I libri sul comodino

La letteratura a tema gay e non
Rispondi
Tozeur
Messaggi: 544
Iscritto il: giovedì 29 dicembre 2011, 1:07

Re: I libri sul comodino

Messaggio da Tozeur » venerdì 22 novembre 2013, 18:58

Conoscete Allen Ginsberg?
Alone but not lonely

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5967
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: I libri sul comodino

Messaggio da progettogayforum » venerdì 22 novembre 2013, 21:29

Sìììììì!!!!! Cosa dei miei tempi!! Un poeta assolutamente originale e fuori schema. In Italia lui conosceva Fernanda Pivano un'anglista di altissimo livello e soprattutto una donna di grande cuore e di grande intelligenza, Allen Ginsberg, Jeck Kerouac e Gregory Corso erano i miti della beat generation (la mia!)

Tozeur
Messaggi: 544
Iscritto il: giovedì 29 dicembre 2011, 1:07

Re: I libri sul comodino

Messaggio da Tozeur » sabato 23 novembre 2013, 0:44

Io ho iniziato a leggere l'urlo ma lo trovo un po complicato
Alone but not lonely

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 24 novembre 2013, 10:23

LA FORZA VITALE di Fay Weldon, preso in biblioteca.
“Londra. Metà anni settanta. La vita di quattro coppie e una ragazza single sembra ruotare attorno a uno di loro, Leslie Beck, uomo d'affari politicamente e moralmente scorretto, che ha demolito e ristrutturato mezza Londra. Perché Beck esercita questa attrazione? Perché è il più dotato di forza vitale, ovvero di un inesauribile appetito sessuale e di un altrettanto intensa fertilità.
Risultato: quasi ogni donna del gruppo ha un figlio da lui. Poi le cose sembrano placarsi: la presenza di Leslie si fa meno incombente e ogni membro del gruppo passa dallo status di artista e idealista negli anni settanta, a quello di professionista teso verso il successo negli anni ottanta per trasformarsi infine in soggetto politicamente amorfo e sessualmente sconfitto nell'atmosfera di débâcle economica e sociale degli anni novanta. Durante i quali Leslie ricompare e tutto sembra poter cominciare di nuovo...
È Nora, un membro del gruppo, a narrare quindici anni dopo le diverse storie, e fa anche qualcosa di più: inventa dei possibili finali, che non sappiamo quanto siano diversi dal vero. Perché, dice Nora, “il romanzo che leggete e la vita che vivete sono indistinguibili”.”
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
tothelighthouse
Messaggi: 95
Iscritto il: venerdì 6 gennaio 2012, 3:07

Re: I libri sul comodino

Messaggio da tothelighthouse » giovedì 28 novembre 2013, 18:42

Di Allen Ginsberg ho letto la raccolta di poesie Jukebox all'idrogeno. Partendo dal presupposto che mi trovo molto più a mio agio con la prosa e che pertanto mi reputo del tutto incompetente di fronte ad una composizione in versi, devo dire che l'ho apprezzato.

@Barbino Dago (sempre celeri le mie risposte!): alla fine il romanzo di Barnes mi è piaciuto, anche se con qualche riserva. La mia indecisione riguarda la trama, quindi evito di specificare. Formalmente però è azzeccatissimo, una lingua molto ricca eppure molto scorrevole. Insomma, una lettura che, tutto sommato, consiglierei.

Il mese scorso ho anche letto La peste di Camus. Ammetto che ho sempre evitato di "vedermela" con Camus, per il timore di una lettura eccessivamente pesante. Ho dovuto ricredermi, e ho amato tantissimo il romanzo.

Ahimè, ultimamente sul mio comodino si accumulano più che altro libri per esami universitari. Non me la sento di consigliarne nemmeno uno! (-:

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 28 novembre 2013, 19:41

IL CUSTODE DELLE RANE, di Pedro Zarraluki, uscito in Italia nel marzo 1994, preso in biblioteca.
“Fra tutte le cose che non sono mai riuscito a capire, quella che non riesco assolutamente a spiegarmi è come diavolo ho fatto a diventare il custode di queste schifose rane, quando invece mi ero riproposto di vivere un vita appassionatamente. Il declino cominciò una sera di pioggia in cui accesi il televisore e vidi un'intervista a una scrittrice che aveva vinto un concorso di poesia pornografica.”
Inizia così, Il custode delle rane, di Pedro Zarraluki.
Ecco la trama:
“Il mondo di oggi è disattento agli individui perché “è un immenso e implacabile frullatore”. Per questo il protagonista decide di trasferirsi in campagna, a pochi chilometri da Barcellona, e dare vita al suo sogno rabelaisiano: ritirarsi in un'abazia, costruita per lo scopo, aperta soltanto a spiriti “liberi e belli” e scrivere biografie di strani personaggi per conto di una casa editrice. Nel fare ciò, e perché il suo sogno fallisca miseramente - come si intende sin dalle prime pagine - “alla corte” dello scrittore attendono personaggi assai stravaganti, minori ma imprescindibili: Roberto e Virginia, un'assatanata coppia di ecologisti-allevatori; il pittore Russo, un Diogene metropolitano in cerca dell'ispirazione perduta che “si fa di tutto ciò con cui è possibile farsi”; Laura. la donna dello scrittore, una poetessa erotica beona e pasticciona (prende pillole e caffè per ogni mini-evento della giorno), ma dal nudo così perfetto che “riempie di ottimismo le teorie di Newton”; l`Empecinado, un giovane tutto muscoli e poca testa; Conrad, un naturalista goffo e smemorino, e un gatto che ronfa come se avesse ingoiato un vibratore. Con una vita stravolta dal volo impazzito dei pianeti, nel degrado di una campagna dominata dal fetore delle industrie chimiche, la salvezza può arrivare da dove uno meno se lo aspetta: forse anche da uno stagno putrido, dove gracidano, insignificanti e minuscole, delle rane.”
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 3 dicembre 2013, 17:37

IL SIGNOR BABY E SIGNORA, di Mark Strand, preso in biblioteca.
“Un uomo che crede di riconoscere il padre defunto prima in un cavallo, poi in una mosca, infine nella sua ragazza, un marito che confessa alla novella sposa di essere stato, in gioventù, un cane, e precisamente un pastore scozzese, un tennista da strapazzo che sfida il campione del mondo e riesce con uno stratagemma a volgere la partita a suo vantaggio, il signore e la signora Baby in viaggio di piacere, eroi di un'ovvietà rivisitata da un'esilarante ironia. Ecco alcuni dei temi di questa deliziosa raccolta di racconti, imprevedibili e geniali, estrosi e singolarissimi, quasi fiabe per adulti in cui l'attenzione si appunta su casi estemporanei e spesso plateali o su momenti vissuti in una dimensione sospesa tra sogno e realtà, dove gli avvenimenti risultano dilatati come in uno specchio deformante.
Opera di uno dei poeti più rappresentativi del panorama americano contemporaneo
, Il signor Baby e signora si avvale di una grande abilità descrittiva, e di una comicità prepotente, appena velata qua là da un'ombra di riservo, dalla tenera partecipazione dell'autore nei confronti dei suoi personaggi. Ed è proprio la capacità evocativa del poeta, il dono stupefacente di creare sintesi di rara efficacia, che illuminano come bagliori immagini e sentimenti, a rendere speciale questa raccolta, a farne un piccolo gioiello di comicità raffinata che unisce al fascino di una scrittura di gran classe una verve e una vivacità senza pari.”
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 4 dicembre 2013, 18:10

VITA E AMORI DI UNA DIAVOLESSA, di Fay Weldon, preso in biblioteca.
“Ruth non avrebbe mai supposto di essere una diavolessa. Al contrario, la sua personalità sembra rispondere nel modo più convenzionale alle esigenze della tranquilla vita che conduce: una casalinga alta e massiccia, non attraente ma volenterosa, alle prese con due figlioletti nel sobborgo alto-borghese di una città inglese... Ma quando scopre una tresca tra suo marito Bobbo e Mary Fisher, una scrittrice “rosa” che al fascino della celebrità aggiunge un cospicuo patrimonio, Ruth reagisce abbandonando, insieme con la remissività, il proprio intero passato: accusata da Bobbo di essere una nefasta presenza “diabolica”, si ingegna di realizzare una vendetta che tramuta le parole del consorte in un micidiale boomerang.
Basti dire che nel giro di poche settimane Ruth trova modo di interferire malignamente con le attività del marito, si cimenta in spregiudicate avventure sessuali e, soprattutto, dà inizio a una trasformazione che, grazie anche ai poteri della chirurgia estetica, perfezionerà la sua folgorante carriera di diavolessa.
Raccontata da Fay Weldon, una scrittrice che predilige i ritratti di donne combattive, capaci di ribaltare ogni situazione esistenziale, la storia di Ruth si colloca a pieno merito nella grande tradizione dell'umorismo inglese: della eterna guerra dei sessi ci mostra con soave perfidia tanto le amarezze quanto i risvolti comici, tanto le fatali ingiustizie quanto le perverse gioe.


Curiosità: da questo libro è stato tratto il film, She-Devil - Lei, il diavolo
(http://it.wikipedia.org/wiki/She-Devil_ ... il_diavolo), con Roseanne Barr e Meryl Streep.

POLARIS, di Fay Weldon, preso in biblioteca.
“I racconti contenuti in questa raccolta ruotano tutti intorno a un identico tema, che è poi uno dei preferiti di Fay Weldon: l'ostilità tra uomo e donna e l'incapacità di costruire un rapporto di simpatia all'interno della coppia. Con l'abituale smalto l'autrice tratteggia un mondo dove l'amicizia non
esiste e uomini e donne vivono in uno stato di belligeranza continuo e sotterraneo: una guerra in cui la violenza non esplode mai, ma assume forme sottili, mirate e forse per questo più efficaci.
Undici storie perfettamente calibrate, improntate a una satira aspra dai toni spesso esilaranti e continuamente giocati sul filo del paradosso.”
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 10 dicembre 2013, 19:37

IL MAGGIORE AEBI, di Gianluigi Melega, preso in biblioteca.
“Un maggiore dell'esercito svizzero si lancia nell'esplorazione sistematica di tutti i piaceri del sesso. Un italiano – sulla carta d'identità c'è scritto “giornalista” – decide di ripercorrerne la vicenda.
Fanno conoscenza per caso, in un caffè di Locarno.
Matthias Aebi ha passato alcuni anni in prigione e rivela al narratore di aver affidato la sua storia a un romanzo autobiografico rimasto inedito. Dopo un anno il narratore lo legge: torna a Locarno, ma nel frattempo il maggiore è morto. A questo punto intraprende una personale indagine per ricostruire i fatti che hanno condotto il maggiore in tribunale: un crescendo di esperienze erotiche sempre più estreme, fino all'arresto e alla condanna.
Il narratore si sposta tra Vienna e Locarno, interroga le amanti di Aebi, ascolta i suoi conoscenti, rivisita i luoghi del delitto: il libro che abbiamo fra le mani è il collage dei capitoli dell'autobiografia di Aebi e dei brani di raccordo in cui il narratore commenta, integra, svela. Al romanzo erotico si sovrappone il racconto filosofico, mentre si avvitano i percorsi paralleli dei due uomini: feticismo, voyeurismo, trasgressioni di ogni genere si trasformano in domande sull'esistenza, sull'eccesso delle pulsioni, sull'incomprensione fra l'individuo che agisce e coloro che lo osservano agire.”


Qui è possibile leggerne alcune pagine:
http://books.google.it/books?id=Ygw0uJM ... q&f=false.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Avatar utente
IsabellaCucciola
Messaggi: 1386
Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40

Re: I libri sul comodino

Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 12 dicembre 2013, 10:27

CAL, di Bernard MacLaverty, preso in biblioteca. Uscito per la prima volta nel 1993, dopo essere andato fuori catalogo, è stato ristampato, nel 2004, da un’altra casa editrice con il titolo, Cal. Una storia di quotidiana violenza irlandese.
Ecco la trama:
“Belfast, Ulster: un luogo dove la violenza si ripete all’infinito, alimentandosi ormai quasi autonomamente. È in questo mondo che vive Cal, giovane disoccupato che con il padre vedovo costituisce l’unica famiglia cattolica rimasta in quartiere di Belfast tutto protestante. Fino a quando la loro casa viene bruciata. L’Irlanda del Nord qui rappresentata assomiglia a un gigantesco mattatoio, dal quale Cal sembra voler uscire, come ha fatto con il lavoro al macello, dopo una settimana di nauseanti uccisioni. Ma per far perdere le proprie tracce agli amici, che tempo prima l’hanno coinvolto in un’azione terroristica, si rivela essere un’impresa molto più complessa. E quindi non gli resta altro da fare che vagabondare per la città assillato dai sensi di colpa e terrorizzato all’idea di essere catturato dalla polizia.
Fino a quando l’incontro con Marcella, bibliotecaria cattolica di origine italiana, sembra dare uno scopo alla sua vita. Ma purtroppo la donna non potrà essere la fonte di una nuova, agognata serenità.
In questa atmosfera di continua angoscia, all’interno della quale i destini e le responsabilità individuali si perdono in una ben più ampia tragedia collettiva, per poi riemergere in modo dirompente in una dimensione drammaticamente singola, Cal troverà infine ciò che, consapevolmente o meno, ha cercato.”


Curiosità: dal libro è stato tratto il film omonimo, http://it.wikipedia.org/wiki/Cal_(film), del 1984.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Rispondi