caso quando sono cadute ho cominciato a pensare:
- a che serve farmi bello per le ragazze se codeste non mi "interessano"? E no, non ho (ancora) voglia di farmi bello per i ragazzi. Mi sembra "strano"...non sento che vibrazioni mi da, forse perché non le faccio passare
- a che serve quella corsa smodata alla mascolinità, ai muscoli (che avevo), l'importanza della forza fisica? Chi sono? Dove sto andando? In che direzione? Boh...

La libertà fa paura, in tal caso è horror vacui. Tutto deve avere un minimo senso

Cmq voglio fare un regalo a tutti. Questo è un sito che ho visitato oggi:
joshworth.com/dev/pixelspace/pixelspace_solarsystem.html
Ti fa vedere le cose per quello che sono (anche).

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 28 marzo 2014, 1:33

@Dany (non ti avevo ancora risposto)
ho letto che sei grasso e che hai bassa autostima di te
Beh... GRASSSO... ho un po' di pancia, ma sono addirittura un falso magro! Sull'autostima è verissimo!
non ti ci vedi macho e fai fatica ad identificarti nell'uomo...
In questo momento... BOH! Cmq ho sempre fatto fatica a identificarmi nel "ragazzo che sta con la ragazza" questo si. Al momento sono un po' confuso su "cosa" sono (cioè di che genere)
E si sa, nel sud italia si tende a ragionare come non macho=femminuccia...
Nettamente.
Ne approfitto per dire una cosa. Sono sceso spesso quest'anno giù nella mia città natale, in provincia di Napoli, inizio costiera. E vi dirò... ma non riesco a vedere i miei compaesani/napoletani come possibili "interessi". Ma forse so già la risposta.
Per chi è del Sud, capita anche a voi?

Un bacio e buona notte.
Teniamoci forti ;)

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » venerdì 28 marzo 2014, 1:36

Ho riletto il mio primo post... mi sono commosso...

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Blackout
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Re: Chi sono?

Messaggio da Blackout » venerdì 28 marzo 2014, 14:47

Ciao incasinato e bentornato! Quello che scrivi è interessante, barbara dice delle cose giustissime, per noi maschi sentire e iniziare a prendere coscienza di un nostro lato "femminile" per così dire, ci provoca sempre dei traumi e turbamenti, io più che a qualcosa di fisico lo ricollego ad un aspetto di sensibilità al femminile, come l'empatia nei confronti di quelli con cui parlo e che mi trasmettono molto, anzi che fare il classico maschio che nella discussione cerca di imporre il suo punto di vista considerandolo ovviamente il migliore. Questo mi ha sempre creato un specie di piccola vergogna, perchè mi faceva sentire non mascolino, ma poi mi son reso conto che non c'entra nulla, che sicuramente è l'immagine che la nostra società meridionale (vivo in Sardegna) ci ha inculcato, il dover sempre sembrare duri, impassibili e forti.
Questo capire e accettare la mia sensibilità mi ha permesso di sentirmi tranquillamente maschio ma con un lato che è anche femminile appunto in termini di apertura verso la mente di una altro; anzi a volte mi è pure venuto il dubbio di chiedermi "perchè pensare che la sensibilità sia solo femminile? non è forse anche questa una stupida considerazione sociale?" e in effetti potrebbe benissimo esserlo, penso ad artisti, poeti o cantanti che esprimono un'enorme sensibilità ma nonper questo debbono venire considerati meno maschi di altri. Fa parte del nostro essere unici e diversi nelle mille sfaccettature che ci compongono.
Non so perchè senti questa confusione interna, tra ragazze e ragazzi, è probabilmente un tuo modo di essere che non può avere dei confini netti, perchè per quanto ci sforziamo non possiamo viaggiare nella vita con le stesse certezze del primo giorno, siamo in continuo cambiamento, certo il tuo può crearti maggiori difficoltà visto l'ambito che tocca, ma è una cosa che tocca un po' anche me visto che la maggior parte della vita pure io ho seguito le ragazze senza mai innamorarmene e ancora adesso mi chiedo se dovessi conoscere una ragazza particolare, se potesse ancora coinvolgermi al punto da innamorarmi. Ma questo non lo posso sapere in anticipo, vivrò seguendo quello che sento e sperando che prima o poi possa un po' di felicità tocchi anche me.

PS: riguardo al tornare nei posti di origine, io quando torno nel mio paesello non provo che labili interessi che si esauriscono in uno sguardo, mai mi sognerei di tentare o iniziare qualcosa là, forse mi ricorda troppo il mio periodo nebuloso di vita e quindi tendo a ricacciarlo inconsapevolmente. Purtroppo e anche vero che vivendo in un isola poco abitata, gli spazi e la gente son limitati, per quello spero prima o poi di poter lasciare questo posto, ma questa è un altra storia.
Forza incasinato! :)
Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te. (P. Coelho)

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Re: Chi sono?

Messaggio da incasinato » lunedì 31 marzo 2014, 22:28

Ciao a tutti!

Prima di tutto Blackout, grazie per le tue parole ;) Mi sento molto confortato a stare con persone come te.

Stasera sono qui per CONDIVIDERE, di nuovo. Cose che ho dentro, sensazioni, dubbi, paure. Brevemente, perché non ho molto tempo.

Sarò breve e "circonciso" come ha detto un deputato del M5s qualche settimana fa (si, in parlamento :D).
La domanda è: e se fossi transgender? Cioè, se fossi unA?
In effetti, ultimamente sta cosa mi sta ronzando in testa già da un po'. Sinceramente non mi dispiace essere uomo, ma trovo più "giusto" (e non fraintendetemi) essere nato donna. Cioè mi piacerebbe, mi piacerebbe avere il mio gruppo di amiche (sarei comunque bisessuale, tranquillamente), mi sentirei realizzata di fianco a un uomo e creandomi la mia famiglia.
Da quanto mi ricordi, non sono mai stato molto a mio agio col mio genere, né con i gruppi di ragazzini. Certo giocavo con cose da maschi, e non mi dispiaceva. Credo che raramente ho giocato con cose da femmine, e ho raramente voluto cose da femmine. Però forse mi identificavo con le femmine. Per questo volevo stare con loro, alle scuole elementari.

Non lo so.

Il mio corpo. Ho sempre avuto un rapporto conflittuale col mio corpo. E ora che ho scoperto di essere gay... quasi non mi interessa più il mio corpo. Non so quasi cosa farne. È da questo che mi sono cominciato a domandare, ho cominciato ad andare oltre. Ora non so neanche se "così" mi vedo vicino a un ragazzo. Forse si, forse no.
Certo spesso sto pensando che sarebbe stato meglio nascere ragazza. Meno stressante, anche se non so cosa voglia dire.

Comunque non è la prima volta che mi identifico con l'idea di dover essere nata donna, a cui piacciono anche le donne. Ma non per starci insieme. Non ha senso.
Non ha senso, è questo il punto. Ha senso avere un uomo vicino in quanto ragazza, non ne ha molto ora che sono un ragazzo.

Cosa ne pensate?
Ho quasi paura di inviare questo messaggio. Ma sono sul mio cammino per vivere bene nella mia pelle.

CONDIVISIONE e discussione.
Ciao,
incasinato

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